Mia madre era appena uscita dalla sala operatoria dove aveva subito un semplice intervento di cataratta. Tutto era andato per il verso giusto, così telefonai a mia zia per rassicurarla. Mi ascoltò appena e subito dopo, tutta agitata «Stanno attaccando l'America da tutte le parti» «Zia, saranno i marziani...» «No, no, stanno trasmettendo alla televisione, si vedono aerei contro i grattacieli» «Zia ti richiamo dopo». Ero in ospedale, più o meno verso le tre del pomeriggio, mia madre era stata accompagnata in camera. Le infermiere continuavano a fare il loro lavoro nel più normale dei modi. Così mi avvicinai alla loro stanzetta e sbirciai dentro. Vidi una radio. «Non potreste accenderla, forse è successo qualcosa» e qualche minuto dopo eravamo lì e non sapevamo come raccapezzarci.
E voi dove eravate quando lo avete saputo? Mi piacerebbe saperlo anche da
Skip,
Paola,
Giovanna,
Annarita,
Tisbe e
Filo.
Nostro compito è non cancellare la memoria. Dell'11 settembre 2001 celebrandone i morti e i lati oscuri che ancora circondano la vicenda. Ma proprio perchè la nostra memoria non funzioni a intermittenza ricordiamo l'11 Settembre 1973, ricordiamo Salvador Allende, Ricordiamo lo stadio di Santiago del Cile, i crimini che li furono commessi e chi furono i complici internazionali di quei crimini.
RispondiEliminaLoris
Io ero al lavoro, un mio amico mi chiamò dicendomi di andare davanti ad un televisore se ne avevo la possibilità..
RispondiEliminaRicordo che rimasi di sasso davanti a quelle immagini.
http://gianlucavisconti.tumblr.com/post/49671499/2001-9-11
RispondiEliminaVisco
Io partecipavo (controvoglia) ad una noiosa e inutile (piena di parole vuote) riunione sul Bilancio Ambientale Territoriale. Ci stava relazionando un signore della società milanese Ernst & Young, professionalmente vestito di nero. Eravamo nell'ufficio vicino a quello dell'assessore, che aveva il televisore acceso. Sentimmo la notizia, e vedemmo le immagini, con un certo sgomento. Il signore della Ernst & Young, invece, continuò, sempre molto professionalemente, a parlare di baggianate e a mostrare schemi improbabili (e vuoti), come se nulla fosse successo...
RispondiEliminagiravo per casa, la tv era accesa a vuoto su uno di quei programmi di canale 5, quelli pomeridiani...ad un certo punto la mia attenzione e non solo la mia fu rapita dalla voce concitata di Mentana, ricordo ancora. E quelle immagini. Lo ricordo perchè la mia reazione istintiva, di ragazzino fu quella di correre in bagno a vomitare. Ero rimasto sioccato.
RispondiEliminaio ero ad allenarmi
RispondiEliminaLoris
RispondiEliminaSono passati trentacinque anni dal sanguinoso golpe appoggiato dagli americani che spazzò dal Cile la democrazia e mise fine a un esperimento politico mai tentato prima. Sono passati trentacinque anni, e quest'anno ricorre il centenario della nascita di Salvador Allende.
Me lo ricordo benissimo perchè ero a casa con la laringite e da una settimana riuscivo a ingoiare solo gelato.
RispondiEliminaSono rimasto incollato al televisore tutto il giorno mangiando chili e chili di gelato allo yogurt.
Uno dei giorni piu' incredibili della mia vita. Avevo fatto un test di gravidanza la mattina, era risultato positivo ed ero talmente scossa e felice che mi sono presa la giornata di ferie. Che poi passai a casa in gran parte guardando la tv e inorridendo.
RispondiEliminaSembra poca cosa rispetto alla tragedia ma per me e la mia creaturina ando' tutto bene.
ciao
Mi stavo preparando per andare a casa di un'amica, sono uscita dalla doccia e stavo per asciugarmi i capelli e la tv era rimasta su MTV. Vedendo le immagini ho pensato distrattamente che fosse un qualsiasi caotico video musicale, così ho cambiato e ho messo credo su canale 5. mentre rientravo in bagno ho visto il secondo aereo schiantarsi sulla torre. Mi sono seduta davanti alla tv in ipnosi, in accappatoio e con l'asciugamano in testa, e sono rimasta lì fino all'ora di cena quando mi ha "svegliato" mio padre che rientrava dal lavoro. E' stato uno choc enorme che credo ognuno di noi ricorderà per sempre..
