Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Dante Alighieri (Purg. 6 - 76,78)
Saranno oggi vagonate e vagonate di retorica, una fra le cose che al massimo odio perché la retorica tradisce la storia trasformando i fatti in leggenda ed edulcora il presente con melassa di sentimenti posticci. Poi domani chi s'è visto s'è visto, e ammutolite le fanfare si ritorna alla triste realtà di una nazione allo sbando. Però, proprio perché non si dica in giro che sono di legno, o ancora peggio di pietra, o peggio del peggio che non sono un patriota (eh, eh), ho fatto anch'io la mia parte di bravo italiano e ho attaccato un piccolo tricolore alla casetta di campagna.
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Bellissimo il tuo post, Alberto così come lo sfondo per il tricolore della casa di campagna. Fuori da ogni retorica dannosa e fuorviante.
RispondiEliminaBellissimo quel tricolore appeso nella tua casetta di campagna. E' come un faro acceso nella notte o come la sirena che qui da me ulula quando c'è nebbia per avvertire i navigatori che qui c'è un porto sicuro. Ricominciamo da qui, Alberto, dall'Italia. Perché ne vale la pena. Perché questo concetto così astratto che è l'Italia racchiude in sé ben più di 150 anni di sogni, di ideali, di coraggio, di sacrifici, di pensiero di libertà, di cuore. Perché nemmeno il fascismo, la mafia, la corruzione, le ingiustizie sono riuscite a spezzarlo...
RispondiEliminaSolo a quella di campagna?!?
RispondiElimina:O))
no, non è retorica: dato che oggi non si festeggia l'anniversario dell'unità (quella fu solo nel 1918, ossia ben cinquantasette anni dopo) ma quello della proclamazione dello stato nazionale: che piaccia o no, è un concetto e non un fatto.
RispondiEliminaalla faccia dei leghisti, che come al solito, dall'alto della loro ignoranza, non hanno capito un acca.
Abbiamo una bella costituzione, abbiamo un rinascimento italiano che ha regalato all'umanità doni artistici splendidi, abbiamo un risorgimento pieno di ideali ancora attuali, abbiamo una cultura fatta di migliaia di particolarità locali che costituiscono una ricchezza che tutti ci invidiano, fossero nche di gastronomia, abbiamo un patrimonio paesistico meraviglioso, con uno sviluppo costiero enorme: questa è una degna base di un orgoglio nazionale che non si oppone certo alla ricchezza delle altre nazioni, ma le integra.
RispondiEliminaNon saranno decenni di democristiani, non saranno decenni di berlusconismo e di leghismo che distruggeranno il valore di queste cose: non lo possiamo permettere.
VIVA L'ITALIA!
RispondiEliminaquella che lavora, quella che non si da per vinta, quella che studia, quella che legge, quella che ha sofferto per la nostra Costituzione, quella che fece la valigie e con tanto dolore partì per paesi lontani..e per quelli che dopo tante traversie qui arrivano carichi di speranze.. e viva l'Italia per i nostri ulivi e la nostra terra che se ne stà lassù come in un sogno!
Buona Italia a tutti!
Maistretu
Proprio un bel post!
RispondiEliminaAhi serva Italia ... :)
Però,
Buon anniversario a tutti!
g
Mi sa che dall'epoca di Dante non è cambiata molto l'Italia...
RispondiEliminaIl tricolore l'ho esposto da una settimana.
RispondiEliminaIl tuo post sintetizza non gli eletti, ma i nominati, deve finire questo schifo di legge elettorale, deve!!!
Buona Italia Alberto.
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RispondiEliminaIl tricolore lo persi da qualche parte in casa poche settimane dopo che il comune me lo inviò, al compimento della maggiore età. Non ho mai sentito l'esigenza di cercarlo.
RispondiEliminaE' stata una dimenticanza-rimozione freudiana, ne sono certa. :)
Ciao Al.
Non ho una casa di campagna, ma il Tricolore l'ho issato sul cancello della casetta cittadina.
RispondiEliminaE lì resterà sino alla fine dell'anno.
Bravo!
Attualissimo Dante.
RispondiEliminabellissima la vignetta! sì, se andava a farci il bagno era proprio meglio.
