foto Ansa
Tra queste due immagini c'è una lasso di tempo lungo 140 anni. Proprio oggi, 20 settembre, ricorre l'anniversario della conquista di Roma, 1870, da parte dei bersaglieri. E Roma diventerà capitale della neonata Italia, e sarà cosi la fine dello Stato pontificio e del suo Papa re.
La notizia è che per la prima volta parteciperà ai "festeggiamenti" il cardinale Bertone che è il capo del governo vaticano e quindi si occupa ufficialmente delle cose terrene (anche il suo capo se ne occupa ma non vuole che si sappia in giro).
Ora i giornali le radio e le televisioni a ripetere che si tratta di una riconciliazione definitiva dopo quello sfregio armato fatto a Pio IX, seppur mitigato dal Concordato del 1929 (Mussolini) poi rivisto nel 1984 (Craxi).
Balle, come la tiritera della fine del potere temporale dei papi. Non hanno mai comandato come adesso nel nostro Paese, e l'aspirazione di Cavour "Libera Chiesa in libero Stato" è rimasta un'aspirazione anche per noi.
Oggi dunque Bertone farà la passerella con la sua porpora di seta e il suo anello di smeraldo, alzerà la mano benedicente e tutti a fargli inchini, compreso le dame, nobildonne o borghesi. La Chiesa ha tempi lunghi e pazienza da vendere, così dopo quasi un secolo e mezzo si sta prendendo la sua rivincita visto le cose come si sono messe in questa nostra disgraziata nazione Loro, dico il papa i cardinali e tutta la corte, sì che hanno motivo di festeggiare, ma noi cosa?
Roma, 20 settembre 1870. I bersaglieri dopo avere sfondato a cannonate le mura vicino a porta Pia conquistano la città.
Stampa d'epoca
Technorati Tags:
La penso come Te
RispondiEliminauna vera e propria restaurazione.
RispondiEliminadel resto mussolini sapeva bene che per governare doveva avere l'appoggio della chiesa, e perciò stipulare un vero e proprio trattato di pace, ovviamente sfavorevole all'italia. il re, che a differenza di suo padre se ne fregava del paese e soprattutto della laicità dello stato, non disse nulla; e pace fu.
poi nel '46-47 il pci accettò che il concordato fosse inserito nella costituzione, e sempre per lo stesso motivo: ingraziarsi la chiesa.
e così oggi vedremo questa scenetta che dici: ma è solo l'inizio.
Oggi ricorre il 150° anniversario di quello che poteva essere e non è stato, una sorta di "alla ricerca dei sogni perduti".
RispondiEliminaIl gran capo bertone in look gran-sera/cerimonia e con gioiellone al dito, non me lo voglio perdere e neanche le facce ebeti dei presenti.....poi vomiterò.. se ne avrò la forza ...
RispondiEliminacerto che non ci sono più i "liberatori" di una volta, ieri ho fatto una passeggiata su via XX settembre chiusa per l'occasione, su uno dei palchi Michele Placido rievocava due "leghisti" di altri tempi i fratelli Cairoli
RispondiEliminaveramente acuto questo post! mi faccio una grossa risata pensando a Loro che accettano pubblicamente la "fine" dello stato pontificio. ah ah ah.
RispondiEliminabreccia di porta pia for ever
RispondiEliminaLa laicità è una garanzia per tutti gli esseri umani, crea le condizioni per Istituzioni pubbliche libere da influenze di chiese e potentati culturali. La laicità deve ancora fare un passo deve liberarsi anche dai potentati economici.
RispondiEliminasaluti
Non ce ne siamo mai liberati...
RispondiEliminaAnche questo è un modo per fare revisionismo storico (Napolitano compiacente o dipendente).
RispondiEliminaIn un momento come questo Bertone andrebbe anche alla serata finale di Miss Italia se lo invitassero. Il problema è: ma a chi cacchio è venuto in mente di chiamarlo?????
RispondiEliminaavrebbero dovuto cancellare il potere temporale del papa e invece.. povera itaglia
RispondiEliminanoi nulla infatti.
RispondiEliminaFrancamente più del Papa mi preoccupa un politico (italiano) che asserisce di aver riconosciuto Roma come capitale solo perchè è stato implorato dal sindaco della Città Eterna in lacrime...
RispondiEliminaBalle, sì, hai proprio ragione.
RispondiEliminaE per dirla alla Mel Brooks sono balle spaziali.