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martedì 18 novembre 2008

Vittorio arrestato dagli israeliani

vittorio arrigoniVittorio Arrigoni, nel suo blog Guerrilla Radio, che potete vedere anche nel mio blogroll, alla fine di qualche suo post scrive "restiamo umani". E' partito con la nave carica di speranza e di medicinali urgenti della missione Free Gaza e si è ritrovato spesso a filmare gli israeliani che sparano sui pescatori palestinesi per impedire loro persino di sfamarsi. Con la nave internazionale hanno provato ad impedire che i palestinesi in mare fossero ammazzati. Sul suo blog ci sono tanti appunti di viaggio e tanti video che mostrano la disumanità degli israeliani mentre sparano su persone disarmate.

Vittorio, Vik (Guerrilla) è stato arrestato dalla marina militare israeliana assieme a 10 pescatori palestinesi e ad altri due pacifisti. Audrey chiede a tutti i blogger aiuto per diffondere questa notizia.

Noi ci siamo.

Via e via



Update ore 21:30
La Farnesina
Data la delicatezza del caso in questione, questa Unità di Crisi NON può interloquire sulle dinamiche dello stesso con persone che non siano stretti familiari del nominato in oggetto.
La ringraziamo comunque per il Suo interessamento.
Cordialmente,
Unità di Crisi
ore 20:31

Update 22:22
Vik ha chiamato suo papà:
Gli ha detto che sono stati rinchiusi nel carcere dell'aeroporto, in 3 celle separate.
Sono stati colpiti con le pistole che sprigionano scariche elettriche e poi immersi nell'acqua.
Attendono l'arrivo di 2 avvocati e del console italiano felip.
Vik ha detto che sta bene ma aveva la voce esausta.
20:49

Update 19 novembre 11:45
Confermo che Vik, Andrew e Darlene sono stati trasferiti questa mattina alla prigione Maasiyahu di Ramle.

Pare che le condizioni di questo carcere siano buone (per quanto possibile) e che loro tre si trovino in un'area con altri attivisti internazionali e non con criminali israeliani. Pare anche che abbiano deciso di opporsi pacificamente alla loro espulsione. Un avvocato sta cercando di parlare con loro, ma per adesso non ci è ancora riuscito.
Si sta anche cercando di fargli avere alcuni dei loro effetti personali (vestiti, ecc...)
Non appena avrò altre notizie vi farò sapere.
via


Fino ad adesso non mi risulta che qualche televisione italiana abbia parlato della vicenda. Se così non fosse datecene notizia.

Update 19 novembre 20:22
Infopal. Sono stati rilasciati questa notte i 15 pescatori palestinesi rapiti ieri mattina dai militari israeliani nelle acque gazesi. I tre pacifisti - tra cui l'italiano Vittorio Arrigoni -, che si trovavano sulle stesse imbarcazioni attaccate dalla Marina israeliana, sono ancora in mano ai loro sequestratori: ieri sera sono stati trasferiti dal Ben Gurion Airport a Ramle. Anche le barche palestistinesi sono ancora in stato di sequestro. Ricordiamo che le forze israeliane hanno compiuto un'azione illegale, aggredendo e imprigionando - in realtà, si è trattato di un vero e proprio rapimento, in quanto le imbarcazioni si trovavano in acque gazesi - 15 pescatori palestinesi e 3 attivisti internazionali.

La parlamentare britannica Claire Short, reduce dall'ultimo viaggio a Gaza della nave Dignity, del Free Gaza movement, ha reso noto di aver contattato il ministro degli Esteri della Gran Bretagna, Mark Malloch Brown, e di avergli chiesto di prendere posizione nei confronti di questi arresti. Uno dei tre pacifisti sotto sequestro è un cittadino scozzese. Un'altra parlamentare britannica, Jennifer Tonge, anch'essa membro dell'ultima delegazione giunta via mare a Gaza, ha dichiarato: "E' giunto il momento in cui la comunità internazionale, e in special modo l'Unione Europea, intraprendano azioni contro le consistenti violazioni della legalità internazionale da parte di Israele. L'accordo di scambio tra la UE e Israele deve essere sospeso finché Israele non rispetterà la legge".

