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giovedì 22 novembre 2007

Da vent'anni mangiamo cibi OGM e non lo sappiamo

prodotti ogm

Avete in mente il grano duro? È quello che serve per fabbricare la pasta nelle sue molteplici forme e derivati. Fino agli anni Settanta la varietà maggiormente coltivata in Italia era la "Cappelli", grano tradizionale ad alto fusto che si piegava verso terra sotto l'azione della pioggia e del vento e quindi poco produttivo. Da qui l'dea di creare una varietà di grano a basso fusto, nanizzato, senz'altro più redditizio. E così nel 1974 un gruppo di ricercatori del CNEN (comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) indusse una mutazione genetica nel grano duro “Cappelli” esponendolo ai raggi Gamma per ottenere una mutazione genetica poi venne ibridato con una varietà canadese. Nacque il grano "Creso" che è quello maggiormente usato dall'industria alimentare.

Ora nessuno può mettere in dubbio che questo grano sia geneticamente modificato, anche se non è transgenico, nel senso che non è stato ottenuto dall'inserimento di frammenti di DNA estranei. Ecco, il punto è questo. Una pianta trasformata con questo metodo deve sottostare a tutte le restrizioni che le leggi impongono sugli OGM?

Ma cosa più importante, chi può garantire che a lungo andare un cibo ottenuto dal grano "Creso" non sia dannoso alla salute? Per dirne una, c'è stato in questi ultimi decenni un notevole aumento della celiachia con un incremento annuo del 9 per cento. Ora c'è qualche scienziato che può dare una spiegazione riguardo al fenomeno? Allo stato non risulta uno studio in materia.

Ho affrontato questo argomento perché è in atto una raccolta di firme, la mia l'ho messa, contro gli OGM. Anche il grano "Creso" rientra tra questi?

La foto è presa da qui

21 commenti:

  1. La raccolta firme direi che si e' conclusa il 15, credo che si siano raggiunti e superati gli oboettivi. Ora non ci rimane che sperare, ciao

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  2. E' vero, ma visto il grande successo, ho sentito che avrebbero posticipato la scadenza. Sul sito se uno vota adesso cosa succede?

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  3. Hai reagione scusa... sono state raccolti 3 milioni di firme e la scadenza, visto il successo, e' stata prorogata al 9 dicembre. Il voto quindi vale, ciao

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  4. Volevo firmare anche io peccato si sia conclusa la raccolta di firme.

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  5. Interessante l'informazionme sul grano Creso; non credo tuttavia che lo si possa definire OGM, dal momento che non è stato fatto un'intervento di ingegneria genetica copia-incolla, taglia e cuci nel DNA, ma si è solo accelerato il tasso di mutazione spontaneo dell'organismo attraverso una esposizione ai raggi gamma. Avranno ottenuto centinaia di "mutanti" diversi e poi hanno tenuto le mutazioni vantaggiose. Hanno usato gli stessi meccanismi dell'evoluzione con un ritmo assai più accelerato. Questa è una procedura più "naturale" di quella usata dalle industrie biotech, e quindi credo si possa considerare assai meno pericolosa. Per i problema della celiachia bisognerebbe chiedere a qualche nutrizionista.

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  6. Caro Alberto, mi spiace che tu abbia firmato perchè ti hanno fregato, ma questa è una mia opinione personale alla luce di ciò che hai scritto nel tuo post (e che cercherò di spiegarti).

    Volevo far notare 2 cose:

    1) ci sono seri dubbi sulla "bontà" dei risultati e la credibilità di questa raccolta firme. Non solo per la penosa afflienza "reale" registrata nelle piazze e scarsa serietà delle procedure di controllo, ma soprattutto per il quesito stesso (fuorviante) e i metodi utilizzati nella campagna.

    2) sul creso posso dirti che è tutto vero. E' stato ottenuto alla Casaccia (Roma) per irradiazione con raggi X. Cosa è successo a livello genetico? Nessuno lo sà... hanno visto che le caratteristiche erano buone e l'hanno usata. Così avviene anche quando si fa un incrocio, nessuno sa cosa è successo a livello genetico nella pianta e se ci saranno controindicazioni, ma siccome è "naturale" allora, per partito preso, va bene.

