Grazie, Al. Vorrei porre l'accento sul numero di edizioni di questo Festival. 40 anni sono veramente tanti, per un festival di questo genere. Anche se ha un carattere, per ovvi motivi di "lingue", prettamente locale, lo sforzo organizzativo (economico e logistico) è decisamente importante. Mi sono permessa di dire "lingue" perchè i dialetti dovrebbero essere considerate alla stregua di una lingua, se pur minore. I dialetti fanno parte della nostra cultura, delle nostre radici: partendo dal presupposto che l'Italiano è la nostra lingua nazionale, i dialetti locali dovrebbero comunque essere salvaguardati, come esempio di "biodiversità". E un festival che da 40 anni porta avanti questa "salvaguardia" divertendo, sono convinta che meriti tutta la considerazione possibile!
Organizzare un Festival locale per 40 anni senza interruzione è indubbiamente un lavoro "bestiale". Purtroppo però, non si fa altro che ripetere sempre le stesse commedie trite e ritrite, fatte dalle stesse Compagnie e poi ci si lamenta per la mancanza di pubblico. Non si trovano "nuovi prodotti" locali ? Io non ne sarei del tutto convinto. E poi, perché continuare a proporre cose fuori dell'Intemelio che, oltrettutto, hanno un costo non indifferente ? Oppure manifestazioni che con "u nostru parlà" poco hanno a che fare? Tanto di "cappello" cmq agli organizzatori per l'impegno anche se ormai il colpo di reni "alla Gianino" per intenderci non è manco più da sperare. Sinceramente pensavo che in occasione dell'anniversario si potesse fare qualcosina di più.
caro Alberto oggi parlare di festival della poesia e commedia è un vero azzardo. Il nostro dialetto si sta impoverendo a vista d'occhio, perde molti dei suoi vocaboli, non più in uso, legati indissolubilmente alla realtà del nostro mondo contadino, ne seguono la sorte e con grande tristezza, scompaiono definitivamente. Il nostro impegno oggi, oltre a questo Festival e alle sue sofferenze, dovrebbe essere quello di organizzare degli spazi,anche visivi, sulla nostra memoria ed identità. Un centro di documentazione dei dialetti. Bisogna lavorarci, io spero che attraverso il progetto Museale di Pigna (in parte già finanziato) questo "luogo" possa trovare un suo spazio. Una piccola cosa, ma senz'altro un momento importante per la nostra memoria storica. Proviamoci, non sarà semplice, ma sarà senz'altro uno dei momenti più qualificanti della nostra storia contemporanea. Ciao Roby
Vorrei rispondere a lampu. Credo che tu ti stia contraddendo da solo... parli che ci sono sempre le stesse compagnie, ma poi ti lamenti se vengono compagnie da fuori! Purtroppo qui in zona le compagnie solo sono queste. Ti lamenti che ci sono sempre le solite cose trite e ritrite, ma se si cerca di inserire qualcosa d'altro, mugugni (ligurismo!) perchè le altre cose hanno poco a che fare con il nostro dialetto. Non metto in dubbio che comunque ci siano delle cose che si possono senz'altro migliorare, ma perchè invece di lanciare il sasso e ritirare la mano non provi a proporre cose concrete? Hai commedie nuove? Hai da proporre nuovi attori/trici? Hai nuove compagnie dialettali da proporci? Hai nuovi argomenti da trattare nell'ambito del Festival? Il Festival è sempre a disposizione.....
