Todo que vemos è autra cousa
A maré vasta, a maré ansiosa,
È o eco de autra maré que esta
Onde è real o mundo que hà.
Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro
L'ampia marea, la marea ansiosa,
è l'eco di un'altra marea che sta
laddove è reale il mondo che esiste.
A maré vasta, a maré ansiosa,
È o eco de autra maré que esta
Onde è real o mundo que hà.
Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro
L'ampia marea, la marea ansiosa,
è l'eco di un'altra marea che sta
laddove è reale il mondo che esiste.
Fernando Pessoa
Lisbona 1888
Lisbona 1935
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Aldilà che mi piace, e questo è implicito, pubblico questa poesia anche per far vedere come la traduzione è un decadimento verticale del testo.
RispondiEliminainfatti. Pessoa alla prima lettura è incomprensibile, ma poi si apre uno scenario inquietante.
RispondiEliminainfatti. Pessoa alla prima lettura è incomprensibile, ma poi si apre uno scenario inquietante.
RispondiEliminaCaro amico, come si dice: tradurre è tradire
RispondiEliminaPessoa è, in effetti, un autore che lavora sullo stile e sul ritmo, che sono le cose più difficili da tradurre. La raccolta di versi Messaggio, l'unica pubblicata in vita, sembra incisa nel marmo, tanto è perfetta in portoghese - e proprio per questo non traducibile: si perde tutto.
RispondiEliminaEsempio:
Teu ser è como aquela fria
luz que precede a madrugada,
que è ja o ir a haver o dia
na antemanhã, confuso nada.
Il tuo essere è come quella fredda
luce che precede l'alba,
che è già lo star per arrivare il giorno
nell'antemattino, confuso nulla.
Bellissima, Alberto che primizie che ci proponi!
RispondiElimina@c.e.g. Concordo in pieno.
"Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro" vale anche per lo stesso Pessoa che si è celato dietro una serie di eteronimi che hanno dato vita agli innumerevoli aspetti della sua personalità eclettica.
RispondiEliminaCiao Alberto, buona domenica, o quel che ne resta.
La traduzione spesso snatura ed appiattisce pensieri che altrimenti sarebbero molto più alti.
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