RispondiEliminaEro a casa, a prepararmi per un concerto. Mi stavo gustando una macedonia quando, accendendo per caso la TV ho visto la scena... da poco prima del secondo schianto, cioè con la prima torre già in fiamme.
RispondiEliminaMi ricordo che ho messaggiato mio padre e qualcuno dei miei amici.
Nota: la sera dovevo andare a suonare a Vicenza (dove c'è la famosa base USA).
Inutile dirlo: città fantasma!
Ero a casa. Mi sono messo davanti alla tivù a seguire tutta la vicenda e dopo i primi sgomenti ho pensato che fosse strano che il paese più armato e efficiente del mondo potesse subire uno smacco simile. Il resto si sa.
RispondiEliminaio ero in auto, precisamente sulla rampa che dal casello di Imperia est sale verso l'autostrada direzione Ventimiglia, alla radio passa la notizia, all'inizio non ho ben capito cosa stava accadendo, esco di corsa ad imperia ovest, mi fiondo a casa, accendo la TV e rimango scioccato, vedo la tragedia e le persone che si gettano dalle torri.. con la mano sulla bocca comincio a non trattenere più le lacrime.. forse non ricordo cosa ho mangiato ieri, ma ricordare bene molti particolari di quella giornata.
RispondiEliminaero in casa. ho sentito la notizia.
RispondiEliminaho chiamato i miei amici.
siamo andati in collina a giocare a pallone. abbiamo seguito le evoluzioni via radio.
eravamo attoniti.
Mi trovavo a Marina di Petrasanta, ero in attesa di entrare da un cliente.
RispondiEliminaSeduta in auto ascoltavo distrattamente la radio fino a che tutte le trasmissioni furono interrotte.
Essendo molto distante da casa, vidi le immagini solo nel tardo pomeriggio e nel vedere con i miei occhi ciò che era accaduto (e che fino ad allora avevo solo ascoltato) rimasi paralizzata davanti alla tv incapace di dire o fare qualsiasi cosa.
Io ricordo che ero al terminale Reuters e mi chiedevo come improvvisamente tutte le borse stessero crollando. Ho quindi seguito in diretta su vari siti tutta la prima fase dell'attacco dal primo impatto che poteva essere un incidente al secondo che ha dato la conferma immediata a tutti di un attacco terroristico. Gran brutti ricordi...
RispondiEliminaIo ero in Piazza Libertà con la mia amica Marilena quando suo padre concitato e sconvolto l'ha chiamata per dirle che qualcuno stava attaccando gli Usa. E mentre tutti erano sconvolti io non ci ho creduto e sin dal primo momento ho pensato che fosse una trovata dei servizi segreti statunitensi... purtroppo, i morti, quelli c'erano davvero.
RispondiEliminaPer LORIS e ALBERTO
RispondiEliminaIl ritratto di Salvador Allende l'ho appeso alla parete dell'ufficio, vicino ad un disegno che mia figlia ha fatto quando era all'asilo (ora va in 3^ elementare).
Qualche anno fa ho visto il toccante film di Patricio Guzmán sul Presidente cileno, distribuito in DVD dalla Feltrinelli.
É stato un grande uomo, coraggioso e leale con la Costituzione. Le sue ultime parole sono commoventi:
"Il compagno presidente non abbandonerà il suo popolo e il suo posto di lavoro. Rimarrò qui a
La Moneda anche a costo della mia vita". Posto di lavoro, non poltrona! Che se ne ricordino i vari personaggi della nostra pseudo-sinistra, sia del Pidì che dell'Arcobaleno o Arlecchino allo sbando, inebriati dal potere e dai suoi "benefit"...
In macchina verso Apricale.
RispondiEliminaIn ufficio. il marito di una mia collega la chiamò al telefono per informarla, e lei ci disse che sembrava un incidente. ci siamo tutti attaccati a internet, ed è apparso chiaro subito che non era un incidente. Del secondo aereo invece l'ho saputo arrivata a casa di mia zia, che me lo disse angosciata... ho visto da lei il secondo aereo schiantarsi e il grattacielo in fiamme...
RispondiEliminacredo che ognuno di noi (a parte i bambini) ricorderà ogni momento di quel 11/09
Alberto mi hai ispirato un post...
