Quando esistevano i due partiti dell'immagine che vedete sotto, anche se la politica era roba sporca pure allora, nessun sindaco, fosse esso comunista o democristiano eletto con percentuali bulgare, si sarebbe mai azzardato non dico a fare ma nemmeno a pensare un'iniziativa del genere perché esistevano ancora delle regole condivise fra avversari politici. Ora tutto è saltato, e lo spettacolo è il bordello continuo che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi che si riversa irrimediabilmente nella società che ormai troppe volte di civile conserva solo più il nome.
E la Gelmini? L'ineffabile ministro cosa fa, cosa dice? Dopo giorni e giorni di silenzio non fa niente ma sentenzia alla Ponzio e anche alla Pilato: «Io rimango perplessa con riferimento a questa iniziativa così come tutte le volte in cui nella scuola entrano simboli politici». Rimango perplessa? Tu che sei sempre così sicura e parti lancia in resta nelle tue deprecabili decisioni.
Ci sarà oggi ad Adro una manifestazione per chiedere la rimozione dei simboli padani e si concluderà con l'esposizione della bandiera tricolore sulla cancellata del polo scolastico. QUI la pagina su facebook. Se il caso faccio un aggiornamento, magari con delle foto.
Aggiornamento, ore 19.03
Manifestazione ad Adro contro i simboli leghisti nella scuola
foto Ansa
Metto in evidenza questo commento di Daniela, che ringrazio molto (avverrà, avverrà, un giorno ci incontreremo), e ringrazio anche tutti gli altri commentatori.
Rientro adesso da Adro. Mi sono sentita fuori dal mondo in quel paese. Mi sono rincuorata a vedere tanta gente che ha risposto all'appello con la Costituzione in mano e le bandiere sventolanti. Un carabiniere ha definito "simbolo di partito" la bandiera d'Italia, chiedendo di piegarla. In 50 anni non avrei mai creduto che il tricolore potesse diventare il simbolo di una "lotta". Ma qua non stiamo parlando di persone, di uomini e donne ma di burattini e di burattinai. Ed è avvilente sentire i discorsi dei genitori, timorosi che i loro figli potessero venire turbati dalle bandiere di partito. Non pensando che i simboli di cui è tappezzata la scuola dei loro figli è oltre il simbolo di un partito illegalmente e incostituzionalmente messo là, ovunque, a marcare un pensiero che tutto porta al ventennio. Ragazzi, questa gente deve essere fermata, con ogni mezzo ci è consentito.
Intanto sembra che la Gelmini si sia svegliata dalla catalessi pilatesca. Meglio tardi, come dice il vetusto proverbio, che mai.
Altro aggiornamento, ore 19.18
Nota, sempre di Daniela, su Facebook
Sono rientrata da pochi minuti. Il tempo di togliersi mutande e reggiseno ancora imbibiti d’acqua ed è necessità mia scrivere di questa piovosa giornata in terra padana.
Iniziata con un sorriso che del quale sapevo solo il nome ed il cognome e che ora conosco ed ho sentito, in queste ore, a me simile.
La telefonata mattutina, con la quale da casa mia si informavano della cellula comunista combattente, ci ha fatto sorridere.
Adro sembra la città del Mulino Bianco: tutto in ordine, tutto fottutamente in ordine.
Troppo, per i miei gusti.
E che aspettarsi da una città che ha osato sputare senza pudore alcuno le leggi, imponendo ad una scuola i simboli di un partito che, ogni giorno di più, ha tante reminiscenze del ventennio che se non noi, i nostri padri e nonni vorrebbero non aver vissuto?
E’ lo stesso, identico vento che si respira ad Adro: un vento che ha i colori neri del fascismo, della salvaguardia dei padani puri, della pura razza incontaminata.
La piazza, però, era rossa, bianca e verde.
La bandiera d’Italia, come simbolo di partito mi mancava nel mio curriculum degli ultimi cinquantanni; i colori sono sempre stati non quelli del basilico mozzarella e pomodoro, ma quello dei boschi, della neve e del sangue lasciato lassù da quei partigiani che lottarono per sventolare quei tre colori.
