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lunedì 11 gennaio 2010

I 10 peggiori errori della politica italiana su Internet

L'ignoranza è cattiva consigliera. E i consiglieri ignoranti sono pericolosi. Quando poi questi consiglieri consigliano i politici ad usare Internet come nuovo mezzo di comunicazione fanno disastri e noi ce la ridiamo. C'è cascato ultimamente anche il presidente Napolitano col suo messaggio di fine anno inserito su Youtube.

10- YouTube - Napolitano:
È lo scivolone più recente, e anche il più inatteso. In occasione del tradizionale messaggio di fine anno, la Presidenza della Repubblica Italiana ha attivato un proprio canale youtube sul quale ha caricato, appunto, il videomessaggio di Giorgio Napolitano. Peccato che i commenti al video siano bloccati. Risultato: il messaggio è stato copiato e caricato su altri canali, dove ora viene commentato a più non posso, e senza nessun filtro.


9- ForzaSilvio.it - né social, né network:
Stando ai suoi realizzatori, il social network creato lo scorso maggio attorno alla figura del Presidente del Consiglio è nato "A seguito del successo di Obama correlato all'uso corretto di internet e delle sue potenzialità". Peccato che la piattaforma berlusconiana non sia affatto un social network. Gli utenti non possono partecipare attivamente al dialogo politico, possono solo rispondere a sondaggi e segnalare eventi sul proprio territorio.


8- PD Network - la confusione non è mai troppa:
L'equivalente democratico è sicuramente più aperto (gli iscritti possono pubblicare contributi e commentare quelli altrui), ma manca la possibilità per gli utenti di mantenersi in contatto e di comunicare tra le relative pagine di profilo. Inoltre, nelle pagine del network regna una confusione scoraggiante.


7- I video virali dell'Italia dei Valori:
Il partito di Antonio Di Pietro decide invece di puntare sui video virali confidando nella capacità che hanno i clip semplici e immediati di diffondersi a macchia d'olio. Si vedono cani giganteschi che terrorizzano la città e gente che si fa prendere a schiaffi per un euro. Ma si tratta di pura satira web, di comunicazione politica nemmeno l'ombra.


6- Prodi - il blog meno longevo della storia:
Il 16 febbraio 2005 Romano Prodi apre il suo blog. Il primo post è un saluto introduttivo, il secondo arriva solo dodici giorni dopo e dice "scusate per il ritardo", poi ancora giorni e giorni di buio. In rete fioccano le prese in giro, presto i post ironici sul blog di Romano superano di diverse misure i due ufficiali. Dopo nemmeno un mese dal primo post, Prodi chiude il blog.


5- Berlusconi Nobel per la Pace. Sul serio?
Quando lo scorso settembre è apparso su youtube il videoclip "La Pace può" in molti hanno pensato a uno scherzo. Ma è bastato notare che le votazioni erano state disattivate e che a fronte di 30.000 visualizzazioni i commenti erano solo 5 (e tutti positivi), per capire che quelli del comitato per il Nobel a Silvio Berlusconi facevano sul serio. Anche in questo caso, il video è subito stato clonato e lasciato in balia del popolo della rete. Che ha risposto con migliaia di commenti (irriferibili).


4- Nuovo successo dei Village People: I Am PD:
E non era uno scherzo nemmeno il videoclip che i giovani democratici hanno girato per sostenere la campagna elettorale di Walter Veltroni. Sulle improbabili noti di YMCA dei leggendari Village People, con frasi del calibro "puoi aumentare i salari, dai Walter", I AM PD si classifica come uno dei video più ridicoli in rete (e lo testimoniano i commenti ricevuti, molti dei quali da parte di elettori PD).


3- Su facebook puoi sostenere Berlusconi, senza saperlo:
Sei giorni dopo il lancio della statuetta in piazza Duomo, alcuni utenti facebook si sono svegliati scoprendo di essere tra i membri di gruppi come "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro i fan di Massimo Tartaglia", pur non essendosi mai iscritti al gruppo. Svelato il mistero, gli utenti si erano iscritti a gruppi di aste al ribasso e made in Italy, i cui nomi sono stati poi cambiati dagli amministratori. Una mossa che il popolo della Rete non ha digerito.


2-L'irreprensibile inglese di Francesco Rutelli:
Provate a scrivere "rutelli" nel motore di ricerca di youtube. Il primo video che comparirà è quello con cui l'allora (2007) ministro dei Beni e delle Attività Culturali aveva deciso di salutare i visitatori del sito Italia.it. A causa della pessima pronuncia inglese e delle banalità snocciolate dall'ex Sindaco di Roma, questo clip è tutt'oggi uno dei più esilaranti a circolare in rete.


1-Mastella e la guerra dei cloni:
Vince la palma di peggior scivolone della politica italiana 2.0, la vicenda dei blog clonati di Clemente Mastella. Nel settembre del 2007 Mastella (allora Ministro della Giustizia) apre il suo blog personale, aggiunge messaggi con regolarità ma fa un imperdonabile errore: decide di mettere un filtro a maglie strettissime ai commenti. Ne riceve a centinaia, li legge in anteprima e ne pubblica pochissimi. La risposta della rete è immediata. In pochi giorni fioccano cloni del blog (es: http://clementepastella.blogspot.com/). Stessa grafica, stessa impaginazione, anche i post sono gli stessi pubblicati dal politico. La differenza? I commenti sono liberi. Il risultato? Nel giro di una settimana i blog clonati sono più frequentati dell'originale.


da Wired

Curiosità off topic. QUI tutti i loghi speciali di Google, quelli degli anniversari.

9 commenti:

  1. Ricordo i blog cloni di Mastella: con certi ho riso da matti! :-)
    Comunque i nostri politici non solo non capiscono nulla del web (e magari uno potrebbe dire "eh si ma alla sua età non è facile...") ma sono tanto poco intelligenti da circondarsi pure di assistenti e consiglieri che ne capiscono ancora meno...

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  2. alla sua età: è proprio questo il punto. siamo una gerontocrazia, altro che!

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  3. Come Giulio ricordo il mitico "dementemastella"...
    La tua classifica e' l'ennesima dimostrazione di come la nostra classe politica sia lontana dalla "vita vera" di noi cittadini.
    Poco conta che non sappiano usare gli strumenti del web o non conoscano il prezzo del latte...il risultato e' sempre lo stesso, una tristezza infinita.

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  4. come dice giulio si approcciano al web senza saperne nulla e senza informarsi è così fanno figuracce, il che li squalifica ulteriormente

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  5. Ma anche il Clemente, quello del blog originale, non era male quando parlava dell'inferno, come riportai QUI.

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  6. Questo dimostra che la quasi totalità dei politici italiani mal digerisce la democrazia della rete ed il confronto reale.

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  7. hanno la coscienza (se così si può chiamare) sporca!

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  8. peccato che anche se maldestri o sbagliati non si ricordino della situazione in cui versa questa nazione riguardo l'adsl e relative connessioni (
    VEDI BANDA LARGA ) quindi a volte, in alcune zone d'italia soprattutto, diventa pure impossibile seguirli (comunque quella di berlusconi su fb batte tutti come malefatta!)

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  9. E' tragicomico!
    Per Napolitano un po' mi spiace, "poveretto" :-)
    g

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