Diciamo che il mutare dei costumi è intervenuto anche in questo campo, o forse era così anche prima ma non si diceva (e in alcuni casi ho potuto verificare, a posteriori, che il buttare tutto in sentimenti non interessava affatto alla parte femminile: e parlo già di più di vent'anni fa), ma mi sono sentito dire da varie colleghe (la cui età si aggira sulla mia, quindi non certo di nuova generazione) che quel che interessa loro è trombare, e che quel che serve è un uomo che, quando lo chiamano, sia disponibile per quello, senza tante altre storie, discorsi, ragionamenti eccetera. Ci hanno convinti, come retaggio probabilmente petrarchesco, che la realtà è quella rappresentata dallo schema postato da Alberto, e ora dobbiamo prendere atto che non è affatto così, e che, se lo avessimo saputo prima, le nostre vite sarebbero state ben diverse, e ci saremmo risparmiati tante "pene d'amor perdute". Ormai, però, è tardi, purtroppo...
Il vero problema è che noi uomini non abbiamo abbastanza sangue, pertanto quando questo "affluisce" nelle parti basse non irrora più il cervello come dovrebbe e quindi perdiamo la capacità di ragionare lucidamente ;-)
coraggio signor c.e.g. "trombare" non è un crimine anche se ai suoi occhi appare attività altamente disprezzabile perciò gradita alle donne.ella si contenti di sublimi sospiri poetici a secco.grazie
Ciao sono Michele di http://pianetatempolibero.blogspot.com ti propongo uno scambio link col tuo blog vai a vedere il mio se per te ok lascia un commento buona serata
Be, pur invertendo l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia.:)
O forse è una questione di vantaggio sul tempo: l'uomo nasce semi-imparato in certe cose, la donna ci arriva dopo... perciò mentre l'uomo arriva alla sintesi, la donna si sta ancora perdendo nell'analisi. Hanno tempi e ritmi diversi: il difficile è riuscire a sincronizzarli.
Quante disquisizioni e "pensamenti" sul sesso, l'amore e cmq il rapporto uomo/donna! Forse perchè (come diceva saggiamente mia nonna) chi lo fa non ne parla e chi ne parla è perchè non lo fa :-) La mia impressione è che tutta questa libertà, tutta questa "spavalderia" sessuale ed affettiva che dicono oggi ci sia, in realtà è più apparente che effettiva. E che oggi ci sia una grande incomunicabilità e solitudine.
Credo che la cosa più sensata l'abbia detta Audrey: dietro tutta questa spavalderia (maschile e femminile) c'è un fondo di grande solitudine. Il problema è questo, non il considerare il sesso attività disdicevole o meno, come sostiene Analfabeta. Il problema è che il rapporto umano si riduce, in questi casi, alla mera attività erotica, finita la quale ognuno va per conto suo, a vivere la propria solitudine. Non è disprezzabile fare sesso (anzi: potessimo fermarci all'età in cui l'orologio segna sempre le due e dieci, e non arrivare mai a quella in cui si ferma sulle sei e mezza!), è triste non sentire alcun bisogno di una conversazione o di una qualche altra condivisione (un film, un libro, una musica, un cibo...) una volta terminato quello. Persino le signore delle Case di una volta sentivano il bisogno, finito il lavoro, di parlare coi clienti più affezionati, di confidare loro sogni e speranze... Indro Montanelli racconta di aver preparato, in quelle Case, degli esami universitari, perché lì trovava una dimensione quasi "familiare". Non che io abbia nostalgia di quei tempi, per carità, ma il ridurre tutto, anche il sesso, a una mera operazione consumistica mi rattrista un po'. Penso di averne il diritto...
Vedendo quello che fanno nel loro lavoro alcuni uomini che ricoprono posti dirigenziali o di responsabilità (sia nell'amministrazione pubblica che nel privato) quando si bevono il cervello per qualche soggetto femminile (e si trattasse almeno della Bellucci, ma ce ne sono certe che per carità...), verrebbe da proporre la castrazione chimica da praticare a quanti vogliono ricoprire certi incarichi, per il solo periodo di tempo in cui li ricoprono. Si eviterebbero così turbative e distorsioni gestionali che si ripercuotono su tutti gli altri, e sugli Enti o Società. Per il resto, si potrebbe creare una nuova forza politica che, mettendo insieme Antonio Albanese e Berlusconi, proponesse lo slogan: più PIL per tutti!
c.e.g.io non sostengo un bel nulla,scrive tutto lei. gradirei che mi facesse intendere meglio il suo ragionamento. L'amore si fa con il corpo,i discorsi con le parole.C'è chi l'amore lo fa con le parole e i discorsi col corpo.e ancora chi vuole mettere insieme un pò dell'uno e dell'altro. la solitidine e il consumo sono altra cosa
"Il territorio di una donna è quello che giace inviolato dal desiderio diretto dell'uomo. L'uomo attacca il centro vitale. La donna riempie la circonferenza." Credo che queste parole di Anais Nin esprimano al meglio il concetto. wwwlamagagio.blogspot.com
In ogni caso, il luogo comune proposto è riduttivo e semplicistico.
