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domenica 1 novembre 2009

Vs halloween

Halloween

È mai possibile che noi che abbiamo non so quanti secoli alle spalle di storia ci lasciamo infinocchiare dagli americani che di secoli di storia ne hanno solo due ed accettiamo supinamente feste come questa di halloween che affonda le radici in niente?

È possibile, e i bambini ci sguazzano. Sono al paesello e ieri sera al bar sulla "bunda", pregato dalle mamme e dalle nonne, sono andato a casa a prendere il ferro per fare qualche scatto alle loro creature.

Lo vedete anche voi. Le bambine si mettono in posa come delle modelle professioniste. Sono rimasto un po' sconcertato.

Halloween

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37 commenti:

  1. Perché no? Ieri sera ho portato mia figlia di 6 anni (insieme ad una truppa di altre/i 4 o 5) a fare "dolcetto o scherzetto" e -in questi tempi di diffidenza, super impianti d'allarme, di grate, lucchetti e di paura del prossimo- ho trovato il gioco estremamente educativo per la conoscenza del territorio e per sviluppare una basilare reciproca fiducia.

    Tutte le primavere da quasi 10 anni festeggiamo la pasqua con l'arrivo del coniglio pasquale che sparge ovetti di cioccolata per il giardino del nonno (tradizione austriaca).

    In fondo, perché Babbo Natale dovrebbe essere di Rovaniemi?

    Le feste migrano da tempi immemorabili da paese a paese e da cultura a cultura senza che nessuno se ne stupisca. No?

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  2. Condivido tutte le tue riflessioni, infatti ieri sera sulla "bunda" non mi hai vista;))
    I bambini fanno ciò che i genitori e le nonne gli inculcano...e poi fino a qualche anno fa si ci vestiva con degli stracci adesso.....

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  3. Concordo con Al (e Roby).
    Questo/a halloween non mi piace proprio, anzi mi sta pure antipatico/a. :-)
    ciao Al
    g

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  4. Sicuro che sia un'americanata? leggi qua... http://siamoinonda.blogspot.com/2009/10/le-origini-di-halloween.html

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  5. Ci sguazzano anche le mamme, il che è patetico -Ieri ho visto plotoni di streghe scorazzare per la città . Mamme e bambine , all together :-(

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  6. Halloween non sta simpatica nemmeno a me. Non la sento una ricorrenza mia perché non rientra nell'educazione che ho ricevuto...e come potrebbe d'altronde?
    Però non è un'americanata nel senso che le sue origini risalgono ai Celti, quindi alla antichissima tradizione pre-cristiana europea.

    Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto "Vigilia di Tutti i Santi", perciò "Vigilia della festa di Tutti i Santi", festa che ricorre, appunto, il 1° novembre come sappiamo.

    Andare a d indagare come si è trasformata per entrare nella tradizione di diversi paesi è un cammino affascinante.

    Ai nostri giorni, è una festa tipicamente statunitense e canadese.
    Riporto da wikipedia:
    Il Cristianesimo tentò di eliminare le antiche festività pagane dando loro una connotazione diversa (integrandole o demonizzandole). Papa Bonifacio IV istituì la festa di Tutti i Santi (Ognissanti); in tale festività, istituita il 13 maggio 610 e celebrata ogni anno in quello stesso giorno, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che papa Gregorio III (731-741) ne fece coincidere le date.

    Secondo altre fonti, fu invece Sant'Odilone di Cluny che nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di spodestare il culto di Samhain, ancora molto popolare. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Commemorazione dei Defunti).

    Per questo nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas, che significa "messa in onore dei santi"; la vigilia divenne All Hallows Eve, il cui nome progressivamente si contrasse in Halloween. Dal 1630 al 1640 si ebbe una recrudescenza di proibizionismo, quando la Chiesa Cattolica fece in modo di far sopprimere ogni tradizione di tipo pagano rimasta legata a Ognissanti e alla sua viglia.


    Wikipedia riporta anche:

    È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall'idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. Queste credenze sono probabilmente reminescenze dell'antico culto druidico legato al fuoco sacro.

    Questa usanza fa riferimento anche alle streghe, che venivano bruciate sui roghi o impiccate; infatti, si pensava che queste vagassero nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte (abbigliate in maniera più o meno orrenda) ed approfittassero del maggior potere loro conferito durante la notte di Halloween. L'usanza è tipicamente statunitense, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di zozzo.[2]

    Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, in molti paesi si svolge il rito de "Is Animeddas" (Le Streghe), de "Su bene 'e is animas", o de “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni. Questo rito in Molise viene chiamato "l'anim' de le murt".