Chi la portava sventolante su un bastone, chi la usava come sciarpa per ripararsi dalla pioggia battente, chi l’aveva sulle spalle.
Ma c’era.
Assieme a tante altre sventolanti: le viola del Popolo Viola di Brescia, le rosse della Fiom, quelle di Sinistra e Libertà e quelle del PD.
Finalmente anche loro, sventolanti, a marcare la presenza di un partito che dovrebbe essere presente in queste ormai continue manifestazioni di vilipendio allo Stato, alla Costituzione, al Popolo Italiano.
Perché la voce ce l’ha, il Popolo Italiano, sapete?
Era la voce di quelle mille persone che erano là, arrivate un po’ da tutto il nord, anche dalla padana ma quella pianura diversa da quella che vogliono vendere ed alla quale auspicano questi fascisti di verde vestiti.
Il PD che ha spesso bollato certe esternazioni dei rappresentanti della lega come folklore e che oggi, forse, si sta rendendo conto della pericolosità di questo lega-pensiero, che distorce la storia con informazione taciute o alterate.
Personaggi, come questo sindaco che se ne strafotte delle istituzioni.
Sapete, c’era l’ex sindaco di Adro, che è il padre delle uniche bambine ritirate dalla scuola.
Ci ha parlato di un attentato che ha subito quando si è messo contro qualcuno che era intoccabile. La cosa che lo sconvolse non fu tanto l’attentato in sé ma il fatto che nessuno dei suoi concittadini si degnò di dargli un che di appoggio, una qualche manifestazione di sostegno.
Ci ha raccontato di una manifestazione che non è stata negata palesemente, sarebbe stata in disprezzo, ancora una volta, agli articoli costituenti che sanciscono la libertà di manifestare.
Lo hanno fatto in modo più sottile, concimando con letame il prato dove doveva svolgersi l’incontro.
Folklore?
No, vigliaccheria signori miei, spregio, sputo, strafottenza, tracotanza.
Come quel barista che si è rifiutato di servire un caffè al signore che portava la bandiera tricolore.
Vigliaccheria ma anche cattiveria ed ignoranza estrema, nelle parole di una madre e di un rappresentante delle forze dell’ordine che affermavano che quei simboli avrebbero turbato i loro figlioli, non sapendo che rispondere a chi domandava a questa affermazione come mai non erano turbati dal simbolo della lega che troneggiava ovunque, persino negli zerbini, anche se quello troneggiante sotto la scritta “Polo Scolastico Gianfranco Miglio” e che, oggi, era sparita.
Ah, i simboli di partito di cui sopra altro non erano che la bandiera tricolore, quella che in teoria è anche la loro bandiera; quelle di partito erano state democraticamente arrotolate, come da richiesta.
Ma il tricolore, signora madre, non è un simbolo di partito.
E’ il simbolo che dovrebbe, sempre in teoria, unire il popolo italiano nel riconoscersi in quei tre colori.
E’ il simbolo di chi le paga lo stipendio, signor carabiniere.
State sereni, cittadini di Adro, forse vi hanno raccontato che quelli che sbandierano molto rosso sono quelli che mangiano i bambini.
Ma quelli che erano là, a casa vostra, oggi, erano esattamente per salvarli, i vostri figli oltre ai propri.
Salvarli da un delirio che ogni giorno di più a me fa paura.
Perché il Prefetto non è intervenuto su questo fatto gravissimo
Perché il Ministro della Pubblica Istruzione risponde solo con delle puttanate.
Perché voi, signori cittadini di Adro siete, fino a prova contraria, cittadini dello Stato Italiano e dovete attenervi, come tutti gli altri cittadini, agli obblighi ed ai doveri sanciti da una serie di articoli che si chiama Costituzione Italiana.
E colui che avete eletto, con il 64% delle vostre preferenze, anche.
Non vi piace? Vi sentite diversi e non vi ci riconoscete nell’essere italiani?
