Milano, corso Buenos Aires, scattate ieri pomeriggio
Quando ieri sono passato in questa sempre trafficatissima via, per l'occasione (quale occasione? che non ho chiesto) sgombra da automobili, la situazione di un teatrino di burattini allestito alla buona ha costretto la mia fretta, anche se ben motivata, a darsi una calmata. E così ne sono venuti fuori questi scatti e alcune considerazioni.
Sì, ci sono per i bambini, per i loro passa-tempi (il trattino non è un refuso), playstation e nintendo e televisione a gogo, ma questi spettacoli di burattini, ingenui se volete a confronto di quello che ci tocca vedere, hanno ancora la loro bella presa coinvolgente che li proietta nei mondi fantastici della tradizione popolare e fiabesca.
E che dire poi che in epoca di raggi laser sempre più potenti e realtà virtuali sempre più vicine al reale nella loro finzione abbiano ancora un grande fascino su grandi e piccini i fuochi artificiali sparati in spettacoli pirotecnici di antichissima storia.
Che il nostro freddo vivere abbia bisogno del calore d'altri tempi?
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Con mia figlia, in questi ultimi anni, ci è toccata la fortuna di vedere, in giro, alcuni spettacoli dei burattinai Niemen di Torino, come "L'acqua miracolosa" o "La principessa rapita".
RispondiEliminaEsperienza impagabile anche per un adulto: Gianduia che lotta col Diavolo, o Testafina spaventato da Timangio, o le entrate in scena di Tartaglia, o il Ballo dei Testoni finale al ritmo dalla mazurca Migliavacca fanno venire le lacrime agli occhi dalle risate anche ad un adulto. D'altronde, i bambini partecipano attivamente alla rappresentazione, interloquiscono con i personaggi, tentano di acchiappare Mister Tiramolla che sporge la testa verso di loro ballando sulla musica di Pop Corn...
Ma anche gli adulti, a volte, si fanno prendere la mano: è diventata celebre l'animosa e animata reazione, dalle mie parti, di un uomo del pubblico durante uno spettacolo sui Paladini di Francia. In una scena, il traditore Gano di Magonza complottava col nemico per far fuori l'esercito cristiano. Nella scena successiva, Carlomagno parla con Orlando ed altri soldati, quando viene anninciato un ingresso: "Arriva Gano!". All'entrata in scena del burattino, ecco che lo spettatore indignato si toglie una scarpa e la scaglia contro il perfido magonzese urlandogli: "Bastardo!".
(Sì, è successo anche con Bush: ma Gano non era un burattino di carne).
I burattini sono incredibilmente affascinanti e divertenti.
RispondiEliminaE i burattinai, devono essere persone davvero magiche!
Sono stato sempre affascinato dai burattini, sono contento di vedere che riescono ad affascinare anche i bambini di oggi.
RispondiEliminaforse nulla ha a che fare con i burattini, ma mio figlio di otto anni, a scuola, per ricreazione, con i suoi compagni hanno riscoperto gli aereoplanini di carta. Li costruiscono, ci fanno le gare e ne disegnano, a casa, perfino le istruzioni personalizzate! In un mondo di pokemon e play station, è consolante....
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaBurattini e marionette li ho riscoperti grazie ad alcune pellicole ed autori, riusciti nell'intento di portare questa tradizione in ambiti cinematografici, anche surrealisti. In particolare mi riferisco a Jan Svankmajer, autore ceco davvero rilevante. Tanto mi ha colpito che, in un recente viaggio a Praga, cercavo espressioni circa questo argomento per le vie; purtroppo, come molto altro, il consumismo ha portato un sovraffolamento di proposta ed un un certo sminuire anche in questo campo... Lì comunque si parla di marionette...
So attualmente poco delle storie tipiche italiane(al contrario dell'altro utente che ha postato, davvero informato!), e pensare che nella mia cittadina continua a farci visita un teatrino da anni e anni! Ho ricordi di me molto piccolo che assiste agli spettacoli e l'acquista delle riproduzioni.
Bellissime immagini, mi ricordano il film di Truffaut "I quattrocento colpi" nella scena dove il protagonista entra nel teatro dei burattini pieno di bambini, scena che fra l'altro mi ha sempre commosso tutte le volte che ho avuto modo di vederla.
RispondiEliminaAh, dimenticavo... :)
RispondiEliminaVedo che nel post citi leggermente media elettronici, come spesso accade.
Ho trent'anni. Verso i cinque, dieci e dintorni, giocavo a calcio fra le auto, facevo capanne sugli alberi, vivemo in mezzo a prati, terra, tornavo a casa sporchissimo, con le ginocchia ricoperte da croste e chissà quante volte ho evitato di mettere punti di sutura che magari serivavo. Perché cito tutto questo? Perché in mezzo a ciò non disdegnavo di certo una partitina in sala giochi o una con le console da gioco del tempo ed i primi computer, cose che ci facevano sognare lo spazio e tanto altro.
