Roma. Giuliano Ferrara davanti all'ambasciata francese
Ieri Giuliano Ferrara, attorniato dal cerchio magico (anche lui ce l'ha) di quattro gatti spelacchiati e miagolanti, ha protestato davanti all'ambasciata francese contro il sogghigno di monsieur Sarkozy rivolto all'Italia, ma forse era solo indirizzato a mister B. E la gaia manifestazione è stata condita anche dal valzer dell'Elefante avvinto all'eterea Santanché.
La fine di un regime è anche questo. Certi tipi che venivano spacciati per intelligenti (spacciati eh) stanno ridicolmente riducendosi a macchiette. E se macchiette sono già adesso quando il principe è ancora in sella, immaginiamoci dopo, quando verrà disarcionato.
Dopo, Ferrara metterà in piedi una compagnia di giro, con pagliacci e contorsionisti e tutto il caravan serraglio, ché la varietà del genere alla corte del sultano non è mai mancata, e girerà l'Italia in tutti i teatri di provincia. Altroché televisione. Ci sarà da ridere, da ridere noi finalmente, non Sarkozy. E sarà un successo. Garantito. Ci sono già i biglietti in prevendita.
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Magari sarà ancora meglio di così, ovvero assisteremo a un tale rigetto collettivo per i buffoni di questo regime che nessuno sborserà neanche i biglietti per il loro squallido teatrino.
RispondiEliminaMi chiedo sempre se Ferrara ci fa o ci è.
RispondiEliminaRoba da matti, questi italioti stanno riuscendo a farmi diventare simpatico un antipatico per eccellenza come Sarkozy!!!!
RispondiEliminaormai siamo allo show circense!! E pensare che questo ha studiato a Mosca!!! Vorrà dire che allora come oggi lo faceva solo per ingraziarsi il potere.
RispondiEliminaDove si trovano i biglietti?
RispondiEliminaIn prevendita da Sarkozy e la Merkel che hanno avuto un anteprima?
questo è completamente andato... ma da parecchio.
RispondiEliminaPer favore che qualcuno gli spari (almeno una freccia di sonnifero che così non dicono che istigo alla violenza)
RispondiEliminaPatetico!
RispondiElimina@ Dalle8
RispondiEliminaCi è amica mia, ci è sempre stato, quando abbiamo occupato Palazzo Nuovo a Torino, lui (allora comunista)con una mazza di legno in mano, capeggiava i "duri e puri" della FIGC contro di noi a suo dire "schegge impazzite" dei movimenti...pestava di brutto l'idiota, voleva mettersi in mostra.
La verità è che è un fottuto complessato, non per il volume, voleva emulare padre e madre, non è riuscito a somigliare a loro nemmeno nelle unghie dei piedi che si tagliavano.
Giulio GMDB
Quoto il tuo primo rigo, di quel che pensano...non ti curar di loro etc. etc.
in ogni caso la risata di sarkozy (e della merkel, non ce la dimentichiamo... chissà perché ferrara è andato solo all'ambascicata francese?) era chiaramente sincera e liberatoria. nonostante tutto in quel riso mi ci sono identificato pure io.
RispondiEliminaCon tutti i fenomeni da baraccone che ha da mostrare, avrà sì un gran successo.
RispondiEliminaCristiana
A proposito delle risatine di Merkel-Sarkozy, avresti dovuto vedere le risate a quattro ganasce che conduttori e pubblico di un talk-show che ho visto mesi fa sulla tv tedesca si sono fatti quando è stato nominato Berlusconi. Il fatto è che da anni l'Europa si sganascia davanti al "prestigio" di questo guitto che ci rappresenta, come si sganascerebbe (se qualcuno l'avesse notata) davanti alla manifestazione del suo lacchè elefante marino.
RispondiEliminaDa tempo, ormai, la cialtroneria ha preso il posto della riflessione. C'è molta più serietà e profondità nei Blog che in certe trasmissioni televisive o in articoli di giornali (pur "rinomati"). Ferrara non è nessuno: non lo è mai stato. Adesso, come le povere balene spiaggiate, cerca inutilmente un ultimo sussulto di vita. Porello.
RispondiElimina@ dalle8alle5 e Tina
RispondiEliminaConfermo, per racconti di amici assolutamente affidabili, l'immagine di un Ferrara che, per esempio alle manifestazioni contro la guerrra in Vietnam, menava gli altri con una grossa asta di bandiera o di cartello, perché "non ortodossi" rispetto alla sua posizione. Va da sé che allora, nel PCI, era osannato da quelli che poi sarebbero diventati i vari Turigliatto e affini, che lo sostennero, alle elezioni per la segreteria della FGCI, contro l'avversario "moderato" Fassino.
L'estremismo violento è sempre frutto di una frustrazione personale. Sull'Espresso di venerdì scorso, era ospitata una lettera alla redazione nella quale uno dei partecipanti ai disordini di Roma di due settimane fa raccontava di essersi accodato al gruppo di violenti nel lancio di sampietrini perché aveva dentro una gran rabbia per essere stato lasciato dalla moglie e aver perso il posto di lavoro e la casa: a riprova di quanto sopra. Capisco che per chi vive una situazione frustrante la "rivoluzione che cambia tutto" può sembrare l'unica soluzione. Capisco che l'affidarsi "toto corde" a un leader (carismatico? non è detto...) possa far sentire più sicuri. Capisco tutto, ma non giustifico: né la violenza che spacca tutto, né il servilismo becero. Quando si è così ci si deve far curare, non fare politica, ammesso che queste azioni possano definirsi così.
I cerebrolesi meritano rispetto
RispondiElimina@ g.e.g.
RispondiEliminaTi ringrazio per questa ulteriore descrizione dell'elefantino. ;-))
Ti assicuro che era appoggiato anche dall'ortodosso Diego Novelli che dichiarò pubblicamente che noi, appartenenti ai movimenti (io in Lotta Continua), non dovevamo essere espulsi dai partiti, ma dovevamo essere "rieducati".
Pubblicamente gli chiesi
"e di grazia compagno, ci vuoi mandare in qualche clinica di igiene mentale? magari situata nella steppa Russa".
Ti assicuro che eravamo in tanti a voler calare una camicia di forza all'elefantino, almeno qua a Torino, ma ha cambiato residenza.
@Tina
RispondiEliminaGrazie per le ulteriori informazioni storiche.
c.e.g. non g.e.g., e non è una pignoleria perché questo acronimo ha un significato, che oltre a lui solo io conosco. Sarebbe forse ora che il titolare della sigla lo svelasse.
@ Alberto
RispondiEliminaMi scuso per l'errore di battitura, quanto all'acronimo, so che non è un componente elettronico, diciamo che ha molto a che fare con una università ;-))
Buona giornata Alberto ;-))
non che i francesi mi siano (in genere...) molto simpatici, ma in questo caso, come dare torto a Sarkò e ad Angela?????
RispondiEliminaA prescindere dalle motivazioni politiche e non, odio più Sarkozy che Ferrara...
RispondiEliminaBeh, una volta qualcuno lo aveva indovinato, quando aveva citato un mio post come "l'intervento del gaddino" (con due d, non due t).
RispondiEliminaIn effetti, c.e.g. vuole essere un omaggio a Carlo Emilio Gadda, che io considero uno dei giganti della scrittura italiana, con una ricchezza di vocabolario inimitabile.