Ogni anno è diverso. Dipende dalla temperatura, dipende dalle piogge abbondanti o scarse, mi piace anche pensare dipenda dagli astri. Ogni anno è diverso nelle varietà di piante selvatiche che dalla primavera cominciano a rianimare i prati, le radure e il sottobosco.
Lo sanno bene quelli che devono difendere dall'invasività della natura i terreni coltivati. Una volta prepondera la fastidiosa gramigna, un'altra la leggera avena folle (nel mio dialetto avenåsu), un'altra ancora l'appiccicaticcio Solananum nigrum (nel mio dialetto vareghin), e chi più ne ha, a seconda dei territori e dei terreni, più ne metta.
Questo pistolotto introduttivo per dire che quest'anno nel giardino della casa qui a Milano c'è una simpatica invasione di piante di malva (Malva silvestris, nel mio dialetto vårmå) mai viste prima, e ormai è una vita che abito qui. Arrivate chissà da dove sono fiorite tutte assieme, bei cespuglietti color... malva appunto (codice del background di questo post #E0B0FF). Quando parlai della vitalba dissi che era un bel nome da dare a una bambina e anche malva non sarebbe male a mio parere.
Chi tra le mie lettrici (e perché no, lettori) in questo periodo ha comprato qualche capo di abbigliamento di questo colore o tinte simili? QUI c'è la gamma dei malva.
La malva ha delle importanti proprietà terapeutiche e va raccolta in piena fioritura e perfettamente essiccata all'ombra. Fin dai tempi più antichi è molto diffuso l'unguento della foglia santa, come veniva comunemente chiamato.
Si prepara con tre parti di malva fresca che si fanno bollire con quattro parti di burro, finché l'acqua contenuta nella pianta non sia completamente evaporata. questo unguento viene applicato alla sera sul viso dopo che questo sia stato perfettamente pulito e cura egregiamente le prime rughe o la pelle troppo ruvida. Se invece la pelle è ricoperta di croste, se è infiammata da eruzioni, se è dolorante per qualche puntura di insetto od ustionata da qualche acido; se, ancora, si hanno dei dolorosi paterecci alle dita, se gli occhi sono infiammati dalla polvere o dal freddo, se si accusano ulceri in bocca, afte o le gengive dolgono per qualche dente cariato, ecco al servizio della nostra salute la modesta ma efficacissima malva.
Si usano tutte le parti, pianta, foglie e fiori, che si fanno bollire lungamente in acqua e si applicano sotto forma di un caldo cataplasma sulle parti dolenti. Ottimo anche l'infuso di malva che si prepara versando su di un pizzico abbondante di malva secca un bicchiere di acqua bollente.
Si beve due volte al giorno quando si è afflitti da tosse stizzosa, da catarro bronchiale, da infiammazioni all'intestino o da fastidiosi bruciori alle vie urinarie. Questo infuso, inoltre, può servire ottimamente per lavacri interni o per clisteri calmanti. Un rimedio molto efficace e completo contro tutti gli stati infiammatori sia dei bronchi, che dell'intestino, che delle vie urinarie lo si può trovare in una tisana dagli effetti emolienti e calmanti. Si prepara bollendo un pugno di malva e tre cucchiai di zucchero in un bicchiere d'acqua. Si cola e si spreme accuratamente, aggiungendo al liquido tiepido così ottenuto due cucchiai di succo di limone e un albume d'uovo sbattuto a neve. Di questa tisana se ne prende una tazzina più volte al giorno ed avrà degli effetti veramente miracolosi.
Da QUI
Lo sanno bene quelli che devono difendere dall'invasività della natura i terreni coltivati. Una volta prepondera la fastidiosa gramigna, un'altra la leggera avena folle (nel mio dialetto avenåsu), un'altra ancora l'appiccicaticcio Solananum nigrum (nel mio dialetto vareghin), e chi più ne ha, a seconda dei territori e dei terreni, più ne metta.
Questo pistolotto introduttivo per dire che quest'anno nel giardino della casa qui a Milano c'è una simpatica invasione di piante di malva (Malva silvestris, nel mio dialetto vårmå) mai viste prima, e ormai è una vita che abito qui. Arrivate chissà da dove sono fiorite tutte assieme, bei cespuglietti color... malva appunto (codice del background di questo post #E0B0FF). Quando parlai della vitalba dissi che era un bel nome da dare a una bambina e anche malva non sarebbe male a mio parere.
Chi tra le mie lettrici (e perché no, lettori) in questo periodo ha comprato qualche capo di abbigliamento di questo colore o tinte simili? QUI c'è la gamma dei malva.
La malva ha delle importanti proprietà terapeutiche e va raccolta in piena fioritura e perfettamente essiccata all'ombra. Fin dai tempi più antichi è molto diffuso l'unguento della foglia santa, come veniva comunemente chiamato.
