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giovedì 12 maggio 2011

150 libri per 150 anni

20/5/2011 ore 23.42
La scorsa settimana nei giorni di mercoledì e giovedì la piattaforma Blogger è andata in tilt per una trentina di ore, tanto che i post e i relativi commenti di quel lasso di tempo sono spariti. Alcuni sono poi ricomparsi ma il mio no. Ripubblico perciò tale e quale il post, rammaricandomi della perdita di una ventina di commenti. Per la cronaca l'ho recuperato da feedburner.


21/5/2011 ore 9.01
M I R A C O L O, i commenti sono riapparsi.


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Si apre oggi la ventiquattresima edizione del Salone del Libro di Torino.

Nel centocinquantenario dell'Unità d'Italia hanno compilato una lista dei libri più significativi di questo secolo e mezzo. Come tutte le liste piacerà ad alcuni e meno ad altri. Sarebbe bello che indicaste da uno a tre libri a cui siete particolarmente legati. E se per caso non c'è nella compilation dite il titolo voi. Io la mia scelta l'ho fatta, ma per non influenzare nessuno la dirò dopo un po' di risposte (si spera).



1862
Paolo Giacometti, La morte civile

1866
Massimo d’Azeglio, I miei ricordi

1868-1869
Giuseppe Rovani, Cento anni

1869
Igino Ugo Tarchetti, Fosca

1871
Vittorio Bersezio, Le miserie del signor Travetti

1872
Paolo Mantegazza, Fisiologia dell’amore

1873
Graziadio Isaia Ascoli, Proemio all’«Archivio glottologico italiano»

1875
Paquale Villari, Lettere meridionali

1876
Cesare Lombroso, L’uomo delinquente

1877
Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti), Postuma

1877
Vittorio Imbriani, Fame usurpate

1879
Paolo Valera, Milano sconosciuta

1881
Giovanni Verga, I Malavoglia

1882
Renato Fucini, Le veglie di Neri

1883
Camillo Boito, Senso

1888
Eduardo Scarpetta, Miseria e nobiltà

1890
Emilio De Marchi, Demetrio Pianelli

1891
Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene

1894
Federico De Roberto, I viceré

1895
Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo antico

1901
Luigi Capuana, Il Marchese di Roccaverdina

1907
Sibila Aleramo, Una donna

1910
Marino Moretti, Poesie scritte col lapis

1911
Guido Gozzano, I colloqui

1912
Carlo Dossi, Note azzurre

1913
Clemente Rebora, Frammenti lirici

1913
Giovanni Papini, Un uomo finito

1913
Grazia Deledda, Canne al vento

1914
Giovanni Boine, Il peccato

1914
Dino Campana, Canti Orfici

1915
Renato Serra, Esame di coscienza di un letterato

1916
Vilfredo Pareto, Trattato di sociologia generale

1919
Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi

1920
Camillo Sbarbaro, Trucioli

1920
Emilio Cecchi, Pesci Rossi

1921
Umberto Saba, Canzoniere

1921
Giuseppe Antonio Borgese, Rubè

1924
Piero Gobetti, La rivoluzione liberale

1925
Ada Boni, Il talismano della felicità

1926
Margherita Sarfatti, Dux

1928
Pietro Martinetti, La libertà

1929
Giacomo Debenedetti, Saggi critici

1930
Giovanni Comisso, Giorni di guerra

1930
Corrado Alvaro, Gente in Aspromonte

1930
Mario Praz, La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica

1932
Delio Tessa, L’e el dì di mort, alegher!

1933
Ignazio Silone, Fontamara

1934
Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi

1935
Roberto Longhi, Officina ferrarese

1936
Vincenzo Cardarelli, Poesie

1938
Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano

1938
Alba De Céspedes, Nessuno torna indietro

1939
Gianfranco Contini, Esercizi di lettura

1939
Delio Cantimori, Eretici italiani del Cinquecento

1940
Riccardo Bacchelli, Il mulino del Po

1940
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari

1940
Lirici greci, tradotti da Salvatore Quasimodo

1941
Altiero Spinelli-Ernesto Rossi, Manifesto di Ventotene

1942
Americana, a cura di Elio Vittorini

1945
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli

1946
Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti

1947
Eduardo De Filippo, Filumena Marturano

1947
Anna Banti, Artemisia

1948
Ernesto De Martino, Il mondo magico

1949
Curzio Malaparte, La pelle

1949
Vitaliano Brancati, Il bell’Antonio

1951
Mario Soldati, A cena col commendatore [La giacca verde; Il padre degli orfani; La finestra]

1951
Andrea Zanzotto, Dietro il paesaggio

1951
Attilio Bertolucci, La capanna indiana

1952
Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana

1953
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano

1953
Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli

1953
Silvio D’Arzo, Casa d’altri

1953
Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve

1954
Giuseppe Prezzolini, L’italiano inutile

1954
Giovanni Testori, Il dio di Roserio

1954
Goffredo Parise, Il prete bello

1955
Eugenio Garin, Cronache di filosofia italiana

1955
Norberto Bobbio, Politica e cultura

1956
Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi

1956
Luigi Einaudi, Prediche inutili

1956
Sandro Penna, Una strana gioia di vivere

1956
Ennio Flaiano, Diario notturno

1956
Edoardo Sanguineti, Laborintus

1957
Il breviario dei laici, a cura di Luigi Rusca

1957
Guido Piovene, Viaggio in Italia

1957
Luciano Bianciardi, Il lavoro culturale

1959
Giorgio Caproni, Il seme del piangere

1959
Ottiero Ottieri, Donnarumma all’assalto

1959
Santo Mazzarino, La fine del mondo antico

1959
Achille Campanile, Il povero Piero

1960
Giovanni Macchia, Il paradiso della ragione
1960
Mario Luzi, Il giusto della vita

1960
Gaetano Salvemini, Memorie di un fuoriuscito

1960
Carlo Cassola, La ragazza di Bube

1961
Raffaele La Capria, Ferito a morte

1962
Piero Chiara, Il piatto piange

1963
Alberto Arbasino, Fratelli d’Italia

1963
Luigi Meneghello, Libera nos a Malo

1963
Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio

1963
Tommaso Landolfi, Rien va

1963
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare

1963
Luigi Malerba, La scoperta dell’alfabeto

1964
Giorgio Manganelli, Hilarotragoedia

1964
Giuseppe Berto, Il male oscuro

1964
Alberto Bevilacqua, La Califfa

1965
Alberto Asor Rosa, Scrittori e popolo

1965
Vittorio Sereni, Gli strumenti umani

1965
Renzo De Felice, Mussolini il rivoluzionario
1966
Giovanni Raboni, Le case della Vetra

1967
don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa

1968
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny

1969
Dario Fo, Mistero buffo

1969
Lalla Romano, Le parole tra noi leggere

1969-1984
Rosario Romeo, Cavour e il suo tempo

1971
Paolo Villaggio, Fantozzi

1972
Carlo Fruttero & Franco Lucentini, La donna della domenica

1974
Paolo Volponi, Corporale

1974
Elsa Morante, La Storia

1975
Vincenzo Consolo, Il sorriso dell’ignoto marinaio

1975
Gianni Brera, Storia critica del calcio italiano

1976
Lidia Ravera-Marco Lombardo Radice, Porci con le ali

1976
Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi

1977
Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista

1977
Salvatore Satta, Il giorno del giudizio

1980
Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini

1981
Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore

1984
Aldo Busi, Seminario sulla gioventù

1985
Antonio Tabucchi, Piccoli equivoci senza importanza

1985
Maria Bellonci, Rinascimento privato

1985
Gianni Celati, Narratori delle pianure

1986
Claudio Magris, Danubio

1988
Carlo Maria Cipolla, Allegro ma non troppo

1988
Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia

1990
Sebastiano Vassalli, La chimera

1990
Marcello D’Orta, Io speriamo che me la cavo

1990
Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucrìa

1992
Giorgio Bocca, Il provinciale

1994
Susanna Tamaro, Va’ dove ti porta il cuore

1994
Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza

1994
Andrea Camilleri, La forma dell’acqua

1994
Alessandro Baricco, Oceano mare

1998
Tiziano Terzani, In Asia

2000
Giuseppe Pontiggia, Nati due volte

2001
Niccolò Amanniti, Io non ho paura

2002
Giorgio Faletti, Io uccido

2005
Sandro Veronesi, Caos calmo

2008
Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi

2008
Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

2010
Pietro Citati, Leopardi


A mo' di totem, ogni scrittore dei «magnifici quindici» è rappresentato da un oggetto. Collodi da un pinocchio in legno, Nievo da una camicia garibaldina, De Amicis da un banco di scuola, Ungaretti da un elmetto della Prima guerra mondiale, Montale da un osso di seppia, Levi da una tela per divise da deportato, Guareschi dalla bici di don Camillo, Calvino dalla sagoma di Cosimo fra le fronde, Tomasi dal vestito da ballo della Cardinale nel Gattopardo di Visconti, Pascoli da un calesse, Gadda da un sidecar Guzzi rosso amaranto.

