Pagine

martedì 20 aprile 2010

Comunione ad personam

Berlusconi fa la comunione

«Due reti Mediaset, trasmettendo il funerale di Raimondo Vianello, hanno ripreso in primo piano il momento in cui il sacerdote ha dato la comunione a Silvio Berlusconi che verosimilmente dovrebbe essere divorziato dalla prima moglie e separato dalla seconda consorte».

Comincia così il telegramma che l’avvocato Giuseppe Fabio Fabiani, di San Benedetto del Tronto ha inviato a Benedetto XVI e prosegue proponendo al pontefice «la possibilità di far ricevere la comunione a tutti gli altri comuni mortali che per vari motivi sono separati o sono stati costretti a separarsi o divorziare e da buoni cristiani soffrono per il divieto loro imposto. Ancora più quando in televisione vedono che vi è differenza di trattamento anche nella religione tra loro e alcuni privilegiati senza conoscere in base a quale cristiana distinzione».

Concludendo l’avvocato. Fabiani chiede a Benedetto XVI «di farmi conoscere privatamente o pubblicamente in base a quale privilegio Berlusconi è esonerato da detto divieto».

Già in base a quale privilegio?

Foto presa e poi migliorata da qui.

Aggiunta 13,19. Grazie Franco.
Berlusconi fa la comunione, vignetta

16 commenti:

  1. eh beh, un esempio di cattolico, di valore nella famiglia, di rispetto delle regole come ha lui .... lo rende "immune" da tante cose ...

    RispondiElimina
  2. comunque sono convinta che se questo gesto voleva essere uno spot gli si sia rivoltato contro...
    risulta sempre piu' odioso e neanche un grande maestro della comunicazione......
    Mi pare che il soggetto in questione sposi la teoria "parlate pure male di me purche' ne parliate"

    RispondiElimina
  3. Ormai puzziamo di impero decadente...

    RispondiElimina
  4. Fra "potenti" si fanno favori come al solito...

    RispondiElimina
  5. premesso che sono agnostica per entrambe le fedi nel mio lettore il feed sul tuo post viene subito prima di quest'altro http://luigiruffolo.it/2010/04/berlusconi-comunione/, in cui si risolve l'arcano di diritto canonico secondo il quale il martire di arcore, noto anche come il figliol prodigo (prodigo in tutti i sensi) potrebbe eucaristizzarsi. Amen

    RispondiElimina
  6. Come siete polemici. Io la particola gliela avrei data molto volentieri. Inzuppata di un potente lassativo.

    RispondiElimina
  7. e ma quella era un'ostia ad personam, benedetta ad arcore, col bollino mediaset!

    RispondiElimina
  8. Avevo già scritto tempo fa dell'Arcivescovo della mia (mia?) diocesi, e della "sanatio in radice" per chi era sposato in comune e voleva accedere alla comunione.

    Il Corpo di Cristo è politicamente barattabile, discutibile, oggetto di concessione o interdizione a seconda di ciò che fa comodo.

    E' una puttana che si concede, si presta, o si nega.

    E a chi volesse dire che ho scritto una bestemmia insopportabile, posso solo rispondere che la bestemmia più clamorosa è il silenzio connivente dei cattolici stessi di fronte a tutto questo.

    ciao.

    RispondiElimina
  9. Non so come Berlusconi sia stato sposato (se solo con rito civile, per la Chiesa era un pubblico concubino e quindi non c'è stato annullamento del vincolo matrimoniale), ma a parte ciò mi fa un tantino sorridere che a denunciare il fatto sia stato un avvocato. Un appartenente, cioè, a quella categoria di personaggi che "dimenticano" di depositare gli atti in attesa della prescrizione, che prosperano grazie a liti di condominio e crisi matrimoniali, che arrivano persino a gettar fango e veleno sull'unico superstite della strage di Erba per cercare di far scarcerare due assassini rei confessi.
    Su Mr. B. troppe ce ne sarebbero da dire (e in buona parte han già provveduto gli altri commentatori), io resto più colpita da questo principe del foro in cerca di (trovata) notorietà. Ha indubbiamente saputo cogliere l'attimo.

