Nessuno è così ingenuo da pensare che i preti siano tutti missionari in Africa o frati francescani. Né così sprovveduto da non sapere che la Chiesa è anche potere, e vive nel secolo, non sulle nuvole. Nonostante questo fa una certa impressione sapere che il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Vaticano, fosse tra i pochi eletti che l'altra sera, a casa Vespa, brigavano sulle cose di governo. Non risulta che ci fosse a spezzare il pane e versare il vino, anche l'ambasciatore di Russia o d'America, né il Gran Visir, o rappresentanti di altri poteri istituzionalmente estranei alle faccende politiche italiane. Bertone invece c'era, con la naturalezza di un potere religioso che considera ovvio, e automatico, amministrare la politica di due Stati, quell0 vaticano e quello italiano. Scrivono i cronisti che da Bruno Vespa Bertone è di casa, per quel genere di intimità, da prelato a prelato, che il primo si è conquistato sul campo e il secondo per carriera ecclesiale. Ma in una cena dove eminenti leader di partito, uno dei quali premier, discutono degli affari loro e nostri, stupisce che tanto il padrone di casa quanto l'ospite vaticano non abbiano trovato una scusa educata per evitare l'imbarazzante promiscuità. O almeno stupisce noi. Loro chissà se ancora si stupiscono di qualcosa.
Michele Serra
L'amaca di ieri
Michele Serra
L'amaca di ieri
Per la cronaca il motivo (o la scusa, fate voi) della cena era la festa per i cinquant'anni di giornalismo di Bruno Vespa. Sempre per la cronaca gli ospiti erano Gianni Letta, Mario Draghi, Cesare Geronzi e Pierferdinando Casini con le rispettive consorti. Silvio Berlusconi con la figlia Marina e il cardinale Tarcisio Bertone senza moglie né figli al seguito.
Aggiornamento ore 12.47
La dimora di Bruno Vespa appartiene a Propaganda Fide, credo sappiate cos'è.
Aggiornamento ore 19.37
Portos sta superando se stesso. Grazie.
Aggiornamento ore 12.47
La dimora di Bruno Vespa appartiene a Propaganda Fide, credo sappiate cos'è.
Aggiornamento ore 19.37
Portos sta superando se stesso. Grazie.
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il punto è che non sono "due stati"...
RispondiEliminaCiao! caloroso saluto.
RispondiEliminail tuo blog sembra piacevole.
Se siete alla ricerca di carattere univoco, è possibile visitare il nostro sito web.
Con i migliori saluti;
La moglie di Tarcisio è la ganza della moglie di Gianni, i figli invece hanno chiesto asilo politico alla Corea del Nord.
RispondiEliminama scusa, Al, a fronte dell'ultimo aggiornamento ke hai messo... ti stupisci pure???????
RispondiEliminaMa Alberto...non scordare Marcinkus e lo IOR, gli affari sono affari, avrà pur il diritto di chiedere soldi visto che il bilancio vaticano è in rosso...
RispondiEliminama quanto ci vuole per un nuovo XX settembre 1870?
Ma questa volta annegandoli nel tevere.
@Pignasca
RispondiEliminaLo stupimento fu prima dell'aggiornamento, e credo anche che Michele Serra quando ha scritto l'amaca non sapesse di chi fosse la casa del cardinale Vespone.
Marcoboh ha centrato in pieno il nocciolo della questione.
RispondiEliminaGià sorprende anche (ma poi non così tanto) che un giornalista decida di far da mediatore, anzi, da "cupido politico" per rilanciare una maggioranza di vecchia data...
RispondiEliminaMa il Vaticano è in Italia o viceversa?
RispondiEliminaNon dev’essere facilissimo capire, per chi vive nel XXI secolo, il brivido orgasmico passato sulla schiena non verticalissima di Bruno Vespa quando ha riunito attorno al suo tavolo da pranzo il vertice dell’establishment italiano, la crema della crema dei poteri forti: quelli politici (Berlusconi e il suo futuro alleato Casini), economici (Draghi e Geronzi, cioè Bankitalia e Mediobanca), religiosi (Bertone).
RispondiEliminaLa cena a casa Vespa è meravigliosa, perché racconta meglio di qualsiasi altro possibile evento l’Italia di oggi, i suoi tre poteri affini e complici, la sua capitale fatta di relazioni sussiegose e mangerecce, in fondo mai uscita dall’epoca papalina e barocca: stucchi, broccati, tende di velluto, sorrisi tenui, parole sussurrate, lessici pieni di sottintesi con vista su Trinità dei Monti e l’obelisco sallustiano.
Noi siamo qui a farci tante pippe: la trasparenza, la modernità, internet, la politica come servizio.
Questi vivono ancora sotto Gregorio XV, e continuano a comandare come nel Seicento.
Almeno non c'era Maria Stella Gelmini...
RispondiEliminaahhh...che bella combriccola, eh?!?
RispondiElimina...
...
...
da voltastomaco...
io quelli li non li fare nemmeno entrare nel portone anzi avete presente la scena si Non ci resta che piangere quando la signora butta giuù dalla finestra il risultato di una notte... appunto!
RispondiEliminaUn'altra tacca di vergogna da aggiungere al soldato pdellinosocialistademocristianocrociato che si spaccia per giornalista.
allucinante
un saluto alberto
Avevo appena finito di leggere un articolo circa l'evasione fiscale in Italia, ora leggo il tuo post...
RispondiEliminaDatemi qualche notizia allegra che di questo passo c'è da finire come Michael Douglas in "Un giorno di ordinaria follia"...
commentavamo l'altra sera con qualche amica, a roma il vaticano incombe...è dovunque... non so come spiegarmi è proprio intrecciato al cuore della città
RispondiEliminaNon mi scandalizza la cena tra le sue mura domestiche, mi scandalizza piuttosto il suo porta a porta, in cui fa le stesse identiche cose.
RispondiEliminaHo aggiornato con una vignetta.
RispondiEliminatra due giorni è il 14 luglio.. quanti Vespa e Bertone sono stati decapitati, che giorni quelli!
RispondiEliminabasterebbe anche una mara picca ed un ceppo, ad uso nostrano e poi zac!
Maistrettu
L'ondivago Pierferdi, è lui la mela più marcia... Mitico Portos.
RispondiEliminaLì c'era poco da dirsi , se non della posibilità di ritornare a parlare del grande centro. Berlusconi ha deciso: vuole togliersi dai piedi Fini e company. Il tentativo e stato quello di richimare Casini e farsi sostenere in caso di crisi di governo. E dietro le quinte c'è anche Rutelli, che addirittura avrebbe espresso a Berlusconi , in caso di crisi e ulteriore sua alenza, un buon ministero, quello della Difesa, alla faccia Di Ignazio la Russa. Bertoni? lasciatelo stare. Era li per spendere qualche buona parola a favore dei cattolici che vorranno, un giorno, consolidare il proprio rapporto. La Chiesa sta perdendo terreno a causa della petofilia vaticanina nel mondo.
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