La scorsa settimana nei giorni di mercoledì e giovedì la piattaforma Blogger è andata in tilt per una trentina di ore, tanto che i post e i relativi commenti di quel lasso di tempo sono spariti. Alcuni sono poi ricomparsi ma il mio no. Ripubblico perciò tale e quale il post, rammaricandomi della perdita di una ventina di commenti. Per la cronaca l'ho recuperato da feedburner.
21/5/2011 ore 9.01
M I R A C O L O, i commenti sono riapparsi.
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Si apre oggi la ventiquattresima edizione del Salone del Libro di Torino.
Nel centocinquantenario dell'Unità d'Italia hanno compilato una lista dei libri più significativi di questo secolo e mezzo. Come tutte le liste piacerà ad alcuni e meno ad altri. Sarebbe bello che indicaste da uno a tre libri a cui siete particolarmente legati. E se per caso non c'è nella compilation dite il titolo voi. Io la mia scelta l'ho fatta, ma per non influenzare nessuno la dirò dopo un po' di risposte (si spera).
1862
Paolo Giacometti, La morte civile
1866
Massimo d’Azeglio, I miei ricordi
1868-1869
Giuseppe Rovani, Cento anni
1869
Igino Ugo Tarchetti, Fosca
1871
Vittorio Bersezio, Le miserie del signor Travetti
1872
Paolo Mantegazza, Fisiologia dell’amore
1873
Graziadio Isaia Ascoli, Proemio all’«Archivio glottologico italiano»
1875
Paquale Villari, Lettere meridionali
1876
Cesare Lombroso, L’uomo delinquente
1877
Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti), Postuma
1877
Vittorio Imbriani, Fame usurpate
1879
Paolo Valera, Milano sconosciuta
1881
Giovanni Verga, I Malavoglia
1882
Renato Fucini, Le veglie di Neri
1883
Camillo Boito, Senso
1888
Eduardo Scarpetta, Miseria e nobiltà
1890
Emilio De Marchi, Demetrio Pianelli
1891
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene
1894
Federico De Roberto, I viceré
1895
Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico
1901
Luigi Capuana, Il Marchese di Roccaverdina
1907
Sibila Aleramo, Una donna
1910
Marino Moretti, Poesie scritte col lapis
1911
Guido Gozzano, I colloqui
1912
Carlo Dossi, Note azzurre
1913
Clemente Rebora, Frammenti lirici
1913
Giovanni Papini, Un uomo finito
1913
Grazia Deledda, Canne al vento
1914
Giovanni Boine, Il peccato
1914
Dino Campana, Canti Orfici
1915
Renato Serra, Esame di coscienza di un letterato
1916
Vilfredo Pareto, Trattato di sociologia generale
1919
Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi
1920
Camillo Sbarbaro, Trucioli
1920
Emilio Cecchi, Pesci Rossi
1921
Umberto Saba, Canzoniere
1921
Giuseppe Antonio Borgese, Rubè
1924
Piero Gobetti, La rivoluzione liberale
1925
Ada Boni, Il talismano della felicità
1926
Margherita Sarfatti, Dux
1928
Pietro Martinetti, La libertà
1929
Giacomo Debenedetti, Saggi critici
1930
Giovanni Comisso, Giorni di guerra
1930
Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte
1930
Mario Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica
1932
Delio Tessa, L’e el dì di mort, alegher!