RispondiEliminavero alberto
RispondiEliminal'Italia c'è sempre ogni giorno non solo oggi va ricordato, e va ricordata la storia sempre
un saluto
Bel post,
RispondiEliminaLa mia devozione all'Italia l'ho giurata in comune prima di ricevere la cittadinanza... Ho più rispetto per qual giuramento che per i voti di matrimonio.
Bisogna sentirsi una nazione e questo sentimento lo auguro a tutti gli italiani.
L'ho messa anche io la bandiera al balcone di città.Sono parzialmente d'accordo con il sentire di Alberto,l'Italia è allo sbando ma per ogni nano ci sono 10 giganti, per ogni trota ci sono tanti ragazzi belli e sani ( hai postato tu la foto della manifestazione degli studenti..) per ogni mignotta scervellata ci sono legioni di donne capaci di affrontare fatiche e difficoltà mica da ridere, anche qui ce ne sono tante..Il fatto é che il disegno non ha un lucido coerente, mettiamolo a posto possiamo farlo.
RispondiEliminaBuona giornata di festa a tutti,con molto affetto.
detesto la retorica, ma la bandiera l'ho esposta pure io....
RispondiEliminabuon 150^ a tutti
Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia cadrà il 20 settembre 2020, perché l’Italia si potrà dire unita solo dopo la breccia di Porta Pia. Il 17 marzo 1861 ci fu la proclamazione del Regno d’Italia, che a stretto rigor di logica si è potuta festeggiare solo fino al 1946, quando un referendum popolare sostituì il Regno con la Repubblica. Domani si festeggia il 150° anniversario di un grande passo verso l’Unità d’Italia, certo, che però sarà realizzata solo con l’annessione di Roma. L’Italia potrà dirsi unita solo quando Roma sarà strappata al Papa, e forse potrebbe dirsi ancora più unita di quello che è, perché non lo è del tutto, se gli fosse stata strappata interamente.
RispondiEliminaalberto nonostante "molto" non mi sento di rinnegare la terra che mi ha visto nascere, mi tocca accettarla (non supinamente) con molti dei suoi difetti un po' come si fa con gli amici più cari ai quali ti affezioni
RispondiEliminaIo l'ho definita 'italia in coma'.
RispondiEliminaPer risvegliarla ci vorrebbe uno sfracello.
Cristiana
Mai come oggi i versi di Dante che tu hai citato sono purtroppo attuali.
RispondiEliminaMi è piaciuto molto il tuo post.
Non credo sia l'unico e spero sia un'occasione per riflettere e chissà... magari con il tempo crescere di numero e ritrovare un po' quello spirito e quella volontà di cambiare che c'era allora.
RispondiEliminaConcordo con te.
RispondiElimina@Angelo
RispondiEliminaNo, anche alla casa di città. Ma l'immagine della casetta, minimalista, mi è sembrata più appropriata per quello che ho scritto.
Nonostante tutto viva l'Italia, viva la Resistenza, viva la Costituzione.
RispondiEliminaFotomontaggio.
RispondiEliminaUnità d'Italia, Unità d'Italia...
RispondiEliminahttp://notiziedelfuturo.blogspot.com/2011/03/dis-fatta-litalia.html
Niente retorica e ricordarsi ogni giorno cosa vuol dire Italia.
RispondiElimina@Gian Paolo
RispondiEliminaDomani mattina prendi la macchina, sali a Isola e sai dove guardare per vedere la bandiera. Poi quando ci vediamo paghi l'aperitivo per farti perdonare questo sospetto.
Visti i tempi (ed è il caso di dire: mala tempora currunt) anche la retorica può aiutarci. A ben vedere l'Italia ha risposto bene al 150° anniversario. Entusiasmo e partecipazione, inno finalmente cantato con il cuore (e non dai pedatori della nostra nazionale), fischi ben diretti ed ancor più un ritrovato sentir comune almeno sull'unità. Vi pare poco?
RispondiEliminapiccolo tricolore ma ci sa fare
RispondiEliminaCiao Alberto, grazie del passaggio!
RispondiEliminaDa tanto tempo avrei voluto commentare sul tuo blog, che seguo, ma a dire la verità mi sentivo in soggezione ad invadere il tuo spazio così ben articolato.
Questa Italia! Ancora oggi quello che ha scritto Dante è sempre attuale e sembra proprio che non sia cambiato niente, anzi, sicuramente peggiorato per certi aspetti, nonostante il progresso.
Buona giornata e a risentirci!
Nadia