Questa mattina ho fatto un giretto su questa macchina, una due cavalli di un gruppo di buontemponi incontrati per caso. E di colpo mi sono rivisto ragazzo e mi è venuto in mente Jean Claude che adesso abita a Parigi e che è tanto tempo che non lo sento.
L'amica Skip diceva degli oggetti che ti fanno ricordare momenti della tua vita passata. Ma lei parlava degli oggetti suoi, sulla sua scrivania, ed erano i suoi ricordi intimi. Ci sono anche questi di oggetti, che non sono tuoi e che ti appaiono per caso, che eccitano la memoria.
Chi ha viaggiato su questa macchina ha senz'altro qualcosa da raccontare.
Technorati Tags:
Che bella coppia! state bene insieme... certi oggetti ci restituiscono un bel pezzo di identità... Menomale!
RispondiEliminaciao
Caspita che tutto.
RispondiEliminaPensa che tanti tanti anni fa l'allora mio ragazzo aveva una diane citroen, abbastanza simile a una 2 cavalli e oltretutto non avendone neppure il fascino (che c'era gia allora).
Il cambio era pazzesco, sbucavaperpendicolarmente da meta' cruscotto e immancabilmente tutte le volte al semaforo mettevi la retromarcia.
Che ricordi!
Il grande scrittore di viaggi e iconografo ginevrino Nicolas Bouvier, amico e maestro del nostro Beppe Sebaste, negli anni Cinquanta arrivò dalla Svizzera a Ceylon con una Topolino. Fu un viaggio epico e mitico, raccontato in un libro che è anche tradotto in italiano, "La polvere del mondo", Diabasis edizioni.
RispondiEliminaDue anni fa, per emularlo, Paolo Rumiz girò con una Topolino gli Appennini, fino alla punta dello stivale.
Le Topolino, come questa "deux chevaux", sono macchine che ti concedono l'agio della lentezza e una maggiore interrelazione col paesaggio che attraversi. Altri tempi, altri ritmi. Ma così è la vita.
Ho comprato e sto leggendo una collettanea di articoli di Enzo Biagi, il grande Biagi (sobrio e garbato, nell'ottica della "mitezza" di cui parlava Bobbio e che è semplicemente il contrario dell'arroganza, anche quando conversa con l'ufficiale nazista Kesselring e gli ricorda i 2000 morti di Marzabotto), che attravesano la nostra storia dal 1940 al 2007. Queste atmosfere, questi particolari che solleticano la memoria, ci sono tutti, col sapore di epoche perdute, fuorchè nella nostra memoria (e fuorché in sporadiche epifanie come quella della macchina di Alberto...).
c'è una due cavalli ormai morta nel garage di una mia amica, sono anni che piano piano stiamo cercando di rimetterla in sesto. Certo, nessuno di noi, per età anagrafica, ha potuto vivere quell'auto nel suo contesto storico. Un peccato. Però certo, di oggetti che eccitano la memoria ce ne sono tanti, e meno male
RispondiEliminaMitica due cavalli, l'aveva un mio amico, ma poi ha dovuto gettarla causa un incidente.
RispondiElimina2CV ne ho avute due (tre se conto anche la DYane, ma non era la stessa macchina)una azzurra e l'ultima rossa che un banale incidente, non causato da me , mi ha costretto a rottamare dieci anni fa. Con quella azzurra mi sono trovata sul colle della Maddalena, per andare a Briançon a vedere le meridiane, una notte di bufera , visibilità zero, senza catene,la neve che si scioglieva e sgocciolava nell'abitacolo dalla capote di tela bucherellata dalle unghie del gatto che amava accoccolarcisi sopra e dalle intemperie. La 2cv procedeva,ondeggiando e arrancando in prima, con i suoi miseri fari, poco più di lanterne da calesse, che a malapena bucavano il buio, per una salita interminabile nel freddo siderale del nulla assoluto.Beh, è arrivata in cima e la bufera è passata!
RispondiEliminaUn'altra volta, fermata alla frontiera, fatta scendere, scortata in una cella da poliziotti e guardia di finanza con il mitra, svuotare la borsa con calma,macchina perquisita da cima a fondo ... e poi, dopo quasi un'ora, "prego, signorina, può andare, tutto a posto!"
Due automobili cha sono state per me una seconda pelle!
Bei tempi! Il cambio non dava neanche fastidio, essendo in alto!!