Beh, sappiate che ci sarà sempre qualcuno, invece, che si batterà con ogni mezzo gli sarà consentito per non farlo dimenticare a nessuno.
Nemmeno a voi, che abitate il paese del Mulino Bianco locato ad Adro.
Perché se sabato ci sarà da andare a Brescia, davanti alla prefettura, ci saranno altre mille persone.
Io potrei giocarmi un altro giacchetto di pelle che ora è qui, povero, tutto accartocciato dalla tanta acqua che ha assorbito.
Ma il sapere che il gesto di qualcuno può servire se non a scuotere a far pensare a qualche cittadino di Adro che forse il sindaco non ha tutte le ragioni come vuol far credere.
Ed allora, quelle quattro bandiere tricolore che abbiamo visto al muro di quattro case, potranno diventare dieci e poi cento e poi molte di più.
Sveglia, Adro.
Sveglia, Italia.
Sveglia, partito democratico: quando succedono queste cose qui non è il momento di fare del politichese ma di metterci la faccia, la testa ed il cuore, dimenticando la pioggia ed esserci.
La politica delle piazze, scendendo in mezzo alla gente e non restando su quelle cazzo di comode poltrone che vi state litigando.
I problemi sono questi, signori, se non lo avete capito.
E queste sono le risposte che vuole la gente media, come me, che di politica non sa un cazzo ma sa che oggi è stato importante esserci.
Mille, eravamo in mille ad Adro oggi.
Ed io mi sento, un poco, garibaldina…
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rimane perplessa, cioè viene meno al dovere che ha un ministro di far sì che la scuola pubblica sia "uguale per tutti" come la legge.
RispondiEliminaforse andrebbero chieste le sue dimissioni, o andrebbe fatta un'interrogazione in parlamento su questo comportamento illegale; ma nel piddì sono troppo occupati a spararsi l'un l'altro...
I veri politici come Enrico Berlinguer, Aldo Moro e pochi altri sono morti, nessuno ha saputo fare come loro comportandosi da vero politico di destra o sinistra, oggi pensano solo al loro tornaconto personale e a fare i giullari per far ridere il pianeta intero di noi. In Italia la parola politica e scomparsa da anni e al suo posto si trova ben altra parola che evito di nominare perchè puzzolente.
RispondiEliminaMao
Prime prove di un ritorno a un passato che nessuno vuole, tutti negando di rivolerlo.
RispondiEliminaMegalomania allo stato puro.
Pagliacciate di buffoni che, lungi dal far ridere, fanno solo piangere.
Ad Adro c'è un sindaco, quindi ci sono degli abitanti: non è il sindaco che fa paura (di pazzoidi è pieno il mondo), ma questi abitanti cosa sono?
Dai tempi di Totò citare Collegno era sinonimo di manicomio; a Collegno questa struttura non c'è più, è stata spostato ad Adro?
Solo una pazzia collettiva giustifica il comportamento di questi adresi, o come diavolo si chiamano...
La ministra Gelmini "rimane perplessa"? Neanche la lingua italiana conosce?
RispondiEliminaBattuta a parte, penso che ogni commento è superfluo perché tutto l'ambaradan parla da solo.
Ministro? ... ma mi faccia il piacere!
RispondiEliminap.s. pure il duce, nelle sue manie di grandezze, si era peremsso una tale cosa... e poi, basta delegittimare la politica tutta, la politica siamo noi, nessuno si senta escluso.
... quando esistevano di due partiti citati chi faceva politica ricordava benissimo l'odore della paura al tempo in cui un simbolo padroneggiava in ogni dove (dai lampioni alle facciate dei palazzi)...
RispondiEliminaPurtroppo non sono potuta andare alla manifestazione, ma mi farò raccontare per filo e per segno la protesta dai compagni.
