Dopo ALitalia, dopo la monnezza di Napoli, anche in questo caso Silvio ha detto caso ci penserà lui ... mettete i risparmi sotto il materasso. E' meglio!
Ieri Mentana, che tiene un editoriale su RDS è stato catastrofico, questa mattina ha detto che dopo l'intervento di Berlusconi il pericolo è scampato, gli devo credere?
Penso che il vero problema per il risparmiatore italiano alla fine non sarà la borsa , ma tutti quei fondi comuni di investimento che hanno super-valutato gli acquisti di edifici commerciali e tra 10 o 20 anni presenteranno i conti.
PATTICHIARI. Consorzio di 167 banche italiane. "La filosofia del progetto è quella di costruire una nuova relazione tra le banche e i cittadini, le famiglie e le imprese, basata su una maggiore fiducia e un dialogo chiaro, comprensibile e trasparente." Infatti oggi ho ricevuto la seguente comunicazione: "In data 15/09/2008 tutti i titoli Lehman Brothers sono usciti dall'Elenco Pattichiari "Obbligazioni Basso Rischio Basso Rendimento" a seguito della comunicazione della stessa società di voler depositare la dichiarazione di fallimento"
Gentili! Peccato che il giorno prima del crack, Pattichiari dava ancora le obbligazioni come a basso rischio. eppure... ...nei primi sei mesi del 2008 le azioni del gruppo avevano perso il 73% del loro valore. Ad agosto sembrava essersi aperto uno spiraglio per porre un freno al tracollo, poi un nuovo crollo, il 9 settembre. Due giorni dopo, a seguito dell’ammissione della mancanza di liquidità nelle casse societarie da parte della dirigenza, le azioni della Lehmann ha subito un calo ulteriore del 40%.
@Anonimo dei Patti chiari: Il problema più grosso del crack della Lehmans è stato che il rating (cioè la volutazione del rischio) è sempre stato ottimo fino al giorno prima del fallimento. I fondi in genere sono tenuti ad acquistare sempre titoli solidi cioè con rating AAA o poco inferiore. Lehmans il giorno 15 settembre aveva rating AA-, il giorno 16 era D. A questo punto i criminali sono le agenzie di rating (quasi tutte americane) che hanno sottostimato in maniera sconsiderata il rischio.
bravo!
RispondiEliminaQui i liquidi stanno evaporando.
RispondiEliminaquì si tratta di sublimazione, nessun liquido, dallo stato solido quelli evaporano direttamente, altro che...
RispondiEliminaUn miraggio
RispondiElimina(foto splendida)
ciao
Semplicemente i soldi virtuali si sono rivelati per quelli che sono, semplici byte.
RispondiEliminaPuò liquefarsi un byte? ;-)
Dopo ALitalia, dopo la monnezza di Napoli, anche in questo caso Silvio ha detto caso ci penserà lui ... mettete i risparmi sotto il materasso. E' meglio!
RispondiEliminaIeri Mentana, che tiene un editoriale su RDS è stato catastrofico, questa mattina ha detto che dopo l'intervento di Berlusconi il pericolo è scampato, gli devo credere?
RispondiEliminaNon basta la crisi, ti ci metti pure tu a "deformare" la borsa?
RispondiEliminaDavvero divertente, complimenti vivissimi
RispondiEliminaPenso che il vero problema per il risparmiatore italiano alla fine non sarà la borsa , ma tutti quei fondi comuni di investimento che hanno super-valutato gli acquisti di edifici commerciali e tra 10 o 20 anni presenteranno i conti.
RispondiEliminaPATTICHIARI. Consorzio di 167 banche italiane. "La filosofia del progetto è quella di costruire una nuova relazione tra le banche e i cittadini, le famiglie e le imprese, basata su una maggiore fiducia e un dialogo chiaro, comprensibile e trasparente."
RispondiEliminaInfatti oggi ho ricevuto la seguente comunicazione: "In data 15/09/2008 tutti i titoli Lehman Brothers sono usciti dall'Elenco Pattichiari "Obbligazioni Basso Rischio Basso Rendimento" a seguito della comunicazione della stessa società di voler depositare la dichiarazione di fallimento"
Gentili! Peccato che il giorno prima del crack, Pattichiari dava ancora le obbligazioni come a basso rischio. eppure...
...nei primi sei mesi del 2008 le azioni del gruppo avevano perso il 73% del loro valore. Ad agosto sembrava essersi aperto uno spiraglio per porre un freno al tracollo, poi un nuovo crollo, il 9 settembre. Due giorni dopo, a seguito dell’ammissione della mancanza di liquidità nelle casse societarie da parte della dirigenza, le azioni della Lehmann ha subito un calo ulteriore del 40%.
Patti chiari.... amicizia lunga!!!
in due parole hai condensato tutto!!!
RispondiEliminaFoto strepitosa, Alberto.
RispondiEliminaSembra un palazzo di Gaudì, anche il lampione. Più bello così che dal vero.
Sì filo anche a me, finita la manipolazione, ha ricordato Gaudì.
RispondiEliminaAlberto, San Gregorio magno ti assomiglia un po', quello del polittico!
RispondiEliminaSì, un po' sì, invece Sant'Alberto Magno...
RispondiElimina@Anonimo dei Patti chiari: Il problema più grosso del crack della Lehmans è stato che il rating (cioè la volutazione del rischio) è sempre stato ottimo fino al giorno prima del fallimento. I fondi in genere sono tenuti ad acquistare sempre titoli solidi cioè con rating AAA o poco inferiore. Lehmans il giorno 15 settembre aveva rating AA-, il giorno 16 era D. A questo punto i criminali sono le agenzie di rating (quasi tutte americane) che hanno sottostimato in maniera sconsiderata il rischio.
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