lunedì 11 giugno 2007
L'Alitalia per salvarsi ha bisogno di un miracolo, lo chiede alla Madunina
Chi abbia scelto questo spazio per i tabelloni non ci è dato sapere. Forse è stato il responsabile pubblicitario della società al tracollo o molto più probabilmente è un monsignore che si è fatto avanti. Di quelli che vanno in giro in grisaglia, scarpe inglesi e Acqua di Giò sotto le ascelle.
Penso alle trattative per stabilire il salato prezzo. Il prelato prima avrà messo sul piatto l'importanza dello spazio, l'autorevolezza del luogo, la mancanza, cosa che in pubblicità conta molto e dà più visibilità, di altri reclame nei paraggi. Ma alla fine, asso nella manica, alzando gli occhi al cielo e tendendo un braccio verso l'alto "E poi...". Non c'è stato bisogno di aggiungere altro.
Quando il malato è grave si spera anche nel miracolo. Se questo avverrà, cosa che sinceramente mi auguro, forse un'ulteriore somma come saldo sarà versata nelle casse della Chiesa e i nuovi proprietari dell'Alitalia sono tenuti a portare un aeroplanino come ex voto.
Sulla pubblicità appiccicata al duomo di Milano avevo già detto in questo post
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Sono un dipendente Alitalia. Se per salvare la Compagnia servono i miracoli ben vengano.
RispondiEliminaPerché non andate a Lourdes?
RispondiEliminaAlitalia... aerei... plus près de toi seigneur! L'incontro supremo sembra possibile, lassù.
RispondiEliminaMa il Duomo!
Pensavo fosse per sponsorizzare un eventuale "rinfresco" della facciata.
Grave, molto grave. Impossibile su Notre-Dame, qui a Parigi.
Bella presentazione!
RispondiEliminaVedrete che l'Alitalia dopo un taglio al personale... ed una mano del governo con i nostri soldi, si salverà. La cosa mi fà sicuramente piacere perchè si tratta sempre di un'azienda italiana ma come al solito la pagheremo nella finanziaria noi contribuenti....