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giovedì 27 marzo 2008

Brutta beffa a Salvador Allende

soldati americani in Iraq piangono un compagno caduto

Mentre scrivo la pagina è ritornata normale, ma fino a qualche ora fa l'home page del sito di Salvador Allende era stata sostituita. Accanto all'immagine tragicamente famosa degli ultimi momenti di vita del presidente cileno era stata inserita la foto del dittatore Pinochet, suo carnefice, sorridente con in braccio un bambino. La scritta che vedete in alto dice "Il Cile ha bisogno di un monumento al generale Augusto Pinochet Ugarte".

La sostituzione non è dipesa da un'azione di hackeraggio ma da un motivo più banale. Non era stato rinnovato il dominio e qualcuno se ne era subito impadronito.

Vi ricordate o avete letto dei tremendi giorni di passione che culminarono l'11 settembre del 1973 con l'uccisione di Allende e la presa del potere con un golpe del sanguinario Pinochet?
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QUI
le ultime parole di Salvador Allende pronunciate a Radio Magallanes (grazie C.E.G.)

13 commenti:

  1. allora ero una 15enne e non capii la portata di quanto successo, ma negli anni leggendo le cronache ma anche romanzi ambientati all'epoca, e guardando film giarti su questa storia ho sempre portato un peso sul cuore, lo so che può sembrare melodrammatico, ma è così (mi immedesimo sempre troppo e penso che magari poteva succedere a me o alla mia famiglia di venire arrestati senza motivo)

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  2. Ciao Alberto, ho visto il tuo commento sul mio blog, aproposito del post, ma non ho capito.. scusami .. Gian Luca

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  3. Nel senso che in questo post ho rotto la tua catena.

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  4. alberto girano certi pazzi in questo mare... uno è venuto sul mio blog dopo aver visto il mio commento a questo tuo post e mi ha "segnalato" un altro post, bè c'è qualcuno che idolatra pinochet..... che ha spazzato via i...COMUNISTI.....
    ma come gli è potuto venire in mente che la pensassi come lui????

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  5. Già, come gli è potuto venire in mente. Che dica la sua anche qui.

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  6. A fine anni '70 , sebbene adolescente ed idealista, ebbi un'animata discussione con un ricco signore cileno, conosciuto in casa di parenti e sostenitore di Pinochet.Mio padre assistette al diverbio , lanciandomi sguardi che non capivo ( temevo una bella ramanzina),ma più tardi mi disse che avevo fatto bene a sostenere le mie idee, anche se avevo animato i garbati convenevoli dell'ospitalità. In seguito ho letto "d'amore e d'ombra" di Isabelle Allende che tratta del golpe di Pinochet in Cile( romanzo coinvolgente ed appassionante). Ma ricordo bene il film drammatico " la notte delle matite spezzate" che racconta la vita , o meglio, la fine di ragazzi liceali desaparecidos in Argentina .La proiezione del film agli incontri del cinema di Sorrento ,fu interrotta per poco tempo perchè uno spettatore argentino si mise a piangere e a gridare e poi si sentì male: invocava suo figlio , anche lui desaparecido durante gli anni della dittatura.

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  7. Ricordo sì, i manifesti VIA PINOCHET DAL CILE, Gli Inti Illimani esiliati, le loro canzoni, El Pueblo..., Chile herido, i testi di Violeta Parra...
    I desaparecidos dei paesi dell'america Latina...
    Quali atrocità hanno subito anche quei popoli!

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  8. Proprio in quel periodo, nel bel mezzo della mia adolescenza che iniziai, se cosi si può dire, la mia attività politica, o meglio, cominciai ad aprire gli occhi sui "fatti" del mondo. E' chiaro quindi che, ad salvador Allende riservo un posto privilegiato nella scala dei miei ricordi.

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  9. So cosa è successo e ho letto qualche cosa, ma ero troppo piccolo quando sono successi i fatti.

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  10. Andavo a scuola dalla suore e frequentavo l'ARCI !!(Eh sì, ognuno ha le sue contraddizioni)la sala delle riunioni era tappezzata dei manifesti di Allende.

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  11. alberto chiedo scusa pare che invece tale emanuelito volesse farmi notare anche lui la follia della gente...

    mi perplimo comunque

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  12. Io ho (ancora) la foto di Allende appesa in ufficio, come esempio di uomo coraggioso e leale alle regole ed agli impegni assunti. Tra le sue ultime parole: "Soltanto crivellandomi di colpi potranno impedire la mia volontà di compiere il programma del popolo. Compagni, rimanete attenti alle notizie nei vostri posti di lavoro, che il compagno presidente non abbandonerà il suo popolo, né il suo posto di lavoro". Si badi: POSTO DI LAVORO, non poltrona. Si può dire altrettanto di tanti, troppi esponenti dell'attuale pseudosinistra di casa nostra?

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  13. Del periodo non ho ricordi chiari, ero ancora una bambina: quel che so è praticamente ciò che sappiamo tutti: quello che ci hanno trasmesso le cronache, i libri, i film....
    brutto periodo, per il Cile

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