Milano, via Montenapoleone - Una lunga fila di finte Cinquecento adoperate come vasi per alberi.
Qualche giorno fa il sindaco di Milano Letizia Moratti ha presentato allo stato maggiore del Pdl, riunitosi a casa sua, una brochure trionfalistica con i risultati ottenuti dall'Amministrazione e silenzio naturalmente su tutti i molti fallimenti o su quei progetti demagogici che erano solo dettati dalla necessità del consenso. Il depliant (quattordici paginette formato 21 per 15, carta riciclata a colori) che di fatto è il primo passo per la sua ricandidatura, verrà mandato a tutte le famiglie e già la polemica infuria "la Moratti fa propaganda con i nostri soldi".
Il 10 gennaio del 2008 pubblicai un post col manifesto di cui vedete la miniatura e avevo fatto facile ironia sul mantenimento delle promesse che facevano
Pianteremo 500.000 nuovi alberi in città e daremo vita ad altri 9 milioni di mq di verde pubblico. Realizzeremo 8 Raggi Verdi, collegando il centro con le periferie, per formare un grande anello di parchi e giardini lungo 72 Km: così tutti i milanesi potranno raggiungere uno spazio verde in pochi minuti.
Ieri sono passato in via Montenapoleone e ho visto questi obbrobri. Faranno parte questi alberi offesi e maltrattati dentro un corpo estraneo di quelle piante che aveva in testa la Moratti? Un buontempone ha attaccato questa multa finta per infrazione al "codice del buon fare".
Avevo detto che Milano è sempre più finta. Ecco, la finzione continua e la presa per il culo anche.
Avevo detto che Milano è sempre più finta. Ecco, la finzione continua e la presa per il culo anche.
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in un primo momento sembrava fossero un'installazione temporanea, ora ne parlano come se avessero concluso un'importante opera pubblica, di grande pregio, che durerà nei secoli.
RispondiEliminaInguardabili, effettivamente grande e bella presa per il culo, si! :)
RispondiEliminaSono veramente bruttini!
RispondiEliminaUna città a misura di marchio...
RispondiEliminaPacchiani. Credo che sia la parola più giusta.
RispondiEliminasi vede che non bastavano quelle 2 o 3 automobili che di solito intasano milano...
RispondiEliminache scempio, macchine al posto di vasi, grande lezione naturistica, brava signora Moratti
RispondiEliminaFanno cagare.
RispondiEliminaNon è il massimo... Da quello che ricordo di Milano (sempre visite per lavoro) c'è assai poco verde in centro... Potrebbe non essere un grave problema in una città come la mia (Trieste) dove comunque da una parte c'è il mare e dall'altra c'è il Carso che lo si raggiunge in pochi minuti. Ma per una grande metropoli dove uscire in campagna è spesso questione di ore, il verde pubblico è qualcosa di vitale!
RispondiEliminaCioè il messaggio è che dalle automobili nascono gli alberi?
RispondiEliminaQua ce stanno a cojona' ... (chiedo scusa per la volgarità ma quando ce vo' ce vo'...)
no, il messaggio è più sottile: "facciamo il verde pubblico, ma solo se sponsorizzato, vasi a forma di fiat500? o di mini? oppure di bidet? o borsette di Gucci? chi paga di più?"
RispondiEliminail discorso è all'incirca questo. è l'idea che delle pubblicità possano sostituire degnamente l'arredo urbano.
Qualcuno si ricorda il verde sponsorizzato di piazzale Loreto?
RispondiEliminaqui invece alemanno pota...pota...pota... oh no si è fermato un momento!!!!
RispondiEliminaposso dire la mia: mi fanno veramente schifo gli alberi sacrificati dentro una macchina di???? non so nemmeno cosa
altro che Hundertwasser
quel horreur!!!!!!!!!
RispondiEliminanoooo, ma come si può??? fa male!!!
RispondiEliminache schifezze, che obbrobri veramente! :-(
g
Ma é un'aberrazione!