RispondiEliminaSperiamo in qualche spiraglio di luce nella mattinata piovosa... un segnale che indichi che esiste ancora gente con la capacità di indignarsi e la voglia di combattere. Basterebbe iniziare con una semplice denuncia alle dovute autorità: per legge è vietata l'esposizione dei simboli dei partiti e di propaganda politica su edifici pubblici al di fuori degli spazi appositi, e il sole delle alpi - nonostante le cazzate storiche sulla discendenza celtica inventate dal sindaco di Adro - è un marchio di partito a tutti gli effetti, regolarmente registrato dalla Lega, che ne detiene tutti i diritti d'uso.
Qualsiasi cosa, ma non il rassegnato silenzio, non la complicità ottenuta per stanchezza...
la cosa divertente è che il figlio del sindaco di Andro è stato iscritto ad una scuola privata ... che l'indottrinamento sia riservato solo ai 'figli del popolo'?
RispondiEliminaEffetto perverso del berlusconismo che, purtroppo, continuerà a far sentire i suoi effetti anche quando il gallo non ci sarà più.
RispondiEliminaQuesto è perchè politucoli locali hanno troppa autonomia (è questo il famoso federalismo?) e troppo poco sale in zucca...
RispondiEliminaI politici nazionali pensano solo a farsi i cazzi loro ed il paese va sempre più a puttane (non solo in senso figurato purtroppo)
Quoto Mao.
RispondiEliminaQuoto Mao.
RispondiEliminaVa bè, quoto Mao due volte...
RispondiEliminaLa cosa assurda è che esiste una costituzione che tutti dimenticano.
RispondiEliminabuona giornata Alberto
Rientro adesso da Adro. Mi sono sentita fuori dal mondo in quel paese. Mi sono rincuorata a vedere tanta gente che ha risposto all'appello con la Costituzione in mano e le bandiere sventolanti. Un carabiniere ha definito "simbolo di partito" la bandiera d'Italia, chiedendo di piegarla. In 50 anni non avrei mai creduto che il tricolore potesse diventare il simbolo di una "lotta". Ma qua non stiamo parlando di persone, di uomini e donne ma di burattini e di burattinai. Ed è avvilente sentire i discorsi dei genitori, timorosi che i loro figli potessero venire turbati dalle bandiere di partito. Non pensando che i simboli di cui è tappezzata la scuola dei loro figli è oltre il simbolo di un partito illegalmente e incostituzionalmnente messo là, ovunque, a marcare un pensiero che tutto porta al ventennio. Ragazzi, questa gente deve essere fermata, con ogni mezzo ci è consentito.
RispondiEliminaDi me stesso, uomo che si dice di sinistra, non me l'aspettavo; ma ho scelto di mettere la bandiera italiana sul mio blog. Forse dovrei aggiungere anche l'effige di Dante Alighieri per ricordare che Milano si scrive con la o finale, anche per evitare gli equivoci con una ben precisa squadra di calcio.
RispondiEliminasaluti
Ho fatto un aggiornamento al post.
RispondiEliminaStavo quasi per non commentare, essendo in un periodo di rifiuto del mio stesso vagabondare nei vari blog. Ma una vocina mi ha detto: cretino, non mescolare le tue paturnie coi doveri sociali! Sì, incazzarsi, protestare e denunciare la deriva fascista e xenofoba è un dovere sociale per chiunque non abbia mandato in vacanza il cervello come hanno fatto ad Adro. Perchè non bisogna mai e poi mai permettere alla stupidità umana di vincere sull'intelligenza prendendola per sfinimento. Gli stupidi vincono solamente quando l'intelligenza si arrende e nel nostro paese si è arresa da molti anni. La colpa è di una sinistra che ha smarrito completamente la propria identità e affoga in un mare di dissociazione. Basta pensare ai cattocomunisti che vengono ancora proposti come leader illuminati e "innovativi"...se non è dissociazione quella.
RispondiEliminaE la chiesa, sorniona, da un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Alberto, perdona il mio sfogo.
La sintesi è nel titolo del post. Comunque è inaccettabile e mi auguro che ci sia ancora un briciolo di buon senso e di forza per "rimuovere" quello scandolo.
