[spot che imperversa in questi mesi su tutte le reti televisive]
Qualcuno potrebbe accusarmi di fare del populismo spicciolo mettendo a confronto queste due foto. Può anche aver ragione, dal suo punto di vista.
Ecco, proprio il punto di vista. La ragazza sopra, nella finzione, riesce a cogliere la propria unicità e vede il bicchiere mezzo pieno. La ragazza sotto non so. Non so se anche riuscendo a cogliere la propria unicità il bicchiere lo veda mezzo pieno e non so nemmeno cosa le passi nella mente quando vede "la collega" dal teleschermo sorridere radiosa di felicità.
La invidia o la manda a quel paese?
La realtà
[foto scattata giovedì mentre andavo qui]
Aggiunta
Visti alcuni commenti pubblico il primo piano della ragazza così si vede meglio la sua espressione.
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questo confronto cade a fagiolo: mezz'ora fa mi recavo in ufficio in macchina e c'era su un cd di battisti...conosci "un canto brasileiro"?...parla di una ragazza che fa la pubblicità in tv e dice: "Non puoi partecipare a quella storia
RispondiEliminadove racconti che la benzina
quasi quasi quasi purifica l'aria
sara' al mentolo l'ultima scoria" e poi "ti fanno alimentare l'ignoranza fingendo di servirsi della scienza".
sono passati un quarantina d'anni, ci pensi a dove siamo arrivati?
Magari la seconda ragazza è molto stanca, ma contenta di sé nel profondo. Mentre la prima è solo stanca, anche se ha dovuto imparare a nasconderlo. Scusa il commento deamicisiano; ciao.
RispondiEliminaBel post: consentimi l'annotazione che nemmeno l'immagine è la realtà...
RispondiElimina:-)
non la vedo così triste la seconda ragazza con lo sguardo apparentemente perso in chissà quali pensieri, secondo me è già contenta di suonare anche se qualche volta le sembrerà di dare le perle ai porci
RispondiEliminaCaro Alberto,
RispondiEliminaconosco un sacco di artisti di strada ed alcuni con un grande talento e la cosa che più mi ha colpito in loro è, appunto, l'ottimismo. Questi ragazzi lavorano duro, senza catene e senza padroni con la speranza di sfondare e nutro per loro una grandissima ammirazione...
L'ottimismo non guasta mai.
hai messo in risalto una cosa importantissima Alberto. Credo che il problema sia la gente che passa che nella maggiorparte dei casi guarda la pubblicità mentre si volta dall'altra parte le volte che incontra la ragazza dell'arpa per strada
RispondiEliminaun saluto
Visto alcuni commenti metto l'ingrandimento della ragazza così si vede bene la sua espressione.
RispondiElimina@Polly
La canzone me la ricordavo ma non perfettamente, così sono andato a prendere le parole.
Ma è un canto Brasileiro
di Lucio Battisti
(di Mogol - Lucio Battisti)
Io non ti voglio piu' vedere
mi fai tanto male
con quel sorriso professionale
sopra a un cartellone di sei metri
od attaccata sopra a tutti i vetri.
Non ti voglio piu' vedere cara
mentre sorseggi un'aranciata amara
con l'espressione estasiata
di chi ha raggiunto finalmente
un traguardo nella vita
Io non ti voglio piu' vedere sul muro
davanti ad un bucato
dove qualcuno c'ha disegnato
pornografia a buon mercato
Oh no non ti voglio vedere
intanto che cucini gli spaghetti
con pomodori peso verita' tre etti
mentre un imbecille entrando dalla porta
grida un evviva con la bocca aperta
Col dentifricio pure trasparente
dove ti fanno dire che illumina la mente
e mentre indossi un super
super super reggiseno
per casalinga tutta veleno.
E mentre parli insieme a una semplice comparsa
vestito da dottore, che brutta farsa!
Ti fanno alimentare l'ignoranza
fingendo di servirsi della scenza!
Ah ma e' un canto brasileiro.
Ah ma e' un canto brasileiro.
Ah ma e' un canto brasileiro.
Eppure non sei meno bella in casa
senza cerone
non dico che sei una rosa
sarei un trombone
ma ti vorrei vedere qualche volta in bikini
senza sfondi di isole lontane
e restare un po' vicini
Io ti vorrei vedere mentre
cogli l'insalata dell'orto
che vorrei aver coltivato
prima di essere morto
Oh no! Anche se guadagni
centomila lire al giorno
non ti puoi scordare che la vita
e' andata e ritorno
Oh no, no oh no
Non ti voglio vedere
vendere i giorni e_le sere
ti capiro' se un altro uomo un giorno vorrai
ma consumare la tua vita cosi' non puoi.
