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mercoledì 23 settembre 2009

Applausi ai funerali

Il simbolo plastico del cambiamento rimane l'uso dell'applauso. Fu inventato per sottolineare un'approvazione, mentre oggi si direbbe che la sua funzione principale consista nel coprire i baratri aperti dal silenzio, questa brutta bestia che ci induce a pensare, quindi fa paura e va rimossa come la morte. Le persone che fuori della basilica applaudivano le bare erano convinte in buonafede di esprimere solidarietà. In realtà stavano scacciando il dolore che passava dinnanzi ai loro occhi, temendone il contagio. Ci avete fatto caso che i familiari delle vittime, gli unici a soffrire davvero, non applaudono mai?

Massimo Gramellini
ieri su La Stampa


Non so voi, io a un funerale non ho mai applaudito e non ho mai capito cosa ci sia da applaudire.

20 commenti:

  1. condivido appieno il pensiero di Gramellini. Nemmeno io ho mai applaudito ad un funerale. Ritengo che il silenzio assoluto sia quanto di più rumoroso esista in determinate situazioni.

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  2. nemmeno io capisco questa usanza, e figurati se mi metto ad applaudire

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  3. p.s. ma che c'è di male nel silenzio?????

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  4. L'usanza degli applausi ai funerali era, un tempo, limitata agli artisti (in genere attori).
    Era un modo per salutare il defunto per l'ultima volta, allo stesso modo con cui lo si salutava in vita.
    Oggi, l'Italia è calata in un enorme reality show, quindi gli italiani applaudiscono davanti a qualunque cosa, un po' come farebbero davanti all'isola o a maria o ad altre cose così...

    Parlando di applausi, avete presente quando i passeggeri applaudono dopo l'atterraggio di un aereo?

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  5. Sì, anche a me era capitato di riflettere in proposito. Veramente, non credo che si tratti di scacciare la paura, di che paura mai si tratterebbe in questo caso?
    No, penso piuttosto che si attribuisca all'applauso un valore scenografico. La muta presenza insomma non sarebbe sufficiente ad esprimere questo sentimento di solidarietà, mentre l'applauso, rumoroso, darebbe un segnale più vistoso.
    Per il resto, anch'io non condivido gli applausi.
    Del resto, OT, la gestione dei suoni in questa società mi pare assurda. Non bastano i rumori del traffico urbano, in qualunque negozio di una certa dimensione tu vada, ti devi sorbire la colonna sonora generalmente con musica movitevole com'è del resto il 99% della musica commercializzata (si capisce che sono molto selettivo in materia? :-D ).
    Se di paura del silenzio si tratta, non mi pare un fatto limitato ai funerali, ma un fatto generale: paura di rimanere soli con sè stessi.

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  6. Sono d'accordo, in certi casi il silenzio è la cosa migliore.

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  7. L'applauso nasce come ingenua manifestazione di soddisfazione. Le scimmie - per certi versi eredi di quel che eravamo - battono le mani quando sono contente.
    Poi, con l'evolversi del senso sociale (e dei costumi sociali) l'applauso ha acquisito altri significati, simbolici. Tra cui quello, pesantemente (e a volte stupidamente) ironico, di applaudire qualcuno che ha fatto uan cavolata. Come il "bene, bravo, sette più" di Cochi e Renato.
    Applaudire un morto, però, mi sembra fuori luogo. Le persone meritevoli si applaudono da vive, i morti gli applausi non li sentono più. Il silenzio è il miglior modo per onorare chi non c'è più: tant'è che gli stessi militari suonano, appunto, il "Silenzio". A meno che non si vogliano lusingare i potenti che non mancano mai a queste cerimonie per trarne un beneficio di immagine, e che magari del tutto immuni da colpe non sono. Ma a questo punto abbiamo davvero i governanti che ci meritiamo: che li abbiamo votati o meno.

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  8. l'applauso è autoreferente. lo hanno imparato dalle trasmissioni in tv dove i conduttori applaudono a se stessi.
    ai funerali è davvero incredibile manifestare qualsiasi cosa.
    ma sono incredibili anche i funerali di massa. passato il giorno in cui tutti si fanno belli e si stringono vicini, i parenti restano soli...
    comunque è molto americano...
    paura di pensare, perché chi pensa si rende conto in che mondo di merda vive e lotta anche per quelli che non pensano...
    peace and love

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  9. Anche a me è venuto in mente come a Velenero l'applauso all'atterraggio dell'aereo...
    Boh, io applaudo solo ad uno spettacolo, tutto il resto mi sembra fuori luogo
    P.S.: già ad un matrimonio l'applauso non mi convince molto, figuriamoci ad un funerale

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  10. condivido....ormai si applaude per tutto, viviamo nei reality ...... poi sono stati annunciati come eroi, quindi, la gente si sente in obbligo ...

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  11. Quando sento applaudire ai funerali sono molto imbarazzata per chi lo fa.

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  12. sono d'accordo... silenzio, solo silenzio

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  13. Se ne parla da anni, immagino che nel caso fosse un modo di sottolineare l'appoggio per il sacrificio dei morti, ma come si fa ad applaudire un così idiota ed inutile sacrificio?

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  14. Grande Gramellini!?!
    Perfettamente d'accordo con lui e lo sottolineai già due anni fa in un post, poi mi sono stufato di farlo!
    La mia domanda era se succede solo in presenza dei media o anche nei funerali di "paese" (non mi risulta).
    Personalmente trovo il silenzio una forma di partecipazione molto più forte e rispettosa.

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  15. Il primo funerale in cui io ricordi aver visto la gente applaudire fuori dalla chiesa, era quello di Falcone. La cosa aveva un suo senso, metaforico, di messaggio contro la mafia, di rifiuto del silenzio e dell'omertà.
    Dopo si è diffuso a qualunque altro funerale ammesso che, come già sottolineato da altri, sia presente la TV. Non ha più alcun senso e mi sa solo di pura imitazione e replicazione, di funerale in funerale, di un comportamento meramente televisivo, in un paese in cui la TV fa legge. E infatti è un fenomeno (fastidiosissimo) che, per quanto io sappia, non esiste in nessun altro paese al mondo.

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  16. sandro oddo23/9/09 23:34

    Chit ha ragione. Nei nostri paesi c'è più ritegno, il dolore ti prende dentro, magari ti scappa qualche furtiva lacrima, ma solo per un attimo. Se qualcuno applaudisse, lo guarderebbero subito storto. Ma non è mai successo, che io sappia.

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  17. è l'italietta tanto cara ai piagnistei di turno. ci sentiamo uniti ed elaboriamo il lutto attraverso applausi ed occhiali scuri grandi come cocomeri, questa è l'Italia, un povero paese che ha il triste e luttuoso primato di non guardare al futuro. Roberto

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  18. Che altro aggiungere? Approvo e sottoscrivo. Il silenzio è l'unico atteggiamento possibile, altro che applausi.

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  19. Sono sempre momenti molto concitati, non si sa chi contattare e cosa fare. Adesso esistono le pagine utili del settore, consentono di reperire rapidamente i servizi di cui si ha bisogno in quel frangente.

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