Sono in Liguria. Oggi nuvole, ma nei tre giorni passati il sole sembrava amplificato contro la lente del cielo cristallo. La forbice del dì si sta allargando e ogni giorno rubacchia momenti di luce alla notte.
Così sono andato in giro per la campagna alla ricerca di un filo d'erba. La Natura nella sua estrema semplicità che all'occhio può forse apparire banale modesta povera al confronto di certe piante lussureggianti nelle curve e fantasmagoriche nei colori.
Cerco un filo d'erba da fotografare sotto la brina o la rugiada. Qualcuno l'ho già trovato, ma non è lui quello che cerco. Mi si nasconde e si ritrae, forse pudico e timido a mostrarsi. Non è ancora il momento, per me e per lui. Ma il momento verrà.
Vengo allora attratto da altre piante come questa edera la cui foglia ho messo contro il sole di cui dicevo all'inizio. Ma non solo la foglia anche i semi che, ne sono sicuro, avrete già visto chissà quante volte senza averli mai osservati attentamente.
Semi di edera. Circa due millimetri di diametro.
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Osservo sempre con stupore e meraviglia le tue foto,c Alberto, in particolare questi ingrandimenti di esemplari della natura che a occhio nudo non si percepiscono.
RispondiEliminaQuesta foglia d'edera pare un'eclisse, che vuol dire "nascondersi" "rendersi invisibile", anche a proposito dell'erba che non trovi.
Non so perchè ma quando vedo l'edera mi ritorna in mente sempre la mia infanzia e il nonno. Che strana associazione.
RispondiEliminaandare nelle fasce al mattino presto, quando la brina bagna ancora le foglie e il passo su di esse scricchiola . grazie di avermi ricordato queste sensazioni, bellissime e, purtroppo, irripetibili.
RispondiEliminaAnch'io ricordo mio nonno.Nelle sue lettere c'era sempre una foglia d'edera.
RispondiEliminaBellissime fotografie, il tuo e un clik d'artista!
RispondiEliminaSe fossero grandi così, i semi, li avremmo notati!
RispondiEliminaL'edera della foto è quella variegata, considerata già più nobile di quella verde che, per le generazioni che ci hanno preceduti e che lavoravano in campagna, rappresentava un bel nemico da combattere. Guai a lasciarla crescere ! Dicevano che "a s'apussessa de tùtu ", cioè si impossessa di tutto e, soprattutto nei muri, radica in maniera da dissestarli.
Spesso la poesia e gli elementi della natura non coincidono con le esigenze agricole...
Mi hai ricordato i iemoi da bambino che trascorrevo nella campagna ligure irripetibili
RispondiEliminavolevo dire "periodi"
RispondiEliminaBellissima foto e bella questa tua ricerca di ... un filo d'erba.
RispondiEliminaCredo che lo dovremmo fare in molti.
Ciao :)
L'edera è una pianta infestante è vero, ma questa varietà è così bella! Peccato che nei nostri boschi stia soffocando molti alberi...nessuno ha più il tempo e la voglia di fare pulizia come una volta! Bella foto Alberto!
RispondiEliminaCiao!
le immagini della natura, come la musica, riescono a colpirci, senza provocare ferite.
RispondiEliminaGodiamoci la sorpresa.
Buon anno, Alberto.
Molto zen il tuo blog ;)
RispondiEliminaGrazie a tutti per i bei commenti. Son sempre contento quando le mie foto sono fonti di emozioni.
RispondiEliminaE' vero l'estetica certe volte non coincide con l'agricoltura. Del resto un mio amico ha scritto sulle bellezza dei rovi.
Flo
Zen? Un po' sì.
Mi sembravano frutti diversi dalla mia edera (stessa qualità di quella della foto), sono andata a controllare, ma non ne ho trovato. Non sarei mai uscita di casa con questa acquerugiola che sa di neve e a quest'ora!! ma per scriverti qualcosa l'ho fatto volentieri!ciao
RispondiEliminaRaggio
RispondiEliminaDomani, quando accompagni i bambini alla mensa, in quella bella fila colorata che attraversa il paese, ti faccio vedere questi semi.