È già successo che in qualche ristorante dove li avevano nel menu, e cucinati secondo la ricetta classica, io non abbia mangiato altro. Per dire come mi piacciano. Hanno una bontà oggettiva questi preti, previ o pravi a seconda del dialetto, per me esaltata dai ricordi della cucina della mamma. Sono foglie di verza ripiene di foglie della stessa verza tritate, patate bollite, salsiccia, uova, parmigiano, prezzemolo, aglio. Il tutto stufato in una casseruola di terra su un soffritto di olio extravergine con aglio, cipolla, salsiccia e vino bianco. Li fanno in Liguria, forse anche da altre parti. Sarebbe interessante sapere come li chiamano. Grazie Rosanna.
Tra ieri e oggi ho avuto migliaia di visite da Google con la parola "social card" che fa apparire la mia pagina ora nella prima ora nella seconda schermata. Lo dico perché queste ricerche dimostrano la grande confusione che c'è su questa iniziativa del governo, come facilmente avevo previsto. Ma volevo dire anche un'altra cosa. Possibile che i siti governativi non abbiano un esperto SEO che faccia apparire le loro pagine nelle prime posizioni e non molto dopo quelle dei giornali e molto dopo la mia?
Le verze al forno coperte di parmigiano mi piacciono molto, ma non conosco il piatto che descrivi.
RispondiEliminaDeve essere però gustoso anche se non propriamente leggero!;)
Proverò a prepararlo.
Nemmeno io lo conosco, ma visto gli ingredienti dev'essere buonissmo!!!
RispondiEliminaPiatto invernale calorico e saporito,
assolutamente da provare a cucinare...
Ti saprò dire :)
Sono le 8.45 e mi hai già fatto venir appetito... Yummm ;-)
RispondiEliminaP.S.: per quanto riguarda l'ultima domanda, la risposta è già dentro di te :-)
Mia madre fa qualcosa di simile, ma non li chiama previ... devo indagare dove ha perso sta ricetta perchè non è molto che li fa, tra l'altro a Dolceacqua non ne sento parlare.
RispondiEliminaRiguardo il SEO, è un po' di tempo che prima per lavoro (precedente azienda in cui lavoravo) ora per mio diletto (il mio blog) cerco saltuariamente di documentarmi e di indagare su questo tema per lo più riservato agli "addetti ai lavori".
Trovandomi attualmente a lavorare in una amministrazione pubblica di medie dimensioni (400 dipendenti), ritenuta comunque molto efficiente e innovativa rispetto alla media, posso dire per esperienza che la vedo dura immaginare un investimento simile da parte di una PA... considerato il fatto soprattutto che servirebbe un monitoraggio costante del risultato.
Mia madre lo cucina, ma al forno, e lo chiamiamo semplicemente "cou cin", cavolo ripieno... Per quanto saporitissimo e buono, non ne vado matta.
RispondiEliminaV
Ruth
RispondiEliminaThanks for visiting. But you know the Italian language?
in piemonte si chiamano "Capunet"
RispondiEliminaa Milano li ho sempre sentiti chiamare "involtini di verza" e' un piatto tradizionalissimo.
un nome ironico per un piatto popolare in tutto l'estremo ponente,
RispondiEliminaDolceacqua compresa.Per mia nonna e mia madre,dousaighine documentabili da più di tre secoli,i "preevi"sono un piatto della tradizione.
Ti segnalo che per quanto riguarda "a bagna", il sugo per chi
non bazzica i nostri dialetti,viene preparato come quello che hai descritto con l'aggiunta di un po' di conserva,varianti a parte un mangiare straordinario.
P.S.
Non sarà che nostri vecchi con quel nome preve
"prete" ci hanno voluto tramandare un giudizio sarcastico su certi uomini
del clero,che come il nostro piatto
presentano una esteriorità povera(il cavolo) ma al loro interno un trionfo di volutta?
ho mangiato qualcosa di molto simile in un crotto a chiavenna (praticamente valtellina), ma li chiamavano semplicemente "involtini di verza".
RispondiEliminaAnch'io ho sempre pensato che fossero una delle cose più buone che mia mamma potesse cucinare. Mia figlia ne va matta e per fortuna ci pensa mia sorella a mantenere la tradizione.
RispondiEliminaSì, veramente buoni, come tutti i ripieni...
Nonna Nina mi ha lasciato questa ricetta:
RispondiElimina- sbollentare le foglie di verza in acqua salata e metterle su uno strofinaccio ad asciugare,
- preparare a parte patate e una manciatina di bietole , farle bollire e passare il tutto con il passaverdura,
- aggiungere all'impasto, pasta di salsiccia, aglio, prezzemolo,pepe o peperoncino, parmigiano,uova,sale,olio extra vergine di oliva ed una modesta quantità di foglie di cavolo trittate,
- a parte fare un soffritto di cipolla e aglio con agginta di due foglie di "auribagu " e salsiccia a pezzi. Una spruzzata di vino bianco e aggiugervi pomodoro fresco privo di pelle e di semi.
