Parigi, 26 febbraio 2010 - Claudio Scajola viene insignito dal primo ministro François Fillon della legion d'onore.
Forse non tutti sanno che il 26 febbraio di quest'anno, con una solenne cerimonia a Parigi, il primo ministro francese François Fillon ha insignito Claudio Scajola, allora ministro dello Sviluppo Economico, della più alta onorificenza, la légion d'honneur. QUI potete scaricare il discorso (in francese) che allora pronunciò Fillon. Sono le solite parole di circostanza: e l'amicizia Italia-Francia, e i grandi meriti dell'uomo in questione, e chissà quali grandi cose assieme si potranno fare e compagnia cantando.
In realtà quella onorificenza Scajola se l'era meritata per aver accettato di farsi sbolognare dai francesi e a caro prezzo una tecnologia ormai obsoleta che sarebbe dovuta servire all'Italia per la costruzione di un numero imprecisato di centrali nucleari su siti ancora adesso tenuti segreti. Come segrete sono senz'altro certe clausole, d'obbligo quando si tratta di questioni atomiche.
Poi Scajola è scivolato sulla buccia di quella casa al Colosseo e ha preso una bella culata. Apparentemente è fuori da quel giro anche se è quasi certo che parecchi fili li muova ancora dalla sua villa sulle alture di Imperia.
Ora in questo tempo segnato dal timer in testa al post la questione delle centrali nucleari è un po' passata nel dimenticatoio. A giorni, se le cose vanno come dovrebbero andare, sarà nominato un nuovo ministro. Staremo a sentire cosa avrà da dire e speriamo che qualche giornalista gli ponga domande stringenti sulla questione delle centrali.
Che anche a questo nuovo ministro, così tanto per tenerselo caldo caso mai fosse tiepido verso il dissennato e antieconomico piano nucleare, i francesi appendano al collo un'altra légion d'honneur?
Forse non tutti sanno che il 26 febbraio di quest'anno, con una solenne cerimonia a Parigi, il primo ministro francese François Fillon ha insignito Claudio Scajola, allora ministro dello Sviluppo Economico, della più alta onorificenza, la légion d'honneur. QUI potete scaricare il discorso (in francese) che allora pronunciò Fillon. Sono le solite parole di circostanza: e l'amicizia Italia-Francia, e i grandi meriti dell'uomo in questione, e chissà quali grandi cose assieme si potranno fare e compagnia cantando.
In realtà quella onorificenza Scajola se l'era meritata per aver accettato di farsi sbolognare dai francesi e a caro prezzo una tecnologia ormai obsoleta che sarebbe dovuta servire all'Italia per la costruzione di un numero imprecisato di centrali nucleari su siti ancora adesso tenuti segreti. Come segrete sono senz'altro certe clausole, d'obbligo quando si tratta di questioni atomiche.
Poi Scajola è scivolato sulla buccia di quella casa al Colosseo e ha preso una bella culata. Apparentemente è fuori da quel giro anche se è quasi certo che parecchi fili li muova ancora dalla sua villa sulle alture di Imperia.
Ora in questo tempo segnato dal timer in testa al post la questione delle centrali nucleari è un po' passata nel dimenticatoio. A giorni, se le cose vanno come dovrebbero andare, sarà nominato un nuovo ministro. Staremo a sentire cosa avrà da dire e speriamo che qualche giornalista gli ponga domande stringenti sulla questione delle centrali.
Che anche a questo nuovo ministro, così tanto per tenerselo caldo caso mai fosse tiepido verso il dissennato e antieconomico piano nucleare, i francesi appendano al collo un'altra légion d'honneur?
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Quello del nucleare è un bel problema. Il presiodente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, quando era ancora candidato rispose ad una domanda sul nucleare, dicendo che era favorevole. Allora l'intervistatrice gli chiese se era disposto a far costruire una centrale in Piemonte, e allora lui ha detto: "Il Piemonte in questo campo ha già dato". Insomma, il solito "sì, ma a casa degli altri".
RispondiEliminaInvece, il collega piero Mandarino ha diffuso questo messaggio, sul tema energetico:
L'estate è tempo di bilanci nel settore energetico, poichè vengono consolidati i dati della generazione dell'anno precedente.
Il 2009 è stato un anno storico per la generazione elettrica, come ha comunicato Terna, occorre rislaire al 1949 per registrare un calo delle domanda pari a quello registrato.
Il nostro paese ha consumato 300 miliardi di kilowattora (TWh), a cui vanno ad aggiungersene 20 persi sulla rete.
Le centrali termoelettriche hanno vissuto un anno difficile e sono state costrette a funzionare a regime ridotto o a non funzionare del tutto. Non stupisce pertanto i progetti relativi a due nuove centrali a gas naturale siano stati abbandonati.
La quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è cresciuta del 19% rispetto al 2008, toccando i 69 TWh, eguagliando il totale dei consumi domestici nazionali. L'idrico continua a farla da padrone ed il 2009 è stato eccezionale in quanto a disponibilità di acqua, (il 2010 non eguaglierà la produzione 2009), ma l'eolico è cresciuto del 34,6%, il fotovoltaico del 251% e le biomasse del 27,9%.