1933
Ignazio Silone, Fontamara
1934
Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi
1935
Roberto Longhi, Officina ferrarese
1936
Vincenzo Cardarelli, Poesie
1938
Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano
1938
Alba De Céspedes, Nessuno torna indietro
1939
Gianfranco Contini, Esercizi di lettura
1939
Delio Cantimori, Eretici italiani del Cinquecento
1940
Riccardo Bacchelli, Il mulino del Po
1940
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
1940
Lirici greci, tradotti da Salvatore Quasimodo
1941
Altiero Spinelli-Ernesto Rossi, Manifesto di Ventotene
1942
Americana, a cura di Elio Vittorini
1945
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli
1946
Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti
1947
Eduardo De Filippo, Filumena Marturano
1947
Anna Banti, Artemisia
1948
Ernesto De Martino, Il mondo magico
1949
Curzio Malaparte, La pelle
1949
Vitaliano Brancati, Il bell’Antonio
1951
Mario Soldati, A cena col commendatore [La giacca verde; Il padre degli orfani; La finestra]
1951
Andrea Zanzotto, Dietro il paesaggio
1951
Attilio Bertolucci, La capanna indiana
1952
Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana
1953
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano
1953
Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli
1953
Silvio D’Arzo, Casa d’altri
1953
Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve
1954
Giuseppe Prezzolini, L’italiano inutile
1954
Giovanni Testori, Il dio di Roserio
1954
Goffredo Parise, Il prete bello
1955
Eugenio Garin, Cronache di filosofia italiana
1955
Norberto Bobbio, Politica e cultura
1956
Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi
1956
Luigi Einaudi, Prediche inutili
1956
Sandro Penna, Una strana gioia di vivere
1956
Ennio Flaiano, Diario notturno
1956
Edoardo Sanguineti, Laborintus
1957
Il breviario dei laici, a cura di Luigi Rusca
1957
Guido Piovene, Viaggio in Italia
1957
Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale
1959
Giorgio Caproni, Il seme del piangere
1959
Ottiero Ottieri, Donnarumma all’assalto
1959
Santo Mazzarino, La fine del mondo antico
1959
Achille Campanile, Il povero Piero
1960
Giovanni Macchia, Il paradiso della ragione
1960
Mario Luzi, Il giusto della vita
1960
Gaetano Salvemini, Memorie di un fuoriuscito
1960
Carlo Cassola, La ragazza di Bube
1961
Raffaele La Capria, Ferito a morte
1962
Piero Chiara, Il piatto piange
1963
Alberto Arbasino, Fratelli d’Italia
1963
Luigi Meneghello, Libera nos a Malo
1963
Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio
1963
Tommaso Landolfi, Rien va
1963
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare
1963
Luigi Malerba, La scoperta dell’alfabeto
1964
Giorgio Manganelli, Hilarotragoedia
1964
Giuseppe Berto, Il male oscuro
1964
Alberto Bevilacqua, La Califfa
1965
Alberto Asor Rosa, Scrittori e popolo
1965
Vittorio Sereni, Gli strumenti umani
1965
Renzo De Felice, Mussolini il rivoluzionario
1966
Giovanni Raboni, Le case della Vetra
1967
don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa
1968
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny
1969
Dario Fo, Mistero buffo
1969
Lalla Romano, Le parole tra noi leggere
1969-1984
Rosario Romeo, Cavour e il suo tempo
1971
Paolo Villaggio, Fantozzi
1972
Carlo Fruttero & Franco Lucentini, La donna della domenica
1974
Paolo Volponi, Corporale
1974
Elsa Morante, La Storia
1975
Vincenzo Consolo, Il sorriso dell’ignoto marinaio
1975
Gianni Brera, Storia critica del calcio italiano
1976
Lidia Ravera-Marco Lombardo Radice, Porci con le ali
1976
Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi
1977
Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista
1977
Salvatore Satta, Il giorno del giudizio
1980
Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini
1981
Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore
1984
Aldo Busi, Seminario sulla gioventù
1985
Antonio Tabucchi, Piccoli equivoci senza importanza
1985
Maria Bellonci, Rinascimento privato
1985
Gianni Celati, Narratori delle pianure
1986
Claudio Magris, Danubio
1988
Carlo Maria Cipolla, Allegro ma non troppo
1988
Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia
1990
Sebastiano Vassalli, La chimera
1990
Marcello D’Orta, Io speriamo che me la cavo
1990
Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucrìa
1992
Giorgio Bocca, Il provinciale
1994
Susanna Tamaro, Va’ dove ti porta il cuore
1994
Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza
1994
Andrea Camilleri, La forma dell’acqua
1994
Alessandro Baricco, Oceano mare
1998
Tiziano Terzani, In Asia
2000
Giuseppe Pontiggia, Nati due volte
2001
Niccolò Amanniti, Io non ho paura
2002
Giorgio Faletti, Io uccido
2005
Sandro Veronesi, Caos calmo
2008
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi
2008
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo
2010
Pietro Citati, Leopardi
A mo' di totem, ogni scrittore dei «magnifici quindici» è rappresentato da un oggetto. Collodi da un pinocchio in legno, Nievo da una camicia garibaldina, De Amicis da un banco di scuola, Ungaretti da un elmetto della Prima guerra mondiale, Montale da un osso di seppia, Levi da una tela per divise da deportato, Guareschi dalla bici di don Camillo, Calvino dalla sagoma di Cosimo fra le fronde, Tomasi dal vestito da ballo della Cardinale nel Gattopardo di Visconti, Pascoli da un calesse, Gadda da un sidecar Guzzi rosso amaranto.
