Libereso Guglielmi con un suo disegno della mandragora
Ti ho rivisto caro Libereso, che dire caro è dire niente, dopo la performance di quest'estate dedicata al "Barone rampante" (QUI la galleria di foto), ieri pomeriggio a Sanremo alla Federazione Operaia di via Corradi. Eri lì per la tua mostra di disegni sulle piante che sono un tutt'uno con te, perché solo di queste ti nutri, così come si nutriva tuo padre e tuo nonno. Vegetariano tu sei dunque dalla terza generazione.
Eri lì anche perché ti avevano assegnato questo "Premio 2008 Red Century per l'ambiente". E noi tutti eravamo lì anche per assistere al documentario realizzato da Franco Revelli "Un pomeriggio con Libereso" girato nel tuo giardino in città. In questa città che era altro, oh se era altro, quando tu ragazzo facevi l'aiutante di Mario Calvino, il botanico, padre di Italo lo scrittore di cui eri coetaneo e amico. Come del resto eri anche amico di quel mio parente Fortunato Peitavino che aveva impiantato negli anni Trenta un campo di nudisti naturisti nel mio paese e di cui mi parli spesso.
Le conoscenze con l'umanità varia che si fanno in questi incontri ti danno l'impressione che, malgrado tutti gli scempi, questa Terra e la Natura abbarbicata sulla sua superficie abbiano ancora un futuro.
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dev'essere proprio un personaggio d'altri tempi...
RispondiEliminaLibereso: una esposizione che meritava di più sia in luoghi che in supporti logistici. ma la presenza di Libereso e dei suoi acquerelli, come sempre eccezionali entrambe e preziose, come raggi di sole hanno riempito lo spazio. Grazie
RispondiEliminaChissà quante belle storie potrebbe raccontare un personaggio così...!
RispondiEliminaLibereso Guglielmi, un mito, che grande, bella persona!
RispondiEliminaBeato te, Alberto, che lo conosci.
avevo già letto di lui, mi era piaciuto moltissimo quest'uomo che aveva tanta storia da raccontare
RispondiEliminaHo assistito a una sua lezione sulle erbe dei prati in cucina,molto interessante.Lui persona straordinaria
RispondiEliminaCaro Alberto
RispondiEliminaho conosciuto Libereso alla fine degli anni settanta,in altri tempi ed altri modi, lo cercato in occasione della prima festa che abbiamo fatto sulla Lavanda ed in occasione dell'apertura del nostro Museo Etnografico, andai a prenderlo a Sanremo e rividi quell'uomo semplice che ricordavo, un bel volto sereno e forte, venne a mangiare a casa mia, mio padre e mia madre, suoi coetanei, rimasero affascinati dalla sua persona, ma quello che più colpì me e mio padre, era la sua profonda conoscenza della terra, delle piante,degli usi delle piante nell'alimentazione delle nostre genti. un uomo semplice ed affascinante. Roberto
Ciao Alberto,
RispondiEliminaLibereso Guglielmi è una persona in grado di dare nuova linfa a chi ama la natura nel Ponente Ligure.
E siamo in tanti, solo che ormai, parafrasando un vecchio detto: un albero che cade non fa più rumore di un condominio che cresce...
giacomo
Dire che è un "uomo di altri tempi" è forse fargli un torto, visto che la Natura è sempre stata poco capita (e quindi poco rispettata) dall'Umanità, a partire dai disboscamenti messi in opera da Greci, Romani ed Arabi passando attraverso le alterazioni ambientali operate dagli spagnoli nelle loro colonie americane e dagli yankees in Nordamerica (che dire del massacro dei bisonti operato solo per la loro pelle?) per arrivare alla Rivoluzione Industriale e quindi ad oggi.
RispondiEliminaDiciamo semmai che Libereso è un uomo di rara e preziosa competenza e di rara e preziosa sensibilità, ma la cui presenza è confortante; finché esisteranno persone come lui, e finché potranno comunicare agli altri questo loro modo di essere, non tutto è perduto, un riscatto è sempre possibile.
Grazie!
bellissimo questo tuo post...
RispondiEliminaed è vero le sue opere hanno un sapore speciale!
Buona giornata! :)
bellalì. libereso era anche il personaggio di un racconto di italo calvino (nel sentiero dei nidi di ragno, se non ricordo male): adesso scopro che invece esisteva davvero
RispondiEliminaLibereso Guglielmi venne, qualche anno fa, nella mia scuola a parlare di piante del ponente ligure davanti a una platea di più di duecento bambini. Per illustrare le caratteristiche delle piante non si serviva di diapositive, ma disegnava su grandi fogli di carta con tocchi rapidi e precisi che attiravano l'attenzione dei bambini.
RispondiEliminaChissà che qualche seme sia stato gettato in quell'occasione!
Vedo che tutti avete ammirazione per quest'uomo, e se lo merita proprio. Giarevel, che ho conosciuto all'incontro, ha scritto un bel post sul suo blog.
RispondiEliminaA quando un incontro di tutti i blogger del Ponente ligure?
È sempre piacevole ascoltare Libereso che ha tanto da raccontare ed insegnare.
RispondiEliminaPotete scaricare un calendario del 2009 con ricette e disegni di Libereso dal un link inserito in quest'articolo di sanremonews
http://www.sanremonews.it/it/zone_vent_bord.php?news_code=76480
Sarebbe proprio bello incontrarci, almeno una volta all'anno.
RispondiEliminaE poi ci sono tanti bei ristorantini dalle nostre parti, vogliamo farli lavorare un pochino?
per Alberto,
RispondiEliminacomplimenti per il post.
Ricordati la promessa di mandarmi le foto.
Ti segnalo inoltre che sul sito www.redcentury.it ci sono altri materiali su Libereso.
Per la riunione dei blogger ti confermo che i magazzini della ex stazione ferroviaria sono a disposizione fino al 6 gennaio.
ciao Claudio
Red Century
RispondiEliminaGrazie per i complimenti. Domani ti mando le foto. E anche grazie per la generosa disponibilità dello spazio dell'ex stazione ferroviaria a Sanremo per l'incontro dei blogger. Ma mi sa che per quella data di scadenza sia prematuro.