Questi e molti altri dati sono disonibili su: http://www.martinbuber.eu/energia/documenti/rinnovabili2009.pdf
Roberto Meregalli
www.martinbuber.eu
eh, ma c'è pure chi non vuole né l'eolico, né l'idorelettrico, né il gas: o che lo vuole, ma appunto a casa degli altri. è chiaro che il nucleare è ormai una tecnologia obsoleta, ma non sarà la sola in cui si verranno rifilate, spacciandole per grandi innovazioni, delle scatole con dentro un giocattolo usato. voglio dire, non è sufficiente non fare le centrali nucleari, ma anche scegliere le tecnologie giuste e aggiornate, e non correre sempre dietro a quello che ci rifilano gli altri.
RispondiEliminanon so se qualcuno farà una domanda sul nucleare, ma poco importa...voglio dire: non mi pare che i ministri di questo governo abbiano una seppur minima autonomia decisionale, in particolare sulle questioni dove c'è di mezzo un qualche interesse economico (l'interesse di una cricca, sia chiaro, non l'interesse del paese). quindi, se "qualcuno" ha deciso che il nucleare può favorire qualche stronzo, attraverso un qualche appalto truccato, ecco, il nucleare si farà. punto.
RispondiEliminaLe centrali nucleari, no, assolutamente no! Per il momento,almeno, allorché la tecnologia di settore fa' acqua da tutte le parti! Ma su altre fonti (esclusion fatta per le centrali a carbone)forse si dovrebbe essere meno fondamentalisti.
RispondiEliminaE non solo, la lista delle zone dove dovrebbero sorgere ancora non esiste..
RispondiEliminail mio pensiero mi sembra chiaro ..no?
RispondiElimina@ re anto: no, qual'è? :-)
RispondiEliminala questione è tra energie da fonti fossili e quella da tutte le altre. e l'uranio, pur non essendo propriamente fossile, è come se lo fosse: va estratto, e le località si estrazione sono di qualcuno; e poi alla fine finirà pure quello.
oltre al fatto che la sicurezza non tanto della gestione quanto dello stoccaggio delle scorie è un punto su cui si sorvola troppo.
@marcoboh- Le scorie.. giusto..questo è un problemone. Dove le mettiamo ? Che ne facciamo?
RispondiEliminaQuesto è proprio un problema che oltre a sorvolare , i grandi capoccioni non hanno mai voluto e non intendono neanche risolvere.
Allora ti racconto . Alla fine degli anni 7o nella mia scuola, mi ricordo che frequentavo l'ultimo anno di superiori, fu organizzata dall'enel una conferenza per illustrarci a noi giovani studenti coi cervelli malleabili le potenzialità dell'energia nucleare ...bla bla bla bla , che sbadigli ragazzi! Poi alla fine come al solito succede, Il fanfarone che ci aveva spiegato tutto o quasi , ci chiese se avessimo domande. Tutti felici e tutti scemi nessuno fece domande , tranne io. e tutto rosso e imbarazzato chiesi: "Volevo sapere... ma le scorie?"
La risposta fu vaga e dubbia(mi ripetee le stesse cose che aveva detto prima)...e concluse con il tempo a disposizione è finito . Arrivederci e grazie
Dopo 33 anni, era il 77,il problema delle scorie è semprelì ..irrisolto.
Scusate gli errori . Ci saranno errori madornali nel commento, vado di fretta come al solito.
ed il tempo è scaduto ;)
Ciao :)
@Marco
RispondiEliminaQuella dell'uranio è una questione che a livello di informazione non viene quasi mai presa inconsiderazione. Ne avevo parlato QUI.
@marcoboh - ReAnto no re anto...;)
RispondiEliminasi scherza :D
Quella di Cota che rinuncia al nucleare, non è stata proprio una ammissione definitiva, infatti più volte in seguito ha sostenuto il suo ritorno in Piemonte, ripensandoci senza pudore. Nel frattempo ha ritirato il ricorso della regione, ha stretto la cinghia sul fotovoltaico terricolo e per fortuna che è contrario agli ogm. Per ora...
RispondiEliminaIntanto è stata approvata la sperimentazione, poi si vedrà.
Comunque il contatore in apertura di post è favoloso! :D
RispondiElimina@ re anto: io (nel blog e nei commenti) scrivo sempre con le minuscole per scelta editoriale: e reanto tuttoattaccato non mi suonava bene :-)
RispondiElimina@ alberto: che poi (ho letto il tuo post del 2008) un'altra cosa che non si dice mai è che il prezzo dell'energia elettrica è un prezzo politico e non industriale: ripagare il costo degli impianti e del successivo smaltimento porterebbe la bolletta a livelli insostenibili.
@marcoboh - Ok! marco boh :)
RispondiEliminae che sarà mai intano il paese va a gonfie vele, non cìè crisi. il lavoro è per tutti e io sono paperoga!
RispondiEliminaAdesso lo faranno pure santo, ha detto che venderà la famosa casa di Roma e darà i soldi in più (quelli che qualcuno aveva messo a sua insaputa). Un santo, un santo: si trova dei soldi caduti dal cielo e fa beneficenza...santo subito.
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