Sono rimasta incinta per caso a 27 anni, col desiderio di maternità ai minimi registrati. "Ma che davvero?" è stata la prima frase proferita dopo aver visto il test di gravidanza positivo. Passare dal Pampero ai Pampers è stato uno shock, ma ce la stiamo cavando...
Sono nata in un anno bisestile.
Mia figlia è nata in un anno bisestile.
Questo sarà un anno bisestile. Indosseremo strani cappelli e berremo thé alla corte del Cappellaio matto, e faremo cose che non abbiamo mai fatto.
Ma non lo sentite, poi, il cambiamento che c'è nell'aria? Io sì. Sfrigola, bisbiglia
Che questo 2012 sia pieno di rischi, avventura, dubbi, tentativi, pericoli, ebbrezza, passioni, baci.
Un 2012 vissuto pericolosamente. Sto iniziando. Sì, certo, mi faccio paura da sola.
Pazienza.
dal blog Ma che davvero?
Sono nata in un anno bisestile.
Mia figlia è nata in un anno bisestile.
Questo sarà un anno bisestile. Indosseremo strani cappelli e berremo thé alla corte del Cappellaio matto, e faremo cose che non abbiamo mai fatto.
Ma non lo sentite, poi, il cambiamento che c'è nell'aria? Io sì. Sfrigola, bisbiglia
Che questo 2012 sia pieno di rischi, avventura, dubbi, tentativi, pericoli, ebbrezza, passioni, baci.
Un 2012 vissuto pericolosamente. Sto iniziando. Sì, certo, mi faccio paura da sola.
Pazienza.
dal blog Ma che davvero?
Auguri alle Befane tutte, belle e brutte
Sabato 7 gennaio
a Isolabona
ore 16,30nella Loggia di piazza Martiri
presentazione del libro di
Riccardo Giordano
Battitore libero
philobiblon edizioni
introduce Paolo Veziano
Per centinaia e centinaia di chilometri in lunghezza e per centinaia e centinaia di metri in altezza, muri di pietra, nei boschi, nei prati, per le strade, nei rii, muri di pietra ovunque.
Furono davvero gli uomini a realizzare tutto questo? Se lo chiedeva e si rispondeva: no, non furono gli uomini, è impossibile.
Furono i ciclopi, furono creature gigantesche, dalla forza sovrumana, che dimoravano sui monti e per raggiungere più comodamente le loro case, al ritorno dal lavoro, avevano costruito delle gradinate alla portata dei loro passi e dei loro piedi.
Furono i ciclopi, non poteva essere che così. Ancora oggi se si passeggia per la rena che porta dalla chiesetta di San Salvatore al monte Follia si scorgono le ossa dei loro giganteschi femori, delle loro tibie, che fuoriescono dal terreno.
Loro, i ciclopi, presero tutta la poca terra disponibile per riempire i gradini e gliene rimase pochissima per seppellire i corpi enormi dei loro morti. Le ossa sono lassù, sono fatte di pietra e calcare e possono essere scambiate per rocce affioranti, ma sono i loro resti, le vestigia della loro mitica esistenza.
Furono davvero gli uomini a realizzare tutto questo? Se lo chiedeva e si rispondeva: no, non furono gli uomini, è impossibile.
Furono i ciclopi, furono creature gigantesche, dalla forza sovrumana, che dimoravano sui monti e per raggiungere più comodamente le loro case, al ritorno dal lavoro, avevano costruito delle gradinate alla portata dei loro passi e dei loro piedi.
Furono i ciclopi, non poteva essere che così. Ancora oggi se si passeggia per la rena che porta dalla chiesetta di San Salvatore al monte Follia si scorgono le ossa dei loro giganteschi femori, delle loro tibie, che fuoriescono dal terreno.
Loro, i ciclopi, presero tutta la poca terra disponibile per riempire i gradini e gliene rimase pochissima per seppellire i corpi enormi dei loro morti. Le ossa sono lassù, sono fatte di pietra e calcare e possono essere scambiate per rocce affioranti, ma sono i loro resti, le vestigia della loro mitica esistenza.
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Due temi che apparentemente non legano l'uno con l'altro. La maternità in arrivo, non desiderata, ma accolta. Bravi.
RispondiEliminaUn libro strano che sembra però essere così interessante da doverlo leggere sicuramente. Una storia di Ciclopi? Affascinante.
L'auspicio è proprio il cambiamento. Mi tenta la frase: "Ma non lo sentite, poi, il cambiamento che c'è nell'aria? Io sì. Sfrigola, bisbiglia." Timidamente vorrei osare ammettere che una piccola percezione l'avverto. Speriamo che sia.
RispondiEliminaSta tutto nel cambiamento, qualsiasi esso sia... Buon anno nuovo
RispondiEliminaOttimo sito web!
RispondiEliminaBuon anno nuovo alla compagnia!
Molta Amore! [url=http://compraviagraitalia.com]viagra generico[/url] Buon 2012
distinti saluti A casa sua ognuno è re. A chi vuol riposare conviene travagliare.
Chi ama bene castiga bene.
Il contadino ha scarpe grosse e cervello fino.
L'erba del vicino è sempre più verde.
A volte cambiare spinge avanti
RispondiEliminaUn cambiamento è assolutamente necessario, per non soccombere, per avere almeno un piccolo stimolo, un incentivo ad andare avanti. Ma non so se stia arrivando davvero. Speravo che le difficoltà generali inducessero a un ripensamento, a un modo diverso e più rispettoso di rapportarsi con gli atri, a una maggiore solidarietà per affrontare insieme i problemi. Invece, nulla, i privilegiati continuano a pensare solo a tutelare i propri privilegi, e in prima classe ballano le loro canzonette nel salone delle feste mentre la nave affonda e nelle classi inferiori i passeggeri hanno già l'acqua alla gola.
RispondiEliminaDopo averli visti sabato a Che tempo che fa, ho comprato il volumetto di Enzo Bianchi e Massimo Cacciari "Ama il prossimo tuo". Ecco, magari si può partire da lì, per un cambiamento...
Ecco il video del colloquio di Fazio con Bianchi e Cacciari. Quello che dice Bianchi verso la fine, sulla voltà di chi sapeva delle attività di Don Verzé e ha taciuto, mi sembra esemplare dell'Italia degli ultimi decenni:
RispondiEliminahttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f80c1047-1324-47ab-acc4-ff9a8f4e3ec3.html#p=0
Viltà, non "voltà"
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