I volontari rapiti da Israele fanno parte delle missioni umanitarie del Free Gaza movement e aiutano i pescatori a uscire in mare per la pesca, attività diventata sempre più pericolosa a causa degli attacchi delle navi da guerra israeliane.


Update 20 novembre 10:24
Infopal, mercoledì 19 novembre, ore 19.

Abbiamo intervistato Vittorio Arrigoni, attivista dell'International Solidarity Movement, rapito ieri dalle forze israeliane mentre si trovava in mare con i pescatori di Gaza, anch'essi sequestrati e poi liberati questa mattina.

Al momento, Vittorio è rinchiuso nel carcere di Ramle. Si sente un gran frastuono: i suoi compagni di cella, rifugiati eritrei fuggiti dalla guerra, stanno guardando una partita.

Come stai?
Eh, ora che ho ripreso contatto con il mondo esterno, meglio...La notizia della liberazione dei 15 pescatori mi ha tirato su di morale. Ieri avevamo iniziato uno sciopero della fame, proprio per ottenerne la scarcerazione...

Ci racconti cos'è successo ieri mattina? Sai, un importante quotidiano italiano, che oggi ha riportato un trafiletto sul vostro sequestro, ha parlato di pescatori e attivisti "prelevati" dai militari israeliani... Per il resto, tg e testate più importanti hanno osservato il silenzio assoluto.
Altro che "prelevati"! Si è trattato di un rapimento, di un sequestro di persona in piena regola! Eravamo in mare, a 6 miglia nautiche al largo delle coste di Gaza (per il diritto internazionale si tratta di acque gazesi, ndr), con tre pescherecci, quando ci siamo di trovati di fronte una scena incredibile: navi da guerra, e gommoni Zodiac, da cui sono spuntate teste di cuoio, militari incappucciati e armatissimi. Un attacco bellico in piena regola contro pescatori e pacifisti, da non crederci! Due pescherecci sono stati subito bloccati e le persone a bordo sequestrate. Poi, hanno circondato il nostro. Io mi sono arrampicato sul tetto della barca e ho cercato di parlare al capitano: "Che problema vi creano dei pescatori? Problemi di sicurezza? Di che avete paura?", ho chiesto. Ma non ne ho ottenuto risposte. Da dietro le maschere, quegli uomini, giovanissimi, ci guardavano con occhi che sprizzavano odio. Un odio animalesco. Li educano all'odio e al disprezzo verso i palestinesi.

Poi, com'è andata a finire?
Sono saltati a bordo, all'arrembaggio. Ho detto loro, mentre mi puntavano le loro armi contro la testa: "Allora, uccidetemi!". Mi hanno sparato contro con una pistola elettrica, la Taser, made in Usa, che scarica scosse elettriche ad alto voltaggio, molto pericolose. Poi, hanno cercato di buttarmi giù dal tetto, temendo di cadere e rompermi la spina dorsale, mi sono gettato in mare e ho iniziato a nuotare verso riva, inseguito dagli spari di proiettili veri. Dopo mezz'ora non avevo più fiato e mi sono arreso. Mi hanno portato insieme agli altri nella prigione di Ashkelon, dove ho assistito a scene allucinanti, da campo di concentramento: i pescatori sono stati costretti a spogliarsi e sono stati ammanettati come criminali e portati via. Dico, dei pescatori! Io sono finito nella prigione dove tre anni fa fui rinchiuso e picchiato dai soldati israeliani. Che brutti ricordi. Ci hanno accolto con pesanti insulti, ingiurie, risate di scherno...Sono stato rinchiuso con un altro in un cesso, sì, in un cesso, un posto schifoso e angusto. Per spregio, ovviamente. E sono stato tenuto incatenato alle caviglie.

L'ambasciata italiana si sta occupando del tuo caso....
Sì, ho ricevuto la visita del Console. Pensa che si è rivolto alla direzione carceraria dicendo loro che avevo il diritto di telefonargli, "secondo il diritto internazionale". Ha usato questa espressione, con loro, che del diritto internazionale e umanitario se ne fanno un baffo....

E ora, ti manderanno via...
Stiamo aspettando la sentenza di espulsione...Ho lasciato tutto nel mio appartamento di Gaza - passaporto, documenti...E sono molto dispiaciuto per il buon lavoro che stavamo portando avanti con contadini e pescatori, che con la nostra espulsione verrà interrotto.

