Pene della vita
coagulate
come un tifone le aggruppasse in cerchio
e tu nel centro
a cercare fuori la tua pace
che invece è lì
nel cuore del supplizio
un centro rovente di dolore e di dolcezza
che t'insegna a gettare nello spazio
la tua ombra
come fosse un pegno
come fosse un sogno.
coagulate
come un tifone le aggruppasse in cerchio
e tu nel centro
a cercare fuori la tua pace
che invece è lì
nel cuore del supplizio
un centro rovente di dolore e di dolcezza
che t'insegna a gettare nello spazio
la tua ombra
come fosse un pegno
come fosse un sogno.
Franca Bacchiega
Bassano del Grappa 1936
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Molto molto bella un saluto
RispondiEliminaGrazie, Al.
RispondiEliminaun saluto caro.
g
L'ombra però, anche se la getti lontano nello spazio, torna sempre.
RispondiEliminaCiao Alberto, spero tu abbia trascorso una buona domenica.
Uhmm, tosta né...
RispondiElimina...il gettare o proiettare qualcosa di sé nello spazio, non mi convince.
RispondiEliminaCopio e porto con me, per ammorbidire poeticamente i miei travagli primaverili.
RispondiEliminagrazie Alberto :)