Aggiunta
Ho commesso una leggerezza inserendo solo il link ai «magnifici quindici», e invece avrei dovuto mettere l'elenco di questi superlibri che completano la lista. La metto adesso.
1867
Ippolito Nievo, Le confessioni di un ottuagenario
1880
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio
1886
Edmondo De Amicis, Cuore
1891
Giovanni Pascoli, Myricæ
1919
Giuseppe Ungaretti, Allegria di naufragi
1923
Italo Svevo, La coscienza di Zeno
1925
Eugenio Montale, Ossi di seppia
1929
Alberto Moravia, Gli indifferenti
1947
Primo Levi, Se questo è un uomo
1948
Giovannino Guareschi, Don Camillo
1957
Italo Calvino, Il barone rampante
1957
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
1958
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo
1980
Umberto Eco, Il nome della rosa
2006
Roberto Saviano, Gomorra
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Molti li ho letti io aggiungo i miei più preferiti:La Luna e i Falò di Cesare pavese, La terra del sacramento di Francesco Iovine, Cristo si è Fermato a Eboli.
RispondiEliminadirei che a partire dal 1994 era meglio chiudere bottega... :-(
RispondiEliminaDa più di vent'anni non riesco a farmi piacere gli autori italiani, d'epoca ma anche no.
RispondiEliminaE dire che ero innamorata di Buzzati.
Niente, non ci riesco, arrivo max a pagina 30 e poi il mio cervello si rifiuta.
P.S. Blogger deve essersi fumato qualcosa: mi ha trasformato da Dalle8alle5 a zippige.
RispondiEliminaF. De Roberto, I vicerè
RispondiEliminaE. Morante, La storia
S. Satta, Il giorno del giudizio
sarà che non amo molto la letteratura italiana, ma i titoli che ho letto della lista, non sono certo nella mia top ten. Invece nella mia top ten c'è L'isola di Arturo, di E. Morante.
RispondiEliminaMi sembra quasi tutta roba vecchia, polverosa, roba da "ora di italiano" (no, vabbè, qualcosa mi è piaciuto: Fosca, la ragazza di Bube, I Malavoglia, sicuramente). Vabbè, mio parere personale e criticabile. Io voto sicuramente Fantozzi, e, per campanilismo, l'Artusi, che viene da Forlimpopoli.
(Baricco l'ho letto al liceo, l'ho trovato allora piacevole...ma metterlo nella Lista mi sembra un tantino esagerato)
Qualcuno per favore mi spieghi cosa c...o c'entra Wojtyla con i 150 anni dell'unità d'Italia. No, per sapere.
RispondiEliminaE poi, c'è la tamaro e c'è faletti, e non c'è niente di Pirandello, di Calvino né di Primo Levi. Chi le fa queste liste, Bondi&Galan?
(Ecco, come dici tu Alberto la lista piacerà ad alcuni e meno ad altri. Molto meno ad altri ancora).
Cito Il fu Mattia Pascal, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Il sistema periodico.
Questa sì che è una lista con i controcazzi! (scusa la finezza).
RispondiEliminaLa terrò a mente (nei preferiti).
Sto leggendo Allegro ma non troppo di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza.
Comunque, dati i miei gusti, avrei aggiunto Brizzi (magari con Bastogne).
Il sengente sulla neve.
RispondiEliminaIn Asia.
Caro Alberto, nella lista non ci sono soltanto "i più significativi": in realtà comprende anche molti dei "più venduti" (e niente affatto significativi), ma, sappiamo bene, la lunga bava del mercato filtra ovunque...
RispondiEliminaLa maggioranza di quelli citati, comunque, è degna di stare nella lista.
Tra quelli sceglierei (ma solo per simpatia emotiva e non per scala di valore) "La Storia" della Morante, senza alcun dubbio, ed "Il deserto dei Tartari" di Buzzati.
Essendo soltanto 3 i desideri da esprimere, però, io aggiungerei l' indimenticabile "Tempo di uccidere" di Flaiano (mi pare sia anche il romanzo vincitore del primo Strega). Ma 3 son pochi...
Ciao :-) Morena
si effettivamente qualche nome sarebbe da depennare :(
RispondiElimina"Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa è il libro che in assoluto ho più apprezzato, seguito a ruota da Primo Levi ( I sommersi ed i salvati ) e da Ungaretti.
