Ivano Fossati fotografato durante la presentazione
Sono stato l'altro ieri alla presentazione dell'ultimo cd di Ivano Fossati "Musica Moderna" alla libreria Feltrineli di piazza Piemonte. Sono occasioni in cui si parla sì di musica, ma anche di tante altre cose che le stanno dietro e che ingenerano le atmosfere che poi sentiremo nei pezzi. Poteva mancare la domanda "Ma com'è il passo di pianura delle ragazze di Milano"? Lungo e particolareggiato il racconto che Ivano ha fatto del suo rapporto di lavoro con Fabrizio de André. Riporto le osservazioni su quest'ultimo lavoro arrivatemi proprio adesso da Londra
Il cielo albionico e' paradossalmente sereno e placido, mentre la tempesta si abbatte sui mercati e sugli schermi colorati dei traders. I fine settimana di Londra sono assolati, innaturalmente caldi, per un ottobre che ancora grida la sua voglia di estate. La schizofrenia che e' ovunque arriva fino ai cieli.
Le teste rotolano, ma di sangue ne esce poco, che quando si uccide nella finanza, i corpi sono gia' morti e le anime sono gia' migrate, come il consenso, altrove. Spesso con una buona uscita milionaria.
Nella citta-fortezza virtuale della finanza, si aprono le porte, si spalancano le finestre dei saloni da ballo, delle sale del trono e si urla a tutta voce che e' morto il re, ma che e' arrivato un nuovo padrone. Che promette guerre, tasse, regali e giostre.
Nella Turris Eburnea della finanza, ci si alza ancora una volta con il mal di testa, si contano le persone e ci si chiede cosa voglia dire un altro taglio del personale. Come tacchini che sanno cosa li aspetta prima di Natale.
Si contano le vittime, se ne contano le lodi o si conferma a tutti quanto fossero stati dei coglioni. Sopravvivere, sopravvivere. Spostare i corpi dei cadaveri assieme alla loro memoria.
'Che vita e' questa, che vita sara', mai piu' saggezza' canta Ivano Fossati, nelle mie cuffie mentre cerco di isolarmi per rilassarmi e per affrontare un'altra schermaglia di emails con qualcuno in Messico. Mai piu' saggezza. La bellezza che si compra con il denaro. La cultura che si prenota come un'iniezione endovena. Come le vacanze in barca, come ogni privilegio che oggi sembra ancora una volta vicino e lontano.
Che vita e' questa, negli occhi di un bambino piccolo piccolo che viaggia con la madre sul tube di Londra. Occhi azzurri e capelli biondi od il contrario. Non so. O forse non fa assolutamente differenza. Perche' in queste giornate, potrebbe invertirsi la natura stessa delle cose, potrebbe tingersi, la realta' assassina del tempo che passa, di colori alieni, inusuali. Inaspettati. Come inaspettato e' non tanto quello che Ivano mi racconta, ma la maniera inaspettata con la quale mi parla, mi descrive.
Last Minute.
Non credo proprio che Ivano legga le cavolate che scrivo, sulla solitudine del viaggiatore di prima classe. Non ha visto i fogli ed i files sui quali si adagiano i mille rivoli che compongono il delirio romanzato dei pensieri che sono centinaia di pagine di vita e tempo strappati che e' anche il titolo del primo romanzo che sto provando a scrivere. Per ora sono duecento pagine di un delirio continuo, 'non letteratura, ma spazzatura.'
'Senza pudore. Senza memoria.'
Echi di tante cose, in fondo sempre lui, Ivano. Che raccoglie in un'anfora il vento attorno. E lo fa diventare tempesta per chiunque osi aprire il coperchio.
Last Minute. Quel senso di colpa che si prova quando si viaggia, le tentazioni, i desideri di essere con la persona che si ama ed a volte si surroga, a volte ci si innamora sulla via del lavoro, a volte si perde la testa.