    Quindi, in base, a tali fonti Halloween non affonderebbe le radici in...niente, Al!

    Precisata la verità diciamo così storica, ribadisco che Halloween non mi piace

    Scusami per lo spazio che ho preso nei commenti...

    Ciao, Al:)

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  7. Di per sè ogni carnevalata collettiva non mi piace, ma nemmeno la ostacolo o stigmatizzo. La notte delle streghe è antica e non importata, e se è diventata motivo di divertimento per i bambini , che si divertano...meglio così che davanti al grande fratello. Oltrettutto mi pare che si stia un pò stemperando l'usanza, qui da me quest'anno non c'era praticamente niente.

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  8. હેલોવીન (Halloween, અથવા Hallowe’en ) 31મી ઓક્ટોબરે ઉજવાતો તહેવાર છે. તેના મૂળ સેમહેઇનના સેલ્ટિક તહેવાર અને ઓલ સેન્ટ્સ ડેના ખ્રિસ્તી પવિત્ર દિવસમાં છે.

    તે મોટે ભાગે એક બિનસાંપ્રદાયિક ઉજવણી છે, પરંતુ કેટલાક ખ્રિસ્તીઓ અને મૂર્તિપૂજકોએ તેના ધાર્મિક અર્થો અંગે તીવ્ર લાગણીઓ વ્યક્ત કરી છે. [૧][૨][૩] આઇરિસ વસાહતીઓ આયર્લેન્ડના 1846ના મહાન દુકાળ વખતે આ પરંપરાના પ્રકારો ઉત્તર અમેરિકા લઈ ગયા હતા. [૪] આ દિવસ સામાન્યપણે નારંગી અને કાળા રંગ સાથે સંકળાયેલો છે અને જેક-ઓ-લેન્ટર્ન જેવા પ્રતીકો સાથે ગાઢપણે જોડાયેલો છે.

    હેલોવીન પ્રવૃત્તિઓમાં ટ્રિક-ઓર-ટ્રીટિંગ, ઘોસ્ટ ટુર્સ, બોનફાયર, વેશપરિધાન મિજબાનીઓ, ભૂતિયા આકર્ષણોની મુલાકાત લેવી, જેક-ઓ-લેન્ટર્ન કોતરવા, ડરામણી કથાઓ વાંચવી અને હોરર મુવી જોવાનો સમાવેશ થાય છે.

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  9. Boh, a me non piace nemmeno carnevale... comunque è interessante il post di Annarita in quanto sapevo che Halloween non era un'invenzione tutta americana ma non sapevo nemmeno la vera storia.
    Per il resto con tutte le feste che ci "impone" il cristianesimo come sue (e che sue non sono), halloween ci può stare ugualmente.

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  10. Da due anni a Vallebona facciamo sul serio: la festa è organizzata bene con tanto di musica e quest'anno ho preparato una bella ricerca sulla storia di Halloween e l'ho affissa nella bacheca dell'Associazione culturale A cria. I bambini si divertono, il significato è bello: i cristiano non l'hanno "integrata" e fatta loro come tante altre feste pagane perchè non le faceva comodo per cui è stata surclassata. Agli Americani faceva comodo per il "mercato" e si sono fatti la loro strada, come sempre. Di anno in anno diventerà sempre più bella se si darle il giusto significato.

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  11. Non mi e' mai piaciuta questa ''festa''importata dagli States,i miei figli non la sentono una festa vera,io non ne faccio buona pubblicita'in casa...
    Comunque e' pur vero che anche da noi si festeggiava qualcosa di simile nella civilta contadina del Veneto.Il padre di mia moglie diceva che da piccoli, la sera del 31 ottobre, decoravano le zucche e le esponevano sui davanzali delle finestre,illuminate da candele...gli americani non erano ancora arrivati.

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  12. Quando ho scritto "come questa di halloween che affonda le radici in niente" non è che l'ho scritto d'impulso senza essermi letto niente prima sull'argomento e ben oltre wikipedia, e vorrei proprio sapere chi ha scritto questa voce. Le radici non sono una moda del momento e la linfa che ne può scaturire non è senz'altro quella del mercato. Volendo "storicamente" si potrebbe dimostrare (è stato fatto) che una cabina telefonica di New York è un reperto assiro-babilonese. In sostanza voglio dire che ogni pretesto è buono per lanciare una festa con vaghe reminiscenze storiche per farne un bel business.

