Ci sono usanze che si perdono e altre che resistono. Quando ero bambino passavo quasi tutta l'estate con i miei nonni in una campagna situata sulla cima di un'alta collina. Da una parte si vedeva il mare e dall'altra le montagne, un panorama a trecentosessanta gradi o quasi. E in questa giornata, la vigilia di San Giovanni, appena faceva buio cominciava lo spettacolo. A uno a uno venivano accesi fuochi in tutte le terre attorno. In alto, in basso, a monte, a valle. Anche nei paesi, ad ogni crocicchio. Una tradizione millenaria che è andata quasi persa. Resiste invece qui quest'uso di bagnare questa sera chiunque si trovi a tiro. E non ci sono santi che tengano. Chi si trova per la pubblica via dopo il tramonto state pur certi che non la farà franca. Io li ho bloccati per un pelo alzando un dito e facendo notare che il sole non era ancora tramontato. Mentre scrivo la doccia collettiva è in corso.
acqua,san giovanni, isolabona, fuochi
"Prestare attenzione agli imprevedibili lanci d'acqua"...roba da maghi e maghetti.
RispondiEliminaNella cenere dei falò spenti, la mattina del 24, era facile trovare i capelli di San Giovanni.
I lanci d'acqua con i secchi non dovrebbero essere ammessi. La tradizione registra le " schite " .
RispondiEliminaA Silla devo ricordare che da quando lui e Miò mi hanno bagnato sulla porta du "Marescialu" non mi sono più ripreso.
Ad Alberto: Dalla Marra " panorama a trecentosessanta gradi" .Dalla Bassa di Peirafica ,380.
con questi caldi niente di meglio buona giornata
RispondiEliminaRicordarsi di mettere il cellulare in una custodia stagna (o lasciarlo a casa) :-)
RispondiEliminaHo sempre adorato le battaglie con l'acqua
RispondiElimina:-) Bellissime foto, colgono l'attimo.
RispondiEliminaInvece qui ecco che si fa:
rigorosamente la notte del 24 giugno si raccolgono 24 noci e si aggiunge 1 litro d'alcol una scorza di limone qualche chicco di caffe 8 etti di zucchero un bastoncino si vaniglia ecc. ecc.
Ma poi, dànno anche il vino bainco fresco?
RispondiEliminaNon conoscevo proprio quest'usanza!
RispondiEliminaA Triora accendiamo ancora il falò, poi processione e distribuzione di cipolle ripiene.
Il giorno dopo tutti a San Zane (San Giovanni dei Prati) per un raduno collettivo e megamangiata sui prati.
Saluti a tutti!
Dovevi andarci a Casterino, Alberto!
RispondiEliminaDa noi i gavettoni in estate nei seventies erano d'uso: li facevamo ai villici che salivano a "rubarci" le ragazze.
Ciao, grazie della preziosa e importante precisazione. Mi sono fatto fregare come qualcun altro con Neruda...Adesso rettifico e cambio immagine.
RispondiEliminaGrazie ancora, mi dispiace per l'errore...
Ciao, a presto!
Molti anni fa, nella notte del 24 giugno, erano state messe in mare le "barchette di San Giovanni".Centinaia di fiammelle accese che galleggiavano sull'acqua trasportate dalla corrente in ogni direzione a propiziare le forze della natura.
RispondiEliminaIeri notte a Torino, in piazza Castello, il farò è caduto verso Porta Nuova. Il sindaco ha detto che è dalla parte giusta. Noi Juventini ci siamo toccati le rotule. Passi il politically correct del nostro "amato" primo cittadino, ma noi vogliamo il prossimo scudetto e, con annessa, la Champions League.
RispondiEliminaBellissimi i fuochi sulle acque di un fiume ( il Po ) così pieno d'acqua.
@fuin: ci saranno altre occasioni
per rinfrescarti il tuo folto scalpo...
@ fuin: indovina chi sono...
RispondiEliminacon questo caldo, avrei fatto carte false per partecipare... un pensierino per il prossimo anno...
RispondiEliminaqueste tradizioni sono fantastiche!!! ed il comunicato del sindaco lo trovo fantastico!!
RispondiEliminaquesta dei secchi d'acqua non la sapevo....
RispondiEliminaConosco, invece, la tradizione che vuole che il giorno di San Giovanni si raccolgano le noci. E l'iperico, che non per niente è anche detto "erba di San Giovanni"
conoscevo solo la tradizione dei falò e quella della raccolta delle noci, necessarie per preparare il nocino.
RispondiEliminaNeanch'io conoscevo la tradizione della battaglia dell'acqua. Un bel refrigerio con il caldo che fa...
RispondiEliminanascere il 24 giugno non è indifferente.sarà che i pesci si accoppiano,sara che c'è più luce, sarà per via del nocino...insomma i cinquanta sono proprio lievi
RispondiEliminaI fuochi di San Giovanni sono anche una tradizione della bellissima Norvegia. Il 24 di giugno è, per tradizione, l'ultimo giorno utile per la raccolta degli stoccafissi ed i pescatori per festeggiare l'evento accendono falò in riva al mare. Peccato che non sia un bravo fotografo come Alberto altrimenti vi avrei proposto alcune istantanee delle Isole Lofoten.
RispondiElimina@analfabeta:auguri per gli splendidi cinquanta che hai compiuto. Nascere il giorno in cui la luce raggiunge il suo apice e l'intero pianeta è rivolto allo splendore solare, ti avrà dato sicuramente grande forza nell'affrontare la vita. (Io al contrario, sono nata il 21 dicembre, giorno in cui, più o meno, il buio raggiunge il suo massimo!)Ciao.
RispondiElimina@anonimo: mi hai ricordato una bellissima immagine che mi ha inviato un amico l'anno scorso dalle Lofoten: c'è stampata l'ora (23:48) e si vede il sole all'orizzonte... il tutto con colori ambrati stupendi! (bè, il mio amico non è male come fotografo...)
RispondiEliminaAh, Auguri Analfabeta.
Analfabeta
RispondiEliminaTantissimi auguri anche da parte mia.
@filo
RispondiElimina@alberto
grazie per gli auguri.quest'anno nessuno è andato a bagnarsi in mare prima del sorgere del sole e san giovanni è rimasto da solo sulla spiaggia rovente ad attendere invano le fanciulle in fiore.troppa fatica!
@pignasca grazie anche a te.
RispondiEliminaaccidenti
questi cinquanta sono pure svagati
analfabeta, auguri! sei al primo giro di boa, che fortuna nascere il 24 giugno facendo gimkane tra falò e gavettoni
RispondiElimina@anonimo
RispondiEliminaci saranno altre occasioni .... folto scalpo... Purtroppo i miei antenati non abitavano in Via Forno.
@pignasca
Se vuoi vedere i fuochi di San Giovanni in Norvegia organizza il tuo viaggio con i batteli postali (Hurtigruten) Gli engari li ho raccolti ma i eia tuti spigai.
@fuin: certo che non ti scappa proprio nulla. Qui in giro ne ho sparata una grossa. Ti sfido a scoprirla. Un caro saluto, ovviamente...
RispondiElimina@fuin: acc.. mi dispiace per gli engrari! d'altra parte, con questo tempo strano (prima freddo sino a tardi, e poi caldo tutto d'un colpo)... Prima o poi ci vado in Norvegia a vedere il sole di mezzanotte! Però non sono Alberto, e neanche Ennio... e le mie foto saranno senz'altro meno belle
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