Sono specialisti i nostri governanti a fare dichiarazioni di intenti a cui nella maggior parte dei casi non seguirà alcuna decisione operativa. Spenti i riflettori sull'argomento chi si ricorda più?
E così ripubblico tale e quale, foto compresa, questo post del 22 gennaio 2008.
Venezia invasa dalle meganavi
La foto è stata scattata dal ponte dell'Accademia, a sinistra l'imbarcadero di Santa Maria del Giglio
Il sogno delle grandi agenzie turistiche internazionali è quello di far sbarcare direttamente i loro clienti sotto il campanile di piazza San Marco. Spesso, troppo spesso, questo sogno si avvera e le enormi navi da crociera hanno il via libera per attraversare il canale della Giudecca verso La Salute, San Marco e poi per il canale dei petroli. Quattro anni fa a causa della nebbia una nave si era incagliata addirittura davanti a palazzo Ducale.
Adesso una mostra fotografica itinerante denuncia questa situazione insostenibile da parte di una città che si regge su un equilibrio sempre più precario. Organizzata dall'associazione "Amici di Venezia" assieme alle associazioni ambientaliste e alle organizzazioni storiche dei gondolieri, queste immagini quasi surreali dovrebbero far pensare tutti noi, perché forse sono l'emblema di questa bella Italia (ancora bella per quanto?) che per quattro soldi, maledetti e subito, con miopia assoluta, non riesce e non vuole conservare il preziosissimo esistente.
Adesso una mostra fotografica itinerante denuncia questa situazione insostenibile da parte di una città che si regge su un equilibrio sempre più precario. Organizzata dall'associazione "Amici di Venezia" assieme alle associazioni ambientaliste e alle organizzazioni storiche dei gondolieri, queste immagini quasi surreali dovrebbero far pensare tutti noi, perché forse sono l'emblema di questa bella Italia (ancora bella per quanto?) che per quattro soldi, maledetti e subito, con miopia assoluta, non riesce e non vuole conservare il preziosissimo esistente.
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Si Alberto vero.
RispondiEliminaAggiungo che questo è un problema non solo italiano, riguarda il mondo intero. Chi prende decisioni si accorge dei problemi solo a tragedia avvenuta e poi dopo... non fa niente comunque.
un saluto
ma che andassero a fanculo loro e le loro crociere..4000 persone inscatolate come sardine, tutti in preda al trip del c'ero anch'io.. tutto ha un prezzo, o l'iceberg, o lo scoglio, oppure un povero pescatore che magari si trova sulla scia di quel mostro e viene travolto mentre si guadagna la vita..
RispondiEliminaora piangono tutti come vitelli, ma è lo spregio di ogni regola e il bisogno di sentirsi una spanna più in sù che rende queste lacrime ipocrite.. poi magari fuoriesce anche il gasolio ed allora addio fondali. andassero a cagare!
Maistretu
la dichiarazione del ministro (il secondo nuclearista convinto dopo la Prestigiacomo) mi fanno pensare a un detto "non puoi chiudere la stalla quando i buoi so già scappati"
RispondiEliminaSe i colossi da crociera non potessero più andare in aree pregiate, non ci sarebbero più passeggeri interessati alle crociere.
RispondiEliminaDal che si evince che i colossi da crociera continueranno ad andarci nelle aree pregiate: business is business.
Hai ragione tu, dichiarazioni sempre e solo dichiarazioni, mai che poi segua atto coerente.
RispondiEliminaieri sera sentivo ad un tg, forse rainews24, che la compagnia costa non rimborserà che qualche giorno di permanenza in italia, biglietti di ritorno esclusi, ai tutti i lavoratori naufraghi di quella nave, molti in nero tra l'altro: hai ragione tu, miopia assoluta, anche però da parte dei turisti, preoccupati spesso solo a risparmiare qualche centesimo e fatalisti su ogni rischio
RispondiEliminaNon è il problema tanto di far passare le navi da crociera in aree pregiate (dopotutto uno va in crociera proprio per quello, se dovesse passare per aree squallide non ci andrebbe)
RispondiEliminaIl problema è che chi comanda e guida questi colossi dovrebbe avere le capacità ed il buon senso di attenersi a tutte le regole di navigazione, di utilizzare tutti gli innumerevoli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia per muoversi in maniera sicura, di utilizzare il cervello per non fare cazzate! Se perfino l'auto più scrausa ormai ha i sensori che ti avvertono quando stai per toccare il paraurti della macchina dietro in un parcheggio, figuriamoci una nave che non ti avverta che il fondale è basso. Se poi te ne freghi e dici "ci passo lo stesso" allora sei coglione e non dovresti pilotare nemmeno un modellino di quelli di balsa...
A me le crociere non sono mai interessate perchè non è il tipo di vacanza che farei mai, ma ricordiamoci che per l'Italia è una bella fonte di guadagno visto che viviamo anche di turismo. Basta non fare come al solito i coglionazzi superficiali
come dice Inneres Auge si chiudono le stalle quando i buoi sono scappati , ma che almeno le chiudano, invece la norma è mettiamo ci altri buoi e non si chiude la stalla, dopo il gran fraccasso tutto come prima
RispondiEliminacome dice Inneres Auge si chiudono le stalle quando i buoi sono scappati , ma che almeno le chiudano, invece la norma è mettiamo ci altri buoi e non si chiude la stalla, dopo il gran fraccasso tutto come prima
RispondiEliminaPer Venezia sono un vero pericolo...