Mi piace pignasca e mi piace il dibattito, così come adoro contraddirmi :)ma forse non mi sono spiegato (capita sempre) Il Festival della poesia e commedia intemelia deve essere "intemelio". Tutti conosciamo la zona intemelia. Ecco !!!! Imperia, Genova, il Piemonte...... ??? Poi c'è un altro fatto: Poesia e commedia sono una cosa, la musica classica, le canzoni rock, americane del sud e del nord, sono altra cosa. L'ho detto, i pochi e sempre gli stessi organizzatori fanno un lavoro ottimo, visti i mezzi "umani" a disposizione ma è anche vero che è il gatto che si morde la coda. Il Festival è vecchio perché non c'è nulla di nuovo e non c'è nulla di nuovo perché il Festival è vecchio :-( Il blog è fatto per stimolare e le mie "critiche" hanno questa funzione .......... parlarne...... quante volte ad agosto si dice: "Dobbiamo trovare qualcosa di nuovo, non facciamo passare l'inverno senza far niente, poi invece ............. ci si trova a cercare fra gli avanzi :-( per "fare qualcosa per Pigna". Avessi la soluzione eccome se la proporrei perché amo troppo il Festival. L'unica cosa che mi sento di dire è : Si trovino quanti amano sinceramente il "Festival della Poesia e della Commedia Intemelia" senza campanilismi e senza protagonismi personali. Si impegnino tutti in modo disinteressato alla valorizzazione dell'Intemelio lasciando ad altre occasioni quello che intemelio non è. Grande serata, emozioni e pathos a non finire, quella con Bruno Lauzi tanto per fare un esempio ma altra cosa come de André a Dolceacqua. Scusatemi mi devo trattenere perché la mia logoroicità prende troppo mano :-( In bocca al lupo al Festival comunque e AD MULTOS ANNOS
Sarò franca: amo il mio dialetto (non lo parlo purtroppo ma lo capisco abb bene)e amo il festival...!tuttavia non so quanto ancora potrà durare e questo mi dispiace!ormai i giovani (io sn la prima) non lo parlano più e non basta sentire i genitori o i nonni...manca la pratica! se nn si insegna il dialetto fin da piccoli poi non lo si impara più...! e poi diciamo la verità: i ragazzi sn sempre più svogliati questo è quanto!! quest'anno si è aggiunto alla compagnia il mio amico Riccardo k si è buttato senza pensarci un attimo! sei un grande! Oh mi raccomando...pignaschi andate a vedere ank le commedie degli altri paesi...nn siate sempre i soliti!!per quella di pigna il pienone e poi per le altre 4 gatti! Una Pignasca al 50%
Ciao Anonima. Si, confermo: BRAVO RICCARDO! non solo (ma anche!) per come ha recitato (bravissimo, anche se la parte era piccolina.....) ma proprio per aver detto SI! non sono d'accordo sul fatto che i ragazzi siano pigri: SONO I GENITORI PIGRI!!!! Ai ragazzi se si parla loro il dialetto da piccoli, come anche il francese o che so io l'inglese, lo imparano e posso assicurare a tutti quanti (per esperienza DIRETTA) che non fasso assolutamente confusione tra le lingue.... per quanto riguarda recitare, bè questo è un altro discorso. Non tutti se la sentono, altri forse hanno solo bisogno di una piccola spinta (e speriamo che Riccardo ne spinga molti!) Vero è che agli attuali attori la situazione sta divendando un po' pensante..... se ci fosse un pochino di ricambio sarebbe una idea GRANDE GRANDE GRANDE...... Invece, per il fatto che solo la commedia di Pigna registra il pienone, acc... sono d'accordo con te!!! abbiamo proprio questo brutttissssimo vizio: forse perchè gli altri attori non li conosciamo e così non possiamo criticare? boh, spero che non sia così... Certe volte i miei compaesani proprio non li capisco... Ieri sera, ad esempio, recitava la compagnia di Montaldo: stanno diventando di anno in anno sempre più brave, quelle donne!!!! pubblico? poco! eppure lo meritavano davvero.... ps. anomina, se hai voglia di provarci a salire sul palco, fatti viva!!!!! e passa parola!!!!!
Mi dispiace Pignasca ma io faccio parte di quelli k nn se la sentono di salire sul palco per recitare e il mio pignasco lascia molto a desiderare...oltrettt per motivi di studio non sarei mai disponibile per le prove.
Cmq hai ragione: un BRAVISSIME alle mie "compaesane"! Pignasca al 50%
Rispondo a pignasca al 50%. Certe volte, salire sul palco, può anche aiutare... il diavolo non è sempre brutto come lo si dipinge..... Cmq pazienza! Però magari se qualche tua amica e/o amico (anche più grande di te) ne avesse voglia..... bòh, non si sa mai: magari c'è qualcuno che ne avrebbe voglia e non osa.... Per Montalto: sì confermo ancora: BRAVE!!!!
Grazie, Al.