    A proposito dei Celti, la mia "amica del Louvre" ha scritto un librone, settecento pagine, su questo popolo. Quando io le dico in maniera provocatoria che non sono mai esistiti questi Celti lei mi risponde "dipende cosa si intende per Celti". Ecco, ritorniamo un po' alla cabina telefonica e a certe vaghezze.

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  13. Io non festeggio Halloween, ma applicando lo stesso ragionamento possiamo dire che Santa Claus è una importazione culturale dall'America e che è stato promosso principalmente per vendere merci. Questo non vuol dire che il Natale sia stato inventato dagli americani...

    Ad ogni modo ieri sera una vecchina (che nulla sapeva di Halloween) mi ha detto che quando era piccola era usanza mettere la zuppa per i morti e che tuttora accende un lume in cucina.
    E le dicevano di non mettersi in mezzo alla strada, perché passavano gli spiriti dei defunti...

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  14. Condivido il commento di ANNARITA, avrei voluto scrivere una cosa simile ma lei è stata più veloce di me. Non dimentichiamo che negli ultimi anni,con l'avvento del fantasy,basti pensare ad Harry Potter,i bambini hanno famiriarizzato con personaggi magici, macabri e raccapriccianti, legati alla mitologia nordica, che sono rimasti l'ultimo baluardo della fantasia, di ciò che non si può spiegare, dopo che tutte le fiabe tradizionali sono cadute nel dimenticatoio.

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  15. Al, ho compreso che il tuo post è provocatorio...

    Però consentimi di dubitare di presunte dimostrazioni storiche di cabine telefoniche newyorkesi quali reperti assiro-babilonesi...

    Sono un'appassionata di questa splendida disciplina e anche le mie letture vanno oltre wikipedia.

    Per quanto riguarda l'esistenza dei Celti, una moderna scuola britannica di antropologi, sociologi e archeologi vorrebbe sostenere che gli antichi Celti non siano mai esistiti. Le motivazioni politiche di questa scuola sono abbastanza evidenti: la necessità di contrastare, in primo luogo, la simpatia che suscita in Europa la causa dell’unità e indipendenza irlandese, e l' “euro-scetticismo” inglese, il quale non gradisce che gli antichi Celti siano alla radice di un’identità comune europea. Capostipite della scuola è l’antropologo sociale Malcolm CHAPMAN, The Celts: The Construction of a Myth, London/ New York, The Macmillan Press/ St. Martin's Press, 1992, p. XV-342.

    Ma, secondo la maggior parte degli archeologi, i Celti sono esistiti. Essi, partendo da una piccola area situata nel nord della Svizzera, a La Tène, e successivamente dalla valle tedesca di Hällstatt, si radicarono profondamente in innumerevoli nazioni europee, con risultati visibili in certi casi ancor oggi. Ad esempio, i Lusitani in Portogallo e i Celtiberi in Spagna mostrano le loro tradizioni anche nel mondo moderno, specialmente nel sud dei due paesi iberici: malgrado Romani, Visigoti, Arabi e Castigliani, il folclore celtico sopravvive in certi casi intatto. Lo stesso si può dire di certe aree francesi, come ad esempio le regioni ai confini con la Germania della Lorena e dell'Alsazia o la stessa Provenza nel sud della nazione. Invece Svizzera e Austria mostrano tracce celtiche nelle valli alpine più remote, risparmiate dal feroce Calvinismo; mentre in Italia analogamente avviene lo stesso tanto sulle Alpi quanto sugli Appennini. Nel nostro paese in particolare le tracce celtiche sono inequivocabili per quanto riguarda i dialetti. L'Emilia è tutta fortemente celtica e così anche Piemonte, Lombardia e parte della Toscana e delle Marche per non parlare della Sardegna.

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  16. sandro oddo2/11/09 09:21

    Alcuni anni, da quando è stata imposta questa "festa" dai commercianti locali, mi sono opposto strenuamente contro questa usanza carnevalesca. La Pro Loco del paese ha condiviso le mie argomentazioni, ma poi ha deciso di partecipare in modo indiretto (cucinando alcune specialità, come frittelle, zuppe, ecc.). Personalmente ho dovuto e mi sto rassegnando; mi chiudo in casa e lascio fare, anche se turarmi le orecchie non basta.
    A Triora migliaia di persone hanno impazzato nei vicoli fino all'alba.
    Quel che fa rabbia è che qualcuno voglia propagandare come locale o tradizionale una festa che di locale non ha proprio nulla.
    Ciò mentre nella sera dei Santi c'è ancora qualcuno che accende un cero a ricordo dei morti e cambia le lenzuola nei letti...
    O tempora o mores!