RispondiEliminaRicordo che ero in cucina con mia figlia. La tv era accesa. Ad un certo punto andò in onda il tg speciale. Per qualche secondo rimasi disorientata: mi pareva di assistere alla tragica finzione scenica di un film. Gli occhi dei passanti scrutavano verso l’alto, allibiti , quasi in attesa. Vedendo il primo aereo, pensai che si trattasse di un incidente. Non poteva essere vero ciò che diceva il commentatore . La visione del secondo aereo, l’incendio, lo scoppio e il polverone mi scossero: mi diedero la certezza dell’attentato e della gravità dell’evento. Le riprese di gente spaventata, più consapevolmente in lacrime e in fuga, provocarono in me un senso d'angoscia.Rimasi come ipnotizzata dalla televisione, in cerca di altre notizie per capirne di più. Di sera mio marito rientrò a casa e si precipitò davanti alla tv,mentre i bambini gli dicevano che era successa una cosa grave. Già sapeva dell’accaduto. Ci ritrovammo tutti e quattro a rivedere quelle scene. In silenzio. Mi accorsi che anche lui, in piedi e in disparte, piangeva. All’emotività del momento segue sempre il tentativo di razionalizzare, per esorcizzare un po’ la paura inconscia. Mi chiedevo Perché. Perché tutto questo? E lo stesso i miei figli ai quali non sapevamo dare una spiegazione logica, se non quella della follia omicida.
Ebbi veramente paura che potesse scoppiare un' altra guerra mondiale quando nei giorni successivi mi resi conto che quello che consideravo l’atto di un folle, in realtà mi appariva come una vera e propria dichiarazione di guerra, premeditata e condivisa, più di quanto si pensasse.L’11 settembre ha lasciato il segno: nella storia e in noi. A tutt’oggi associo quelle immagini al fungo atomico su Nagasaki. L’11 settembre mi ha un po’ cambiata., come le immagini che documentano stragi, crimini e attentati contro civili inermi.
Il dolore di chi resta, colpito negli affetti, sopravvive muto ma tenace, lascia traccia indelebile dopo le prime lacrime, unisce tutti e ovunque come espressione del proprio istinto e attaccamento alla vita nel tentativo di rivalsa, di riscatto e di reazione alle sfide della sorte e della storia, in un gioco enigmatico di ineluttabilità e probabilità, accidentalità e determinazione, di cause ed effetti.
Io ero dall'estetista, quando ho sentito la notizia mi venne quasi un accidente... e la voglia di farmi bella mi passò in un attimo...
RispondiEliminaEro in casa, con i miei genitori, anziani, non avevo televisore acceso. Mi chiamò al telefono un amico, e mi diede la notizia: "stai vedendo? hanno attaccato le Torri gemelle..."
RispondiEliminaAccesi un po' il televisore, ero shoccata, in agitazione, i miei poveri vecchi non capivano bene quella tragedia, non riuscii a stare in casa, mi precipitai dalla mia amica più vicina di casa... dovevo condividere... ansia, paura... il pensiero di ciò che sarebbe successo ancora....
mi pare di rivivere quei momneti...
Lego il ricordo dell'11 settembre 1973 al freddo autunnale, mentre nel 2001 faceva caldo come ora. In quel pomeriggio di sole mi recavo sul "ponte", noi a Vallecrosia non abbiamo piazza ed il luogo d'incontro è appunto il ponte. Alla fine di Via Angeli Custodi vedo e sento Gianni Soleri che racconta stupefatto ad un'altra persona, di un attacco terroristico,in particolare dice:"In questi anni di attentati ne abbiamo visti tanti, ma questo supera l'immaginazione...". Senza avvicinarmi, mi giro indietro, torno a casa, accendo il televisore e vedo.
RispondiEliminaCome ogni martedì lavoravo con il capo,mi ricordo che fu sua moglie a telefonare per metterci al corrente.
RispondiEliminaGuardammo immediatamente via internet le notizie e restammo di ghiaccio...
Ancora oggi quel fatto mi tocca. Quando torno a Milano (raramente) non prendo mai la metropolitana, e per spostarmi dalla stazione centrale alla mia Brianza se non ci sono coincidenze prendo un taxi.
E' stupido, ma la cosa mi angoscia...