-depositare sul palmo della mano una foglia di verza .Riempirla con du cucchiaiate abbondanti dell'impastodi avvolgendo il tutto con la foglia stessa
-adagiare i " preti " in un tegame
con la salsa di pomodoro.
- infornare il tutto con una manciata di pangrattato e parmigiano ed un pò d'olio e.v.
A fine cottura ( i "preti" devono essere un pò dorati) aggiungervi i pezzi di salsiccia utilizzati con con la salsa di pomodoro e .... B.A.
Io vado sempre al McDonald's o mi delizio con l' Haggis
ma sai che sulla rete sei l'unico a parlare dei previ? complimenti! e poi proprio oggi che mi serve la ricetta!
RispondiEliminaMi piacciono tantissimo ma non li ho mai cucinati, visto che nell'orto ho dei cavoli, domani o al più tardi venerdì ci provo, però prima passo da Rosanna....
RispondiEliminaA Triora li chiamano anche coi cen-i (cavoli ripieni). Ma sono conosciuti anche come "prèvi" (preti).
RispondiEliminaSono buonissimi, concordo!
Mia mamma cucinava i previ con la maestria delle donne liguri che sapevano utilizzare ingredienti poveri per preparare piatti molto saporiti.Io purtroppo non ho imparato!
RispondiEliminaEsattamente un anno fa ho cominciato a frequentare la blogosfera,approdando, primo in assoluto, sul tuo blog che è sempre il mio preferito. Grazie Alberto per le tante occasioni di distensione e riflessione che mi hai dato e grazie a Skip che mi ha insegnato a giocare!
Grazie anche a tutti gli amici che ho conosciuto qui.
@filo...adesso ti converto alla cucina :D
RispondiEliminaAnche io li preparo ma, al posto della salsiccia, metto il seitan. Sono vegetariana, cmq molto buoni ugualmente, ciao ciao giò
RispondiEliminaBuoni,buoni,mi piacciono!
RispondiEliminaAcquolina in bocca in questo momento!
Ciao, ho visto oggi il tuo blog... molto ricco e originale, complimenti. :)
RispondiEliminaTi scrivo per l'appunto perchè anche io gestisco un blog (anzi, più di 1, ben 5!), e volevo proporti uno scambio link (se con tutti o con uno scegli tu :)...
Ok, fammi sapere (magari in uno dei miei, così leggo subito), e in ogni caso buona giornata!
Fosco Del Nero
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Nonostante sia nata in liguria non avevo mai assaggiato questo piatto. Stasera l'ho voluto provare, con qualche modifica, visto che sono vegetariana. Davvero ottimo!! L'unico inconveniente è che avendolo accompagnato con un buon vino quasi non riuscivo più ad alzarmi dalla sedia!
RispondiEliminaBetti
RispondiEliminaE al posto della carne cosa hai messo? E quanti bicchieri hai bevuto?
Bè, ovviamente i previ si fanno anche a Pigna: ogni cuoca ha le sue varianti (piccole, in effetti).
RispondiEliminaNoi, ad esempio, mettiamo dentro tutta la verdura di stagione: patate, ma anche carote, zucca, le foglie più piccole della verza, una manciata di riso per legare, ed abitualmente carne trita anzichè salsiccia. naturalmente uova, formaggio.... A noi piacciono molto, ed è una delle prime cose "elaborate" che ho imparato a cucinare.
Al posto della carne non ho messo niente.
RispondiEliminaLa prossima volta seguirò il consiglio di Farfallaleggera e lo proverò con il seitan.
Riguardo il vino, a 13,5% di un lunedì di festa, ne bastano pochi bicchieri!
Grazie per la ricetta!!
Alberto sono fantastici!!!
RispondiEliminaComplimenti!
Posso inserire il link nella mia raccolta?
Senz'altro sì. Ciao.
RispondiEliminaGrazie mille!!!
RispondiEliminaBuona serata!
Stasera previ anche per noi!! Ogni volta che devo prepararli passo qui da te per rinfrescare la memoria.. Ora copio la ricetta sul mio taccuino-ricettario. Ciao.
RispondiEliminaCiao Betti,
RispondiEliminaa quest'ora li avrete mangiati e anche digeriti. Erano buoni?
Niente da fare, ogni volta che devo fare una ricetta italiana mi vengono in mente i tuoi previ Alberto..E visto che qua in Brasile gli ingredienti per farli ci sono tutti, vedremo di fare conoscere questa delizia anche oltre-oceano!
RispondiEliminaUn abbraccio
ps: e sì, quelli dell'ultima volta erano buoni. Buonissimi!
Complimenti per le ricette, ti propongo anche la mia versine dei "preti", continuerò a seguirti, ciao
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