RispondiEliminaVorrei porre l'accento sul numero di edizioni di questo Festival. 40 anni sono veramente tanti, per un festival di questo genere. Anche se ha un carattere, per ovvi motivi di "lingue", prettamente locale, lo sforzo organizzativo (economico e logistico) è decisamente importante. Mi sono permessa di dire "lingue" perchè i dialetti dovrebbero essere considerate alla stregua di una lingua, se pur minore. I dialetti fanno parte della nostra cultura, delle nostre radici: partendo dal presupposto che l'Italiano è la nostra lingua nazionale, i dialetti locali dovrebbero comunque essere salvaguardati, come esempio di "biodiversità". E un festival che da 40 anni porta avanti questa "salvaguardia" divertendo, sono convinta che meriti tutta la considerazione possibile!
Organizzare un Festival locale per 40 anni senza interruzione è indubbiamente un lavoro "bestiale".
RispondiEliminaPurtroppo però, non si fa altro che ripetere sempre le stesse commedie trite e ritrite, fatte dalle stesse Compagnie e poi ci si lamenta per la mancanza di pubblico.
Non si trovano "nuovi prodotti" locali ?
Io non ne sarei del tutto convinto.
E poi, perché continuare a proporre cose fuori dell'Intemelio che, oltrettutto, hanno un costo non indifferente ?
Oppure manifestazioni che con "u nostru parlà" poco hanno a che fare?
Tanto di "cappello" cmq agli organizzatori per l'impegno anche se ormai il colpo di reni "alla Gianino" per intenderci non è manco più da sperare.
Sinceramente pensavo che in occasione dell'anniversario si potesse fare qualcosina di più.
Bello qui
RispondiEliminami piacerebbe linkarlo se sei d'accordo e se ricambi il favore nell'apposita sezione del mio blog..
mi piacerebbe averti nei miei link..
ti aspetto
ciaoooooooo
www.cohoba.blogspot.com
caro Alberto
RispondiEliminaoggi parlare di festival della poesia e commedia è un vero azzardo. Il nostro dialetto si sta impoverendo a vista d'occhio, perde molti dei suoi vocaboli, non più in uso, legati indissolubilmente alla realtà del nostro mondo contadino, ne seguono la sorte e con grande tristezza, scompaiono definitivamente. Il nostro impegno oggi, oltre a questo Festival e alle sue sofferenze, dovrebbe essere quello di organizzare degli spazi,anche visivi, sulla nostra memoria ed identità. Un centro di documentazione dei dialetti. Bisogna lavorarci, io spero che attraverso il progetto Museale di Pigna (in parte già finanziato) questo "luogo" possa trovare un suo spazio. Una piccola cosa, ma senz'altro un momento importante per la nostra memoria storica.
Proviamoci, non sarà semplice, ma sarà senz'altro uno dei momenti più qualificanti della nostra storia contemporanea.
Ciao Roby
Vorrei rispondere a lampu. Credo che tu ti stia contraddendo da solo... parli che ci sono sempre le stesse compagnie, ma poi ti lamenti se vengono compagnie da fuori! Purtroppo qui in zona le compagnie solo sono queste. Ti lamenti che ci sono sempre le solite cose trite e ritrite, ma se si cerca di inserire qualcosa d'altro, mugugni (ligurismo!) perchè le altre cose hanno poco a che fare con il nostro dialetto. Non metto in dubbio che comunque ci siano delle cose che si possono senz'altro migliorare, ma perchè invece di lanciare il sasso e ritirare la mano non provi a proporre cose concrete? Hai commedie nuove? Hai da proporre nuovi attori/trici? Hai nuove compagnie dialettali da proporci?
RispondiEliminaHai nuovi argomenti da trattare nell'ambito del Festival?
Il Festival è sempre a disposizione.....
Mi piace pignasca e mi piace il dibattito, così come adoro contraddirmi :)ma forse non mi sono spiegato (capita sempre)
RispondiEliminaIl Festival della poesia e commedia intemelia deve essere "intemelio".
Tutti conosciamo la zona intemelia.
Ecco !!!!
Imperia, Genova, il Piemonte...... ???
Poi c'è un altro fatto:
Poesia e commedia sono una cosa, la musica classica, le canzoni rock, americane del sud e del nord, sono altra cosa.
L'ho detto, i pochi e sempre gli stessi organizzatori fanno un lavoro ottimo, visti i mezzi "umani" a disposizione ma è anche vero che è il gatto che si morde la coda.
