Milano, corso Como. Campagna contro la cocaina.
Non c'è molto da dire. Ogni tanto qualcuno (polizia, carabinieri) al mattino si sveglia e scopre una cosa che da un bel po' è di dominio pubblico. In quello e in quel tal altro locale frequentato da bellimbusti, puttane di alto bordo e belle donne generaliste ci si droga. E quello e quel tal altro locale vengono chiusi. Poi passata la buriana vengono riaperti e di nuovo tutti in pista. Così è successo in questi giorni a Milano con l'"Hollywood" e con il "The Club".
Ne parlo perché avevo scattato queste foto in corso Como che di locali chiamiamoli cosi accondiscendenti pullula. Per inciso, in quella occasione un pusher sudamericano aveva trovato modo di offrirmi la sua mercanzia. Ne parlo dunque perché questi tabelloni mi ricordano un po' per la loro inutilità le scritte sui pacchetti di sigarette "Il fumo uccide". A me quelle scritte, quando ero un tossico di nicotina, non hanno mai fatto un baffo, e sono sicuro che quelle che vedete contro la cocaina faranno ancora meno di un baffo a quelli che tirano.
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certo che "scoprire" che nei locali "in" di Milano, ci girino i puttanoni di lusso e la magica polvere bianca, è roba da altissimo spionaggio....
RispondiEliminaMa è mai possibile una roba del genere?
Sarebbe come sentire un servizio del TG che dice che in Sicilia hanno scoperto una cosca mafiosa..
roba che non ci si crederebbe...
Io rimango davvero basito di fronte a queste "notizione"..
Vippettini che si fanno di cocaina nei locali fashion...
assurdo!!!
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RispondiEliminaCaro Alberto,
RispondiEliminascusa ma prima mi sono accorta di aver scritto tralasciando parole con l'impressione di aver scritto un messaggio quasi criptico che non era affatto mia intenzione...
Quello che volevo dire è che questi messaggi pubblicitari sono certamente inutili se hanno il fine di curare chi fa uso di cocaina da qualche tempo eed ha spiegato a se stesso come ci siano più vantaggi che svantaggi nel fare uso di cocaina. Aiutano a far riflettere tutti gli altri e non è poco.
L'uso di cocaina a Milano ed in certe altre grandi città è talmente diffuso che ne hanno trovate tracce preoccupanti durante l'analisi dell'aria.
I manifesti non sono certo una misura sufficente di prevenzione e di certo sono inutili come metodo di cura ma se sono parte di un'intera campagna che prevede altri tipi di interventi repressivi e preventivi penso che possano essere utili.
Ooops. I commenti recenti danno i numeri. Sono ritornati al 17 maggio 2009.
RispondiEliminaBelen fuori dal Festival!!
RispondiEliminaZoccarato ripensaci...
ma guarda, leggevo proprio ieri sta cosa di belen, del locale e della cocaina e stavo giusto chiedendomi: è mai possibile che i giornali su certi temi siano così lontani dalla realtà? perchè fanno i finti moralisti e spacciano per scoop la solita storia di troie, puttanieri e coca?
RispondiEliminanoto ora che pecora rossa ha detto la stessa cosa qualche commento più su...
Si davvero Alberto!
RispondiEliminaPoi leggere le telefonate in cui si sente ridere l'uomo del comune che deve vigilare sui locali notturni va a sommarsi allo schifo di questo paese
un saluto
Ottimo paragone con le sigarette: pubblicità del tutto inutile come quella scritta sui pacchetti. Forse, però, informare anche se può non convincere può ricordare ed alla lunga magari qualcuno lo si salva dal tunnel della droga impedendo che prenda quella strada spesso senza ritorno. Forse eh....
RispondiEliminaPs: E' vero gli ultimi commenti sono sballati anche da me. Se non si mettono a posto per conto loro e per caso trovi il modo di riprogrammarli in modo corretto please fammelo sapere te ne sarei grato :-)))
RispondiEliminaSe avessero fatto un poster con scritto: "i pusher di Corso Como tagliano la coca col muro grattato" sarebbe stato un deterrente sicuramente migliore.