    Caro Alberto, e qui spiego la mia affermazione iniziale, tu ti preoccupi per la sicurezza alimentare delle modificazioni genetiche incontrollate ed hai firmato un "referendum" che vuole eliminare dal mercato proprio le uniche modificazioni genetiche che lo sono! Esattamente il contrario di ciò che volevi...

    Comunque per farti un'idea più precisa, magari vieni a visitarci...

    Ciao

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  7. Lancillotto, invece nelle mutazioni "controllate" prodotte in laboratorio si riesce a sapere _esattamente_ cosa sia avvenuto a livello genetico?
    In caso affermativo, si e' riusciti a prevedere tutte le conseguenze e le ricadute della mutazione, tutte le possibili interazioni con gli altri organismi e con l'uomo?

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  8. Caro gimmi. La risposta è ovviamente, no!

    Puoi tu garantirmi senza ombra di dubbio che domattina alzandoti dal letto non ti slogherai una caviglia?

    Credo di no...

    ...tu mi dirai che però è molto improbabile, o almeno che è molto più probabile che ciò avvenga facendo lotta greco-romana.

    Ecco, il rischio associato agli OGM è paragonabile ad alzarsi dal letto la mattina (dove i fattori sono controllati e l'imprevisto e molto difficile accada - e comunque, visto che sei previdente, fai pure fare una verifica a norma di 626)...

    ...fare un incrocio o generare mutazioni è come far fare lotta-greco romana a 30.000 geni (x2) sperando che tutto vada bene e non si rompa nulla di serio. Tanto che in questi casi si producono decine di migliaia di piante per ottenerne una che all'apparenza sembra "simpatica" (e tanto basta per fartela mangiare)...

    Così, tanto per farti un'idea guardati questo schema di selezione... sapresti dirmi cos'è successo geneticamente a queste piante?

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  9. La mia sensazione e' che si stia facendo ingegneria genetica con strumenti non ancora abbastanza sofisticati e senza le adeguate conoscenze, come un orologiaio che che sostituisce dei pezzi con un martello pneumatico.

    Per inciso, mi piacerebbe sapere se e' vera la storia del gene del salmone che e' stato introdotto in una fragola per renderla resistente al freddo. Nel caso fosse vera, che idea ti sei fatto in proposito? Lo paragoneresti ad una normale attivita' quotidiana (alzarsi dal letto) o alla lotta greco-romana?

    Ciao

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  10. peccato sia finita la racoclta firme.avrwei aderito

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  11. No, continua, come ho già detto.

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  12. Caro gimmi, no la "fragola-pesce" non è mai esistita... tra l'altro non esiste alcun OGM alimentare in commercio che presenti l'inserzione di geni di origine animale in pianta.

    su questo fatto abbiamo proprio tirato le orecchie a Capanna che ha avuto il coraggio di andare a dire che questa fragola ha un sapore diverso da quella "convenzionale".

    In ogni caso anche qualora esistesse una pianta contenente un gene di origine "animale", da un punto di vista scientifico non cambierebbe molto nella sostanza... in un genoma di 30.000 geni, noi abbiamo 3 miliardi di basi, ne sono state inserite (o tolte) 5-6.000. Da dove esse vengano è poco rilevante, molto più rilevante è ciò che vanno a fare e questa analisi è obbligatoria prima della commercializzazione (normativa 2001/18 - allegato III), nel caso del Creso e nel caso degli incroci, se c'è qualche casino si scopre dopo... tutto qui.

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  13. Lancillotto, facciamo finta che con argomentazioni razionali sei riuscito a vincere le mie paure irrazionali (difficile vero? ;) ). Scherzi a parte, il tuo blog si e' prefisso un compito arduo, ma giusto: spiegare le cose alla gente, dato che solo conoscendo le cose la paura viene vinta. Avrai molto da spiegare, in bocca al lupo!