Che è esattamente ciò che vogliono...
Già...Cercano di intimidirci. Sono preoccupato anche per i pescatori, a cui hanno sequestrato le tre barche...Esse danno lavoro e sostentamento a circa 50 famiglie. Ma almeno sono liberi...Altri, prima di loro, hanno passato mesi in carcere, nel Negev...

Se vi mandano via, tornerete?
Vorrei tornare con il prossimo viaggio di Dignity, a dicembre. Certo, faranno di tutto per impedircelo.


Update 21 novembre 15:45
Da LogicoKaos
Sono stata autorizzata a fornire pubblicamente il recapito telefonico di Vik:

00972527592962

specificando di mandare solo sms eccezion fatta per i media che vogliono intervistarlo... ordini di Vik.


Update 22 novembre
Vittorio intervistato ieri. QUI.

21 commenti:

  1. bene. vedo che sta girando l'inquietante notizia.
    che coraggio che ha vittorio!

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  2. Azz..non conosco Vittorio, ma qua bisogna fare qualcosa, a prescindere.
    Dopo cena faccio un post.

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  3. Alberto ho aderito ed ho aggiunto alcuni dati, se vuoi vieni a copiarli!

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  4. copiato e inserito, grazie per la segnalazione, e forza Vittorio!

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  5. Non ho mai pensato che la vita degli israeliani sia facile ma neanche loro non fanno mai nulla per cercare di arrivare ad una pace con i palestinesi. E soprattutto a criticare gli israeliani rischi subito di beccarti dell'anti-semita (un bel modo per mettere a tacere chi non la pensa come loro)

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  6. E' terribile! Ho riportato sul mio blog...
    In bocca al lupo Guerrilla!

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  7. Riporterò sul blog.
    Bruttissima notizia.

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  8. Mi sono informato, ho perlomeno cercato di farlo e devo ammettere che lì per lì ho subito preso fuoco, ma ho imparato a controllare gli impulsi istintivi. In poche parole: ovvio che a Vittorio Arrigoni vada tutta la mia solidarietà, ma prima di dare un giudizio definitivo preferirei avere un quadro preciso della situazione. Anche se credo che non l'avrò mai. In questi casi bisogna sempre stare attenti a cosa si dice perché o si passa per filo israeliani e anti palestinesi o per filo palestinesi e antisemiti.
    Dunque, facciamo finta che la cosa sia successa altrove, per non creare equivoci.
    Da una parte si dice che la barca su cui erano i 14+3 abbia "sconfinato" e che all'intimazione di "dietrofront", forse per una manovra sbagliata, non sia stato eseguito l'ordine. L'altra versione dice che i palestinesi e gli attivisti sono stati arrestati senza una ragione precisa.
    Mi piacerebbe appunto sapere dove sta la verità.
    Le informazioni le ho prese cercando Vittorio Arrigoni su google news inglese e due sulle agenzie:
    1)
    (ANSA) - GERUSALEMME, 18 NOV - L'italiano Vittorio Arrigoni,
    insieme a un cittadino britannico e un americano, tutti membri
    del Movimento di Solidarieta' Internazionale (Ism) con i
    palestinesi e' stato arrestato oggi assieme a 14 pescatori
    palestinesi da un guardacoste della marina israeliana vicino
    alla costa di Gaza.
    Lo ha annunciato un portavoce militare secondo il quale i
    pacifisti e i pescatori erano a bordo di tre pescherecci che si
    trovavano al di fuori della zona di pesca autorizzata dalle
    autorita' israeliane.
    Un'unita' della marina israeliana ha cercato di costringere i
    pescherecci a tornare nell'area permessa ma, in seguito all'
    insuccesso della manovra, ha arrestato gli equipaggi delle
    imbarcazioni, inclusi i tre stranieri. Questi ultimi sono ora
    interrogati dalla polizia di frontiera e i palestinesi dall'
    esercito. Secondo il portavoce militare i tre stranieri ''sono
    noti per le loro provocazioni e per i loro contatti con
    organizzazioni terroristiche palestinesi''.
    Secondo l'Ism i tre attivisti stranieri avevano accompagnato
    i pescatori per filmare possibili incidenti con la marina
    israeliana.
    Tentativi di contattare telefonicamente Arrigoni non hanno
    avuto successo. Arrigoni era giunto a Gaza il 23 agosto scorso a
    bordo del primo battello di attivisti filo-palestinesi che era
    partito da Cipro e aveva superato il blocco navale israeliano
    della Striscia.
    I pescatori palestinesi denunciano l'unilaterale riduzione da
    parte di Israele della fascia marittima permessa per la pesca da
    20 miglia nautiche (37 km) a appena (11 km) e affermano che le
    aree pescose si trovano al di la' di questo limite. (ANSA).

