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sabato 4 settembre 2010

Letteratura e fede

Presumo che non vi siano peggiori lettori che gli uomini di fede (generalizzo, togliete le dovute eccezioni). La persona che crede, che ha fede... cosa vuoi che legga a fare... per avere dubbi? Per seminare nell'animo suo zizzania? Per stimolare la ricerca di un altrove? Chi ha già fede legge per imparare, per specializzarsi, per diventare un bravo servitore di Dio quaggiù in vista di un lassù. Ma la vera letteratura non insegna niente, non specializza nessuno, non mira certo a illudere i lettori. La letteratura non parla dell'eterno, si ferma solo sul minuto. La letteratura non fornisce certezze, anzi: quella vera fa crollare anche le più salde. La letteratura scombussola, provoca, inquieta, solletica, diverte (in senso proprio), smuove corpo e mente e lancia il lettore allo specchio a piangere o a ridere e, in entrambi i casi, a disegnare un S.O.S. nella nuvola di fiato che gli nasconde il volto. E lo scrittore di ieri, di oggi e di domani riceve quel messaggio e invia la sua scialuppa-libro in soccorso del lettore smarrito con se stesso. Da un po' di tempo, credo (e lo dico da lettore), molti salvataggi li compie anche quella particolare specie di scrittore chiamato blogger.
Luca Massaro
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9 commenti:

  1. Che bel post, Al (sono andata a leggere tutto...)

    Si, la letteratura "non fornisce certezze....", ma ci aiuta, ci ha aiutato (oggi, chissà!) a capire la realtà. Senza i grandi scrittori saremmo ... altri.

    g

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  2. Le parole svestono. Coprono l'anima del solo vestito che ha: il corpo.

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  3. Grazie Alberto, troppo onore
    :-)

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  4. "Cantami, o diva, del Pelide Achille l'ira funesta ...",se ricordo bene.
    Ma forse tutto iniziò con "Gilgamesh" ed allora mi arrendo; sul fronte citazioni. Ciao, Alberto! E complimenti a Luca Massaro.

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  5. maistretu4/9/10 19:59

    i libri ci fanno sognare, ci trasportano in altri tempi, ci fanno partecipi di passioni e dolori,ci accompagnano nel non sempre facile cammino della vita..
    (In trenta tre anni di lavoro come macchinista mai una volta sono andato al lavoro senza un libro nella borsa)..
    Maistrettu

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  6. Caro Alberto,

    tendo a non essere molto d'accordo con gli estremismi né da una parte né dall'altra.
    Non capisco perché una persona che è convinta che Dio esista, in qualsiasi sua forma, non possa avere dubbi ed una che invece è convinta che Dio non esista può invece avere dubbi. Ma l'idea che Dio non esiste non è di per sé una certezza che non viene messa in discussione in moti casi?
    E poi, se mi permetti, questa divinizzazione del dubbio a me sembra una grande sciocchezza. Insomma, uno che dubita di tutto io lo prenderei per una persona malata mentalmente. Ci sono delle certezze che ognuno di noi ha in base alle proprie esperienze, alla propria conoscenza, alla propria cultura. L'esperienza accumulata faticosamente come umanità, come paese e come singoli individui è la prima fornitrice di certezze. Alcune di queste certezze sono oggettive, su cui la maggior parte di noi è d'accordo. Altre sono più sottili e più soggettive, ma non di meno importanti per ciascuno di noi. Le nostre certezze fanno parte delle fondamenta su cui costruiamo la nostra vita e le nostre relazioni con gli altri. Non sono importanti, sono fondamentali.
    Il problema è la stupidità, è l'ignoranza è la cecità di fronte alla vita è il rifiuto di osservare, di ascoltare, di prendere in considerazione la certezza di un altro. E quando questo accade è solo e sempre perché la certezza che pensiamo di avere non è poi così certa.
    La laicità è per me una religione per molti ed in certi casi è così fondamentalista da poter essere assimilata con facilità a certi fondamentalismi religiosi di cui siamo a tutt'oggi testimoni.
    Ma la libertà di coscienza che fine ha fatto? Ma il rispetto per le idee altrui che fine ha fatto? Ed infine, un tocco di umiltà ci sta sempre bene. Perdonami se non canto con il coro, Alberto...

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  7. @Giovanna
    Ci aiuta, oh se ci aiuta! Ciao.

    @Marco
    Dà da pensare quello che scrivi.

    @Luca
    Metti da parte la modestia, per quello che scrivi e per come lo scrivi.

    @Adriano
    Chissà chi lo sa come tutto iniziò.

    @Maistrettu
    Bello, molto bello quello che hai scritto fra parentesi.

    @Enrica
    Grazie, molte grazie per quello che scrivi, e per essere fuori dal coro, perché offri spunti di riflessione nuovi e interessanti.

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  8. Complimenti Enrica

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  9. Davvero un gran bel post, un saluto Alberto.

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