Ero in campagna che raccoglievo la cinerea, in alto, ai piedi del Monte Caggio, di fronte a Seborga. Mi ha telefonato Antonietta, la castelluzza, da Genova, dicendomi: "pi, u l'è s-ciuppau en gran casin, i an atacau e turi gemele de New York". Subito non capivo la gravità della cosa solo che lei era molto scossa e così me ne sono venuta a casa. Poi ho capito guardando la tv. So solo che al di là del devastante impatto emotivo, non era già da subito razionalmente concepibile che l'urto abbia potuto far crollare su se stesse le torri nel modo in cui sono crollate. Sappiamo benissimo che quando demoliscono un fabbricato e cade su se stesso, le cariche esplosive vengono piazzate alla base...
RispondiEliminaIo ero a casa per quello che si annunciava un noioso pomeriggio i studio. In cucina la TV era accesa su Italia 1, ad un certo punto parte la sigla dell'edizione straordinaria del Tg ma in quel momento non si capiva cosa realmente stesse accadendo.
RispondiEliminaIl secondo impatto giunge in diretta, ma neppure chi conduceva la diretta sembrò rendersene conto immediatamente.
Ricordo anche che quella notte lascia la radio accesa come per non perdere contatto con quello che stava accadendo.
Mi trovavo a scuola, l'edificio praticamente deserto. La presenza degli insegnanti non era obbligatoria, ma dovevo completare la stesura di un progetto di lavoro e finire di sistemare l'aula che mi era stata assegnata e che si trovava nel più completo disordine. Le finestre aperte su un pomeriggio colloso, umido, nervoso di vento.D'improvviso si spalanca con violenza la porta creando un vortice d'aria che scompiglia le carte e le getta a terra, entra la bidella tutta agitata e rossa in viso urlando" è scoppiata la guerra...hanno bombardato Nuiork...chiudiamo la scuola... andiamo a casa." Resto stupita ma non ci credo. La bidella è un tipo suggestionabile, quando parla esagera sempre. Le chiedo come ha saputo la notizia, dice che la figlia ha telefonato in segreteria annunciando che in televisione trasmettono immagini di grattacieli che esplodono in America. Poi se ne va, risparmiandomi l'imbarazzo della risposta.Però mi viene il sospetto che qualcosa di grave sia davvero accaduto.
RispondiEliminaPoco dopo esco da scuola e mi imbatto in un capannello di persone radunate davanti a un bar con la televisione accesa.Assisto alle immagini dell'orrore che nelle ore successive verranno riproposte migliaia di volte da angolature diverse.
Una voce d'uomo fuori campo esclama tremante "oh my god, oh my god". Mi porto una mano alla bocca e invoco dio anch'io.
"FOTOGRAFIA DELL'11 SETTEMBRE"
di W.Szymborska
Sono saltati giù dai piani in fiamme-
uno,due,ancora qualcuno
sopra, sotto.
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra verso la terra.
Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
C'è abbastanza tempo
perchè si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.
Restano ancora nella sfera dell'aria,
nell'ambito di luoghi
che si sono appena aperti.
Solo due cose posso fare per loro
descrivere quel volo
senza aggiungere l'ultima frase.
Rientravo a casa, mio figlio a tavola incollato al televisore; il primo grattacielo n fiamme;
RispondiElimina"cosa uccede?"
"Brucia una delle twin towers. Un aereo ci è entrato dentro"
"Cos'è un cinema?"
"no! Sta succedendo veramente!"
E il secondo aereo si schianta sull'altra torre. Sgomento. Non so perché, ma ho chiamato un mio amico americano che vive con la moglie qui da noi:
"Tacca la televisione! (dissi proprio "Tacca"), New York is under attack!". Poi trascorsi la giornata al video. le scene di quelli che si lanciavano dalle finestre, ancora oggi mi provocano ansia e paura. Mac
Ero in ospedale come te, Al! Guarda la combinazione, ma non per mia madre! Ero Lì ad assistere mia figlia, che allora era piccola, piccola. Un delicatissimo intervento chirurgico agli occhi...
RispondiEliminaLa piccola riposava dopo l'intervento. Venne mio marito ad avvisarmi del fatto ed accesi il televisorino che avevo in camera.
Le immagini erano sconvolgenti, impossibile dimenticarle. Sono ancora vivide nella memoria...
Un abbraccio, Albertone
Ero nel mio appartamento nel cuore di Manhattan...ho visto il secondo aereo in diretta...ho vissuto quel giorno come uno dei piu' lunghi della mia vita, cercando di mettermi in contatto con persone che sapevo erano li...con la mia famiglia in Italia...
