Pagine

mercoledì 30 gennaio 2013

Gli accendini del Duce

accendini del duce

Nelle immediate vicinanze di Casa Cervi (ora museo) dove vissero i sette fratelli trucidati dai fascisti sono in vendita, dentro un autogrill sulla provinciale di Campegine, degli accendini particolari. Hanno stampigliato su la faccia del Duce con varietà di scritte, dal "Chi se ne frega" al "Boia chi molla". È una contiguità blasfema, e lo sarebbe in qualunque altro Stato, ma sembra non lo sia in questo nostro benedetto Paese dove non si è riusciti a sedimentare una memoria storica condivisa.

Ne sono prove lampanti i numerosi messaggi online che danno ragione in pieno, anche di più, alle farneticazioni fatte da Berlusconi questa domenica al Binario 21.

13 commenti:

  1. Ci sono anche orologi , portachiavi, calendari etc etc ...

    RispondiElimina
  2. Se serviva una conferma, e non serviva, a che neanche gli Dei possono nulla contro la stupidità umana (Schiller) questa lo è.

    RispondiElimina
  3. Sai Alberto?
    Ho l'impressione che quando idee, stimoli e nuove "prospettive" - latu sensu - siano latitanti, vengano tirate fuori da vari cassetti (di qua e di là) vecchie casacche che sanno di naftalina.
    Tanto per far capire che non si è morti.
    Francamente, mi sono un po' rotta...

    RispondiElimina
  4. Segnalo un bel documentario della BBC (purtroppo doppiato malissimo) sui cirmini di guerra del fascismo, soprattutto nei Balcani: Fascist Legacy.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'entra un po' come i cavoli a merenda. Dunque, siccome gli Inglesi hanno un passato coloniale, cio' implica che non possano parlare dei crimini altrui. Dovrebbero parlare sempre dei propri. Stai utilizzando una tecnica consolidata in cui non si discute l'argomento, ma ci si limita a sollevare obiezioni su chi lo esprime.
      In realtà, il documentario contiene anche una certa autocritica, mettendo in evidenza il ruolo attivo di Churchill nell'insabbiare il tutto.
      Poi, se vuoi, si puo' parlare anche di Dresda, Hiroshima, dei Goumiers a Montecassino, di Bava Beccaris e compagnia bella.

      Elimina
  5. Devo dire che non sono queste le cose che mi scandalizzano in Italia...

    RispondiElimina
  6. qui a roma, proprio a due passi dallo stadio olimpico (e non dev'essere proprio un caso), c'è una specie di bar che ha esposti busti e immagini varie del "leader" tanto ammirato dal cavaliere.
    pare che non glieli possano far togliere perché non si tratterebbe di vera e propria apologia del fascismo, né tantomeno, di tentata ricostituzione del partito fascista.
    http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1952-06-20;645!vig=

    RispondiElimina
  7. A chi non si scandalizza, vorrei chiedere se ha idea di cosa accadrebbe in Germania se qualcuno dicesse le stesse frasi che Berlusconi ha detto su Mussolini, o se qualcuno esponesse accendini e busti con l'immagine di Hitler.
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Boh, magliette ed altri gadget con volti di Lenin e Stalin li ho visti parecchio in giro e non mi sembra che parliamo di benefattori dell'umanità...

      Elimina
  8. Non dimenticarti che, ad esempio, viviamo in un Paese che piazza macchinette mangiasoldi in ogni bar e poi paga pure le cure perchè riconosce il gioco d'azzardo come malattia. Io sto aspettando che lo Stato si metta a spacciare hot dog, hamburger, patatine fritte e caramelle nelle mense scolastiche per poi lanciare uno spot in contrasto all'obesità infantile...

    RispondiElimina
  9. questa è la situazione in cui ci troviamo, una penosa situazione, una caduta verticale della memoria, parlare del duce è come parlare dello yogurt con il bifidus, cioè l'assenza di sdegno o di scandalo.
    centinaia di migliaia di persone che soffrirono e che ne morirono, rei di essere persone libere, le Case del Popolo incendiate, la perdita dei diritti civili, l'esilio e l'assassinio (i fratelli Rosselli, Amendola)l'umiliazione e le percosse (mia zia e il figlio di 6 anni a Ponte S. Luigi nel 1925) l'internamento, la morte e la non restituzione del corpo ..come accadde al mio povero nonno, vogliamo continuare?
    questo è stato il fascismo e il suo duce puttaniere. nient'altro. se si escludono le Leggi sulla difesa della razza, i centomila morti in Russia, i 600 mila internati ed gli infami treni merci diretti ai lager..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. tu certamente parli una lingua a me sconosciuta, un celto gallico che trova conferma sul muro facciata del trofeo delle alpi alla Turbie..una lingua complessa e difficile, dove il significante scompare nel delirio del significato. mi auguro che le certezze, della tua lingua, possano portarti lontano, al di sopra della Turbie ci sono tante conifere, pini, e come ben sai i pini fanno sempre pini..

      Elimina
  10. Il problema è che viviamo in tempi dove i tiranni attirano, perché per tenersi buono il popolo fanno di tutto... e nessuno pensa a cosa succederà dopo il "tutto", come al solito.

    RispondiElimina