Ci sono i giorni quando ci dovrebbe essere solo il mare, dove sentire le onde sui piedi e la fine dell'orizzonte come unico limite da osservare, fino a ferirsi gli occhi al tramonto. Ci sono giorni cosi'. Quando ogni ragazza e' Miss America, da quella ragazza che ha scelto di vivere con me a quella ragazza di tre anni che cresce, parla in due lingue e pensa sempre solo con un cuore solo.
Voli, aerei presi all'ultimo minuto possibile. E canzoni imparate a memoria, canticchiate, urlate, che diventano ispirazione per presentazioni di lavoro, per cose che si scrivono velocemente fra un check in ed un altro. Allibito testimone di un mondo nuovo, orgoglioso e ribelle che ora s'ha da riscrivere.
Musica moderna per mondi moderni, nuovi, scintillanti. Non appena il sangue sara' stato lavato via dalle prime piogge di Ottobre. Un'altra bolla speculativa, un altro giro della ruota della fortuna. L'aria della notte sposta le nuvole veloci nel cielo neurotico.
'Crisis in the Credit System
I found a bubble inside the crisis
Alone into my own distress'
Petit Mal - Crisis in the Credit System
-------
Musicalmente, un disco che si fa ascoltare come le cose migliori di Ivano. Canzoni sue, personali, come una polacchina nera, ma alternate a suoni nuovi, musica che sta nel cd ed esce alla maniera giusta. Radiohead, Silvestri, echi di musica moderna, sentita.
Suona reale, suona suonato, forte dove esserlo e dolce e vellutato dove Ivano diventa crooner.
Last Minute parla di quello che sono, di quella follia di viaggi che devo subire sulla pelle. Follia, come la canzone, assolutamente mia, di aereoporti. Arpeggi di chitarra e di piano, da ascoltare fino alla noia. E diventera' un classico per quando un taxi mi portera' ancora una volta in giro per questo pianeta.
Cosimo Pacciani
Le teste rotolano, ma di sangue ne esce poco, che quando si uccide nella finanza, i corpi sono gia' morti e le anime sono gia' migrate, come il consenso, altrove. Spesso con una buona uscita milionaria.
Nella citta-fortezza virtuale della finanza, si aprono le porte, si spalancano le finestre dei saloni da ballo, delle sale del trono e si urla a tutta voce che e' morto il re, ma che e' arrivato un nuovo padrone. Che promette guerre, tasse, regali e giostre.
Nella Turris Eburnea della finanza, ci si alza ancora una volta con il mal di testa, si contano le persone e ci si chiede cosa voglia dire un altro taglio del personale. Come tacchini che sanno cosa li aspetta prima di Natale.
Si contano le vittime, se ne contano le lodi o si conferma a tutti quanto fossero stati dei coglioni. Sopravvivere, sopravvivere. Spostare i corpi dei cadaveri assieme alla loro memoria.
'Che vita e' questa, che vita sara', mai piu' saggezza' canta Ivano Fossati, nelle mie cuffie mentre cerco di isolarmi per rilassarmi e per affrontare un'altra schermaglia di emails con qualcuno in Messico. Mai piu' saggezza. La bellezza che si compra con il denaro. La cultura che si prenota come un'iniezione endovena. Come le vacanze in barca, come ogni privilegio che oggi sembra ancora una volta vicino e lontano.
Che vita e' questa, negli occhi di un bambino piccolo piccolo che viaggia con la madre sul tube di Londra. Occhi azzurri e capelli biondi od il contrario. Non so. O forse non fa assolutamente differenza. Perche' in queste giornate, potrebbe invertirsi la natura stessa delle cose, potrebbe tingersi, la realta' assassina del tempo che passa, di colori alieni, inusuali. Inaspettati. Come inaspettato e' non tanto quello che Ivano mi racconta, ma la maniera inaspettata con la quale mi parla, mi descrive.
Last Minute.
Non credo proprio che Ivano legga le cavolate che scrivo, sulla solitudine del viaggiatore di prima classe. Non ha visto i fogli ed i files sui quali si adagiano i mille rivoli che compongono il delirio romanzato dei pensieri che sono centinaia di pagine di vita e tempo strappati che e' anche il titolo del primo romanzo che sto provando a scrivere. Per ora sono duecento pagine di un delirio continuo, 'non letteratura, ma spazzatura.'