Recenti studi sulla sessualità hanno messo in luce quanto gli aspetti sessuali siano di fondamentale importanza per la costruzione dell'identità personale e per l'evoluzione in senso sociale dell'individuo. Nell'ambito di tali studi, si legge: "La sessualità umana non è solo dettata dall’istinto o da una stereotipia di condotte, come accade nell’animale, ma è influenzata da un lato dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la loro personalità. La sfera sessuale richiede quindi un’analisi fondata sulla convergenza di varie linee di sviluppo, comprendenti l’affettività, le emozioni e le relazioni". I rapporti Kinsey sul comportamento sessuale dell'essere umano "Sexual Behaviour in the Human Male" (Il comportamento sessuale dell'uomo; 1948) e "Sexual Behaviour in the Human Female" (Il comportamento sessuale della donna; 1953), scritti dai Dott.ri Alfred Kinsey, Wardell Pomeroy e altri, sfidano le conoscenze convenzionali sulla sessualità.
Diciamo che il mutare dei costumi è intervenuto anche in questo campo, o forse era così anche prima ma non si diceva (e in alcuni casi ho potuto verificare, a posteriori, che il buttare tutto in sentimenti non interessava affatto alla parte femminile: e parlo già di più di vent'anni fa), ma mi sono sentito dire da varie colleghe (la cui età si aggira sulla mia, quindi non certo di nuova generazione) che quel che interessa loro è trombare, e che quel che serve è un uomo che, quando lo chiamano, sia disponibile per quello, senza tante altre storie, discorsi, ragionamenti eccetera.
RispondiEliminaCi hanno convinti, come retaggio probabilmente petrarchesco, che la realtà è quella rappresentata dallo schema postato da Alberto, e ora dobbiamo prendere atto che non è affatto così, e che, se lo avessimo saputo prima, le nostre vite sarebbero state ben diverse, e ci saremmo risparmiati tante "pene d'amor perdute".
Ormai, però, è tardi, purtroppo...
Dovevi provare con picche, quadri e fiori. Solo, a chi le picche e a chi i quadri? Per i fiori, magari, un poo' come i cuori.
RispondiEliminaIl vero problema è che noi uomini non abbiamo abbastanza sangue, pertanto quando questo "affluisce" nelle parti basse non irrora più il cervello come dovrebbe e quindi perdiamo la capacità di ragionare lucidamente ;-)
RispondiEliminacoraggio signor c.e.g. "trombare"
RispondiEliminanon è un crimine anche se ai suoi occhi appare attività altamente disprezzabile perciò gradita alle donne.ella si contenti di sublimi sospiri poetici a secco.grazie
Sono d'accordo con Fausto.
RispondiEliminaVerità.
RispondiEliminaverità mascherata da provocazione....
RispondiEliminaCiao sono Michele di http://pianetatempolibero.blogspot.com ti propongo uno scambio link col tuo blog
RispondiEliminavai a vedere il mio se per te ok lascia un commento
buona serata
Anche all'opposto funziona uguale :)
RispondiEliminaAlberto....
RispondiEliminaOggi 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Sono uomo pensante, non animale.
Salù
E' una giornata comunque importante da ricordare, anche con delle provocazioni se uno vuole.
RispondiEliminaBe, pur invertendo l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia.:)
RispondiEliminaO forse è una questione di vantaggio sul tempo: l'uomo nasce semi-imparato in certe cose, la donna ci arriva dopo... perciò mentre l'uomo arriva alla sintesi, la donna si sta ancora perdendo nell'analisi. Hanno tempi e ritmi diversi: il difficile è riuscire a sincronizzarli.
Quante disquisizioni e "pensamenti" sul sesso, l'amore e cmq il rapporto uomo/donna!
RispondiEliminaForse perchè (come diceva saggiamente mia nonna) chi lo fa non ne parla e chi ne parla è perchè non lo fa :-)
La mia impressione è che tutta questa libertà, tutta questa "spavalderia" sessuale ed affettiva che dicono oggi ci sia, in realtà è più apparente che effettiva.