RispondiEliminaQuando si camminava ti sbatteva un po' di qua e un po' di là, era super molleggiata, ma andava sempre tutto bene perchè ti portava in posti dove altre vetture non sarebbero andate! Che "camporelle!" peccato sia passato tanto tempo.
La due cavalli, inimitabile, come la vecchia 500. Sì, tante storie da ricordare per queste macchinine.
RispondiEliminapia
RispondiEliminaSì, Pia, menomale, ogni tanto quando capita.
sub
Se mi ricordo bene la marcia indietro era avanti a sinistra.
c.e.g.
Manderò il link del post a Beppe, magari interviene anche lui.
paz
Se rivive faccelo sapere.
duhangst
Peccato finire così.
raggio
Camporelle? Ma quando mi blocchi e mi dici «Raggio sono io»?
river
Io ne avrei da raccontare tante.
Mitica auto, anche se io ho sempre preferito la 500.
RispondiEliminaRicordo però un filn di Maurizio Sciarra che si intitola:
Alla rivoluzione sulla 2 Cavalli.
Che raconta il viaggio di 3 giovani che nel 1974 partirono da Parigi alla volta di Lisbona per vivere la festa della fine della lunga dittatura militare in Portogallo....la rivoluzione dei garofani.
Salù
Ino
Grazie, Alberto.
RispondiEliminaI miei ricordi sono legati a una vespa, che giace in garage, ad una 500 gialla con la capote sempre alzata e ancor prima a una 600 bianca, carica, carica di... bambini.
Infatti! Come la prima.
RispondiEliminaCiao, ti pregherei di venire nel mio blog affinchè tu possa leggere quello che l'attuale governo vuole fare con chi gestisce un blog, affinchè, nel caso fossi d'accordo, tu possa firmare la petizione on line per non far approvare questo scellerato decreto legge. Grazie. Buona giornata. Francesco
RispondiEliminaHo fatto in tempo a farmi scarrozzare da una due cavalli, prima auto di una carissima amica. Già allora piuttosto mal messa si intravedeva, sotto i piedi lato passeggero, l'asfalto e, alla fine dei suoi giorni, i sedili sono andati a completare l'arredamento della 'tana' in cui ci trovava da ragazzi.
RispondiEliminaBei ricordi davvero...
Mi è sempre piaciuta molto la 2 cavalli, ma io ero del "partito" della Renault 4. Avevo il modello Safari, la più spartana, l'ho usata tantissimo, orgogliosa, fino alla fine naturale dei suoi giorni... :(
RispondiEliminaCon la mia compagnia di amici avevamo invece una 500 che avevamo dipinto con i nomi delle ragazze della compagnia ! Saranno passati almeno 25 anni, che bello se invece di essere rottamata fosse rimasta a tangibile ricordo di quegli anni, come questa !
RispondiEliminaDai!!!! Ma è meravigliosa!!!
RispondiEliminaCapisco le emozioni che la provato. La 2cv non è stata parte della mia generazione ma ne subisco comunque il fascino.
Questo esemplare poi, sembra avere non una ma moltissime storie da raccontare!
Mio padre si é fatto regalare da un suo amico una 2cv incidentata ma adesso,dopo un lungo lavoro di 4 mesi,é tornata uno vero splendore!Ancora meglio di quando era nuova!
RispondiEliminadi colore é rossa e panna,se lo beccate per la val nervia fermatelo e chiedetegli un giro che sicuramente gli farà piacere!
Ciao Alberto, è troppo bella, bellissima, quando ne vedi una così bella vissuta parte subito il film dei ricordi...
RispondiEliminaHo ricordi di due cavalli, Diane, R4 ma anche Prinz, cinquecento con la capote e anche versione giardinetta. Ho.. navigato su tutte, anche se non tutte erano mie. In alcune il fondo era talmente corroso che si vedeva scorrere l'asfalto, altre hanno rischiato di prendere fuoco ( una Prinz beige ) perchè il telaio del sedile posteriore toccava la batteria e provocava scintille.. Nella vecchia 500 giardinetta era caduto dell'orzo ed aveva trovato 'terreno' fertile tanto da germogliare e crescere rigoglioso tra le guide del sedile passeggero.. Non c'era neve, fango, fossi che le abbiano mai fermate. Era decisamente un altro andare.
RispondiEliminaGrazie per il passaggio da me. ;)