Non puoi partecipare a quella storia
dove racconti che la benzina
quasi quasi quasi purifica l'aria
sarà al mentolo l'ultima scoria!
Fotografata insieme a dei bambini
che affidi al fosforo dei formaggini!
Ah ma e' un canto brasileiro.
Ah ma e' un canto brasileiro.
Ah ma e' un canto brasileiro.
Ah ma e' un canto brasileiro.
@Licia
RispondiEliminaBentornata.
Ero tentato di dire più o meno quello che hai detto tu, poi mi sono trattenuto. Vedi, pensiamo cose simili.
@Amata.
Vero, nemmeno l'immagine è la realtà. E visto che i nostri occhi ci trasmettono immagini, ognuno la realtà la vede alla sua maniera. Ma così andiamo a finire nella filosofia.
@Zefi
Hai visto giusto. Guarda che bella espressione che ha questa ragazza.
@Enrica
E' l'ottimismo della gioventù e della speranza. Non ci fosse nemmeno quello!
@Ernest
Viviamo in un mondo capovolto.
Chi son io per dire che la pubblicità è chiaramente finzione, nessuno. quindi non lo dico.
RispondiEliminaE' superfluo dirti che sto con lo sguardo trasognato della seconda piuttosto che con l'espressione di plastica della prima?
RispondiEliminaPreferisco l'espressione trasognata della seconda ragazza a quella ammiccante della prima.
RispondiEliminaBrava ragazza.Le auguro di poter vivere della sua arte, le auguro di avere dei sogni e di realizzarli.
Le auguro anche di mantenersi in forza, trasportare un'arpa non dev'essere così facile come portare un violino.
Ciao Alberto.
@ polly:
RispondiEliminagrazie per aver "riesumato" parole così attuali.
Ieri, in montagna, Carlin Petrini mi parlava di Nuova Resistenza. Usando, più o meno, gli stessi concetti del testo sopra citato.
@ Licia:
non sono tanto sicuro che Edmondo de Amicis ( ligure di Oneglia ) fosse così deamicisiano.
Nella prima foto la ragazza volutamente cattura lo sguardo di chi osserva. L’arpa è un semplice "accessorio". Nella seconda foto la ragazza non finge, sembra seguire immagini o sensazioni evocate dalla musica. Mi incuriosisce di più la seconda ragazza dall'aria enigmatica.
RispondiEliminaLa prima ha acqua da vendere e non sa suonare, la seconda è un'artista e che fa la fame.
RispondiEliminaLa prima non è utile al progresso dell'umanità, la seconda è indispensabile.
non ho visto lo spot, però è impossibile non notare l'acconciatura simile. Sono d'accordo con chi dice che moltissimi artisti di strada sono felicissimi del loro lavoro. Ultimamente mi capita di incontrare una violinista sulla MM1. Brava e tranquilla allunga il bicchiere mezzo pieno con un sorriso e non si sofferma oltre il necessario, nessuna, parola, solo la sua musica e un grazie ogni tanto, quando tintinnano le monetine. In bocca al lupo a tutte
RispondiEliminaInutile la prima.
RispondiEliminasplendida la seconda, mostra apertamente di non aver smesso di sognare e crederci, spero che ce la faccia.
Ma siete intelligenti. Bravi!
RispondiEliminaPoiché se vai al supermercato e compri un bicchiere te lo danno vuoto, il bicchiere è sempre mezzo pieno. Se invece compri una bottiglia, te la danno piena, per cui una bottiglia è sempre mezza vuota.
RispondiElimina@c.e.g.
RispondiEliminaBentornato. Sei già stato al solito paesino al mare in Liguria?
Un po' contorto il tuo ragionamento.
Sì, sono stato lì, ma la Liguria che piace a me è un'altra (la vostra). Speriamo per il futuro.
RispondiEliminaQuanto ai bicchieri e alle bottiglie, vediamola da un altro punto di vista: il bicchiere serve per portare l'acqua alla bocca e bere, quindi normalmente è vuoto e pertanto se è a metà è mezzo pieno. La bottiglia non serve a bere (viene ritenuto segno di maleducazione bere dalla bottiglia...) ma a custodire un liquido (il vino, in particolare) anche a lungo, per cui se è a metà è perché l'altra metà è stata bevuta, e quindi è mezza vuota. Contorto ma ineccepibile, no?
@c.e.g.
RispondiEliminaLogica ineccepibile. Ciao.