venerdì 30 luglio 2010
Quale personaggio del passato potrebbe aiutarci a ripartire?
L'idea non è mia ma è l'iniziativa estiva del Sole 24 Ore «Lezioni dalla storia: il personaggio che potrebbe aiutarci a ripartire». Vedrà impegnate ogni giorno le firme più autorevoli del giornale che racconteranno un personaggio da loro scelto, del passato o del recente presente, che a loro parere in situazioni complesse è stato in grado di trovare la via d'uscita.
Cosimo de' Medici è stato scelto da Tim Parks. Subito dopo è stata la volta di George Orwell con Andrea Romano, di Giacomo Matteotti con Sergio Luzzatto e del poeta indiano Tagore con Franco La Cecla. Nei prossimi giorni verranno proposte letture su Federico Barbarossa, Caterina da Siena, ma anche personaggi della fantasia come il capitano Achab o Aladino, e molti altri ancora.
Voi avete in mente qualcuno che potrebbe dare un riavvio possente a questa nostro disastrato Paese?
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Io propongo Alessandro Magno
RispondiEliminaDirei Mandela, anche considernado il livello di razzismo a cui siamo giunti...
RispondiEliminaIo sono da sempre un fan di Maximilien de Robespierre...
RispondiEliminaUn bel Terrore su scala globale è quel che ci serve...
Mussolini, ci vorrebbe Mussolini. Lui sì che metterebbe le cose a posto.
RispondiEliminacaro alberto, mi spiec che tu posti quest'iniziativa oggi che sto per andare in ferie perchè mi sarebbe piaciuto scriverci un post. non è detto che io non lo faccia, comunque. proprio ieri sera ne parlavo con un amico di destra, non vi sto a dire che cosa mi ha risposto.
RispondiEliminaio ci devo pensare.
io adoro e stimo amartya sen, ma è ancora vivo, suppongo non valga.
non mi dispiacerebbe un "ministro alla poesia": potrei votare per Battisti o De Andrè o Prèvert o Neruda o Alda Merini.
mi spiec, ma che lingua parlo: il barese???
RispondiEliminaANTONIO GRAMSCI
RispondiEliminaBèh, mi condizioni con l'immagine di Socrate. E allora dico: Platone!
RispondiEliminaPLATONE, VII lettera: "[...] fino a che, divenuti padroni di se stessi, non promulghino leggi per tutti, favorevoli ai vinti non meno che a loro[...].Quando le leggi siano state poste, tutto dipende da questo: se i vincitori si mostreranno ossequienti alle leggi più dei vinti, la salvezza e la felicità regneranno dovunque e tutti i mali scompariranno [...]"
Senza contare che Platone nella "Repubblica" tratta dell'educazione, "paideia".
Anche con ironia: "Sì! Tu devi anche apprendere l'astronomia, ma non devi per questo continuamente torcerti il collo per guardare in alto; non è necessario! Per sapere l'astronomia si devono piuttosto apprendere i numeri e la matematica, e così via".
ehehe...!
g
Un mix tra Sandro Pertini e Superman/Nembo Kid tra i maschi
RispondiEliminaRosa Luxemburg tra le femmine
Giulio Cesare... Dopotutto per far funzionare veramente le cose ci vuole sempre un dittatore, la democrazia non funge (e poi un dittatore se rompe troppo si può sempre ammazzare) :-P
RispondiEliminaAnch'io sono per Gramsci.
RispondiEliminaAl cittadino che rivuole il duce dico che un fascista c'è già...
uhmm me ne vengono in mente parecchi...
RispondiEliminaGramsci... Berlinguer... e logicamente Robin Hood!!!
@Silla
RispondiEliminaSe ti riferisci a Berlusconi sei del tutto fuori strada. Un abisso li divide. Mussolini era veramente per il popolo, non a parole, ed era completamente disinteressato al denaro.
Pensavo anche ai fratelli Rosselli.
RispondiEliminaAll'amico fascista: ma non penserai mica che alle ore 14,00 del 31 luglio io abbia voglia di mettermi a "polemizzare" con te... Libero di pensarla come vuoi. Libero. Capisci il significato di questa parola? Comunque storici di ogni colore concordano sul fatto che i principali fruitori delle scelte economiche mussoliniane sono stati i borghesi. Solo i ceti intermedi della popolazione italiana. Il popolo si è sempre posto davanti al miraggio fascista con distaccata e rassegnata accettezione. Fino a battagliare ogni giorno per puntellarsi lo stomaco vuoto.
Oggi è il 30 luglio, non il 31. Svista da primo giorno di vacanza. Buone ferie a tutti, amico fascista compreso...
RispondiEliminaBerlinguer senza la divisione in blocchi sarebbe davvero la persona, il leader vero, che punterebbe sulla moralita' che esiste nel paese. saprebbe dare una prospettiva vera.
