Me ne ricordo parecchie di quelle moto.
Per prima il Galletto (lo vedete in basso) di don Nanni di Dolceacqua (IM) che sembrava costruito apposta per lui. Non sarebbe stato agevole per un prete di allora, con la tonaca fino ai piedi, alzare la gamba per mettersi a cavalcioni.
Poi mi ricordo le Guzzi Cinquecento dei carabinieri, una soprattutto, quella usata dall'appuntato Salerno, sempre di Dolceacqua. Il suo rumore, tu tu tu, tu tu tu. E quella volta che una pallonata gli ruppe il parabrezza e lui non se n'era accorto. Avvertì l'aria in faccia solo dopo la partenza, fece dietro front e ci venne a rincorrere nei carugi, ma eravamo come lepri e lui pesava cento chili.
E voi avete qualcosa da raccontare su queste moto?
Il mitico galletto
Questa foto è del sito ufficiale della Moto Guzzi
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Mi ricordo che circa quarant'anni fa a Soldano e nella vallata passava un rappresentante di stoffe, fili ecc. che portava il suo campionario su una valigia fissata sul portapacchi posteriore del galletto. Una volta aveva perso la valigia e da allora quando passava noi ragazzi ci divertivamo a gridargli la valigia, la valigia in modo che si voltasse per assicurarsi di avere ancora il campionario.
RispondiEliminaMio nonno,con il suo è andato in viaggio di nozze,la settimana scorsa dopo 10 anni fermo nel box,pulita la candela 2 pedalate ed è partito....
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