Sorvolando sull'azzurro, che quel signore là se avesse potuto ci avrebbe messo il copyright, non vedo altri colori precisi di riferimento per i partiti.
Sono passati i tempi della balena bianca, che non era Moby Dick ma la Dc, cetaceo corpulento ed omnicomprensivo, che si era dato per inno Biancofiore, caso mai qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi. Non è che rimpiango, ma forse un po' sì. Perché allora ognuno sceglieva il suo colore, e ti sentivi domandare: di che colore sei?
La sinistra il rosso, passione, con tutto quello che ne consegue. Il centro, e abbiamo già detto, il bianco. Che non è nemmeno un colore, ma una superficie che li riflette tutti. Quindi una specie di limbo asessuato, almeno all'apparenza. Poi la destra, il nero, truce, anche lui nemmeno un colore ma una superficie che assorbe tutto lo spettro.
Adesso anche in questo campo la confusione è sovrana e "gelatinosa", come qualcuno ha definito per altri motivi la situazione. Una tavolozza insomma dove il pennello rimane sospeso e indeciso, e quando intinge il colore per marcare la tua appartenenza, lo fa quasi per forza d'inerzia, con poca convinzione. Mala tempora, ma proprio mala, currunt.
Manifesti fotografati mercoledì in via Derna a Milano.
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No ma l'importante per loro (e nel loro c'è anche il pd) basta togliere rosso e i rossi...
RispondiEliminaun saluto
Tutto in tono: siamo verdi (dalla bile) e siamo al verde... Più coerenza di così!
RispondiEliminaIl rosso è volgare e fuori moda, non "tira" più ;-)
RispondiEliminaQuoto Ernest.
RispondiEliminaIo preferisco il giallo Bananas! ;)
RispondiEliminaIl PD vuole togliere quel poco di buono che c'e' ( era ) a sinistra per sostituirlo con un berlusconismo mal copiato....
RispondiEliminaCapito cosa intendo quando dico che ormai destra-centro-sinistra son la stessa solfa?
RispondiEliminatroppi rosso, con annesse falci e cazzuole..in altri tempi tutti questi depositari di verità eterne contribuivano, per ben due volte, alla caduta di un governo democraticamente eletto, con non poche contraddizioni.
RispondiEliminaOggi, forse, siamo all'apoteosi della politica, la sua trsformazione in consorterie di pubblica rapina. Qui i colori non contano, verde o bianco o a pois, tutto va bene, l'importante è sistemarsi. In generale non stiamo peggio di altri paesi, attraversati d auna crisi profonda del neo capitalismo, quello che fa la differenza è che qui la classe politica tutta, non si riconosce in nessun progetto di governo.
Baruffa
Ho sempre amato il verde, ho un sacco di polo e magliette di quel colore ...purtroppo non le metto più, per non essere confuso. Spero tra qualche anno di poter tornare ad indossarle.
RispondiEliminanon ci sono più i colori di una volta, caro Alberto.Il verde, che di solito calma il sistema nervoso, da qualche anno provoca l'effetto contrario sul mio ;)
RispondiEliminaSarà... ma io rimango rosso vivo!!
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