Aggiunta
Ho commesso una leggerezza inserendo solo il link ai «magnifici quindici», e invece avrei dovuto mettere l'elenco di questi superlibri che completano la lista. La metto adesso.

1867
Ippolito Nievo, Le confessioni di un ottuagenario

1880
Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio

1886
Edmondo De Amicis, Cuore

1891
Giovanni Pascoli, Myricæ

1919
Giuseppe Ungaretti, Allegria di naufragi

1923
Italo Svevo, La coscienza di Zeno

1925
Eugenio Montale, Ossi di seppia

1929
Alberto Moravia, Gli indifferenti

1947
Primo Levi, Se questo è un uomo

1948
Giovannino Guareschi, Don Camillo

1957
Italo Calvino, Il barone rampante

1957
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

1958
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo

1980
Umberto Eco, Il nome della rosa

2006
Roberto Saviano, Gomorra

24 commenti:

  1. Molti li ho letti io aggiungo i miei più preferiti:La Luna e i Falò di Cesare pavese, La terra del sacramento di Francesco Iovine, Cristo si è Fermato a Eboli.

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  2. direi che a partire dal 1994 era meglio chiudere bottega... :-(

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  3. Da più di vent'anni non riesco a farmi piacere gli autori italiani, d'epoca ma anche no.
    E dire che ero innamorata di Buzzati.
    Niente, non ci riesco, arrivo max a pagina 30 e poi il mio cervello si rifiuta.

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  4. P.S. Blogger deve essersi fumato qualcosa: mi ha trasformato da Dalle8alle5 a zippige.

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  5. F. De Roberto, I vicerè
    E. Morante, La storia
    S. Satta, Il giorno del giudizio

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  6. sarà che non amo molto la letteratura italiana, ma i titoli che ho letto della lista, non sono certo nella mia top ten. Invece nella mia top ten c'è L'isola di Arturo, di E. Morante.
    Mi sembra quasi tutta roba vecchia, polverosa, roba da "ora di italiano" (no, vabbè, qualcosa mi è piaciuto: Fosca, la ragazza di Bube, I Malavoglia, sicuramente). Vabbè, mio parere personale e criticabile. Io voto sicuramente Fantozzi, e, per campanilismo, l'Artusi, che viene da Forlimpopoli.
    (Baricco l'ho letto al liceo, l'ho trovato allora piacevole...ma metterlo nella Lista mi sembra un tantino esagerato)

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  7. Qualcuno per favore mi spieghi cosa c...o c'entra Wojtyla con i 150 anni dell'unità d'Italia. No, per sapere.
    E poi, c'è la tamaro e c'è faletti, e non c'è niente di Pirandello, di Calvino né di Primo Levi. Chi le fa queste liste, Bondi&Galan?
    (Ecco, come dici tu Alberto la lista piacerà ad alcuni e meno ad altri. Molto meno ad altri ancora).
    Cito Il fu Mattia Pascal, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Il sistema periodico.

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  8. Questa sì che è una lista con i controcazzi! (scusa la finezza).
    La terrò a mente (nei preferiti).

    Sto leggendo Allegro ma non troppo di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza.

    Comunque, dati i miei gusti, avrei aggiunto Brizzi (magari con Bastogne).

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  9. Il sengente sulla neve.
    In Asia.

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  10. Caro Alberto, nella lista non ci sono soltanto "i più significativi": in realtà comprende anche molti dei "più venduti" (e niente affatto significativi), ma, sappiamo bene, la lunga bava del mercato filtra ovunque...
    La maggioranza di quelli citati, comunque, è degna di stare nella lista.
    Tra quelli sceglierei (ma solo per simpatia emotiva e non per scala di valore) "La Storia" della Morante, senza alcun dubbio, ed "Il deserto dei Tartari" di Buzzati.
    Essendo soltanto 3 i desideri da esprimere, però, io aggiungerei l' indimenticabile "Tempo di uccidere" di Flaiano (mi pare sia anche il romanzo vincitore del primo Strega). Ma 3 son pochi...
    Ciao :-) Morena

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  11. si effettivamente qualche nome sarebbe da depennare :(

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  12. "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa è il libro che in assoluto ho più apprezzato, seguito a ruota da Primo Levi ( I sommersi ed i salvati ) e da Ungaretti.