    RispondiElimina
  10. Giocava in casa, non dimentichiamo che quella chiesa è stata costruita da lui quando faceva il palazzinaro. ;)

    RispondiElimina
  11. Amalia: non sono d'accordo che questo spot gli si sia rivoltato contro. Nella mente della maggior parte della gente si è ben impressa l'immagine di lui che consola la Mondaini, esempio di amico fedele che non abbandona gli amici ed è vicino nella sofferenza. Il buon papà di tutti gli italiani.
    Gians: vero, quella chiesa come tutto il quartiere è il frutto della spartizione con il grande amico don Verzè...su un lotto il prete imprenditore costruì il San Raffaele, Berlusconi Milano2 e assieme fecero una campagna, che vinsero, per fare deviare le rotte di Linate che disturbavano.

    RispondiElimina
  12. La risposta ce la da Mons. Fisichella che in un'intervista al Messaggero risponde ai dubbi suscitati dalla comunione concessa al premier durante i funerali di Raimondo Vianello. Per il capo del governo, spiega il prelato, non e' stata fatta nessuna ''eccezione'': ''La Chiesa non ha mai cambiato idea: i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente non possono accostarsi'' alla comunione. Con la separazione dalla seconda moglie, Berlusconi e' quindi ''tornato ad una situazione, diciamo cosi', ex ante. E' il secondo matrimonio civile, da un punto di vista canonico, a creare problemi'' perche' ''e' solo al fedele separato e risposato che e' vietato comunicarsi, perche' sussiste uno stato di permanenza nel peccato''.

    Capito?Solo al fedele separato e risposato è vietato comunicarsi, mentre al divorziato e risposato e riseparato la si può dare...quindi uno può divorziare anche 10 volte,purchè alla fine non sia risposato...mi cadono le braccia!

    RispondiElimina
  13. @Fra
    Grazie molte, volevo fare un aggiornamento al post ma mi hai preceduto. Una volta si diceva, e non so se si dica ancora, "ragionamenti da gesuiti".

    RispondiElimina
  14. La chiesa ha delle regole che piacciano o no. Quando sono canoniche (e non urtano la legge)son fatti suoi se le scavalca.
    Certo, c'e' liberta', poi di contestazione.
    Vorrei scendere sul campo del diritto canonico ma non ho i riferimenti. Penso che Fisichella abbia detto il giusto. Tra l'altro non c'e' il divieto di accedere alla comunione per i divorziati: ma solo per i divorziati che non vivono in castita'. Oggi Berlusconi e' separato dalla seconda moglie (per la chiesa poco piu' che concubina) quindi nessuno puo' sapere se vive casto (il che gli permetterebbe la comunione) o se infrange il primo matrimonio (che per la chiesa e' eterno).
    A Fisichella pero' direi che anche un risposato divorziato o un convivente potrebbe fare la comunione: se in tale condizione vivrebbe come fratello e sorella.
    Concordo con Alberto di tratta di leguleiate. Soprattutto se si leggono i libri della D'Addario.
    Comunque a rigor di diritto canonico non so se era lecito al prete rifiutare la comunione a Berlusconi.
    Io, al suo posto, non mi sarei presentato davanti al prete (a meno che non sia casto). Esiste infatti la comunione spirituale fatta apposta per chi si trova (o ci sguazza) in situazioni canonicamente irregolari.
    Gianni l'occitano

    RispondiElimina
  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  16. approvo in toto il commento di gianni
    complimenti
    purtroppo, o per fortuna, le regole sono quelle. Poi sta alla coscienza personale non accedere al corpo di Cristo se si e' in peccato mortale senza essersi prima confessati da un prete, o essersi proposti di farlo appena possibile.

    RispondiElimina