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  17. Concordo con Annarita, ma occorre una precisazione: la presenza celtica nell'Italia settentrionale (e nella penisola iberica) è antecedente la diffusione della cultura di La Tene, associabile alle popolazioni galliche d'Oltralpe.

    Tanto è vero che la prima iscrizione celtica d'Europa è stata trovata sul Ticino, su un bicchiere prodotto dalle genti della Cultura di Golasecca. Tale Cultura ha le sue remote origini addirittura nell'Età del Bronzo, attorno al XV sec. a.C., e testimonia l'esistenza di una popolazione celtofona in Italia molto prima dell'arrivo dei Galli.

    Tra l'altro queste scoperte, e altre analoghe fatte in Spagna, hanno costretto ad abbandonare la tradizionale equivalenza Celti=Francesi, sostenuta, sempre per ragioni politiche, a partire dalla Rivoluzione Francese.

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  18. Anche mia figlia ha partecipato ad una festicciola di compagni di classe, a casa di un'amichetta. Meglio così che al Mc Donald's!
    Che i Celti siano esistiti (ed esistano) è dimostrato dall'Irlandese (che esiste, ed è parlato) e dal Gallese (idem). Welsh - "gallesi" - viene dalla parola con cui i popoli germanici indicavano quanti non parlavano la loro lingua (celti o romani); anche in Alto Adige - Sudtirolo, infatti, "Welschen" o "Walschen" sono chiamati gli italiani, cioè chi non parla tedesco. Insomma, come "Barbaroi" per i Greci.
    Certo è che non si tratta di una tradizione sopravvissuta da noi, in nessuna parte d'Europa: se mai sia esistita, si è estinta, e torna (?) ora come moda reimportata dall'America. Ammesso e non concesso che si tratti di una "reintroduzione", fa comunque l'effetto ridicolo di certe parole del greco moderno che sono prese pari pari da parole francesi o inglesi a loro volta derivate dal greco antico, come "cinema", che si dice "sinemà" (ma perché non "kinematògraphos"?).

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  19. @ Fuin

    Bella la citazione in gujarat, anche se poi non dice nulla di nuovo, ripetendo che Halloween si festeggia il 31 ottobre, ecc.
    Nota: il gujarat si differenzia, nella scrittura, dall'hindi perché quest'ultimo ha una riga sopra le lettere (che sono però le stesse).

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  20. @ c.e.g.

    Ecco, infatti, l'hindi:

    हैलोवीन
    विकिपीडिया, एक मुक्त ज्ञानकोष से
    यहाँ जाएँ: भ्रमण, खोज
    Halloween, Hallowe'en, या Holloween है अवकाश (holiday) मनाया की रात को 31 अक्तूबर (October 31).[१]हैलोवीन गतिविधियों में शामिल हैं चाल या उपचार (trick-or-treating), भूत पर्यटन (ghost tours), होलिका (bonfire)s, पोशाक पार्टियों (costume parties), दौरा "प्रेतवाधित घरों" ("haunted houses"), और लकड़ी की खोदाई छलावा (Jack-o'-lantern)एसआयरिश (Irish) आप्रवासी उत्तरी अमेरिका के लिए उन्नीसवीं शताब्दी में परम्परा के संस्करणों किया.अन्य पश्चिमी देशों ने अवकाश को देर से बीसवीं सदी में गले लगा लिया.

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  21. Tempi che cambiano amico mio...

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  22. Non sapre come schierarmi. O, più precisamente, tendo a vedere i due lati della medaglia.

    Da una parte, ben venga la contaminzazione culturale.

    Dall'altra, mi schifo di fronte alla solita mercificazione di tutto il mercificabile e non.

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  23. Tollero Halloween, seppur a mala pena.

    Tutto ciò che dispiace al Vaticano perchè mira il suo carisma, mi fa sempre un po' piacere.

    Stesso motivo per cui tollero Harry Potter, visto che Ratzi si scagliò come una furia pure contro di lui.

    Un po' di riti pagani bilanciano l'integralismo cattolico asfissiante.

    A che punto siamo arrivati.... eh già.


    ciao ;)

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  24. Mi aggiungo comunque alle tradizioni regionali:

    anche in sardegna mia madre ricorda nel nuorese l'usanza dei bambini di uscire tutti insieme la notte di Oggnissanti e andare a chiedere nelle case non i dolcetti, ma la farina!

