Pagine

giovedì 8 novembre 2007

Ha vinto Bin Laden

Pochi si ricordano, e viene anche citata poco, una delle minacce che Bin Laden fece dopo l'attentato dell'11 settembre :«Il petrolio salirà a cento dollari al barile». Ci siamo. E sui mercati di tutto il mondo gli spintoni che si danno gli Stati per accaparrarsi questa, per adesso insostituibile, materia prima, diventano sempre più violenti.

Come tutta la nostra vita dipenda dall'oro nero non merita parlarne. Ognuno di noi lo sa. Ma c'è un aspetto poco considerato e che invece è di primaria importanza. Quello del cibo e del tipo di agricoltura che serve a produrlo.

La rivoluzione meccanica delle coltivazioni nella prima metà del Novecento con l'avvento del trattore è stata seguita nei successivi cinquant'anni dalla rivoluzione chimica. Fra il 1950 e il 1989 l'uso dei fertilizzanti azotati inorganici, sintetizzati con processi petrolchimici, è passato da 14 a 143 milioni di tonnellate. Fra il 1950 e il 1986 l'impiego di pesticidi, parecchi sperimentati nella guerra del Vietnam, è passato da 100.000 tonnellate a 6400 milioni di tonnellate.

Molti antropologi miopi considerano l'aumento della resa della produzione agricola come uno dei più grandi successi dell'era moderna. Non considerano però che l'azoto dei fertilizzanti è attualmente responsabile della metà dell'inquinamento idrico e di due terzi di quello dovuto a rifiuti solidi e che i pesticidi contribuiscono anche alla distruzione di quel che resta del suolo quasi ormai esausto nella sua vitalità primordiale.

Nel contempo la possibilità dell'esistenza di grandi masse urbane cresciute a dismisura in questi ultimi decenni non sarebbe neppure concepibile senza l'aumento di rendimento e produttività delle attività agricole, determinato dall'utilizzo del petrolio per alimentare le macchine, per fertilizzare la terra e per sconfiggere i parassiti, oltre che per trasportare i prodotti verso le aree metropolitane.

E intanto il petrolio continua a salire...

3 commenti:

  1. Bell'articolo: sottolinea aspetti della dipendenza dai combustibili fossili che dovrebbero essere evidenti.

    Fra l'altro, le collusioni e gli intrecci tra arabi (produttori) ed americani (consumatori) vanno al di là della semplice constatazione che entrambi si stanno arricchendo. Di mezzo ci sono il terrorismo, le guerre, le speculazioni edilizie, i segreti bancari e molto molto altro. Insomma, uno schifo.

    RispondiElimina
  2. E se lo ha detto Bin Laden significa che negli USA qualcuno sta manovrando perché ciò avvenga.

    RispondiElimina
  3. ben detto,concordo, è tutto uno schifo, dall'america, al petrolio, alla nostra italietta prodiana e berlusconiana.Ma sicenramente anche questo blog di comunistoidi fa schifo.

    RispondiElimina