Questa mattina le forze di polizia hanno sgomberato, in maniera del tutto inaspettata, il Centro Sociale Conchetta, storica sede della cultura alternativa di Milano. Al suo interno è (o era, mentre scrivo non so bene) conservato l' importantissimo archivio di Primo Moroni sulle lotte civili e i movimenti in Italia nella seconda metà del Novecento.
È in corso un processo che concerne l'occupazione dello stabile da parte del Centro Sociale (da più di 25 anni) e quindi, a caldo, non si comprendono né i motivi né gli appigli legali per un'iniziativa di sgombero, prima che la sentenza sia emessa.
L'iniziativa è partita dal vicesindaco Riccardo De Corato (An), deputato Pdl, come ho sentito da un'intervista a Radio Popolare. C'era l'eventualità, ha detto, che lo stabile, di proprietà del Comune, potesse essere acquisito dagli occupanti per usucapione e ringrazia Prefetto e Questore. Immagino Letizia Moratti fare di sì con la testa.
Milano perde uno dopo l'altro pezzi della sua storia e diventa sempre più una città di astratta plastica da rimodellare a piacimento dei politici di turno al soldo di palazzinari sciacalli.
Di più QUI (da dove ho preso la foto sotto) e QUI.
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esiste o non esiste la possibilità di fare obiezione quando l'applicazione di una legge contrasta con i propri convincimenti ?
RispondiEliminaGimmi forse è meglio che sposti questo commento nel post precedente.
RispondiEliminaMilano, come tante grandi città, è sempre stata doppi anima di plastica e sudore vero. Io non ci vivo, ci sono passato innumerevoli volte, e se devo essere sincero non mi piace, preferisco città più piccine. Ma in questi giorni provo grande tristezza per un'umanità bistratta e svuotata di senso prima con gli accadimenti successivi alla preghiera musulmana in Piazza Duomo, ora con lo sgombero del Centro Sociale.
RispondiEliminaCi stanno lentamente togliendo gli spazi di socializzazione ed integrazione, con la scusa che sono poco sicuri.
Stiamo in guardia.
Saluti
Alberto felicitaciones.
RispondiEliminaNon vogliono più voci fuori dal coro ed una scusa vale l'altra per non farle più sentire, anche la scusa dell'usocapione.
RispondiEliminaCaro Alberto, il commento l'ho messo apposta qua: hai sentito? ...non vogliono più voci fuori dal coro, ma io credo che il diritto a dissentire quando l'applicazione di una legge contrasta con i propri convincimenti valga per tutti.
RispondiEliminaHanno chiuso il centro sociale? La legge è legge, era 25 anni che andava chiuso... Ma tu, io, noi, abbiamo il diritto di dissentire.
O questo diritto vale solo per i frequentatori dei centri sociali e non per i cattolici bigotti?
Scusa Gimmmi, ieri sera avevo i riflessi un po' appannati. Sto partendo per la Liguria. Ciao.
RispondiEliminaUna storia orribile. Ora se le prenderanno con tutti i centri sociali.
RispondiEliminaConcordo con la tua osservazione conclusiva e aggiungo che probabilmente vedremo la replica di tutto ciò anche nelle altre città... mala tempora currunt.
RispondiEliminaSe fossimo in un paese democratico non penserei ad un'imposizione dell'ideologia dominante (quella di destra in italia) ma a solo ad un giusto ripristino della proprietà (non amo le occupazioni).
RispondiEliminaMa siamo in Italia e ogni attacco ai luoghi della cultura di sinistra mi terrorizza.
Blogger
E dopo più di 20 anni ci pensano ora? Ultimamente stanno mettendo in atto delle mosse sempre più palesi atte a zittire o isolare qualsiasi situazione potenzialmente dannosa per loro. Altro esempio quello sui cortei.
RispondiEliminache tristezza.
RispondiEliminaho sentito l'appello della figlia di Primo, per salvare l'archivio di suo padre.
dice che il locale è sgomberato ma è stato impedito a chiunque di portare via cose da dentro. speriamo che tutto il materiale raccolto da Primo trovi presto un altro posto.
per il resto: un'isola felice in meno. sempre meno.
voy muy aprisa!!!!ando liadisima...pero no quiero perder la oportunidad para enviarte un beso....chao...muaksssss
RispondiEliminaCiao Alberto ho un premio per te sul mio blog MEME'2OO9 vieni pure a prenderlo.baci.
RispondiEliminaSOB ,,,,,SPOSTARE L'ARKIVIO AL LEO
RispondiEliminaX RENDERLO +' ACCESSIBILE A TODOS ,
PASSA L'DEA ALLE MAMME , CIAO
che colpo, appeno ho sentito la notizia. Lì dentro c'è anche qualche scorcio della mia storia..
RispondiEliminaNu amu ancù vistu ren...
RispondiEliminaUn po' di quotidiana violenza Milano non se la risparmia, tanto per dare il buon esempio e non perdere l'abitudine!
RispondiEliminaDev'essere proprio brutto vivere a Milano. Ma d'altronde la maggioranza è con la Moratti. Noi qui abbiamo SuperMarta :-) Saluti da Genova.
RispondiEliminaIn che brutta città siamo
RispondiEliminavenuti a vivere!!!
Salù
frufru
RispondiEliminaTi ringrazio del premio ma leggi QUI. E comunque non sarò irriconoscente.
cipi
Come tu ben sai abito nella stessa casa (l'ex antico convento che adesso è diventato monumento nazionale) di una delle mamme storiche. Gliene parlerò. Ma la questione mi sa che è parecchio complicata.
Un saluto ed un buon w.e.
RispondiEliminaDual
Se per 25 anni nessuno ha toccato quel posto vuol dire che il comune non sapeva che farsene. Probabilmente sarebbe rimasto abbandonato come decine e decine di altre proprietà inutilizzate.
RispondiEliminaOra, d'improvviso, pare che il Cox18 sia arrivato tra le priorità del vicesindaco.
Chissà se vengono prestate uguali attenzioni per le sedi di Forza Nuova... Quelle con i manifesti del Duce in bella vista e i maganelli e le lame sotto il tappeto...
Sembriamo un popolo libero, ma non lo siamo mai stati.
RispondiEliminaNessuno lo e'!
Da andare a firmare la petizione di Philopat sul suo sito e tenere le orecchie aperte il più possibile sulle iniziative che arriveranno: il Cochetta non é patrimonio solo di chi sta a Milano, ma di tutti noi.
RispondiEliminaLa petizione di Marco Philopat è QUI.
RispondiEliminaPresto toccherà al Leoncavallo....
RispondiEliminavisto che queste voci dal coro, i centri sociali, come gli definite voi, occupano sempre abusivamente le proprietà di altri, perchè il signor Alberto Cane non mette a disposizione casa sua per accogliere questi poveri diseredati?
RispondiEliminaPerché è troppo piccola.
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