RispondiEliminaIl caramba ha aggiunto una barzelletta al già ricco curriculum della categoria. Purtroppo non è una barzelletta: è una stronzata talmente stronza che perfino in bocca a un caramba diventa rivoltante.
RispondiEliminaVista l'assenza della mariastronza, per quello che ormai vale, un intervento diretto, esplicito, del napolitano che sta al quirinale, sarebbe quanto mai opportuno. Ma senza giri di parole: dica che in Italia c'è un paese di merda che deve essere cancellato dalla carta geografica.
A parte il fatto che cadiamo dalle nuvole: un ministro (MINISTRO!!!) di questa italietta ha invitato a usare la bandiera italiana come carta igienica, invita continuamente i suoi merdosi seguaci (anch'essi ministri) ad armare quattro merdosi montanari (20 o 40 MILIONI) ad armarsi per la secessione...
Ma dài: ci sarà qualche balilla che gli spara almeno un sasso in bocca, non un duometto del cazzo, ma un macigno da due tonnellate...
Siamo nella merda più totale, è inutile che ci nascondiamo nel politically: questo è FASCISMO, e chi non ci è morto allora non lo può accettare oggi.
Maledetti loro e chi li ha generati!
io quella roba li non la voglio,una scuola di partito,no.Stanno affamando per poter farsi avanti,e della scuola della moglie di bossi non ne parliamo?
RispondiElimina...Sveglia, Adro.
RispondiEliminaSveglia, Italia.
Sveglia, partito democratico
...
Secondo me la terza esortazione è intrinsecamente impossibile, più o meno come dire "esisti Babbo Natale".
Non accusatemi di non essere politically correct, ma ritengo che se l'Italia fosse uno Stato con la S maiuscola a quest'ora ad Adro dovrebbero esserci i carri armati, i simboli mentecatto-ossessivi divelti e dati alle fiamme, il sindaco destituito, il comune commissariato, gli eventuali cittadini dissidenti sputtanati ed espulsi per delitto di anti-italianità (che non è una questione di opinione, ma attentato al bene collettivo) e i loro beni espropriati. Ma prima magari Bossi e i suoi camerati avrebbero dovuto essere arrestati e processati per direttissima per alto tradimento (e sospendo il giudizio sull'opportunità di fucilazione alla schiena). Quanno ce vò, ce vò...
RispondiEliminaLa Ministra Gelmini è intervenuta solo quando la protesta ha assunto rilevanza mediatica.La scuola pubblica è un'istituzione dello Stato Italiano, finalizzata all'istruzione e alla formazione di tutti. Che piaccia o no ai leghisti, ai padani, al dio Po e ai simpatizzanti ( forze dell'ordine comprese).Punto.
RispondiEliminaIl tricolore è il simbolo della Repubblica Italiana e di quei valori democratici che hanno consentito alla lega & co di fare i porci comodi, e non solo in senso figurato.
Vergogna è dire poco.
È molto grave il mancato intervento del Prefetto, che può proporre al Ministro dell'Interno la rimozione del sindaco . Ma non a caso il nostro Ministro dell’Interno è della Lega.
In alternativa i cittadini elettori di Adro potrebbero fare una bella azione popolare per fare decadere il sindaco dalla sua carica(in base all'art. 70 del D.lgs 267/2000 ).
Altro che folklore...
Vogliamo poi parlare di quel simbolo che la Lega ha "preso" per rappresentare il suo partito?
RispondiEliminaEra già presente su pietre ed architravi del cinquecento, come si vede su numerose abitazioni in Liguria ed altrove. Anche la "Vastera" che riunisce i Brigaschi l'ha presa in prestito...
E dire che era un simbolo di unione e di pace...
libro e moschetto.. qui si assiste ad una degenerazione che il nostro paese non credo abbia mai conosciuto se si esclude la lotta e la repressione contro il banditismo dopo l'Unità D'Italia.
RispondiEliminaoltre che ad essere un vero paese di rincoglioniti stiamo assistendo ad una progressiva ed inesorabile reazione verso il "mondo intero", è quell'Italietta che Fellini amava ricordare parlado della sua infanzia "ci è andata bene che non siamo cresciuti tutti imbecilli".
