Antica fontana di Isolabona (IM)
Care signore,
dico signore perché siete in grande maggioranza femmine voi che difendete e conservate il patrimonio d'arte e di manufatti antichi che si trovano sulla nostra terra, non so come vi poniate di fronte a un affresco del Quattrocento o a una chiesetta miracolosamente ancora in piedi nel bosco ombreggiato.
Forse con la mente lucida e asettica della studiosa che analizza e trae conseguenze e qualche volta forse anche con sorpresa contenta per aver scoperto un'analogia a lungo cercata. Io non sono uno storico dell'arte e ho altri approcci. Tutte le volte che rivedo questa fontana quando ritorno al mio paese è come se sentissi di essere proprio arrivato a casa. Da bambino vi giocavo con la barchetta e da ragazzo sentivo il suo scroscio nel silenzio notturno quando vi passavo accanto reduce da qualche notte brava.
La costruirono i miei antenati più di cinquecento anni fa, nel 1486, quando l'America era ancora da scoprire. Da allora, per cinque secoli, ininterrottamente, ha donato la sua fresca acqua a uomini e animali.
Dieci anni fa ha subito, sotto la supervisione della vostra istituzione, uno sciagurato restauro che ha rovinato, in maniera forse irreversibile, il suo sistema idraulico che aveva funzionato perfettamente per tutto questo lungo tempo e che ha amputato un suo getto, forse posteriore alla costruzione, ma ormai facente parte da secoli della struttura (vedi disegno di William Scott). Quelli che hanno operato erano forse ciechi a non aver visto il lastrone sottostante molto consumato su cui da tempo immemorabile si erano affilati gli arnesi da taglio?
Adesso si è aperto un buco preoccupante sul fondo della vasca e si sta rapidamente ingrandendo. Il sindaco mi ha detto che senza la vostra autorizzazione non può muovere una virgola. Forse che per tappare questo buco dovete indire una gara d'appalto e mettere in moto il pachiderma burocratico?
Come ogni anno a fine agosto, e sarà oggi, tutto il paese si riunirà attorno a questa fontana per una festa collettiva, ognuno portando qualcosa cucinato in casa da condividere con tutti. Sarà festa un po' mesta attorno a questo monumento di acqua viva malmenato dalla dabbenaggine moderna. Qualcuno che è solito mantenere quello che promette mi ha dichiarato che l'anno prossimo, col vostro assenso o senza, almeno il buco non ci sarà più.
Nell'ipotesi remota che mi rispondiate fatelo con una e-mail, l'indirizzo è nel profilo.
Cordiali saluti
dico signore perché siete in grande maggioranza femmine voi che difendete e conservate il patrimonio d'arte e di manufatti antichi che si trovano sulla nostra terra, non so come vi poniate di fronte a un affresco del Quattrocento o a una chiesetta miracolosamente ancora in piedi nel bosco ombreggiato.
Forse con la mente lucida e asettica della studiosa che analizza e trae conseguenze e qualche volta forse anche con sorpresa contenta per aver scoperto un'analogia a lungo cercata. Io non sono uno storico dell'arte e ho altri approcci. Tutte le volte che rivedo questa fontana quando ritorno al mio paese è come se sentissi di essere proprio arrivato a casa. Da bambino vi giocavo con la barchetta e da ragazzo sentivo il suo scroscio nel silenzio notturno quando vi passavo accanto reduce da qualche notte brava.
La costruirono i miei antenati più di cinquecento anni fa, nel 1486, quando l'America era ancora da scoprire. Da allora, per cinque secoli, ininterrottamente, ha donato la sua fresca acqua a uomini e animali.
Dieci anni fa ha subito, sotto la supervisione della vostra istituzione, uno sciagurato restauro che ha rovinato, in maniera forse irreversibile, il suo sistema idraulico che aveva funzionato perfettamente per tutto questo lungo tempo e che ha amputato un suo getto, forse posteriore alla costruzione, ma ormai facente parte da secoli della struttura (vedi disegno di William Scott). Quelli che hanno operato erano forse ciechi a non aver visto il lastrone sottostante molto consumato su cui da tempo immemorabile si erano affilati gli arnesi da taglio?
Adesso si è aperto un buco preoccupante sul fondo della vasca e si sta rapidamente ingrandendo. Il sindaco mi ha detto che senza la vostra autorizzazione non può muovere una virgola. Forse che per tappare questo buco dovete indire una gara d'appalto e mettere in moto il pachiderma burocratico?
Come ogni anno a fine agosto, e sarà oggi, tutto il paese si riunirà attorno a questa fontana per una festa collettiva, ognuno portando qualcosa cucinato in casa da condividere con tutti. Sarà festa un po' mesta attorno a questo monumento di acqua viva malmenato dalla dabbenaggine moderna. Qualcuno che è solito mantenere quello che promette mi ha dichiarato che l'anno prossimo, col vostro assenso o senza, almeno il buco non ci sarà più.
Nell'ipotesi remota che mi rispondiate fatelo con una e-mail, l'indirizzo è nel profilo.
Cordiali saluti
Anche voi che mi leggete avete casi analoghi da raccontare?
Il buco ben visibile sul fondo della vasca
La fontana disegnata da William Scott nel 1898 e inserita nel libro "Rock villages of the Riviera" pubblicato a Londra nello stesso anno.
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.....anche per me la fontana rappresenta Isolabona, fin da quando ero bambina e in questa terra meravigliosa passavo le mie vacanze, la prima cosa che facevo appena arrivata era bere un sorso d'acqua....
RispondiEliminahai pienamente ragione a sostenere che il restauro effettuato negli anni scorsi ha completamente cambiato il suo aspetto estetico e anche idraulico...ma la cosa che mi fa più rabbia è il "lasciare andare" tutto ciò che rappresenta Isolabona, la fontana, il castello, anch'esso ristrutturato più o meno nello stesso periodo della fontana e già inagibile....peccato...!!!
Speriamo che le belle arti si facciano avanti...
Anch'io condivido le affermazioni di _gturs_per quanto riguarda fontana e castello.
RispondiEliminaUn pò troppa mania di grandezze da parte degli amministratori ? ( segretari comunali compresi). Che ne sarà della sede dell'ex municipio? Del palatenda del centro sportivo? Della ex proprietà Noaro in Piazza Martiri. Mi auguro che il bilancio comunale possa sopportarene i costi di manutenzione.
Mi risulta però che non ci siano neanche i fondi per ripristinare l'illuminazione del castello e del campanile della chiesa.
@ Alberto
Sono in cantiere le liste elettorali per le prossime elezioni
comunali.
Trovo veramente interessante il tuo blog.Ti andrebbe di fare scambio di link? Ti aspetto da me se accetti. Grazie
RispondiEliminaE come al solito nessuno è mai responsabile dei guai che combinano le Belle Arti. Se mai ti risponderanno ti diranno che il disastro l'hanno combinato quelli che li hanno preceduti.
RispondiEliminaComunque una fontana stupenda...
RispondiEliminaHai ragione, Alberto. Purtroppo molte volte si fanno degli antirestauri. La Soprintendenza, ad esempio, ha cambiato una porta stracentenaria, mettendovi una orrenda vetrata. Ciò è accaduto poco tempo fa a Triora, nella chiesa di San Bernardino, che hai fotografato di recente.
RispondiEliminaPerò quella fontana si può ancora restaurare, per fortuna...
Complimenti per la bella lettera, si vede che la sorte di questa storica fontana ti sta a cuore.
RispondiEliminaNon conosco casi analoghi ma ricordo una fontana simile ad Exilles, in Piemonte.