    Ho pero' un altro genere di argomentazioni che mi fanno sospettare molto del cibo geneticamente modificato. Parlo della brevettabilita' delle forme di vita e delle politiche commerciali delle aziende private produttrici di OGM.
    Dagli eccessi indiani, alle richieste canadesi della Monsanto, che chiede soldi a chi ha campi di colza vicini alla sua, gli organismi geneticamente modificati in mano ad aziende che si comportano in questo modo mi pare che portino gli agricoltori alla sudditanza e alla fame, altro che risolvere i problemi alimentari!
    Anzi, se poi si riesce ad unire una pianta geneticamente modificata (brevettata) all'agricoltura convenzionale, che fa uso di erbicidi, ancora meglio: ad esempio, restando nelle fragole, qua si parla di una fragola modificata geneticamente per renderla resistente ad un erbicida specifico.
    In questo modo un agricoltore paga la ditta XY 2 volte: gli compra la fragole, pagando il brevetto, e gli compra l'erbicida, ....e magari ne usa di piu'.
    Sinceramente al sottoscritto di mangiare una fragola irrorata in tutta tranquillita' di erbicida non e' che faccia molto piacere.
    Ciao

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  14. @ lancillotto: la questione che su un genoma di 30.000 geni, con 3 miliardi di basi, ne siano state inserite o tolte 5-6.000 e quindi, a tuo dire, molto poche, a me personalmente non mi consola più di tanto! fossero anche sono 100 la questione mi preoccupa sempre lo stesso! Gimmi ha perfettamente ragione....

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  15. Lancillotto ha perfettamente ragione.
    La paura degli OGM non ha alcun fondamento razionale e d'altra parte da secoli mangiamo varietà che abbiamo "creato" e che non esisterebbero naturalmente.
    Per quanto riguarda la celiachia, lavoro nel centro di riferimento del Friuli Venezia Giulia e personalmente ho studiato la questione. I casi sono aumentati per il semplice motivo che è più facile diagnosticarli, ora. Molte forme di celiachia lieve solo 10 anni fa sarebbero passate nel più assoluto silenzio: normale che ora i numeri diventino più grandi.
    E per chi non lo sapesse: la celiachia è l'intolleranza ad una proteine contenuta nel grano. L'ingegneria genetica è l'unico modo che avremmo per creare una varietà di grano che non dia celiachia, quindi cerchiamo di non confonderci sulle gerarchie di cause ed effetti.

    Poi, da genetista, condivido le preoccupazioni di Gimmi sulle politiche delle multinazionali, ma questo è un discorso ben diverso.

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  16. Eh sì, caro gimmi... il problema non è di origine "scientifica", ma semmai "sociale".

    Lasciami però prima rispondere a pignasca, al quale vorrei dire che sì, potrebbe preoccuparsi da non dormire la notte per quelle 100 basi (che hanno passato un vaglio più fine di quello della 626), ma che però non dovrebbe mai dimenticarsi che tutti noi siamo delle bombe genetiche da questo punto di vista in quanto, non solo non sappiamo a priori come tra loro interagiranno i geni di nostra madre con quelli di nostro padre che nel nostro corpo hanno creato una sintesi talmente innovativa che non vi è nessun altro come noi al mondo. Infatti, non paghi di ciò siamo anche pieni di piccoli elementi genetici che ci zompano di qua e di là per il genoma! e questo avviene anche nelle specie vegetali che hanno un genoma tutt'altro che stabile. Nel mais circa il 20% (ca. 6.000 geni) del genoma non è conservato tra 2 varietà!

    Torniamo a noi.
    Brevetti. Sì sono un grosso tema (e a volte problema), non dimentichiamici però che, per gli esseri viventi, ha comunque origini antiche (nel 1873 Pasteur si è brevettato niente popò di meno che il lievito di birra!).

    Oggi in europa tutte le varietà commerciali sono coperte da diritti (si chiama UPOV, ma è molto simile al brevetto e qui spiega bene come già oggi funziona)
    Il tema dunque che si apre è se sia lecito o meno proteggere le nuove varietà (anche GM oggi protette dalla 98/44 che anch'essa prevede il privilegio dell'agricoltore). Che tema!!!

    Ora non ho tempo, ma magari ci torno, lasciatemi linkarvi però un post interessante sulle cause di Monsanto in Canada... poi ne parliamo.

    Ciao, ma ora devo proprio fuggire!

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  17. Ciao Lancillotto, Hadamard e gli altri,

    Se avete qualcosa da dirmi per farmi accettare la logica di questa barbabietola resistente al diserbante siete benvenuti.
    Perche' usare gli OGM per continuare a perpetrare le cattive abitudini di irrorare di diserbante i campi?
    Ma la scienza non dovrebbe risolverli i problemi invece di crearli?
    Ecco, io una scienza utilizzata per creare nuovi problemi senza risolvere i vecchi non la posso accettare.

