Me l'ero sempre chiesto, e forse anche voi, ma come faranno a farla lassù, e poi a pulirsi, e poi la biancheria. Niente. Avete mai letto o sentito di queste cose? Io no, come fosse un tabù parlarne.
Ieri è girata la notizia di queste mutande che vedete indossate per quattro settimane dall'astronauta giapponese Koichi Wakata. Fatte di uno speciale tessuto antibatterico e assorbente in grado di neutralizzare gli odori sgradevoli.
Ma allora prima come facevano?
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eheh, non se ne parla molto infatti :-)
RispondiEliminaGli astronauti, avevo letto, pare espletassero le loro funzioni fisiologiche in piedi, ancorati ad opportuni sostegni e che poi... i liquami venissero dispersi nello spazio!
Comunque, queste mutande indossate per 4 settimane... saranno pure antibatteriche ma, omammamia! :-)
cosa non si fa per la Scienza!
g
Cos'è il progresso...
RispondiEliminain effetti me l'ero chiesto anch'io...
RispondiEliminase ho notizie in merito a questo argomento te le comunico...
:)
buon fine settimana a tutti
azzurra
Alberto, ma non lo sai che ci sono anche i cessi sapziali?
RispondiEliminaBeh...possono sempre gettarla come rifiuto nell'universo. scherzo.
RispondiEliminaUn saluto.
A me risulta da una risposta di Umberto Guidoni(Astronauta, European Space Agency) che, quando indossano la tuta, gli astronauti utilizzano un "pannolone" proprio come i neonati. Una volta arrivati in orbita, quando ci si toglie la tuta il "pannolone" lo si getta nel contenitore dei rifiuti dello Shuttle; analogamente per le tute utilizzate per le uscite extraveicolari.
RispondiEliminaSulla Stazione l'impianto igienico utilizza dei contenitori stagni che, una volta riempiti vengono immagazzinati per essere trasportati a terra dallo Shuttle o stivati sui razzi Progress che vengono distrutti al rientro nell'atmosfera.
Queste mutande speciali antibatteriche sinceramente mi fanno un po' senso!
Confermo la risposta di Annarita.
RispondiEliminaMolti oggetti d'uso comune come noi oggi li conosciamo hanno origini "spaziali". Dal pannolone, al velcro, barrette alimentari, ec...
Grazie Annarita per le informazioni che ci dai. Adesso mi ricordo che nel film "Apollo 13" venivano espulsi rifiuti organici da una valvola della navicella. Procedura poi, in quel volo disgraziato, soppressa per timore che potesse far andare fuori rotta il mezzo. Ma quello era un film.
RispondiEliminada Punto Informatico
RispondiEliminaHouston, abbiamo un problemino
di Claudio Tamburrino
lunedì 20 luglio 2009
Roma - Uno dei due bagni della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si è rotto ieri, lasciando i sei residenti con un solo servizio igienico e costringendo i sette astronauti della Endeavour (attualmente in orbita) ad utilizzate il bagno dello Shuttle.
Le operazioni di ancoraggio della stazione spaziale, che in questa fase riguardavano principalmente il completamento del laboratorio giapponese, stavano proseguendo senza intoppi e la prima spacewalk delle cinque previste era stata effettuata, quando il WHC ("Waste and hygiene compartment") ha smesso di funzionare.
Una sit com aveva già scherzato su questo tipo di guasto e non è la prima volta che ci sono problemi con la toilette della ISS. In questa occasione la situazione è resa più complicata poiché sono 13 gli astronauti attualmente in orbita, cifra record per una missione nello spazio.
Il Mission Control ha detto agli astronauti di attaccare il cartello "fuori servizio" sulla toilette rotta e la riparazione è stata affidata a Frank De Winne e Michael Barratt, armati di guanti e maschera perché sostanze chimiche pericolose potrebbero ora contaminare l'ambiente.
Se il disagio dovesse perdurare per più giorni potrebbe avere conseguenze maggiori: fintantoché Endeavour è ancorata alla stazione spaziale non può espellere rifiuti liquidi perché si rischierebbe di corrodere il meccanismo di attracco, quindi l'utilizzo dei suoi servizi igienici non era previsto. Torneranno utili, in questo caso, anche i raccoglitori di urina dell'era Apollo.
Per il momento, tuttavia, si aspetta a giudicare la gravità della situazione né si sa ancora il motivo del guasto. Quel che è certo è che le rimanenti 4 camminate spaziali previste saranno (se non si risolverà presto il problema) molto ambite. (C.T.)
Solo a pensarci mi sento male :-)
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