RispondiEliminama che schifezza davvero
RispondiEliminaL'auto è carina (gusti personali, ma lo trovo un buon restiling), la via solitamente ben tenuta e curata. Sarà mica un'idea così balzana (magari è stata pure considerata "creativa"... vabbé) a rendere l'insieme tanto tremendo?? O_o
RispondiEliminaDavvero brutte, fanno simil interno centro commerciale neo barocco con finte colonne in marmo e arredamento futuristico... ma che cacchio scrivo?
RispondiElimina@CROcchio1830: concordo
@Daniele Verzetti il Rockpoeta: up
ma trovo che il commento più chiaro e esplicativo sia quello di ReAnto: fanno cagare!
Ciao!!
Viene in mente Celentano:
RispondiEliminaUn albero di trenta piani
Per la tua mania
di vivere
in una città
guarda bene come ci ha
conciati
la metropoli.
Belli come noi
ben pochi sai
ce n'erano
e dicevano
quelli vengono dalla campagna.
Ma ridevano
si spanciavano
già sapevano
che saremmo ben presto anche noi diventati
come loro.
Tutti grigi
come grattacieli con la faccia di cera
con la faccia di cera
è la legge di questa atmosfera
che sfuggire non puoi
fino a quando tu vivi in città.
Nuda sulla pianta
prendevi
il sole con me
e cantavano per noi
sui rami le allodole.
Ora invece qui
nella città
i motori
delle macchine
già ci cantano la marcia funebre.
E le fabbriche
ci profumano anche l'aria
colorandoci il cielo di nero che odora di morte.
Ma il Comune
dice che però la città è moderna
non ci devi far caso
se il cemento ti chiude anche il naso,
la nevrosi è di moda:
chi non l'ha ripudiato sarà.
Ahia. non respiro più,
mi sento
che soffoco un pò,
sento il fiato, che va giù,
va giù e non viene su,
vedo solo che
qualcosa sta
nascendo...
forse è un albero
sì è un albero
di trenta piani.
non si possono guardare .... mi sento fortunatissimo..apro le finestre e vedo alberi cresiuti allo stato naturale..boschi e vigne......
RispondiEliminaCredo si faccia troppo rumore per niente. Gli alberi di quella taglia non possono rimanere a lungo cosí. Dunque é un'azione pubblicitaria.Se fosse stato Magritte tutti avrebbero applaudito, ma é un'iniziativa politica, allora...
RispondiEliminaPersonalmente trovo l'idea molto divertente. Il milanese é sempre troppo serio, per non dire troppo severo o caustico. Un pó di fantasia non fa male a nessuno.Dai!
quoto in pieno ReAnto.....
RispondiEliminaTrovo geniale l'idea della multa.
RispondiEliminaLa gente che finalmente sanziona i cattivi amministratori dei beni pubblici.
Che stronzata! (passami l'espressione)
RispondiEliminaGrazie a tutti per i commenti, ma vorrei aggiungere una coda, che potrebbe essere anche l'argomento di un post futuro
RispondiElimina"De gustibus non est disputandum", o "disputandum est"?
Semplicemente orrendi!!
RispondiEliminaE la chiamano arte, questa cosa qui...
Per assonanza, Bruno Martino:
RispondiEliminaE la chiamano estate
questa estate senza te
ma non sanno che vivo
ricordando sempre te
il profumo del mare
non lo sento non c’è più
perché non torni qui
vicino a me
e le chiamano notti
queste notti senza te
ma non sanno che esiste
chi di notte piange te
ma gli altri vivono parlano amano
e la chiamano estate
questa estate senza te
il profumo del mare
non lo sento non c’è più
perché non torni qui
vicino a me
e le chiamano notti
queste notti senza te
ma non sanno che esiste
chi di notte piange te
ma gli altri vivono parlano amano
e la chiamano estate
questa estate senza te
Ma nemmeno a Torino che, se permettete, di cinquecento se ne intendono...
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