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martedì 24 novembre 2009

Salvacondotto

Pubblico queste due lettere apparse sull'ultimo numero del Venerdì di Repubblica.
E se la proponessimo noi una legge ad personam? Pensate che sia realizzabile una proposta di legge di iniziativa popolare che conceda al signor Silvio Berlusconi la cancellazione di tutti i capi di imputazione suoi personali e delle sue aziende in cambio del suo ritiro dalla vita politica italiana?
Stefano Monteverdi (via email)

Visto l'accanimento dei parlamentari del centrodestra a formulare una legge che possa salvare il premier dai suoi processi, facciamo così: diamogli un salvacondotto che stabilisca, una volta per tutte, l'esonero da tutti i processi, così la facciamo finita. A patto che lui si dimetta da tutti gli incarichi politici e rinunci per i prossimi trent'anni a ogni velleità futura.
Gaetano D.R. (via email)

Naturalmente qui si fanno i conti senza l'oste, cioè il signor B. Ma ammettiamo che accettasse, e che giuridicamente fosse possibile una tal norma da Medioevo, voi ci stareste? Oppure avete qualche altro marchingegno da proporre perché si tolga definitivamente dalle scatole? Metodi pacifici, beninteso.


14 commenti:

  1. Nonostante sia allettante l'idea di non averlo più tra i maroni c'è da tener conto che il cavaliere è entrato in politica per salvarsi dai processi riguardanti le sue attività. Concedergli ora un salvacondotto o una amnistia ad personam farebbe solo un favore, perché poi una volta dimesso non avrebbe più i giudici ad aspettrlo...

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  2. Penso solo che leggendo queste mail i lettori di repubblica sono sempre meno democratici e veramente ammmorbati e ciechi di fronte all'evidenza. Il signor B. e' solo la punta di un iceberg di antidemocrazia insita in tutti i partiti italiani, nel lavoro e nelle relazioni sociali...quindi anche se domani mattina venisse cancellato ( beninteso la figura politica) lo stato di cosa nel nostro paese con cambierebbe...

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  3. Sono d'accordo con Picchiatello. Berlusconi rappresenta un malcostume ormai così diffuso che a nulla servirebbe il togliere di mezzo solo lui e i suoi pretoriani. Qui ci vorrebbe una bonifica morale più che un'epurazione personale, ma questa la vedo dura.

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  4. sospetto da anni che le vere paure di berlusconi siano per cose non ancora uscite. le accuse di utilizzo della mafia per scopi, che non riesco a immaginare, ma che stanno per prendere corpo, io le vorrei conoscere, a costo di averlo al governo ancora un po'.

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  5. Ma siamo impazziti? Un condono di questo tipo relegherebbe l'Italia allo stesso livello del Zimbabue o dell'Etiopia. Constato con amarezza che vivere giorno dopo giorno nel clima tossico della politica italiana crea una distorsione dei valori democratici e di giustizia piu' fondamentali. Meglio, assai meglio parlare dii testaroli......

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  6. Io ci starei.
    Impunità a vita in cambio del ritiro a godersi la grana alle Fiji.

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  7. Il "tana libera tutti" non mi è mai andata giù come regola, figuriamoci se accetto il salvacondotto!?!?
    Di quel che uno fa, se illecito, quell'uno DEVE rispondere, punto.

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  8. Anch'io concordo con Picchiatello... Tutti si concentrano su Berlusconi ma non è che tolto lui magicamente la politica rifiorisce.

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  9. No, la Via Maestra è quella della Giustizia.
    Sulla proposta di un salvacondotto mi ricorda tanto quella storia del marito che si taglia i coglioni per far dispetto alla moglie fedifraga...

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  10. Se penso a quanti processi salteranno mi vien da dire facciamola e chi s'è visto s'è visto.
    Però non mi piace affatto l'idea che raggiunga l'impunità. Siamo in ballo, che si balli fino alla fine.

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  11. Concordo con Joe e il Russo.
    Accettare (o anche solo concepire) un compromesso o una trattativa del genere significherebbe rinunciare definitivamente alla giustizia e alla democrazia.

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. Se in tanti l'hanno votato vuol dire che per molti rappresenta un ideale da imitare,quindi poi in molti esigerebbero dei piccoli salvacondotti.

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  14. Noi tutto sommato acceteremmo anche volentieri.

    Ma è lui che non puo' accettare.

    E' un pupazzo che serve dove sta, e dove lo hanno piazzato i suoi amici di vecchia data, a intasare la vita della politica italiana impedendo qualsiasi ricambio.

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