RispondiElimina@Daniele
RispondiEliminaNon ci possiamo fare niente, dipende dal feed dei commenti e quindi dalla piattaforma blogger. Senz'altro hanno già visto il problema. Appena ho un po' di tempo vado a vedere.
Ok grazie. L'altra volta mi sembra che si fosse dovuto ricambiare tutto il "codice" richiesto per avere quella funzione.
RispondiEliminaGira cocaina nelle discoteche di Milano?!?! Non ci credo.
RispondiEliminaMagari gira pure il fumo nei bagni dei licei.
Il proibizionismo continua produrre costi insopportabili al sistema repressivo e al sistema sanitario.Legalizzare tutte le droghe affiche' le stesse non costino nulla.
RispondiEliminaLegalizzare la prostituzione di libera scelta.Lo Stato e la Chiesa non devono prevaricare la liberta' di ogni cittadino...a loro sono delegati compiti piu' importanti che tra l'altro non esercitano.La doppia morale degli Italiani non avrebbe motivo di esistere.I problemi del Paese risiedono nella droga e nella prostituzione,in quanto solo queste due voci di bilancio rappresentano un problema insostenibile per qualsiasi Paese insieme alla classe dirigente.
non brucia l'economia però ...
RispondiEliminascommetto che qualcuno ha provato a pipparsi pure la scritta bianca di questi manifesti
RispondiEliminaHanno scoperto l'acqua calda. Quanto alle minacce di morte stampate con tanto di bel quadretto nero sui pacchetti di sigarette, beh, è come dire che andare in auto in centro a 150 km orari nuoce gravemente alla salute.Ciò che nuoce non me lo devono dire LORO, lo so io e basta.
RispondiEliminaconcordo con Sassicaia..
RispondiElimina(e chissà quanto lo hanno pagato il creativo!)
saluti
La piattaforma blogger tira di naso pure lei. ;)
RispondiEliminaIo concordo con Enrica. Se il manifesto si rivolge a persone (molto) giovani, può ancora "beccarle" e prevenire. Forse.
RispondiEliminadire che a Milano gira la droga è come dire che alcuni politici cristiani dell'UDC vanno a transessuali. E' Ovvio!
RispondiEliminaBlogger
Per me i cartelloni ci possono pure stare, ma quello che dovrebbe cambiare è la cultura, in profondità, e non solo in superficie.
RispondiEliminaed io che guido i treni non mi posso bere neanche una birra durante il pasto consumato in ambito FS, vengo sorteggiato una volta all'anno per una visita contro le tossico dipendenze e l'alcol test.. poi possono venire sul posto di lavoro e procedere agli accertamenti in materia, paradosso è che noi dobbiamo dimostare che non siamo dei tossici. altro che Belen o Corona, resto sempre dell'idea, anzi si rafforza, che dobbiamo fargli bruciare la pelle..
RispondiEliminaMaistrettu
Questi sono temi che non possono venir affrontati attraverso spot o cartelloni ma richiedono a mio avviso una campagna capillare dalle scuole, SERIA, senza informazioni "schermate" o fuorvianti che ai giovani suonano come bugia e quindi non le ascoltano.
RispondiEliminaCominciano a fare delle campagne con su scritto "Attenzione, la droga prima ti accende poi ti spegne" forse risulterebbero più credibili ;-)
la parola ha un effetto dirompente sul subcosciente.
RispondiEliminaPrendere "COCAINA" e stamparla cosi grande su sfondo nero, porta nient'altro che ulteriore uso della medesima.
E non ditemi che i pubblicitari queste cose non le sanno............
Perchè non scrivono grande grande VITAMINA C?
Cocaina in tutte le scuole, somministrata dai medici, spiegata dai professori e con l'assistenza degli psicologi. Milioni di euro tolti alla 'ndrangheta e dati ai servizi sociali.
RispondiEliminaUn viaggio guidato all'alterazione delle percezioni, in cui non sei lasciato solo nelle tue paranoie, ma assistito da scienziati.
Succederà in nord europa tra qualche anno.