La nostra vita quotidiana è così vessata dal bombardamento di immagini, fisse e in movimento, che la parola è ridotta a suppellettile quasi inutile nella comunicazione "alta", quella che si fa tramite delle emozioni. Così il linguaggio diventa chiacchiericcio e brusio informe.
Mi è capitato qualche volta di assistere a recite di poesie. C'è silenzio e silenzio. Quello che si instaura fra cento persone che trattengono il respiro per ascoltare versi diventa la pagina del bianco essenziale su cui sono scritte le parole.
Ma come disse l'amico Giuseppe Conte, poeta e scrittore, in questa occasione «La poesia se n'è andata da questo mondo e da questo tempo».
Un mondo defraudato della poesia, che è il culmine della parola, rischia seriamente di retrocedere nella barbarie.
Segnalazione
Premio letterario Città di Ventimiglia per il romanzo inedito ligure di ponente - I edizione
Termine ultimo per l'invio dei dattiloscritti 30 aprile 2009. QUI (pdf) il bando con tutte le informazioni.
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Buenas noches paso a saludarte y a desearte una linda semana.
Meritiamo di retrocedere, credo.
RispondiEliminaSiamo già retrocessi,da tempo.complimenti per il blog.
RispondiEliminaHai già detto tutto col post.
RispondiEliminaAggiungo solo che non dobbiamo generalizzare: coloro che possono ancora esprimersi con la poesia ci sono, ce ne fanno dono e qualcuno che sa riceverli pure.
Non tutto è perduto ragazzi!
torno da un'esame di letteratura italiana (e me ne scuso).
RispondiEliminaquesta tua frase "Un mondo defraudato della poesia, che è il culmine della parola, rischia seriamente di retrocedere nella barbarie", ricorda molto da vicino le riflessioni di Vico e Leopardi (e perchè no, anche Rousseau).
un saluto
Sono del tutto d'accordo con quello che scrivi. Hai dato una sintesi che approvo, al punto che avrei potuto essere io a scriverla... Ovviamente, sottoscrivo anche l'amara riflessione di Conte.
RispondiEliminaV
la poesia non è in fin di vita
RispondiEliminaConcordo su poesia-immagini... e, bellissimo:
RispondiElimina"C'è silenzio e silenzio. Quello che si instaura fra cento persone che trattengono il respiro per ascoltare versi ..."
Poi spero tanto che la poesia non "se ne sia andata". Davvero saremmo poveri dentro...
ciao Al
A me non sembra che la poesia "se ne sia andata da questo mondo e da questo tempo", comunque non più che in altre epoche. Non credo che nei primi cinquant'anni del Novecento ci sia stata molta poesia in circolazione nel mondo con due guerre mondiali, dittature sanguinarie e milioni di morti!
RispondiEliminaMi sembra invece che oggi ci sia molta più gente che legge poesia per conoscere e nominare le proprie emozioni attraverso le parole dei poeti che sono capaci di registrare persino i movimenti dei fili d'erba e guardano le cose, anche le più comuni e banali, come se le vedessero sempre per la prima volta.
Alberto, cliccando su "questa eccezione" appare la poesia di Caproni ma non ci sono foto!
Molto simpatico il coniglietto disegnato da Estrellita!
Grazie Filo per aver notato l'errore. Corretto.
RispondiEliminaSì, grazioso il coniglio. Quando gli schermi non avevano ancora le figure disegnavamo così. Ci sono dei programmi appositi. Si chiama ASCII art.