    XRH
    18-NOV-08 15:01 NNNN

    ---
    2)
    M.O.: ATTVISTA ITALIANO FERMATO E PORTATO A BORDO NAVE MARINA ISRAELIANA =
    ERA IN BARCA CON PESCATORI PALESTINESI E ALTRI 2 STRANIERI

    Gaza, 18 nov. (Adnkronos) - Un italiano, Victor Arrigoni, e
    altri due attivisti stranieri sono stati fermati e trasferiti a bordo
    di navi della marina israeliana assieme a 15 pescatori palestinesi. Lo
    denuncia il Free Gaza Movement, aggiungendo che gli altri due
    stranieri sono lo scozzese Andrew Muncie e l'americana Darlene
    Wallach.

    Il gruppo, si legge sul sito, stava pescando in tre diverse
    imbarcazioni a sette miglia dalla costa di Gaza entro i limiti di
    pesca fissati dagli accordi di Oslo

    (Cif/Ct/Adnkronos)
    18-NOV-08 17:02
    --------------
    Certo mi piacerebbe tanto sapere cos'ha da dire il Ministro Frattini, anche se non mi aspetto molto, ad essere sincero.

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  9. Da Infopal

    Gaza - Infopal. Il Ministero dell’Agricoltura palestinese a Gaza ha confermato che le motovedette militari israeliane questa mattina hanno arrestato tre attivisti stranieri che si trovavano a bordo dei pescherecci palestinesi usciti in mare per la pesca.

    Il ministero, in un comunicato stampa, ha chiarito che, alle 10 di questa mattina, le motovedette militari israeliane hanno attaccato le barche dei pescatori e hanno arrestato i tre pacifisti - l'italiano Vittorio Arrigoni, italiano, che si trovava nel peschereccio di proprietà dii Abdelmouthi al-Habil, lo scozzese Andre Mcdonald, sulla barca di Zaki Abu Odeh, e la signora Darlin, americana, che si trovava sulla barca di Omar al-Habil.

    Il ministero ha addossato all’occupazione israeliana la totale responsabilità dell'incolumità degli attivisti stranieri e dei pescatori sequestrati nel mare di Gaza, e ha condannato le continue aggressioni israeliane.

    Anche la Campagna Europea contro l'assedio ha condannato l’arresto dei pacifisti stranieri e dei pescatori palestinesi. E ha espresso forte preoccupazione per la loro vita.

    Il ministero per gli affari dei detenuti

    Il ministero per gli Affari dei Detenuti palestinesi ha accusato le autorità di occupazione della "totale responsabilità per l'incolumità dei tre sostenitori e dei 16 pescatori rapiti".

    Riad al-Ashqar, direttore dell’ufficio stampa nel ministero, ha chiarito che i tre sostenitori, giunti a Gaza in momenti differenti - da agosto a novembre -, a bordo delle navi del Free Gaza movement, si trovavano in compagnia dei pescatori palestinesi per aiutarli e proteggerli nel lavoro quotidiano in mare.

    Egli ha riferito che "non è la prima volta che le autorità di occupazione terrorizzano e arrestano i pescatori. Spesso sparano contro le loro barche che si trovano sulle spiagge di Gaza. Questi arresti hanno l’obiettivo di stringere ancora di più l’assedio imposto sul popolo palestinese, per piegarne la volontà e la resistenza. Due mesi fa hanno rapito quattro pescatori della famiglia Sadallah". Ha tuttavia aggiunto che si tratta del primo episodio di rapimento di attivisti internazionali nella Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane (in Cisgiordania le aggressioni contro pacifisti stranieri e israeliani sono all'ordine del giorno).
    "Queste pratiche - ha sottolineato - servono per terrorizzarli e costringerli ad andare via, in particolare, esse prendono di mira coloro che sono giunti a Gaza via mare, per rompere l’assedio. La loro presenza dimostra all’opinione pubblica che Israele sta commettendo crimini contro l'umanità, impedendo l’arrivo delle medicine, cibo, agli abitanti assediati nella Striscia di Gaza".