RispondiEliminaCredo che i problemi siano due, il primo lo hai esposto e concordo con l'intervo di Giulio GMDB, il secondo...non si dovrebbe permettere la costruzione di simili tonnellaggi, è fisiologico per le compagnie fare di tutto per riempirle, nel caso di disastro è una ecatombe, se la stessa nave avesse avuto un cedimento strutturale in alto mare, vista la capacità del capitano...
RispondiEliminaquella della foto è una scena che mi è capitata di vedere qualche anno fa, mentre stavo a Venezia, guardando verso lido; si avvicinava un muro bianco, per un attimo non ho capito cosa stava succedendo.
RispondiEliminaho sentito che nei fiordi norvegesi queste crociere hanno creato molti problemi di smog che ovviamente prima non avevano
RispondiEliminacara zefirina puoi indicarmi una fonte della tua affermazione sui fiordi norvegesi? Grazie in anticipo.
RispondiEliminaGuido curioso.
Quoto Ernest.
RispondiEliminala prima volta in vita mia che vidi una nave di quelle grandi fu proprio a venezia una trentina di anni fa. mi fece un'impressione così incongrua che me la ricordo bene ancora. la questione è che tutto si è mercificato, e non importa più a nessuno se quello che ti portano a vedere in realtà non esiste più ma è solo una suggestione da comprare.
RispondiEliminaQuotone a Giulio GMDB©. Mi ha levato le parole di bocca. :)
RispondiEliminaCiao.
è sconvolgente Alberto, indignazione, media che addirittura mandano in onda filmati vecchi presi da youtube, una lotta allo scoop.... e poi?
RispondiEliminain nome del business da tempo è ormai chiaro che l'unica "regola" è che tutto è permesso :-/
RispondiEliminaChe vergogna. Si continua imperterriti a far promesse quando accadono le tragedie e non solo di navi che affondano, ma di montagne che scendono a valle, di palazzi che crollano e via dicendo. Fatta la promessa, il problema è risolto, si è dato il fumo negli occhi alla gente, considerata alla stregua di fantocci, ed è finita così.
RispondiEliminaMa la storia è piena di rivoluzioni sanguinose e non.
Quoto Giulio.
RispondiEliminaTempi addietro mi piaceva andare in montagna e ce la siamo vista brutta parecchie volte. Ultimamente per problemi motori mi son permesso qualche crociera anche se non è il modo ottimale per vedere il mondo.
Purtroppo l'errore umano è sempre dietro l'angolo e lo affermo non per giustificare il comandate della nave che ha tenuto un comportamento a dir poco spregievole.
Il comportamento del comandante mi ha acceso una lampadina nella memoria... che poi si è illuminata del tutto sul romanzo Lord Jim, di Joseph Conrad:
RispondiEliminaIl protagonista del romanzo, Jim, è un giovane marinaio inglese che sogna grandi avventure ed eroiche imprese, e diventa primo ufficiale sul Patna, una nave che trasporta pellegrini in viaggio verso La Mecca. Tuttavia, durante il viaggio, di notte e con una tempesta in arrivo, la nave ha un incidente e una lamiera sembra prossima a cedere: Jim, colto alla sprovvista, convinto che il Patna stia per affondare da un momento all'altro e di non poter fare nulla per salvare i passeggeri, abbandona la nave su una scialuppa con il comandante e due macchinisti.
Ma il Patna non affonda, e viene rimorchiato in porto. Il comandante del Patna fugge. Jim affronta il processo, e gli viene revocato il brevetto di ufficiale. Pieno di vergogna e di rimpianto per avere abbandonato la nave, Jim passa da un lavoro all'altro, viaggiando in continuazione e spostandosi sempre più verso Oriente man mano che la sua fama lo raggiunge...
Una crociera è il modo meno adatto per vivere il mare. Diverso sarebbe fare il passeggero su un mercantile, come fece Tiziano Terzani per spostarsi nell'anno in cui non prese aerei. Queste navi sono dei mondi chiusi che escludono la realtà esterna se non come immagine virtuale (ma, ahimé, stavolta non è andata bene, e la realtà dello scoglio non è stata per niente virtuale), delle specie di outlet per passare un po' di tempo protetti dal mondo...
RispondiEliminaInvece la telefonata del Comandante con l'ufficiale della capitaneria mi fa venire in mente un episodio su un certo segretario comunale originario di San Vito dei Normanni (BR). Alcuni giorni dopo l'alluvione del Tanaro, nel 1994, vennne nel mio Comune (dove costui lavorava) il maresciallo della stazione del Cartabinieri del paese vicino (dove risiedeva anche il segretario) e ci chiese: "Non c'è il segretario comunale?".
Noi rispondemmo "No, è a casa".
Il maresciallo allora ci disse: "Chiamatemelo un momento". Poi al telefono, con lui: "Cosa fa a casa?"
Il Segretario: "Marescià, coordino le operazioni"
Il maresciallo: "Che cazzo coordina da casa sua, venga qui a coordinare!"
Il segretario: "Ma ce stata l'acqua sulle strade, non si arriva..."
Il maresicallo: "La caserma è a duecento metri da casa sua, se ci sono arrivato io ci può arrivare anche lei!".
Il segretario mi disse poi: "Mannaggia a 'stu maresciallo, è 'nu poco maledducato!"
... come per tutte le cose che dovrebbero essere "amministrate" con capacità e lungimiranza, anche per questa si interverrà, forse, per "emergenza". Quindi, male e qualcuno proverà a specularci sopra. Ho dubbi, tuttavia, su un effettivo intervento. Prevarranno gli interessi, fino al prossimo scandalo, al prossimo disastro, agli evitabilissimi morti.
RispondiEliminaCiao Alberto, buona giornata a te.