    Si chiamava appunto la festa di "peti 'arina" (chiedi la farina)

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  25. noi (un gruppo di amici) da due anni orgnazziamo all the saint night, con domande divertenti sui santi, una specie di trivial, l'ho scritto anche su un post

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  26. Sabato sera ho mangiato delle ottime dita di orco mozzate. Al sugo naturalmente...

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  27. Comunque certe cose ci appaiono strane solo perchè non ne siamo circondati sin dalla nascita.

    Ad altre attribuiamo valore solo perchè le conosciamo da sempre, ma tale valore può essere discutibile.

    L’8 dicembre ci tocca festeggiare la verginità di una donna che avrebbe partorito il figlio di dio.

    Se la cosa non ci sembra quantomeno bizzarra, è solo perchè ci siamo abituati. E se la riteniamo vera, è solo per cultura. Fossimo nati in thailandia, ci avrebbe fatto ridere.

    Che almeno i bambini si divertano con zucche e pipistrellini, sarà certo un business però .... è meno folle di tante altre cose.

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  28. @ Bananasrepublik

    Non sono un praticante né un teologo, ma un po' me ne intendo. Il dogma dell'Immacolata Concezione (proclamato da Papa Pio IX nel 1854) non riguarda la verginità della Madonna, bensì il fatto che la Madonna sia stata concepita ("Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis...") senza il peccato originale (quello che ci macchia da Adamo ed Eva, e che, a partire dal sacrificio di Cristo sulla Croce, ci cancelliamo con il battesimo). Questo perché la donna destinata ad essere madre di Cristo non poteva essere soggetta alla colpa d'origine del genere umano.
    Questo non lo dico io (che di queste cose poco mi curo, diciamo) ma la Dottrina cattolica.

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  29. La festa di Halloween è una tradizione "estranea" ormai universalmente accettata in modo acritico, come molto altro, in base a una cultura imperante, quella anglo-occidentale, che la nostra europea non smette mai di assimilare e poi reinterpreta a modo suo. Non approvarla e sentirla lontana da sè non è essere antiamericani o tradizionalisti: significa ragionare su come questi veri e propri "virus" culturali arrivano da noi.
    Ero a Triora sabato sera per partecipare ad un'escursione di Riviera Outdoor all'antico ponte di Cetta. Certo, era in qualche modo collegata ad Halloween, e mi sembrava una giusta via di mezzo e di "contagio". Ma ciò che ho visto invece è stato un paese violato nell'intimo dall'importazione di una cultura piatta che niente ha che fare con le bazure e la Cabotina.

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  30. @ botanicus

    grazie per aver precisato e corretto la mia evidente falla! (è evidente che alle lezioni di catechismo....dormivo! Peraltro anche in quelle di matematica) ;)

    Ero invece convinta- non so come per la verità- che la concezione immacolata fosse riferita al Cristo, concepito appunto senza peccato e di qui la glorificazione della verginità di Maria.

    non sapevo invece che si riferiva al peccato originale depennato per Maria, grazie per averlo precisato.

    Le leggi ad personam sono inziate tanto tempo fa a quanto pare.

    ciao ;)

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  31. @Bananasrepublik

    Non per niente c'è una certa indentificazione (più o meno inconscia) tra il nostro Cavaliere (l'Unto del Signore, l'uomo più perseguitato della Storia, quello che se cammina sulle acque i giornali di sinistra dicono che non sa nuotare...) e Gesù Cristo.
    Ci scherzerà anche, ma un po' ci crede, purtroppo.

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  32. concordo sul fatto che non sia una nostra tradizione e usanza,del resto noi siamo dei maestri nell'imitare gli americani

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  33. forse il tuo sconcerto non era tanto per una festività che da noi è pressoché recente, quanto per il fatto di fotografare bambine che "approfittano" di questa festa per posare come modelle? condivido con qualcun'altro tra i numerosi commenti: colpa delle madri (non nomino i padri di solito perché di solito chi li vede?)

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  34. di solito.. di solito.. scusa ma scrivo al buio ;)

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  35. sandro oddo4/11/09 17:57

    Un particolare grazie a Giarevel: ha espresso benissimo con le parole giuste, il sentimento della maggior parte dei Trioresi, quelli veri si intende!

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  36. Onestamente la trovo una festa consumistica e non una vera tradizione. Poi farne una crociata non so, ma in effetti é vero ci facciamo sempre infinocchiare da tutti noi italiani!

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  37. Sì, è un po' triste. Ringrazio il cielo che il mio, dovendo giocare una partita di calcio importante, se n'è completamente dimenticato. Forse proprio lo sport può essere uno degli antidoti a questo imbarbarimento progressivo e non così graduale?

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