E che oggi ci sia una grande incomunicabilità e solitudine.
Credo che la cosa più sensata l'abbia detta Audrey: dietro tutta questa spavalderia (maschile e femminile) c'è un fondo di grande solitudine. Il problema è questo, non il considerare il sesso attività disdicevole o meno, come sostiene Analfabeta. Il problema è che il rapporto umano si riduce, in questi casi, alla mera attività erotica, finita la quale ognuno va per conto suo, a vivere la propria solitudine. Non è disprezzabile fare sesso (anzi: potessimo fermarci all'età in cui l'orologio segna sempre le due e dieci, e non arrivare mai a quella in cui si ferma sulle sei e mezza!), è triste non sentire alcun bisogno di una conversazione o di una qualche altra condivisione (un film, un libro, una musica, un cibo...) una volta terminato quello. Persino le signore delle Case di una volta sentivano il bisogno, finito il lavoro, di parlare coi clienti più affezionati, di confidare loro sogni e speranze... Indro Montanelli racconta di aver preparato, in quelle Case, degli esami universitari, perché lì trovava una dimensione quasi "familiare". Non che io abbia nostalgia di quei tempi, per carità, ma il ridurre tutto, anche il sesso, a una mera operazione consumistica mi rattrista un po'. Penso di averne il diritto...
RispondiEliminadirei che la spiegazione di Fausto è più che convincente. Credo sia pure la teoria più considerata da tutte le grandi menti della scienza. ;)
RispondiEliminaVedendo quello che fanno nel loro lavoro alcuni uomini che ricoprono posti dirigenziali o di responsabilità (sia nell'amministrazione pubblica che nel privato) quando si bevono il cervello per qualche soggetto femminile (e si trattasse almeno della Bellucci, ma ce ne sono certe che per carità...), verrebbe da proporre la castrazione chimica da praticare a quanti vogliono ricoprire certi incarichi, per il solo periodo di tempo in cui li ricoprono. Si eviterebbero così turbative e distorsioni gestionali che si ripercuotono su tutti gli altri, e sugli Enti o Società.
RispondiEliminaPer il resto, si potrebbe creare una nuova forza politica che, mettendo insieme Antonio Albanese e Berlusconi, proponesse lo slogan: più PIL per tutti!
Come dissentire da ciò che afferma flaubert, avete presente la stangona del Brunetta...?
RispondiEliminaPenso che faccia ridere solo chi la pensa cosi.
RispondiEliminaskip non ha tutti i torti...
RispondiEliminac.e.g.io non sostengo un bel nulla,scrive tutto lei.
RispondiEliminagradirei che mi facesse intendere meglio il suo ragionamento.
L'amore si fa con il corpo,i discorsi con le parole.C'è chi l'amore lo fa con le parole e i discorsi col corpo.e ancora chi vuole mettere insieme un pò dell'uno e dell'altro.
la solitidine e il consumo sono altra cosa
"Il territorio di una donna è quello che giace inviolato dal desiderio diretto dell'uomo. L'uomo attacca il centro vitale. La donna riempie la circonferenza."
RispondiEliminaCredo che queste parole di Anais Nin esprimano al meglio il concetto.
wwwlamagagio.blogspot.com
Concordo con Audrey!:)
RispondiEliminaIn ogni caso, il luogo comune proposto è riduttivo e semplicistico.
Recenti studi sulla sessualità hanno messo in luce quanto gli aspetti sessuali siano di fondamentale importanza per la costruzione dell'identità personale e per l'evoluzione in senso sociale dell'individuo.
Nell'ambito di tali studi, si legge: "La sessualità umana non è solo dettata dall’istinto o da una stereotipia di condotte, come accade nell’animale, ma è influenzata da un lato dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la loro personalità. La sfera sessuale richiede quindi un’analisi fondata sulla convergenza di varie linee di sviluppo, comprendenti l’affettività, le emozioni e le relazioni".
I rapporti Kinsey sul comportamento sessuale dell'essere umano "Sexual Behaviour in the Human Male" (Il comportamento sessuale dell'uomo; 1948) e "Sexual Behaviour in the Human Female" (Il comportamento sessuale della donna; 1953), scritti dai Dott.ri Alfred Kinsey, Wardell Pomeroy e altri, sfidano le conoscenze convenzionali sulla sessualità.
Salutoni.
annarita
ehm..spero provocazione..ahahaha grazie per esserti aggiunto ai miei lettori..ho ricambiato con piacere.a presto!!!!!
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