RispondiEliminaHo visto NY in ginocchio e l'ho vista rialzarsi in piedi con l'aiuto di tutti...
Non scordero' mai quell'odore nell'aria, di metallo, di paura, di sangue, di grida...
Un giorno che non va dimenticato...un giorno che va rispettato...
Maria
www.baaahhh.splinder.com
Ero in casa, stavo preparando l'esame di sistemi giuridici comparati, ma quel pomeriggio fu impossibile continuare a studiare. mi chiamò mia mamma, tra l'altro a casa nostra in quel momento c'era una delle mie zie che ha suo figlio (uno dei miei cugini) che lavora a New York...non c'era nessun motivo per pensare che fosse nelle torri, però, dato che le linee telefoniche erano intasate, fu impossibile contattarlo per ore...una sensazione difficile da raccontare, un misto di paura, rabbia, preoccupazione, sconvolgimento...impossibile dimenticare il pomeriggio davanti alla televisione.
RispondiEliminaEro in uno stabilimento balneare a Fregene (vicino Roma), avevo appena finito uno squisito pranzo a base di pesce e mi ero seduto su un divano per una sana pennichella post-prandiale con il televisore acceso a volume bassissimo...
RispondiEliminaIo ero collegato ad internet. Ad un tratto tutto fermo, nessun sito raggiungibile se non un forum di finanza con fatica. Qualcosa doveva essere successo per forza, ma prima di capire passò almeno un'ora.
RispondiEliminaBeh ero ad un appuntamento di lavoro. La persona con cui ero dopo essersi assentata un attimo rientra dicendomi che c'erano un sacco di speciali in TV che doveva esserci stato un grave incidente in America. Noi abbiamo continuato ma non avremmo mai potuto immaginare cosa fosse successo davvero. Esco dall'ufficio, salgo in macchina e ne parlano tutte le radio ma c'era ancora tanta tanta confusione e non riuscivo a capire tutto. Per radio senza immagini, tra la confusione e il panico generale era ancora più difficile elaborare il tutto. Arrivo a casa e mi attacco alla TV e subito guardo il televideo. In realtà non era più necessario perchè i TG straordinari avevano invaso tutti i canali. Mi sono seduta sul mio letto e per tutto il giorno e anche quello dopo non mi sono schiodata da li. Ero sconvolta. Non ci credevo. Era tutto surreale. Guardavo quegli aerei e tutte quelle persone disperate. E' stato terribile. Non dimenticherò mai le immagini, i visi e i sorrisi delle vittime nelle foto che poco a poco hanno riempito NewYork. Triste destino. E ancora non sapevo che quanto successo quel giorno e il destino di quelle persone avrebbe incrociato così violentemente poi la mia vita e la mia famiglia. Ancora non sapevo e ancora non capisco cme ho scritto nel post da te commentato sul mio blog.
RispondiEliminaStavo stirando. Mi sembra che la mia bambina stesse giocando in salotto, non ricordo. Il mio compagno rientra dal lavoro e mi dice che c'è stato un attacco terroristico in USA. Accendiamo CNN. Continuo a stirare, poi vedo le immagini e smetto. Non mi sono veramente resa conto della situazione prima di aver visto quelle immagini.
RispondiEliminaIeri, 11 settembre, ero su un aereo che ha bucato una coltre di nuvole ed è emerso in un'alba rosata, e ha proseguito il volo su quel mare di schiuma, placido, tranquillo, come se non fosse mai successo niente in tutti gli 11 settembre di tutti i secoli in cui ci siamo scannati, torturati, fatti a pezzi e bruciati gli uni gli altri.
IO andavo, fatalità, alla mia prima lezione di arabo all'università. Che ho ovviamente saltato!
RispondiEliminaGrazie che sei passato dalle mie parti.
IO STAVO LEGGENDO UN LIBRO CHE SI INTITOLA LA RIVA FATALE, QUANDO LA TERRIBILE NOTIZIA SI è SPARSA PER L'ETERE è GIUNTA ALLE MIE ORECCHIE SUBITO HO ACCESO LA TV è O VISTO QUELLO STRANO AEREO CHE SI ABBATTEVA SULLE TORRI,COME FOSSE TELECOMANDATO HO PESATO A UNA VENDETTA DEGLI INDIANI D'AMERICA,
RispondiEliminaDEI CILENI INCAZZATI,HO PENSATO PERFINO AI PESCATORI DELL'ADRIATICO INCAZZATI PER L'URANIO SCARICATO IN MARE A QUALCHE FOLLE DEL CERMIS O DI BHOPAL O A QUALCHE NIPOTE DI NAGASACHI E HIROSHIMA.NON RIUSCIVO A CAPIRE COME è PERCHE' LO CHIMAVANO ATTENTATO QUELLA ORRIBILE COSA SUCCESSA. A ME è SEMBRATO UN OBBIETTIVO MILITARE COME SI DICE CHI LE FA LE ASPETTI.