    Ho dato una guardata al blog http://ogm-info.blogspot.com/ che Lancillotto ha segnalato.
    Sinceramente sono abituato a informazione/disinformazione studiata ad arte e pertanto non sono abituato a prendere per oro colato una affermazione oppure l'altra solo perche' l'ho letta su internet.
    Certamente la multinazionale di turno ha brevettato/tutelato una forma vivente (un suo prodotto), la cosa mi trova in totale disaccordo. Ma sono idee mie, bislacche, ma fermamente contrarie ai brevetti sugli organismi viventi, e non mi importa se questa pratica era gia' in uso dai tempi di Pasteur.
    Utilizzare la scoperta scientifica del secolo scorso solo dietro continuo pagamento di infinite royalties per le infinite varieta' che si mettono in circolazione la vedo come una forzatura inutile.

    Poi, diffidente per natura, trovo assurde affermazioni tipo basta andare in Spagna, dove coltivano OGM da svariati anni.
    E lo fanno senza problemi di sorta, addirittura senza una regolamentazione
    rigida, solo con il buonsenso delle parti in gioco
    (http://ogm-info.blogspot.com/2004/12/01-perche-sono-favore-degli-ogm.html)
    Il buonsenso non esiste, se esistesse le fabbriche non inquinerebbero, per esempio.
    Il buonsenso si deve scrivere nero su bianco dopo giorni, mesi, anni di chiarimenti e studi.
    Non giova ai chiarimenti reciproci dire che Vandana Shiva non sia uno scienziato e che sia solo "stupefacente", mentre altri Pensano che, oltre che arricchire imprese titolari dei brevetti che, come ogni soggetto economico in agricoltura, cercano il profitto, gli OGM possano essere di beneficio anche ai contadini, all'ambiente e ai consumatori.
    Bene, fatemi passare la sensazione (ma si tratta di sola sensazione?) che
    si voglia negare ai consumatori il diritto a sapere cosa mangiano.
    Che i consumatori non chiedano necessariamente OGM
    Che gli OGM siano potenzialmente pericolosi per l'ambiente.
    Che gli OGM impoveriscano i contadini legandoli maggiormente a un fornitore piuttosto che un altro ecc... ecc...

    Ben vengano i blog come il tuo, gli scambi di opinione, gli studi scientifici, ma sappiate che non mi piacciono molto le imposizioni, anche se sono solo autorevoli esternazioni di un ex ministro che dice che la polenta fa male e che la mangerebbe solo se OGM.

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  18. Caro gimmi, il punto è proprio questo! Se si accetta la logica del brevetto... il link al post di Bressanini (di dove fosse per me poco importa, di lui mi fido... e originariamente il post io l'avevo letto su Greenplanet)... racconta una storia ineccepibile.

    1 investe in una tecnologia
    1 la vuole usare senza pagare i "diritti" e quindi è "giusto" che venga multato.

    Sul fatto che il "sistema" sia "giusto"... beh questo è tutto da vedere!

    In ogni caso è, a mio avviso, necessario trovare un punto di equilibrio tra la tutela del lavoro di miglioramento genetico e la liberà d'uso dei ritrovati.

    2 note in calce:

    1) il brevetto dura 20-30 anni... ora a Pasteur non dobbiamo più nulla per il lievito e tra poco sarà così anche per le prime varietà GM messe in commercio.

    2) la bietola resistente agli erbicidi. A parte il fatto che sono in commercio varietà convenzionali resistenti agli erbici dagli anni 60 (ma questa è del 2001)... questa caratteristica è molto apprezzata dagli agricoltori perchè permette di fare un unico trattamento erbicida in post-emergenza invece che 2-3 includendo tra l'altro sarchiature etc... questo riduce il lavoro necessario per la "manutenzione" del campo, riduce l'acqua impiegata in azienda, l'uso di carburante e, non da ultimo, l'erosione del suolo. Per cui è una caratteristica che anche da un punto di vista ambientale è eccezionale (per una agricoltura intensiva si intende)... nel caso del roundup-ready (glifosato il cuo brevetto tra l'altro è, appunto, scaduto) è pure accoppiato ad un erbicida a bassissima tossicità ed alta biodegradabilità...

    Ciao

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  19. C'è una discussione in atto su Progetto Galileo, a proposito di Creso e glutine:


    http://progettogalileo.wordpress.com/2008/10/31/attenzione-al-grano-radioattivo/

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  20. Ottima segnalazione Alberto!

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