Si prepara con tre parti di malva fresca che si fanno bollire con quattro parti di burro, finché l'acqua contenuta nella pianta non sia completamente evaporata. questo unguento viene applicato alla sera sul viso dopo che questo sia stato perfettamente pulito e cura egregiamente le prime rughe o la pelle troppo ruvida. Se invece la pelle è ricoperta di croste, se è infiammata da eruzioni, se è dolorante per qualche puntura di insetto od ustionata da qualche acido; se, ancora, si hanno dei dolorosi paterecci alle dita, se gli occhi sono infiammati dalla polvere o dal freddo, se si accusano ulceri in bocca, afte o le gengive dolgono per qualche dente cariato, ecco al servizio della nostra salute la modesta ma efficacissima malva.
Si usano tutte le parti, pianta, foglie e fiori, che si fanno bollire lungamente in acqua e si applicano sotto forma di un caldo cataplasma sulle parti dolenti. Ottimo anche l'infuso di malva che si prepara versando su di un pizzico abbondante di malva secca un bicchiere di acqua bollente.
Si beve due volte al giorno quando si è afflitti da tosse stizzosa, da catarro bronchiale, da infiammazioni all'intestino o da fastidiosi bruciori alle vie urinarie. Questo infuso, inoltre, può servire ottimamente per lavacri interni o per clisteri calmanti. Un rimedio molto efficace e completo contro tutti gli stati infiammatori sia dei bronchi, che dell'intestino, che delle vie urinarie lo si può trovare in una tisana dagli effetti emolienti e calmanti. Si prepara bollendo un pugno di malva e tre cucchiai di zucchero in un bicchiere d'acqua. Si cola e si spreme accuratamente, aggiungendo al liquido tiepido così ottenuto due cucchiai di succo di limone e un albume d'uovo sbattuto a neve. Di questa tisana se ne prende una tazzina più volte al giorno ed avrà degli effetti veramente miracolosi.
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Bei fiori. Belle foto, specialmente la seconda.
RispondiEliminaLa malva possiede virtù veramente straordinarie ed è un colore molto bello.
RispondiEliminaNon ho comprato niente di recente di quel colore, ma posseggo capi di vestiario color malva e malva chiaro.
La figlia di una mia amica si chiama Malvina;)
io adoro questo colore sia la sfumatura più chiara che quella scura, per mia fortuna quest'anno va di moda e così faccio incetta di capi per metterli anche quando passerà
RispondiEliminaAnnarita
RispondiEliminaMia madre si chiamava Malvina.
Zefirina
"per mia fortuna quest'anno va di moda"
La domanda l'ho fatta ben per questo. Qualche mese fa ero nel quartiere cinese di Milano dove pullulano negozi all'ingrosso di vestiti ed era tutto un tripudio di questo colore nelle sue varie tinte.
Bellissimi questi petali delicati che raccolgono gocce di rugiada.
RispondiEliminaGrazie Alberto, le tue foto sono sempre un mix di tecnica e magia.
Dice il link a cui rimandi"Malva è una tonalità pallida di un colore fra il lilla e il lavanda, una delle tante gradazioni del viola" Il viola è il mio colore preferito, da sempre,forse perchè è una fusione di rosso e blu che sono opposti.
Ho comprato una camicetta di varie tonalità di viola, ebbene sì!
Come dice Zefirina, bisogna approfittarne adesso che è di moda.
" E'rimasto l'odore
della tua carne nel mio letto
E' calda così la malva
che ci teniamo ad essiccare
per i dolori dell'inverno"
Rocco Scotellaro
Ieri ho fatto un giro nel tuo incolto qui vicino a me....ho trovato dei soggetti veramente interessanti....ne parlerò nei prossimi giorni;)
RispondiEliminaNiente malva, e niente acquisti di color malva.
Ciao Al
Le tue foto rendono merito al fiore ma anche alle sfumature di un colore che mi piace tanto e ho indossato volentieri d'inverno. Provvederò per l'estate :)
RispondiEliminaPer chi è rimasto in campagna, ha pochi collegamenti con i colori alla moda. E' intesa come infestante laddove vige la produzione, mentre è ricercata per i decotti antinfiammatori nei terreni meno contaminati.
RispondiEliminaAnzi, l'antinfiammatorio per eccellenza...
Malvina... che splendido nome... e che splendido fiore!
RispondiEliminaBelle foto.
RispondiEliminaIl lilla è il mio colore preferito: freddo, elegante, spirituale, vagamente austero, serio eppure tale da infondere serenità.
Sì, io acquisto volentieri capi di questo colore. :))
Ciao
Non so cosa mi affascina di più: le tue foto, questo colore delicatamente sfumato, i nomi femminili che proponi (dolcissimi), o le tisane e cremine da preparare, che solo a leggerne ci si sente già meglio lol.
RispondiEliminaYou have to express more your opinion to attract more readers, because just a video or plain text without any personal approach is not that valuable. But it is just form my point of view
RispondiEliminaI would appreciate more visual materials, to make your blog more attractive, but your writing style really compensates it. But there is always place for improvement
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