Sabato
in un articolo su
Repubblica Roberto Saviano rispondeva a Silvio Berlusconi che
aveva accusato "Gomorra" di far solo pubblicità alla malavita organizzata. Ieri sempre sullo stesso quotidiano Marina Berlusconi
era intervenuta in difesa del padre con cui si dichiarava pienamente d'accordo. Nella stessa pagina era ben visibile la pubblicità di "Gomorra". Pubblicità pagata dalla Mondadori, casa editrice del libro, di cui Marina Berlusconi è presidente.
C'è ancora qualcuno che ha il coraggio di affermare che è normale questo nostro Paese?
E oggi ancora su
Repubblica, Ricky Cavallero, direttore generale di Libri Trade Mondadori, a cui è venuta la cagarella per la paura di perdere un autore dalle uova d'oro,
dà il pieno appoggio allo scrittore.
Cosa non sono disposti a fare per denaro! D'altronde sulla patologia di Berlusconi non ci sono dubbi, il che implica la non-normalità di questo Paese.
RispondiEliminaDirei che di normale è rimasto ben poco, aggiungo che molti scrittori dovrebbero iniziare a pensare seriamente di mandare a quel paese la mondadori e le altri case editrici dell'imperatore!
RispondiEliminaun saluto
Beh.. sarebbe proprio il caso di cambiare aria. Boicottaggio, questa è la parola d'ordine!
RispondiEliminaquello che mi infastidisce maggiormente è l'utilizzo del lavoro della magistratura come bandiera del buon governo. L'arrogarsi il merito del lavoro altrui quando quello stesso lavoro è regolarmente attaccato come politicizzato o strumentale. Altro che colpo al cerchio e alla botte qui di tramortito ci sono le teste di chi ancora lo vota. Ma questa è l'Italia
RispondiEliminaMarina Berlusconi ha difeso il papi che l'ha messa lì. Devo però dire che non l'ha fatto male. Ha avuto una certa qual misura ed equilibrio, barcamenandosi tra l'esigenza dell'editore che vuole tenersi un autore che porta tanta grana, e quella di compiacere il papi.
RispondiEliminaTuttavia, a questo punto mi aspetto che, per coerenza, Saviano - appena il suo contratto glielo consentirà - passi ad altro editore. Non credo abbia difficoltà a trovarne un altro che gli garantisca lo stesso trattamento di Mondadori. Se restasse dov'è, perderebbe la forza della coerenza.
Vedremo...
Infatti perfetta sintonia. Per fortuna Saviano é forte e può dettare lui le condizioni per essere pubblicato. Questa é la sua vera salvezza.
RispondiEliminacavallero, nella lettera di oggi, compie carpiati da olimpiadi.
RispondiEliminaPaese normale? e quando mai! :-(
RispondiEliminag
Un paese di cervelli devastati :-(
RispondiEliminaAnche perchè lo stesso Saviano ha iniziato a mettere in dubbio la sua collaborazione con la Mondadori.
RispondiEliminaNon so perchè, in questo momento paragono l'Italia con tutti i suoi personaggi ai contenitori televisivi di approfondimento, il dibattito si fa serrato e...oplà, il conduttore interrompe
RispondiEliminaE ora pubblicità...cassa.
Saviano si è illuso di essere slegato dalla politica, e in realtà lo è,lo ha sempre affermato.Facciamo caso a quante volte noi facciamo scelte "di parte",non è semplice vivere secondo coscienza per noi figuriamoci per uno scrittore che vuole pubblicare
RispondiEliminaMondadori una volta era solo una casa editrice, come Einaudi..ora sono entrambe di qualcuno, e quel qualcuno sta al governo, e quel governo non ci piace.
E come mai allora ci governa? Woof,dice il mio cane
Il Berlusconi politico e il Berlusconi imprenditore a volte sembrano seguire scopi opposti, ma solo apparentemente. Io penso che a Berlusconi non interessi assolutamente nulla di quello che scrive Saviano se non i profitti che gli fa ricavare, ma in questo momento ha bisogno di questa polemica per alimentare la retorica dell'ottimismo. Fine della storia.
RispondiEliminaIl dualismo del bipensiero orwelliano purtroppo ne siamo vittime un po' tutti: "(...) Essere cosciente della suprema verità nel mentre che si dicono ben architettate menzogne, condividere contemporaneamente due opinioni che si annullano a vicenda, sapere che esse sono contraddittorie e credere in entrambe. Usare la logica contro la logica." (1984)I quotidiani ne sono un esempio lampante: titolo cubitale contro l'alcool ed accanto la pubblicità di un prodotto alcoolico di tendenza.
RispondiEliminaRingrazio ancora Alberto per l'accoglienza. E' la prima volta che posto un commento in questo blog ... un caro saluto a tutti.
Anna di Genova
@Anna
RispondiEliminaBenvenuta, ciao.