'Senza pudore. Senza memoria.'
Echi di tante cose, in fondo sempre lui, Ivano. Che raccoglie in un'anfora il vento attorno. E lo fa diventare tempesta per chiunque osi aprire il coperchio.
Last Minute. Quel senso di colpa che si prova quando si viaggia, le tentazioni, i desideri di essere con la persona che si ama ed a volte si surroga, a volte ci si innamora sulla via del lavoro, a volte si perde la testa.
Ci sono i giorni quando ci dovrebbe essere solo il mare, dove sentire le onde sui piedi e la fine dell'orizzonte come unico limite da osservare, fino a ferirsi gli occhi al tramonto. Ci sono giorni cosi'. Quando ogni ragazza e' Miss America, da quella ragazza che ha scelto di vivere con me a quella ragazza di tre anni che cresce, parla in due lingue e pensa sempre solo con un cuore solo.
Voli, aerei presi all'ultimo minuto possibile. E canzoni imparate a memoria, canticchiate, urlate, che diventano ispirazione per presentazioni di lavoro, per cose che si scrivono velocemente fra un check in ed un altro. Allibito testimone di un mondo nuovo, orgoglioso e ribelle che ora s'ha da riscrivere.
Musica moderna per mondi moderni, nuovi, scintillanti. Non appena il sangue sara' stato lavato via dalle prime piogge di Ottobre. Un'altra bolla speculativa, un altro giro della ruota della fortuna. L'aria della notte sposta le nuvole veloci nel cielo neurotico.
'Crisis in the Credit System
I found a bubble inside the crisis
Alone into my own distress'
Petit Mal - Crisis in the Credit System
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Musicalmente, un disco che si fa ascoltare come le cose migliori di Ivano. Canzoni sue, personali, come una polacchina nera, ma alternate a suoni nuovi, musica che sta nel cd ed esce alla maniera giusta. Radiohead, Silvestri, echi di musica moderna, sentita.
Suona reale, suona suonato, forte dove esserlo e dolce e vellutato dove Ivano diventa crooner.
Last Minute parla di quello che sono, di quella follia di viaggi che devo subire sulla pelle. Follia, come la canzone, assolutamente mia, di aereoporti. Arpeggi di chitarra e di piano, da ascoltare fino alla noia. E diventera' un classico per quando un taxi mi portera' ancora una volta in giro per questo pianeta.
Cosimo Pacciani
Due anni fa pubblicai questa galleria di foto di un concerto tenutosi sotto una altalenante pioggia estiva.
Il rimedio
Più lontano della Luna,
più lontano dal mio cuore
sono sempre le stesse parole
che si scrivono sui muri
M’hai fottuto un altra volta
coi tuoi baci al veleno
vorrei essere cattivo
ma quello che siamo è quello che abbiamo
e quello che abbiamo si vede
Più lontano della Luna
anche più lontano di un altra città
del mio amore dovrai spogliarti
dovrai spogliarti ora
I bambini stanno bene
per loro ogni giorno è differente
ci mancavi alla tua festa
ma quello che siamo è quello che abbiamo
è come la gente ci vede
Che vita è questa che vita è stata
mai più saggezza mai più
se cè un rimedio io corro da te
senza una mano che mi sfiori io corro da te.
Se questo orgoglio è un gran sentimento
come la gente dice
io nn sopporto di giorno e di notte
il male che mi fa
Che vita è questa che vita sarà
mai più saggezza mai piùse cè un rimedio io corro da te
senza una mano che mi sfiori io corro da te.