Il Festival è vecchio perché non c'è nulla di nuovo e non c'è nulla di nuovo perché il Festival è vecchio :-(
Il blog è fatto per stimolare e le mie "critiche" hanno questa funzione .......... parlarne...... quante volte ad agosto si dice: "Dobbiamo trovare qualcosa di nuovo, non facciamo passare l'inverno senza far niente, poi invece ............. ci si trova a cercare fra gli avanzi :-( per "fare qualcosa per Pigna".
Avessi la soluzione eccome se la proporrei perché amo troppo il Festival.
L'unica cosa che mi sento di dire è :
Si trovino quanti amano sinceramente il "Festival della Poesia e della Commedia Intemelia" senza campanilismi e senza protagonismi personali.
Si impegnino tutti in modo disinteressato alla valorizzazione dell'Intemelio lasciando ad altre occasioni quello che intemelio non è.
Grande serata, emozioni e pathos a non finire, quella con Bruno Lauzi tanto per fare un esempio ma altra cosa come de André a Dolceacqua.
Scusatemi mi devo trattenere perché la mia logoroicità prende troppo mano :-(
In bocca al lupo al Festival comunque e
AD MULTOS ANNOS
Sarò franca: amo il mio dialetto (non lo parlo purtroppo ma lo capisco abb bene)e amo il festival...!tuttavia non so quanto ancora potrà durare e questo mi dispiace!ormai i giovani (io sn la prima) non lo parlano più e non basta sentire i genitori o i nonni...manca la pratica! se nn si insegna il dialetto fin da piccoli poi non lo si impara più...! e poi diciamo la verità: i ragazzi sn sempre più svogliati questo è quanto!!
RispondiEliminaquest'anno si è aggiunto alla compagnia il mio amico Riccardo k si è buttato senza pensarci un attimo! sei un grande!
Oh mi raccomando...pignaschi andate a vedere ank le commedie degli altri paesi...nn siate sempre i soliti!!per quella di pigna il pienone e poi per le altre 4 gatti!
Una Pignasca al 50%
Ciao Anonima.
RispondiEliminaSi, confermo: BRAVO RICCARDO! non solo (ma anche!) per come ha recitato (bravissimo, anche se la parte era piccolina.....) ma proprio per aver detto SI! non sono d'accordo sul fatto che i ragazzi siano pigri: SONO I GENITORI PIGRI!!!! Ai ragazzi se si parla loro il dialetto da piccoli, come anche il francese o che so io l'inglese, lo imparano e posso assicurare a tutti quanti (per esperienza DIRETTA) che non fasso assolutamente confusione tra le lingue.... per quanto riguarda recitare, bè questo è un altro discorso. Non tutti se la sentono, altri forse hanno solo bisogno di una piccola spinta (e speriamo che Riccardo ne spinga molti!) Vero è che agli attuali attori la situazione sta divendando un po' pensante..... se ci fosse un pochino di ricambio sarebbe una idea GRANDE GRANDE GRANDE......
Invece, per il fatto che solo la commedia di Pigna registra il pienone, acc... sono d'accordo con te!!! abbiamo proprio questo brutttissssimo vizio: forse perchè gli altri attori non li conosciamo e così non possiamo criticare? boh, spero che non sia così... Certe volte i miei compaesani proprio non li capisco... Ieri sera, ad esempio, recitava la compagnia di Montaldo: stanno diventando di anno in anno sempre più brave, quelle donne!!!! pubblico? poco! eppure lo meritavano davvero....
ps. anomina, se hai voglia di provarci a salire sul palco, fatti viva!!!!! e passa parola!!!!!
Mi dispiace Pignasca ma io faccio parte di quelli k nn se la sentono di salire sul palco per recitare e il mio pignasco lascia molto a desiderare...oltrettt per motivi di studio non sarei mai disponibile per le prove.
RispondiEliminaCmq hai ragione: un BRAVISSIME alle mie "compaesane"!
Pignasca al 50%
Rispondo a pignasca al 50%.
RispondiEliminaCerte volte, salire sul palco, può anche aiutare... il diavolo non è sempre brutto come lo si dipinge..... Cmq pazienza! Però magari se qualche tua amica e/o amico (anche più grande di te) ne avesse voglia.....
bòh, non si sa mai: magari c'è qualcuno che ne avrebbe voglia e non osa.... Per Montalto: sì confermo ancora: BRAVE!!!!