RispondiEliminaCerto che non trovare Calvino nell'elenco fa un po' impressione. Non sono certo un intellettuale e nemmeno un divoratore di libri, ma credo che Italo Calvino sia uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi.
RispondiEliminaNell'elenco ho apprezzato moltissimo Bianciardi (Il lavoro culturale è geniale) e Ammanniti, che mi fa divorare le pagine.
E di Bianciardi, nel 150°, potevano mettere "Aprire il fuoco", bellissimo.
Ciao Alberto, un salutone
Ho fatto un'aggiunta al post. Adesso Calvino c'è, come Collodi e altri.
RispondiEliminaSe é anche una provocazione, é positiva, perché ben fatta. E induce in tanti a pensare non solo ai libri che vorrebbe segnalare, ma soprattutto a quelli che non ha letto.
RispondiEliminail crollo degli ultimi anni da Faleti al Papa è clamoroso!!!!
RispondiEliminaE’ da stamattina che provo a sceglierne solo 3, ma ogni volta che provo son tre titoli diversi. Provo ad elencarne 3 che in qualche modo hanno significato molto per me: Il deserto dei Tartari di Buzzati, il primo libro “vero” che ho letto, avrò avuto 12 o 13 anni, ha rischiato di segnarmi per tutta la vita, non mi scendeva giù e tuttora non mi scende che Drogo venga allontanato proprio quando avviene ciò ha atteso da sempre, in estrema sintesi che la vita si risolva, infine, in uno scherzo. Sebastiano Vassalli, la Chimera, “Anche i contorcimenti successivi, della strega appesa al curlo per le braccia, o con le gambe spalancate sul tavolo di tortura, facevano parte di un rituale inconsapevole con cui la Chiesa cattolica sfogò per secoli, su quelle sciagurate, la sua angoscia e il suo tormento del sesso; la sua paura della donna in quanto Diavolo e il suo bisogno di Diavolo”. E Mario Luzi, mi ha fatto “innamorare della poesia. Ma già mentre scrivo me ne vengono in mente altri 3….
RispondiEliminaFacciamo che ne cito non compresi nell’elenco, La coscienza di Zeno di Italo Svevo, Il resto di niente di Enzo Striano e Otranto di Roberto Cotroneo. (e anche questi, mica bastano)
Della lista il mio preferito anche perchè mi ricorda un bel periodo della mia vita è Il Deserto dei Tartari. Anche se, di Buzzati preferisco Il segreto del Bosco Vecchio e Barnabò delle montagne.
RispondiEliminaQuesto tuo post mi ha allragato il cuore. Vengo ora dal blog di Errebi che ha ricordato la notte della Buecherverbrennung quando nel maggio del 1933 venne fatto un falò di più di 20.000 libri come un presagio dell'incendio che avrebbe devastato l'Europa di lì a qualche anno.
RispondiEliminaSiccome leggo pochissimo, metto un libretto breve, così intanto aggiungo un nome che è un peccato che manchi: C'era due volte il barone Lamberto di Gianni Rodari.
RispondiEliminaI titoli "più" che avevo in mente, li trovo in elenco:
RispondiEliminaPinocchio,
La Storia di E. Morante
Lessico famigliare, N. Ginzburg
Primo Levi
...
Ma tanti altri, che vien voglia di rileggere (Cassola, Dacia Maraini, Moravia, Lussu, Alba De Céspedes .... ah quanti!)
Ah, fra i "recenti": la Mazzantini!
Però un titolo "mio" lo voglio nominare, autore non italiano:
Cent'anni di solitudine – G.G. Marquez
grazie Al, per questo "tuffo" che riempie il cuore!
g
Se ho letto bene mi pare di non vedere niente di Sandoz Marai, peccato , i suoi libri sono molto belli e quello che io ho apprezzato piu di tutti e'"La donna giusta"
RispondiEliminaAlcuni sono libri che ho letto. Altri che vorrei leggere. Altri ancora non ho ancora avuto modo di conoscere. Grazie caro Alberto, mi segno tutti i titoli.
RispondiEliminaun caro saluto
Arrivata a questo post per puro caso e con molto ritardo, mi meraviglia moltissimo che in questa bella lista manchino Sciascia e Pasolini. Per il primo, su tutti e rappresentativo, "Il giorno della civetta", per Il secondo "Ragazzi di vita".
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