Un campo di grano e lo spazio profondo
sono tutta una strada
senza una luce ti devo cercare, oh povero me
nessuno sa nessuno mi vede che corro da te
Mai più saggezza mai più
l’amore è forte e Dio lo sa
se ci vorrebbe fedeltà
l’amore è grande e io sto qua
in una città lontana in una città straniera
Che vita è questa che vita sarà
mai più saggezza mai più
più lontano dal mio cuore
sono sempre le stesse parole
che si scrivono sui muri
M’hai fottuto un altra volta
coi tuoi baci al veleno
vorrei essere cattivo
ma quello che siamo è quello che abbiamo
e quello che abbiamo si vede
Più lontano della Luna
anche più lontano di un altra città
del mio amore dovrai spogliarti
dovrai spogliarti ora
I bambini stanno bene
per loro ogni giorno è differente
ci mancavi alla tua festa
ma quello che siamo è quello che abbiamo
è come la gente ci vede
Che vita è questa che vita è stata
mai più saggezza mai più
se cè un rimedio io corro da te
senza una mano che mi sfiori io corro da te.
Se questo orgoglio è un gran sentimento
come la gente dice
io nn sopporto di giorno e di notte
il male che mi fa
Che vita è questa che vita sarà
mai più saggezza mai piùse cè un rimedio io corro da te
senza una mano che mi sfiori io corro da te.
Un campo di grano e lo spazio profondo
sono tutta una strada
senza una luce ti devo cercare, oh povero me
nessuno sa nessuno mi vede che corro da te
Mai più saggezza mai più
l’amore è forte e Dio lo sa
se ci vorrebbe fedeltà
l’amore è grande e io sto qua
in una città lontana in una città straniera
Che vita è questa che vita sarà
mai più saggezza mai più
Filo mi chiede in un commento di mettere un link a "Il bacio sulla bocca". Accontentata.
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Ho sentito proprio stamattina una sua canzone.
RispondiEliminaUrge procurarsi il CD. Fossati e' tighissimo
Complimenti anche per le foto, ora seguo il link che indichi
Ciao e buon we
gran concerto, quello là!
RispondiEliminaL'ho ascoltato diverse volte ma, non sono ancora sufficenti per poter scrivere qualcosa di concreto. Senz'altro, è un buon disco (anche se non come l'ultimo "L'arcangelo" del 2006).
RispondiEliminaGrazie al brano di apertura "Il Rimedio" e a quello di chiusura (bellissimo) "L'amore trasparente" due canzoni di "facile" ascolto, ma non per questo "leggere", i brani che stanno "dentro" fanno di Fossati un cantautore non certamente nuovo musicalmente parlando ma un Fossati più "ascoltabile" al grande pubblico.
Fossati grande.
RispondiEliminaGiacchè è un post di musica e d'amore non parliamo più, perchè Alberto non metti il link su Youtube *Il Bacio sulla Bocca* di Fossati, una fisarmonica da brivido...sì, lo so che questo blog non è la rubrica *L'ora delle tue richieste*...
Fossati è meraviglioso!!!!!
RispondiEliminaPoi insiema de andrè con "anime salve" hanno comiuto un miracolo!!
Grazie Alberto.Bises.
RispondiEliminaVado alle Meraviglie. A presto.
Buon fine settimama.
Bravissimo Fossati.
RispondiEliminanon ho ascoltato niente di recente... questo CD mi sa che lo ascolterò.
Sono rimasta ad Anime Salve per l'appunto!
Come dimenticare "La canzone popolare", che ha rappresentato un magnifico momento di speranza e di ottimismo ora andato miseramente a catafascio (non per colpa di Fossati, che ora, pure lui amareggiato, la canzone non la canta più, ma del doppio colpo mortale inferto prima da un Baffetto e poi da un Veltro "che la farà morir con doglia": non la Destra, ma la Speranza, ahimé).
RispondiEliminaPedalavo lungo il fragile filo d'un mare vetroso
RispondiElimina... ma la GRAMMATICA???
RispondiEliminaSCUSATE MA "se ci vorrebbe fedeltà" non mi risulta un italiano molto corretto... MHAAA...
avanguard@alice.it
dio solo sa se ci vorrebbe fedeltà...
RispondiEliminail SE è locuzione quindi la frase in italiano è corretta...gnurant!
Sempre un piacere ascoltare "Il rimedio"
RispondiElimina