Vi racconto quello che è successo a Ventimiglia la sera del 13 settembre: un treno di pellegrini diretto a Lourdes numero 14602 alle 22.03, i cui occupanti sono cattolici devoti al culto dell'apparizione di Lourdes si sono visti apparire una giovane capo treno Francese (avviene il cambio del personale) ma una Francese di colore, noir, negra come gli hanno inveito e discesi dal treno ne hanno chiesto la sostituzione creando un parapiglia incredibile, la vogliamo bianca ecc. la povera ragazza noir è stata confortata dal capo stazione che preocupato per la sua incolumità a chiesto che venisse tutelata e possibilmente sostituita cosa che è avvenuta a Nizza, credo..
non ho parole, ma questo cari amici è il paese che sta venendo avanti.
Maistrettu
Quello che mi chiedo è come sia possibile che un notevole numero di persone condividano queste pagliacciate.
RispondiEliminaI sindaci sono stati eletti dagli abitanti e ne rispecchiano le idee. Quello che mi preoccupa è appunto l'elettorato di regioni che prima consideravo esempi di civiltà, democrazia e tolleranza e che invece si dimostrano grezzi, ignoranti ed egoisti.
C'è veramente da preoccuparsi
egoisti ormai lo sono 9 italiani su 10, il problema è che sono molto ignoranti: sia nel senso buono che cattivo della parola.
RispondiEliminaio abito da 4 anni in calabria, la cosa assurda è che molti di questi al nord arrivano proprio da qui, pare siano i loro più fervidi sostenitori: a volte sento frasi come "qui non cambierà mai niente, ci vorrebbe un bossi anche in calabria.." questa è la mentalità, non a caso la più potente organizzazione criminale del mondo, la 'ndrangheta, nasce qui, ma porta pure tanti voti al nord..
ciao laura
p.s.: condivido chi ha scritto che la gelmini si è mossa quando è stata costretta, secondo me quando glielo hanno ordinato
L'inetta della Marystar si è svegliata ..
RispondiEliminaLa scuola pubblica, povera scuola... ahinoi ancora una volta!
RispondiEliminaIn proposito segnalo anche questo.
ciao Al,
g
Pare che alla fine la mobilitazione civile abbia ancora il merito di sovvertire il potere costituito dalla stessa. occhio quindi alle prossime elezioni, si voti con giudizio, che seppure è vero che tra destra e sinistra poco cambia, -una volta giunti al potere- è pure vero che per la sinistra alcuni punti fermi esistono, questa in fondo è la ragione per cui si presenta tanto divisa.
RispondiEliminaScusa la brutalità Alberto, ma a questo punto auguro al sindaco di Adro un colpo apoplettico e basta.
RispondiEliminaMi sono stancata di usare il politicamente corretto anche con gli scarafaggi a due zampe, quelli naturali li seppellisco di polvere idonea.
Per quelli a due zampe non posso che limitarmi a sperare che si levino dalle nocciole per cause naturali.
Mi domando quale sarebbe stata la reazione della Gelmini se i simboli non fossero stati della lega, ma che ne so, magari fossero stati una mezzaluna.. Ci avrebbe messo una settimana a rilasciare una dichiarazione?
RispondiEliminaScandaloso ma ormai il "giochetto" è chiaro. Dal governo alle autorità locali il messaggio è chiaro: prima le cose si fanno, a prescindere, poi... si vedrà!?!
RispondiEliminaAnche Acqui Terme (AL) è stata colpita numerose volte dall'ideologia padana.
RispondiEliminaQua sotto i link di una lecture-performance che ho tenuto lo scorso 19 settembre ad Acqui Terme. Un'analisi storica su come la città di Acqui Terme sia laboratorio d’imposizione di potere politico attraverso l’utilizzo di simboli in luoghi pubblici.
1° parte: http://www.youtube.com/watch?v=GyjyTUkoLPQ
2° parte: http://www.youtube.com/watch?v=dux109AFrj8