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  13. Certo che non trovare Calvino nell'elenco fa un po' impressione. Non sono certo un intellettuale e nemmeno un divoratore di libri, ma credo che Italo Calvino sia uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi.
    Nell'elenco ho apprezzato moltissimo Bianciardi (Il lavoro culturale è geniale) e Ammanniti, che mi fa divorare le pagine.
    E di Bianciardi, nel 150°, potevano mettere "Aprire il fuoco", bellissimo.
    Ciao Alberto, un salutone

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  14. Ho fatto un'aggiunta al post. Adesso Calvino c'è, come Collodi e altri.

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  15. Se é anche una provocazione, é positiva, perché ben fatta. E induce in tanti a pensare non solo ai libri che vorrebbe segnalare, ma soprattutto a quelli che non ha letto.

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  16. il crollo degli ultimi anni da Faleti al Papa è clamoroso!!!!

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  17. E’ da stamattina che provo a sceglierne solo 3, ma ogni volta che provo son tre titoli diversi. Provo ad elencarne 3 che in qualche modo hanno significato molto per me: Il deserto dei Tartari di Buzzati, il primo libro “vero” che ho letto, avrò avuto 12 o 13 anni, ha rischiato di segnarmi per tutta la vita, non mi scendeva giù e tuttora non mi scende che Drogo venga allontanato proprio quando avviene ciò ha atteso da sempre, in estrema sintesi che la vita si risolva, infine, in uno scherzo. Sebastiano Vassalli, la Chimera, “Anche i contorcimenti successivi, della strega appesa al curlo per le braccia, o con le gambe spalancate sul tavolo di tortura, facevano parte di un rituale inconsapevole con cui la Chiesa cattolica sfogò per secoli, su quelle sciagurate, la sua angoscia e il suo tormento del sesso; la sua paura della donna in quanto Diavolo e il suo bisogno di Diavolo”. E Mario Luzi, mi ha fatto “innamorare della poesia. Ma già mentre scrivo me ne vengono in mente altri 3….
    Facciamo che ne cito non compresi nell’elenco, La coscienza di Zeno di Italo Svevo, Il resto di niente di Enzo Striano e Otranto di Roberto Cotroneo. (e anche questi, mica bastano)

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  18. Della lista il mio preferito anche perchè mi ricorda un bel periodo della mia vita è Il Deserto dei Tartari. Anche se, di Buzzati preferisco Il segreto del Bosco Vecchio e Barnabò delle montagne.

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  19. Questo tuo post mi ha allragato il cuore. Vengo ora dal blog di Errebi che ha ricordato la notte della Buecherverbrennung quando nel maggio del 1933 venne fatto un falò di più di 20.000 libri come un presagio dell'incendio che avrebbe devastato l'Europa di lì a qualche anno.

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  20. Siccome leggo pochissimo, metto un libretto breve, così intanto aggiungo un nome che è un peccato che manchi: C'era due volte il barone Lamberto di Gianni Rodari.

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  21. I titoli "più" che avevo in mente, li trovo in elenco:
    Pinocchio,
    La Storia di E. Morante
    Lessico famigliare, N. Ginzburg
    Primo Levi
    ...
    Ma tanti altri, che vien voglia di rileggere (Cassola, Dacia Maraini, Moravia, Lussu, Alba De Céspedes .... ah quanti!)
    Ah, fra i "recenti": la Mazzantini!
    Però un titolo "mio" lo voglio nominare, autore non italiano:
    Cent'anni di solitudine – G.G. Marquez
    grazie Al, per questo "tuffo" che riempie il cuore!
    g

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  22. Se ho letto bene mi pare di non vedere niente di Sandoz Marai, peccato , i suoi libri sono molto belli e quello che io ho apprezzato piu di tutti e'"La donna giusta"

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  23. Alcuni sono libri che ho letto. Altri che vorrei leggere. Altri ancora non ho ancora avuto modo di conoscere. Grazie caro Alberto, mi segno tutti i titoli.

    un caro saluto

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  24. Arrivata a questo post per puro caso e con molto ritardo, mi meraviglia moltissimo che in questa bella lista manchino Sciascia e Pasolini. Per il primo, su tutti e rappresentativo, "Il giorno della civetta", per Il secondo "Ragazzi di vita".

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