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domenica 7 giugno 2009

Qui pro quo

Non so se questo "qui pro quo" sia il titolo più adatto per quello che vado a raccontare, se ne avete un altro da proporre scrivetelo e se siete blogger vi linko.

Firenze. Quest'anno la campagna per l'elezione del sindaco è stata particolarmente calorosa, tanto che anche candidati minori si sono prodotti in numeri plateali. Stefano Di Puccio, numero quindici della lista Renzi, si è fatto notare con una mongolfiera, dalla quale ha poi srotolato uno striscione: vota Di Puccio. Riccardo Sarra, consigliere uscente di An e candidato Pdl, ha tappezzato per mesi la città di stendardi attaccati ai lampioni, e poi anche "vele", e poi anche manifesti 6x3. Dario Nardelli del Pd ha noleggiato cinque furgoni elettrici.

La cosa più curiosa, a dir poco, è successa a Giovanni Donzelli del Pdl. La tipografia gli ha recapitato migliaia di "santini" con il suo nome da una parte, mentre sul retro, anziché i candidati a lui abbinati nei vari quartieri ha trovato scritto "Li Avete". In precedenza la tipografia aveva chiesto a Donzelli quali nomi dovessero essere scritti sul retro e la risposta era stata "Li avete". I tipografi hanno eseguito.

santino elettorale

I titoli a questo post degli amici blogger

Presa per il culo

...ed ora ve li tenete

Bella!

Il cliente ha sempre ragione!

Si stanno gettando le basi a qualcosa di indecoroso!

Quel tipografo è un genio!

Grandi tipografi...

Uomini di parola

Tipografi di eccellente professionalità

Prego l'indirizzo del tipografo, penso che lo sposerò

Uomini di parola
Qui pro quo è una locuzione latina che nel periodo medievale veniva usata per segnalare un semplice errore di copiatura: lo scambio di lettera.

L'espressione Qui pro quo stessa fornisce un chiaro esempio di questo tipo di errori: qui pro quo significa, letteralmente, qui (pronome relativo nel caso nominativo) al posto di quo (ablativo).

Nell'italiano colloquiale e letterario, l'espressione qui pro quo è ancora molto usata nel significato più esteso di "equivoco", "scambio di persona o cosa".

15 commenti:

  1. "presa per il culo" credo sia più adatto! tipografi burloni!

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  2. Potevano aggiungerci anche "...ed ora ve li tenete" :-D

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  3. Il cliente ha sempre ragione !

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  4. Mi preoccupa il dopo, e molto, giacché si stanno gettando le basi a qualcosa di indecoroso!
    Buona serata.

    Rino.

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  5. ahahah! :-D Altro che sbaglio, quel tipografo è un genio!

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  6. "uomini di parola" presi alla lettera

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  7. Tipografi di eccellente professionalità.
    Candidato incapace persino di dare direttive per un volantino.
    Al di là del risvolto umoristico credo che quello che denunci questo aneddoto sia molto preoccupante (e diffuso).

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  8. l'Europa va tutta a destra....auguri Alberto!!!!

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  9. Qualche decennio fa, nella nostra zona fu eletto deputato un rappresentante della Coldiretti, di cui per pietà non faccio il nome (ma qui tutti lo ricordano). Costui era, diciamo, un uomo di poche lettere, che quando parlava a braccio diceva delle enormità (annunciando il successivo intervento del rappresentante dell'associazione allevatori disse: "Ed ora lascio la parola al presidente delle bestie...", oppure, ad un incontro di apicultori: "Ogni contadino dovrebbe avere le sue ernie...") e pertanto si faceva scrivere i discorsi. Ebbene, anche così riusciva a far ridere. Una volta, arrivato a fondo pagina, lesse anche la dicitura che avevano messo in calce per fargli capire che il discorso continuava sul retro: "Perché la nostra organizzazione ha sempre saputo (girare il foglio)...".

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  10. gentile e disponibile questo Donzelli...
    prego l'indirizzo del tipografo, penso che lo sposerò

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  11. Di Certo gli hanno proprio presi in parola..

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  12. Uomini di parola, :-)
    Ed ".. ed ora ve li tenete" e' quasi ancor meglio del "li avete".
    Geniale.

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  13. la figura peggiore l' ha fatta il tipografo. chi puo' permettersi di perdere lavoro e credibilita' di questi tempi? e' il classico errore da lavoratore burocrate, pronto a lamentarsi della burocrazia, naturalmente.

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