L'idea che voglio dare è quindi quella della presenza attuale di un impigrire psico fisico generale ed una perdita di valori dei più giovani, non certo per colpa dell'intrattenimento elettronico, che ha la sola colpa di essere di moda(sigh, apprezzato solo perché di moda...) ed essere sfruttao commercialmente come tante altre cose...
Bye! ;)
Abbiamo bisogno di calore e umanità.
RispondiEliminaAbbiamo perso troppo, di ciò che serve realmente per vivere.
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RispondiEliminaTenerissime le espressioni dei piccoli nell'ultima foto, tutti rapiti dallo spettacolo. I burattini hanno proprio il potere di incantare. Quello con i tre gozzi e il bastone poi è Giopì de Sanga, un personaggio del carnevale amatissimo nella mia provincia. E' bello vedere un divertimento genuino come questo resistere al tempo e alle mode che ormai pretendono di governare anche l'atto più spontaneo del mondo: il giocare.
RispondiEliminache bellezza i burattini, ammetto che quando ne incrocio uno spettacolino mi fermo sempre. Quando ero piccolo, l'estate al mare mi ricordo che i miei mi portavano la sera a vedere uno spettacolo di burattini che si teneva in una piazzetta del luogo. Tutte le sere ci volevo andare, non mi sarei mai stancato
RispondiEliminaQuesta è vita!
RispondiEliminaBellissimi i burattini, i bambini, le tue foto...
Grazie
:-)
Vado controcorrente: devo ammettere che fin da piccolo ho sempre odiato i burattini... Non so perchè ma non riesco a trovarli divertenti. Eppure quando ero piccolo non c'erano ancora videogiochi, effetti speciali o altre tecniche sofisticate con cui confrontarli. Semplicemente non mi piacciono.
RispondiEliminaCio' non toglie che concordo sul fatto che i bambini dovrebbero riscoprire dei passatempi più semplici, fantasiosi e socializzanti...
E' "sano" che i bambini provino ancora il senso dello "stupore".
RispondiEliminaHo un collega che quasi tutti gli anni porta la sua bambina alla fiera di Sarmede (TV) il paese delle fiabe.
Mi raccontava dello sconforto di tanti maghi/giocolieri nel vedere la freddezza/noia da parte di tanti bambini. Linfacciamo diventare a adulti troppo presto
fino a quando erano piccoli portavo i bambini al gianicolo dove c'è da quando ero piccola io uno spettacolo di burattini, ogni tanto ci vado a curiosare anche da grande!!!!
RispondiEliminaL'incanto di Giulia (la mia nipotina di 6 anni) davanti ai burattini mi fa sentire bene.
RispondiEliminaDurante le vacanze al mare, nel mercantino notturno ha trovato il teatro di strada, clown che si sono esibiti solo per loro bambini, ma noi adulti non ci siamo tirati indietro.
Scaldano l'anima
Non ho mai visto un teatrino dei burattini e sinceramente non mi ha mai attirato ma so che i bimbi ne vanno matti e giustamente non deve morire perchè e un arte. Peccato che stia scomparendo. Buona vita, Viviana
RispondiEliminaAvrei preferito un bel parco o qualcosa di simile per uno spettacolo simile. Gano ladro e traditore!!!
RispondiEliminaDa quando è iniziato l'asilo steineriano, vent'anni fa a Vallecrosia, e da dieci trasferito a Vallebona, non passa anno che non si faccia il teatrino dei burattini... Affascinante e di "grande presa" sui bambini, naturalmente!
RispondiEliminai burattini non mi sono mai piaciuti, ma con questo non voglio dire che non mi piacciono questi tipi di giochi, anzi li preferisco a quelli tecnologici...che il più delle volte sono un ripiego per tenere occupati i bambini come lo è la televisione...
RispondiEliminaciao alberto, roberta.
Post belissimo! Adoro i burattini e trovo queste forme d'arte straordinarie!
RispondiEliminaE' un ritorno al passato, che provoca scosse di energia creativa a grandi e piccini. L'arte del teatro dei burattini affascina come l'arte circense, risvegliando la nostra fantasia dal torpore della vita virtuale.
RispondiEliminaUn caro saluto
Posso fare la voce fuori dal coro? (ma qualcuno è d'accordo con me....)
RispondiEliminai burattini mi hanno sempre fatto tristezza. non chiedetemi perchè: non mi piacciono.
certamente però sono senz'altro meglio di tanti altri giochi.....
Che belli i burattini! Ricordano l'infanzia, quando per i paesi di montagna erano una delle poche occasioni di divertimento. Come si può dimenticare Baciccia de Muntogiu?
RispondiEliminaLi ho rivisti qualche anno fa ed ho provato una grande tristezza e malinconia, unita però a tanta tenerezza.
I burattini mi fanno ridere; gli acrobati, i giocolieri e i pagliacci dei circhi "popolari" (queli a dimensione di paese, che girano ancora per le nostre piazze: segnalo, ad esempio, il simpatico Dylan Circus, visto con mia figlia in val Curone, a settembre...) mi piacciono; sono invece gli animali al circo che mi fanno piangere, senza ritegno...
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