MA PROBABILMETE MOLTE COSE PASSATE PER TV SONO DELLE GRANDI CAGATE.
CIAO A TUTTI....Sono Matteo De Martini, sono stato anche in qualche trasmissione televisiva a raccontare perche quella mattina(purtroppo) ero a NY.
RispondiEliminaEro da solo...avevo 20 anni e così decisi di fare un viaggetto di 5 giorni a New YORK.
SEMBRA STRANO MA L'11 SETTEMBRE 2001 è INIZIATO COME TUTTE LE ALTRE MATTINE...NESSUNO SAPEVA CHE SAREBBE ARRIVATO IL PEGGIO....
BE MI ERO SVEGLIATO ALLE SETTE DALL'HOTEL MYNY'S DI NEW YORK..DECISI DI ANDARE A VISITARE INDOVINATE UN PO'.....IL WORLD TRADE CENTER...ANCORA ME NE PENTO..
ERANO LE 8:44, ME LO RICORDO BENISSIMO PERCHE C'ERA UN MEGA OROLOGIO SULLA 55AV 7STR,............RIUSCII A FOTOGRAFARE LA TORRE NORD QUANDO......VIDI UNA BOMBA DALL'ALTRO LATO...MIGLIAIA DI PENSIERI MI SI AFFOLLAVANO SULLA TESTA IN QUEL MOMENTO.
PIANGEVO E GUARDAVO COME MIGLIAIA DI PERSONE INTORNO A ME...LA GENTE GRIDAVA IT'S WAR..IT'S WAR!!!! (è GUERRA...èGUERRA) NEANCHE PASSATI 2 MINUTI E CERANO MIGLIAIA DI AMBULANZE, POLIZIA, GIORNALISTI, ELICOTTERI...DI TUTTO.
CONTINUAVO ANGOSCIATO A GUARDARE IL PANORAMA SPETTRALE IN UN BAR SULLA 56AV E VIDI CHE LO STAVANO TRASMETTENDO IN DIRETTA...HO ANCHE DEI VIDEO SU YOUTUBE.
PENSAI CHE UN AEREO O QUALCOSA DEL GENERE SI FOSSE SCHIANATO PER SBAGLIO..COME PENSAVA TUTTA LA GENTE...APPENA SI SCHIANTO IL SECONDO AEREO NEW YORK SI SPENSE.
PARTIRONO BOATI..GENTE CHE CORREVA......L'INFERNO.
MI MISI A CORRERE ANCH'IO E ARRIVAI ALLA 51AV E PROVAI A CHIAMARE I MIE...MA NON FUNZIONAVA.
SENTIVO GENTE GRIDARE THE PANGON!!! (IL PENTAGONO) SOLO IL GIORNO DOPO CAPII LA STORIA DEL PENTAGONO..........................
C'ERA FUMO OVUNQUE AVEVO PAURA CHE CIFOSSE LA TERZA GUERRA MONDIALE...
ANDAI SULLA 54AV...PIù VICINO E RIMASI IMPIETRITO ALLE 10:56 A VEDERE LA TORRE SUD CHE SI SBRICIOLAVA..IL FUMO MI INVESTì E NON SO PERCHE SVENNI SULLA 53AV..
MI RISVEGLIAI SUL NEWWARS LAND HOSPITAL.....DOPO 7 ORE E DA LI MI RICORDAI TUTTO.
DEVO DIRVI UN'ALTRA COSA...NON SCRIVETE CAZZATE SUI COMMENTI PERCHè NON è GIUSTO X LE 3000 PERSONE MORTE....NON SAPETE NIENTE VOI....NN GUARDATE I TELEGIORNALI
IO HO VISTO L'INFERNO................E ME LO RICORDERò X SEMPRE
SE NN CI CREDETE L'11 SETTEMBRE 2011 SARò A POMERIGGIO 5 DI BARBARA D'URSO E LI POTRETE VEDERMI...