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martedì 26 giugno 2007

Ma questo blog che ha il mio nome e cognome di chi è?

punto interrogativoQuesto post trae lo spunto da un articolo uscito su un giornale locale "La Riviera" diffuso nella Riviera dei Fiori. In un articolo si sosteneva che qualcuno mi aveva querelato per quello che avevo scritto sul blog. Era una bufala, anche perché non c'era proprio niente da querelare, che poi il giornale è stato costretto a smentire. Vedere la vicenda in questo post.

Ma allora facciamo un'ipotesi. Mettiamo che "io" avessi scritto qualcosa di veramente diffamante contro chi il diffamato avrebbe potuto prendersela? E quali ricerche avrebbe dovuto fare il giudice per dare al blog un responsabile giuridico, cioè una persona nata in quel tal posto il tal giorno e abitante in quella tale città nella tale via?

Ora questo blog ha un nome e cognome, perché così "io" ho deciso quando ho preso lo spazio su Google. Ma "io" chi? Questo spazio, se fossi un malintenzionato, avrei potuto prenderlo con una casella di posta fasulla, cioè perfettamente funzionante ma registrata con dati fasulli in un internet point e avrei potuto pure da lì inserire i post. Credo che esista una norma che impone a questi fornitori di servizi internet di chiedere i documenti ai clienti, ma qualche giorno fa ci sono entrato e nessuno mi ha chiesto niente.

E' di ieri la notizia che una nuova legge tedesca, se approvata, potrebbe portare Google a ritirare il proprio servizio di posta dal mercato tedesco per impedire la possibilità per gli utenti di utilizzare il servizio Gmail con la garanzia dell’anonimato.

Sono pure ipotesi beninteso che mi sono venute in mente, come dicevo all'inizio, per una reazione da parte della carta stampata a un mio post, ma penso che la giurisdizione abbia argomenti per dibattere.

3 commenti:

  1. hai perfettamente ragione...io ho il blog con un nome fasullo (skiopone??) ed una mail registrata, ma con un nome di fantasia e volendo potrei diffamare il mondo...e chi verrebero a cercare...skiopone??

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  2. Se ti colleghi da casa o dall'ufficio ti beccano. A meno che, se sei brava, non li freghi con anonymizer uno dietro l'altro.

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  3. ammazza come siete ingenui... ha ragione Alberto, vi beccano quando vogliono

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