    Il ministero ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per liberare i sostenitori stranieri e i pescatori palestinesi sequestrati.

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  10. a giudicare dai video sul suo blog, si direbbe che lo sconfinamento c'entri poco o nulla.
    l'arroganza militare di israele credo sia nota a tutti. non ci sarebbe da stupirsi se l'avessero fatto per dare una lezione a "sti occidentali che vengono a romperci i c******i".

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  11. http://www.freegaza.org/index.php?language=EN&module=our_mission

    Mission Statement

    We want to break the siege of Gaza. We want to raise international awareness about the prison-like closure of the Gaza Strip and pressure the international community to review its sanctions policy and end its support for continued Israeli occupation. We want to uphold Palestine's right to welcome internationals as visitors, human rights observers, humanitarian aid workers, journalists, or otherwise.

    Who are we?

    We are these human rights observers, aid workers, and journalists. We have years of experience volunteering in Gaza and the West Bank at the invitation of Palestinians. But now, because of the increasing stranglehold of Israel's illegal occupation of Palestine, many of us find it almost impossible to enter Gaza, and an increasing number have been refused entry to Israel and the West Bank as well. Despite the great need for our work, the Israeli Government will not allow us in to do it.

    What are we doing?

    On August 23, 2008, we broke the siege of Gaza by sea for the first time and on October 29 for the second time. We want to repeat the action and establish a permanent sea lane between Cyprus and Gaza.


    E' tutto chiaro.
    Meritano solidarietà incondizionata.

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  12. Alberto, ho appena aderito con un post.

    Incrociamo le dita e solidarietà incondizionata a Guerrilla.

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  13. Stiamo attenti a tenere distinti i tre livelli: una cosa sono gli Ebrei (tra i quali rientra, per esempio, anche Moni Ovadia, uomo di spetacolo ed intellettuale di genio, con posizioni avanzatissime), un'altra cosa sono gli israeriani (che hanno scrittori come Grossman o Oz, impegnatissimi per la pace) e un'altra cosa ancora è il governo israeriano.
    Valutare Ebrei ed israeriani per questi fatti raccontati nel post (e per altri analoghi) sarebbe come giudicare gli italiani sulla base di quello che è avvenuto a Genova, alla caserma Diaz (e lasciamo perdere la sentenza...).
    Per non parlare dell'identificazione degli statunitensi (pensiamo a grandi autori "critici" come Paul Auster o Gore Vidal, o ai sostenitori di Obama, o a tanti che la pensano diversamente e che hanno votato diversamente) con l'amministrazione Bush.
    I governi governano, bene o male (in questi casi, male), e anche se hanno legittimemente vinto le elezioni, non tutti i cittadini se li meritano, in un senso o nell'altro. Tutta la solidarietà e l'appoggio a questo coraggioso testimone, ma non facciamo di ogni erba un fascio (o anche di ogni Erba un Fascio)...

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  14. ovviamente anche io per quel che conta ho rilanciato. Il problema che questa è una questione che devono risolvere ai piani molto alti, ed è bene che si diano una mossa, perchè la situazione in quelle zone non mi pare si avvii verso una serenità che voleva essere auspicata. Ma proprio per nulla.

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  15. Mi aggiungo alla lista e rilancio anch'io la notizia.

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  16. Ciao a tutti,
    mi sono occupato della vicenda di Vik in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano online "La voce d'Italia", che potete trovare qui.
    Visto che i grandi media stanno vergognosamente ignorando la notizia, ho cercato di darle un po' di visibilità scrivendone. Spero possa servire a qualcosa.

    Simone Storti

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  17. Ieri sera sono riuscito a intervistare telefonicamente Vittorio.
    Potete trovare l'intervista oggi su La Voce d'Italia.

    Simone Storti

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