RispondiEliminaEnzo Bearzot tutta la vita!?!?!?!? ;-)
RispondiEliminaGiuseppe Scotti
RispondiEliminaL'iniziativa è lodevole ed estremamente interessante ma temo che nessun grade personaggio della storia possa essere resuscitato, anche se solo idealmente,per risolvere le problematiche odierne.
RispondiEliminaPurtroppo, il fatto che ogni movimento della storia alla fine abbia fallito. Lo stato attuale delle cose oggi nei paesi considerati tra i più democratici è una chiara dimostrazione che nessuna ideologia o pensiero politico hanno mai raggiunto lo scopo desiderato. Sarebbe bello poter fare una sintesi razionale e spassionata del pensiero di tutti questi grandi uomini ed analizzare per ciascuno ciò che davvero ha funzionato nella pratica (sottolineo nella pratica e non solo idealmente) ed usare questo bagaglio di "verità funzionali" per costruire qualcosa di nuovo... che funzioni davvero per tutti.
Un trio
RispondiEliminaEnrico Berlinguer, Sandro Pertini e Riccardo Lombardi.
Dopo loro tre i declino.
Vengono citati personaggi di grande merito....ma purtroppo defunti.Io proporrei Nichi Vendolanato a Bari il 26 Agosto 1958 quindi 51 anni.Solo il suo nome e' la sintesi tra San Nicola patrono di Bari e Nikita Kruscev allora capo dell'Urss. Laureato in Lettere e Filosofia da studente lavoratore all’Università di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini.E la sintesi politica perfetta che rappresenta meglio il nostro paese: il filone cattolico liberale e quello Socialista.E' un uomo di grande umanita'di grande valore e di umilta' politica.Chiudiamo per sempre l'epoca dell'uomo forte con i deboli e deboli con i forti.
RispondiEliminaFacciamo un quartetto Cetra e aggiungiamo Rosa Luxemburg ?
RispondiEliminaDivertentissimo post!
RispondiEliminaMa non ho ben capito perchè del passato e non del presente, visto che i morti non possono fare più niente. Tra i vivi avrei il nome dell'unico autentico rivoluzionario ma lo taccio per lasciarlo in pace a fare il suo lavoro.
Tra i morti c'è ampia scelta, ma valgono poco perchè nessuno di loro è davvero riuscito, alla fin fine, a trasformare gli esseri umani se ancora siamo qui a cercare di ripartire (ed il ri è interessante).
Comunque ne scelgo tre simpatici: Ipazia, Giordano Bruno e William Shakespeare.
Non riesco a decidermi, ma pensandoci ho concluso che probabilmente Gandhi o Gesù non farebbero nemmeno un passaggino in tivvù, rimanendo sconosiuti al mondo O_o
RispondiEliminaHo letto Tina che ha nominato anche Pertini.
RispondiEliminaVolendo fare anch'io come lei, e citare un trio, direi Pertini, Mandela come giustamente ha sottolineati Vincenzo e, per alcuni aspetti, Pericle
Tanto indietro? e fermarsi a recuperare anche solo E. Berlinguer, no?
RispondiEliminaQuesta del "messia" è un aspetto deleterio della psiche umana. Mi chiedo perché dobbiamo sempre aspettare un salvatore ? Dovremmo invece ripartire da noi stessi ..
RispondiEliminaAntonie, ricordi il vecchio maitre d'hotel sempre carico che viveva nella nostra valle? ci vorrebbe lui per ripartire..con una risata per ricominciare.
RispondiEliminaMaistrettu
Cavour. Competente e determinato verso un unico scopo.
RispondiElimina@Maistrettu: Antuane...
RispondiElimina@Maistrettu e Silla
RispondiEliminaAntuane visse come Diogene.
p.s.
Sarebbe ora che vi registraste. Se non lo fate, quando mi gira, un giorno o l'altro, commento a nome vostro con un'emerita cazzata e così vi faccio fare una figura di merda.
Se vi registrate, a parte il fatto che nessuno può commentare al vostro posto, potete iscrivervi ai commenti per quel post e così vi arrivano per mail quelli successivi al vostro.
Da lombardiano di matrice azionista, metterei una serie di nomi che vanno dai fratelli Rosselli a Calamandrei a Lombardi, Bobbio, Foa... Tutti questi però hanno visto, da vivi, l'Italia andare in direzione ben diversa da quella che loro avrebbero voluto. E allora, voto per l'imperatore Adriano, almeno per come viene fuori dalle pagine della Yourcenar, che qualche risultato di riforma positiva l'ha ottenuto. Berlusconi dice di rileggere periodicamente il libro, ma, se è vero, vuol dire che non capisce quel che legge, o non capisce quel che fa. Entrambe le cose sono possibili, come pure che menta dicendo di aver letto quel che non ha letto.
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