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sabato 20 febbraio 2010

Fernando Pessoa

Todo que vemos è autra cousa
A maré vasta, a maré ansiosa,
È o eco de autra maré que esta
Onde è real o mundo que hà.

Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro
L'ampia marea, la marea ansiosa,
è l'eco di un'altra marea che sta
laddove è reale il mondo che esiste.


Fernando Pessoa
Lisbona 1888
Lisbona 1935


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8 commenti:

  1. Aldilà che mi piace, e questo è implicito, pubblico questa poesia anche per far vedere come la traduzione è un decadimento verticale del testo.

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  2. infatti. Pessoa alla prima lettura è incomprensibile, ma poi si apre uno scenario inquietante.

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  3. infatti. Pessoa alla prima lettura è incomprensibile, ma poi si apre uno scenario inquietante.

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  4. Caro amico, come si dice: tradurre è tradire

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  5. Pessoa è, in effetti, un autore che lavora sullo stile e sul ritmo, che sono le cose più difficili da tradurre. La raccolta di versi Messaggio, l'unica pubblicata in vita, sembra incisa nel marmo, tanto è perfetta in portoghese - e proprio per questo non traducibile: si perde tutto.
    Esempio:

    Teu ser è como aquela fria
    luz que precede a madrugada,
    que è ja o ir a haver o dia
    na antemanhã, confuso nada.

    Il tuo essere è come quella fredda
    luce che precede l'alba,
    che è già lo star per arrivare il giorno
    nell'antemattino, confuso nulla.

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  6. Bellissima, Alberto che primizie che ci proponi!

    @c.e.g. Concordo in pieno.

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  7. "Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro" vale anche per lo stesso Pessoa che si è celato dietro una serie di eteronimi che hanno dato vita agli innumerevoli aspetti della sua personalità eclettica.
    Ciao Alberto, buona domenica, o quel che ne resta.

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  8. La traduzione spesso snatura ed appiattisce pensieri che altrimenti sarebbero molto più alti.

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